Mercoledì 13 Febbraio 2013

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PRESENTAZIONE E OBIETTIVI


Il Movimento politico e culturale “Italiani Liberi” si propone di difendere e rafforzare l’identità nazionale, storica e culturale degli Italiani e di ristabilire l’indipendenza dell’Italia uscendo dall’Unione europea.

 


"Cancellare l'appartenenza
a un determinato territorio,
e all'identità di gruppo
che questo comporta,
significa cancellare
il senso.
Operazione di una violenza inaudita che nessuno scopo
può giustificare"


Registrazione n° 544/2003 presso il Tribunale di Roma

italia.jpg

Vorrei tornare a essere italiano, in tutto e per tutto, con difetti e pregi, ricco o povero
ma ITALIANO

un Italiano, 13/11/2011    

DOPO L'OCCIDENTE
di Ida Magli

BUR 2012

 
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LETTERE
28 Dicembre 2011
di P.P.
Scrivo per far conoscere l'ennesimo attacco al popolo italiano che gli oligarchi al governo stanno portando avanti praticamente in segreto.
Nel vertice del 9 dicembre i Paesi europei hanno deciso di stipulare anche un patto fiscale. Questo patto impone ai Paesi con un  rapporto debito pubblico/PIL superiore al 60%, tra essi rientra l'Italia, di ridurlo di un ventesimo della differenza con il valore ottimale. Questo vuol dire una lunga serie di manovre " SalvaItalia" (esempio di neo-lingua orwelliana visto l'esito recessivo che solo il suo annuncio ha provocato). Quindi nel giro di pochi anni la struttura industriale italiana sarà distrutta e gli italiani ridotti in forte miseria.
C'è la possibilità di emendare questa norma, ma il termine, tenuto segreto dal Governo, scadrà domani 29 dicembre. Il governo tecnocratico ha imposto il silenzio ai funzionari del ministero dell'economia che si occupano di questi emendamenti. Così, molto democraticamente, sarà aggirato e raggirato il popolo italiano, a parole sovrano!
Per farci digerire quelle maniovre ci diranno poi che sono volute dall'Europa e che servono per salvarci, come stanno già facendo adesso.
Tutti i dettagli sul blog del docente di Economia presso l'Università di Tor Vergata, Gustavo Piga:
http://www.gustavopiga.it/2011/gioco-di-ombre-salvate-leuropa-per-favore/


 editoriale
Stranieri al governo

di Rosaria Impenna
Italiani Liberi | 26.12.2011


  I
l salto logico che gli Italiani non sono ancora riusciti a compiere è considerarsi governati da “stranieri”. Quando essi, similmente ai popoli delle varie Nazioni d’Europa, comprenderanno questo principio semplice e al tempo complesso, si renderanno conto di essere sudditi al Potere di dominatori. Solo nella tragica ammissione di ciò è possibile interpretare la perentoria durezza che risiede nelle parole del presidente Napolitano, sulla insistenza che nessuna “emergenza costituzionale” è implicita al governo tecnico e sulla necessità che anche i meno abbienti debbano compiere sacrifici, perché l’Italia resti in Europa...


 editoriale


L'impero sulle nostre spalle

di Ida Magli
Italiani Liberi | 18.12.2011


  L
a verità sulla storia degli Italiani non è ancora mai stata raccontata perché sono i vincitori a scriverla e i vincitori sono sempre i governanti, i Capi, non il popolo. Una cosa però è sicura: è stata sempre uguale a quella che stiamo vivendo in questo periodo. Gli Italiani, debbono sacrificarsi, pagare, soffrire, combattere, morire affinché i politici di turno possiedano il proprio Impero. E’ questo che hanno perseguito, sotto le vesti dell’unificazione europea, dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi: possedere un Impero, alla pari di ogni governante, Dittatore, Re, Papa o Imperatore del passato. Contrariamente al passato, però, questa volta l’impero non era possibile conquistarselo con gli eserciti combattenti: la seconda guerra mondiale, con le sue catastrofiche conseguenze, con l’atomica e le due potenze mondiali in lotta fra loro, costringeva a seguire un percorso nuovo. E’ nata così una grande idea: farsi l’Impero tutti d’accordo, con la pace, con il denaro, con le banche..


 editoriale


Alla guerra dell'euro

The War of the Euro

di Ida Magli
Italiani Liberi | 9.12.2011


  P
orta questo titolo: “Alla guerra dell’euro” l’ultimo numero di Limes, la rivista di geopolitica diretta da Lucio Caracciolo. Anche questo numero è scritto come sempre da persone molto competenti e, per quanto riguarda l’Unione europea, quasi del tutto obiettive. Dico “quasi” perché, sebbene siano comparsi più volte fascicoli di fuoco sull’Europa e sull’impossibilità della sua realizzazione (ricordo fra gli altri: “L’Europa è un bluff”), si è però sempre sentita sotto traccia una specie di dolorosa rabbia per questa impossibilità. Insomma: se si potesse fare sarebbe bellissima, ma di fatto non si può. Non si può per gli innumerevoli, evidenti motivi di ordine geopolitico, storico, economico, che ormai anche l’ultima delle casalinghe ha imparato a conoscere bene perché ne ha vissuto le tragiche conseguenze in questi anni nei quali i politici hanno imposto l’unificazione.


 editoriale


La nuova Duma

The new Duma

di Ida Magli
Italiani Liberi | 4.12.2011


  F
inalmente i progettisti dell’Unione europea hanno gettato la maschera. Una maschera debole, trasparente, quasi inutile, quella che hanno portato fino ad oggi, ma pur sempre maschera. Mercato, mercato, mercato; finanza, finanza, finanza; ma soprattutto: democrazia, democrazia, democrazia. Da oggi, non più. Abbasso la democrazia, viva la dittatura. Il New York Times esalta il suo nuovo eroe: il Re Giorgio che, con piglio autoritario, è riuscito in un colpo solo a far governare l’Italia da persona non eletta e a far indossare al Parlamento italiano le vesti della Duma, quella Duma di cui il nostro Presidente sentiva profonda nostalgia visto che era formata dal partito unico e approvava immancabilmente le decisioni prese da Stalin.


 editoriale


La crisi dell'euro
non è sanabile


The Crisis of the Euro Cannot be Solved

di Ida Magli
Italiani Liberi | 30.11.2011


  L
a crisi dell’euro non è sanabile. Nessuno vi può riuscire, che sia o non sia un esperto banchiere o persona di fiducia del mondo intero. Non vi può riuscire neanche bruciando nel crogiolo dell’euro tutti i beni che gli Italiani e gli altri popoli d’Europa possiedono. Si sente dire in questi giorni che alcune grandi banche americane stanno preparandosi al crollo della moneta unica: non è possibile che i capi dei governi europei, responsabili della vita e dei beni di centinaia di milioni di persone, si rifiutino di ammettere questa possibilità preparando una qualche via di fuga, un’estrema uscita d’emergenza. E’ un loro preciso dovere predisporre un ordinato ritorno alla moneta nazionale in caso di necessità, invece di aspettare il caos del crollo globale. Gli strumenti a disposizione non mancano. Faccio un solo esempio: la lira non è ancora andata fuori corso. Si può cominciare ad emettere una parte dei titoli di Stato in lire esclusivamente per il mercato italiano e a far circolare la doppia moneta, così come si è fatto nel primo periodo del passaggio all’euro. Sappiamo bene quanto siano capaci di creatività i tecnici della finanza: la mettano all’opera. continua



USCIRE DALL'EURO E RIPRENDERCI LA SOVRANITA' MONETARIA: se condividi la nostra proposta mandaci un'email col tuo nome!

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editoriale

La dittatura europea

The European Dictatorship


di Ida Magli
Italiani Liberi | 23.11.2011

  Adesso che la dittatura si è instaurata ufficialmente e con il consenso di coloro che dovevano difendere la democrazia, possiamo trarre le conseguenze di quanto è accaduto con la sicurezza di essere nel giusto. Tutto questo era infatti già stato previsto più di un anno fa e reso pubblico con il libro intitolato appunto: “La dittatura europea”. L’unica differenza consiste nel nome di Monti invece di quello di Draghi, che avevo indicato come primo instauratore della dittatura dei banchieri soltanto perché non era ancora avvenuta la sua nomina a capo della Banca centrale europea, ma si trattava di nomi interscambiabili.  
 Il Capo dello Stato finalmente respira l’aria a lui più congeniale. L’internazionalismo mondialista
continua

editoriale

Facciamo il punto

di Ida Magli
Italiani Liberi | 21.11.2011

  Ringraziare tutti coloro che hanno mandato la loro adesione alla proposta di uscire dall’euro non sarebbe possibile date le nostre piccole forze. Voglio però esprimere almeno la mia gioia personale nel toccare con mano quanti siano gli Italiani che si sentono Italiani continua
 
USCIRE DALL'EURO

L'opinione
dei lettori
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I vostri messaggi

(in continuo aggiornamento)

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Uscire dall’euro
e riprendersi
la sovranità monetaria

Get out of the Euro, Take back our Monetary Sovereignty

di Ida Magli
Italiani Liberi | 11.11.2011



  Non ci sono altre vie d’uscita alla situazione:  dall’euro e riprendersi la sovranità monetaria. Il quadro è ormai chiarissimo agli occhi di tutti: lo scopo dell’alta finanza e dei banchieri che guidano il mondo è quello di averlo totalmente nelle loro mani distruggendo gli Stati nazionali e ogni differenza politica ed economica.

  La prima a dover essere distrutta è l’Europa; le fasi che stiamo vivendo ne sono la più chiara testimonianza. Siamo pilotati spietatamente dalla Banca centrale europea verso la nostra fine, sotto le vesti del fallimento finanziario. A poco a poco i banchieri prendono il posto dei politici e la democrazia viene messa a tacere, come è successo in Grecia dove invece del referendum annunciato è stato nominato primo ministro un ex vicepresidente della Bce. In Italia, dopo averla spinta nel baratro del debito con gli attacchi ai nostri titoli, è stato inviato dal nido della Bce, dove è stato arroccato per oltre vent’anni, il signor Mario Monti con l’incarico di liquidare qualsiasi volontà di governo democratico e gli ultimi beni che l’Italia possiede.

  Dobbiamo chiedere, dunque, nuove elezioni e presentarci in un partito che unisca, al di fuori di ogni ideologia politica, tutti coloro che vogliono raggiungere questo solo scopo:

uscire dall’euro, denunciando come illegittima, e quindi invalida, la rinuncia alla sovranità monetaria da parte di uno Stato sovrano; ricominciare a battere la moneta “Lira” e riservare l’acquisto dei titoli di Stato esclusivamente ai cittadini italiani.

  Tutti i soci degli Italiani Liberi, tutti i loro amici e chiunque condivida questa proposta può mandare la propria firma, un'email col proprio nome, o il proprio pensiero all'indirizzo degli Italiani Liberi.

email

posta@italianiliberi.it

Ida Magli
11 novembre 2011

stiamo ricevendo le vostre numerose email. potete esprimeteci il vostro pensiero sull'europa che sta trasformando cosI' profondamente le nostre vite e il nostro destino senza averci mai interpellato in merito, senza dibattito politico e imponendoci l'euro senza averne mai sperimentato l'impatto sociale ed economico sulle singole realtà nazionali. da questi stessi esperti ci aspettiamo ora la salvezza? Vai alla pagina dei messaggi dei lettori


 editoriale


Berlusconi e la sua fine: tante speranze e pessimo risultato

Berlusconi and his End: Great Hopes and Bad Results

di Ida Magli
Italiani Liberi | 15.11.2011



  Aggiungiamo Silvio Berlusconi al lunghissimo elenco dei governanti traditori dell’Italia. Dispiace, dispiace molto, ma la conclusione è purtroppo soltanto questa. Avrebbe potuto almeno, una volta deciso di uscire di scena, fare un grande gesto per rimanere alla storia, cosa che viceversa non succederà perché nulla ha fatto che possa interessare la storia. Avrebbe potuto, perso per perso, invece che inginocchiarsi davanti ai banchieri, ribellarsi al colpo di stato ordito dal Presidente della Repubblica e affermare, com’era suo dovere, che avrebbe difeso i diritti democratici degli Italiani. I motivi per prendere questa decisione erano due, e tutti e due talmente evidenti che nessuno, salvo che i suoi miserrimi nemici, avrebbe potuto contestarli. 
continua


 editoriale


No! Questo No!

No! Not This!

di Ida Magli
Italiani Liberi | 10.11.2011



  No, Signor Napolitano, non sopporteremo una simile nauseante “furbata”. Creare all’improvviso un senatore a vita per far credere che si tratti di un politico e fingere così che l’Italia non si sia consegnata nelle mani dei banchieri, è un sotterfugio intollerabile. Quale disprezzo per i poveri Italiani! Quale disprezzo per la Repubblica e per la politica! Abbiamo, dunque, così la misura della spaventosa miseria civile e morale dei nostri “rappresentanti”. La Bibbia afferma che “Dio vomita gli ipocriti”. Sono certa che non ha mai vomitato tanto.
continua


 editoriale


Crollo della democrazia
e crollo del buon senso

di Ida Magli
Italiani Liberi | 01.11.2011



  Nel momento in cui sto scrivendo questa breve nota (1 novembre 2011 ore 11) la borsa italiana perde più del 5% Cosa c’è di diverso da ieri? L’Italia è sicuramente la stessa, anzi. Approfittando del giorno festivo, molti sono andati tranquillamente fuori città mentre Berlusconi, Bersani, Vendola e compagni litigano come il solito (anzi, data la festività, forse un po’ meno del solito). I commentatori affermano tutti che: “La Grecia ha terrorizzato i mercati annunciando l’intenzione di indire un referendum popolare sui nuovi prestiti concordati con l’Ue”. Che cosa significa? Semplicemente che, nella democraticissima unione europea, chiedere un parere al popolo su ciò che decidono i governanti, dovrebbe essere proibito, come ha già rilevato Angela Merkel con il suo sdegno per l’iniziativa del Premier greco: il loro No, infatti, è sicuro.
continua


 editoriale

IL PAPA E LE CROCIATE
Perché è impossibile
scusarsi per la storia

di Ida Magli
il Giornale | 29.10.2011


  
 Uno dei problemi forse più gravi della nostra società e del nostro tempo è l’incapacità di capire la storia. Si è discusso molto, è vero, di “revisionismo”, ma anche su che cosa si intenda per revisionismo è difficile trovare un accordo. Il ‘900, secolo di grande e rinnovato sviluppo delle discipline storiche, ci ha lasciato la più grande conquista: collocare sempre l’avvenimento nel suo contesto. Contesto psicologico, religioso, politico, culturale o, se si vuole dirlo nei termini dell’antropologia, capire il punto di vista dell’indigeno, ossia dell’attore di quella storia, contemporaneamente soggetto e oggetto di quel particolare contesto. La Chiesa non ha mai riconosciuto validità al nuovo modo di intendere e di fare storia, cosa che, se è permesso dirlo, le impedisce di comprendere non soltanto il proprio passato, ma anche ciò che afferma come valido in assoluto nell’attualità. Il “mea culpa” che Benedetto XVI ha pronunciato oggi a nome di tutte le Chiese per gli errori dei cristiani, condannando le violenze commesse dai crociati e dall’inquisizione, mette in crisi sia i credenti nella Chiesa come istituzione divina che coloro che la guardano semplicemente come un’istituzione religiosa e politica importante. continua


 editoriale

Unità degli Italiani
e unità degli europei

di Ida Magli
lItalianiLiberi
| 27.10.2011


  
 Nel numero di “Panorama” del 26 ottobre 2011 è stato pubblicato un inserto intitolato Unità degli Italiani, unità degli Europei con articoli di Remo Bodei, Valerio Castronovo, Carlo Azeglio Ciampi, Giuseppe Galasso, Arrigo Levi, Tullio De Mauro, Ida Magli, Gianfranco Pasquino, Chiara Saraceno, con un prologo di Davide Cadeddu.
  Quando nella primavera di quest’anno il Prof. Cadeddu mi chiese di scrivere l’articolo pubblicato adesso in questo inserto, mi affrettai ad avvertirlo che forse aveva sbagliato persona date le mie opinioni sulla questione dell’unione europea. Mi spiegò, però, che conosceva bene la mia posizione e che desiderava proprio delle idee contrastanti da mettere a confronto. Gli mandai quindi l’articolo che gli amici degli Italiani Liberi possono leggere qui di seguito. L’insieme delle riflessioni pubblicate su Panorama colpisce soprattutto per una caratteristica: i diversi autori parlano dell’Europa come ne avrebbero parlato venti o trent’anni fa. Eppure hanno vissuto come tutti noi questi lunghi anni di una unificazione impossibile.
continua
 editoriale

Donne e premi Nobel

di Ida Magli
il Giornale
| 08.10.2011


  
 Gà da diversi anni i premi Nobel per la Pace hanno perso buona parte del loro significato simbolico e del loro valore ideale a causa della politicizzazione che ne guida l’assegnazione. Purtroppo non è rimasto nulla, in Occidente, che non abbia questa valenza utilitaria: “Ci serve? Quale profitto ne possiamo trarre?” Non un gesto, non una parola, sfugge alla suprema legge economicistica che impera nel nostro mondo. E, prima di tutto, nella “politica” che, essendo anch’essa  intessuta della legge del profitto, ha invaso ogni angolo, ogni pur piccola parte del comportamento della società occidentale. Come avrebbe potuto l’assegnazione dei premi Nobel sottrarsi ad una possibile funzionalità politica? Quelli per la Pace, poi, invenzione abbastanza grottesca di un Occidente che trova di continuo sottili, razionalissimi motivi per muovere guerre a scopo di “pace”, si sono persino logorati in questo gioco, ormai diventato troppo scoperto. Da questo punto di vista non si può certo dimenticare l’assegnazione del premio per la Pace ad un Obama che ancora non aveva avuto neanche il tempo di accorgersi di essere diventato il Presidente della Nazione più armata del mondo. E che, infatti, ha seguito in tutto e per tutto le abitudini bellicose dei suoi predecessori.  continua
 editoriale


L'IMPOTENZA DEI CITTADINI DELLE DEMOCRAZIE EUROPEE
Via dall'euro dei bluff

Away from the Euro Bluff

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 12.09.2011


  
 Nella storia che abbiamo alle spalle non abbiamo ancora mai visto i detentori del potere riconoscere un proprio errore e fermarsi sulla strada intrapresa. Le guerre, anche quelle recenti, così capaci di distruzione e morte per i civili inermi nel cuore delle città, sono state portate sempre fino all’estrema rovina. Perfino il bolscevismo sovietico, malgrado l’evidente catastrofico fallimento dei suoi scopi già negli anni 1929-30, ha dovuto attendere la propria naturale dissoluzione prima che i politici ne prendessero atto.
  Oggi ci troviamo ancora una volta di fronte al drammatico momento in cui i politici dovrebbero riconoscere di aver sbagliato nel programmare una moneta unica per gli Stati europei e in particolare i politici italiani dovrebbero ammettere il gravissimo errore compiuto nel far entrare a forza (con una tassa particolare: la “tassa per l’Europa") l’Italia nell’euro.
continua
 editoriale

Validità della parola
e democrazia


Keeping the Word and Democracy

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 03.09.2011


  
 La democrazia rappresentativa si regge su un solo principio: la validità della parola dei cittadini. I politici diventano nostri “rappresentanti”, esercitano il potere in nostro nome in quanto noi ve li abbiamo delegati tramite la nostra parola. In un sistema di potere democratico il patto fra governanti e cittadini si fonda esclusivamente sulla fiducia reciproca della “parola”, ma la reciprocità di questo patto non è simultanea: la parola dei governanti, la sua fiducia-validità dipende dalla fiducia-validità della parola dei cittadini. continua
 editoriale

Cambiare il sistema
è indispensabile


The System must be changed

di Ida Magli
ItalianiLiberi 11.08.2011


  
 I banchieri, insieme ai loro più fedeli complici, i politici e i giornalisti, non vogliono piegarsi davanti alla realtà. La realtà grida ormai da molto tempo che la globalizzazione della vita economica, dei mercati, delle finanze, delle scelte politiche (per non parlare della globalizzazione dei popoli e delle culture) è sbagliata. Tanto sbagliata che, laddove è stata assunta nella forma più assoluta, come in Europa, ha già portato a gravissime crisi. Quando l’idea (o l’ideologia) resiste di fronte ai fatti che la smentiscono e alla ragione che ne dimostra gli errori, questa resistenza si chiama nei termini tecnici psichiatrici “delirio”. Siamo, dunque, di fronte a una patologia grave dei nostri governanti, i quali non ci permettono neanche di dirlo: non passa nulla, né nei giornali né nei programmi televisivi della Rai o di Mediaset, di ciò che gran parte dei cittadini pensa ( e che tutti penserebbero se fossero informati rettamente) dell’euro, dell’Unione europea, dei banchieri, che hanno fatto del gioco della Borsa il loro Dio ma ai quali i nostri politici si sottomettono. Adesso però non si può più sopportare questa mancanza d’informazione e di discussione perché per salvarci bisogna cambiare totalmente il sistema economico che è stato imposto in Europa con il Trattato di Maastricht. continua
 editoriale

7 Agosto 2011
di C.T.
Non si può più aspettare

 We Cannot Wait any Longer

di Ida Magli
ItalianiLiberi 05.08.2011


  
 E' evidente a tutti che stiamo andando verso la catastrofe. Ieri, 4 agosto, per la seconda volta nell’anno 2011, le borse europee sono state sospese a causa delle perdite senza freni dei listini. Alla fine è risultato che Milano ha perso il 5,6%. E’ altrettanto evidente, però, che i nostri leader, tutti, dai politici di governo a quelli di opposizione, dal Presidente della Repubblica ai sindacati, agli industriali, hanno deciso di lasciarci andare a fondo pur di non ammettere che la causa principale della situazione è l’unificazione della moneta, e riconoscere, quindi, che il progetto era sbagliato. E’ sorprendente che perfino Berlusconi, accusato di tutte le colpe possibili e immaginabili, non abbia fatto nemmeno un’allusione a questo problema, nel discorso tenuto alla Camera e al Senato proprio per illustrare la situazione economica del Paese. Eppure ritornare a battere una moneta il cui valore sia correlato alla nostra economia è l’unica strada sana e ragionevole, non soltanto per noi ma per molti paesi dell’Ue, quali la Grecia, la Spagna, l’Irlanda, il Portogallo, visto che è evidentemente una finzione e una falsità che paesi finanziariamente così deboli siano titolari di una moneta apparentemente forte perché corrispondente, sotto il nome di “euro” al vecchio marco, anche se si chiama “euro”, una finzione e una falsità che i mercati e le Borse stanno “giustamente” distruggendo. continua
 editoriale

Politici e banchieri

 Politicians and Bankers

di Ida Magli
ItalianiLiberi 14.07.2011


  
 Il sabato 9 luglio 2011 è una data che gli Italiani non debbono dimenticare. E’ il giorno, infatti, in cui il Ministro Tremonti, senza dare nessuna giustificazione del fatto che non paga l’affitto della casa dove abita, ha risposto ai giornalisti che gli domandavano se avesse intenzione di dimettersi, con una frase lapidaria: “Non mi dimetto perché sono io che garantisco l’Italia davanti all’Europa: se cado io, cade l’Italia e se cade l’Italia cade l’euro. E’ una catena.” In nessun periodo della storia d’Occidente un uomo politico, quale che fosse la sua importanza, ha mai potuto fare una simile affermazione. continua
 editoriale
7 Luglio 2011
di N.M.


Fantasmi della realtà
e potere dei banchieri

Ghosts of Reality and power of the Bankers

di Ida Magli
ItalianiLiberi 06.07.2011


 
Si stanno rappresentando in questi giorni, in diversi paesi d’Europa, straordinarie commedie dell’assurdo. Gli attori più in vista sono gli uomini di Governo - in Francia, in Spagna, in Grecia, in Germania, in Italia - ma sono coadiuvati talmente bene in questa recita da tutti gli altri responsabili della vita politica e sociale, e prima di tutto dai giornalisti, che noi, poveri cittadini-sudditi, non riusciamo a capire perché il loro frenetico agire ci sembri così privo di una concreta direzione di senso e temibile proprio per questo.  continua
 editoriale

Pontida, o salvarsi dall'Ue?

di Ida Magli
ItalianiLiberi 19.06.2011


  
 Mano a mano che procede la crisi economica i politici europei, e i nostri in particolare, diventano sempre più roboanti e privi di senno. La crisi economica, infatti, è soltanto l’aspetto più evidente della crisi complessiva: la fine degli Stati nell’immensa sabbia mobile europea, così come era stata programmata con il trattato di Maastricht. Questo è per i popoli il punto più difficile da comprendere e da riconoscere: che i governanti degli Stati europei abbiano volutamente programmato la nostra fine, la cancellazione della civiltà europea tramite i due strumenti che oggi sono sotto i nostri occhi: l’invasione immigratoria di popolazioni africane e il decadimento etico, culturale, economico indotto dalla perdita della libertà, della sovranità, dell’indipendenza. continua
 editoriale

Referendum
sul nucleare e sull'acqua

di Ida Magli
ItalianiLiberi 04.06.2011


  
 Poche riflessioni di semplice buon senso per dire di sì al referendum, ossia per negare il nostro consenso alle leggi proposte. continua
 editoriale

Dire la verità

 Telling the Truth


di Ida Magli
ItalianiLiberi.it 02.06.2011


  
 Più di un terzo dell’elettorato non ha votato: possiamo essere certi che si tratta in grande maggioranza di elettori del centro destra. L’astensione altissima alle provinciali segnala anche qualcosa di più: la protesta per la mancata abolizione delle province. Parto da questo punto per un’analisi dei motivi della sconfitta un po’ diversa da quelle prospettate fino adesso. Bisogna, infatti, che i politici berlusconiani guardino bene in faccia prima di tutto una realtà: i loro elettori non sono bambini cui offrire caramelle ma persone serissime, che conoscono in profondità i problemi dell’Italia e che hanno scelto l’occasione del voto amministrativo, proprio perché non è decisivo, per gridare a Berlusconi e a Bossi che la loro pazienza è finita e che,  di conseguenza, debbono affrontare i problemi veri prima delle politiche.   continua
salvarci dall'EURO

 Proposta di legge
di iniziativa popolare


 Non abbiamo quasi nessuna possibilità di salvarci dalle negative conseguenze dell'euro che diventeranno sempre più pesanti per la nostra economia dato che i risparmi imposti dall'Ue a causa del debito uccidono tutte le energie e le attività economiche e culturali. Purtroppo nessun partito si fa promotore  dell'abbandono dell'euro, malgrado si tratti di una decisione fondamentale da prendere prima che tutto l'edificio crolli per la sua mancanza di fondamenta.
Gli Italiani Liberi, convinti di questa necessità, vogliono far conoscere a tutti i loro amici e ai lettori del sito l'esistenza di questa proposta di legge popolare, organizzata dall'amico monetarista Savino Frigiola, pubblicandone il testo e invitandoli, se vogliono, a farla conoscere a loro volta. 

Ida Magli
ItalianiLiberi 22.05.2011


Comitato per la presentazione della legge
Proposta di legge di iniziativa popolare

Savino Frigiola | 16.05.2011

lire lire2



 editoriale

L'Europa dei "no"
che non ha mai un'idea


 The Europe of “No” that Never Has an Idea

di Ida Magli
il Giornale 29.04.2011


  
 L’Unione europea ha detto l’ennesimo “no” a una normativa italiana nei confronti degli immigrati. Si tratta dell’ingresso e del soggiorno clandestino: la clandestinità per l’UE non è un reato. Visto, però, che dall’Europa non giunge mai una soluzione ai gravissimi problemi che ci affliggono, ma sempre e soltanto dei “no” che vietano qualsiasi via d’uscita a favore dell’Italia, dobbiamo necessariamente guardare in faccia questa realtà e analizzarne con la massima obiettività possibile i vari aspetti prima di decidere che cosa fare. Il presupposto che ha dato origine alla costruzione europea è l’”uguaglianza” di tutti gli Stati membri: si tolgono i confini e il territorio diventa uno solo, così come diventano una cosa sola le popolazioni, i costumi, le leggi.  continua
 editoriale

Prigioniera
del padre islamico


 Prisoner of her Islamic Father

di Ida Magli
il Giornale 16.04.2011


  
 (...) Il conflitto, dunque, è qui, fra il Libro sacro e noi. E’ in causa perciò, lo Stato laico con le sue leggi di parità fra l’uomo e la donna, di diritto allo studio per tutti, di tutela dei più deboli come Jamila. E' in causa, però, anche, l’eccessiva disinvoltura con la quale i politici non hanno tenuto nessun conto dei tanti avvertimenti sulla difficoltà di tener fede allo sbandierato rispetto per le differenze etniche, religiose, culturali. Le differenze sono insuperabili quando ci si scontra con il Sacro, con la fede in un Dio. La famiglia di Jamila si attiene alle proprie norme quando la obbliga a obbedire alla sua autorità, compresa quella di sposare l’uomo cui è stata destinata. Si tratta adesso per lo Stato di passare ai fatti, ossia di far prevalere le nostre leggi su quelle musulmane e di cogliere la vicenda di Jamila come la giusta opportunità per fissare una norma generale, valida per tutte le “ Iamile” che già vivono e che vivranno presso di noi.   continua
 editoriale

Sguardo sull'Europa

 Looking at Europe

di Ida Magli
ItalianiLiberi 11.04.2011


  
 Guardiamola, dunque, quest’Europa! E’ davvero ripugnante. Ripugnante per la sua vigliaccheria, per la sua infame ipocrisia, per la sua proditoria aggressione a popoli infinitamente più deboli quali gli Africani, ma soprattutto per la sua volontà di uccidere i propri cittadini e la loro civiltà addossando loro anche il costo dell’omicidio.
Che fine ha fatto l’Unione europea? Si è dissolta. Nessuno delle migliaia di politici che risiedono a Bruxelles ha neanche ricordato, in questi giorni di negazione bellica della fondazione “pacifista” dell’EU, di aver trionfalmente  nominato soltanto pochi mesi fa, a completamento della costituzione-trattato di Lisbona, un ministro degli Esteri, per giunta britannico a sottolinearne la forza e l’importanza (la  baronessa Ashton) con l’assunzione di ottomila funzionari per l’apertura di ambasciate in ogni paese del mondo. La politica estera ogni Stato se la fa per sé.  
continua
 editoriale

Ecco perché l'Italia
deve dire di no
ad azioni di guerra


 Why Italy Must Say NO to War in Libya

di Ida Magli
il Giornale 10.03.2011


  
 Non ci sono prove, non ci sono documenti, è vero; ma è la logica che lo dice: l’islamismo sta per darci l’assalto finale. La logica lo diceva già da molti anni, quando si poteva ancora parlare di previsioni più che di fatti, mentre i politici, i leader, anche quelli religiosi, lo negavano. Stiamo dialogando in maniera molto costruttiva con tutti i paesi mediterranei, ripetevano a chiunque avanzasse qualche dubbio, e non ci sarà nessun conflitto perché la volontà che prevale è quella dell’integrazione, della tolleranza, del rispetto. L’assurda idea che essere bagnati dalle acque del Mediterraneo significasse essere simili è il frutto di quella sciagurata teoria che è la geopolitica, un’invenzione che dobbiamo all’amico di Hitler, Karl Haushofer,  e che induce a tremendi errori perché guarda ai territori come se non vi fossero i popoli ad abitarli. continua
 editoriale

L'Africa e la democrazia

 Africa and Democracy

di Ida Magli
il Giornale | 01.03.2011


  
 L’Occidente è incerto su quali iniziative prendere nei confronti del terremoto che ha investito i paesi del Nord Africa. Un’incertezza giustificata dal fatto che, forse per la prima volta, non siamo sicuri che il nostro sistema di vita, i nostri valori, la nostra forma di organizzazione sociale e politica, insomma la “democrazia”, sia la ricetta adatta per risolvere tutti i mali. Nessuno si arrischia, naturalmente, a dirlo con parole chiare: da troppo tempo siamo abituati a considerare il governo democratico come l’unico degno di una società civile e ad affidare a questa convinzione ogni nostra azione anche all’estero. Ma l’Africa di oggi si presenta con caratteristiche che sappiamo di non poter affrontare con le sicurezze psicologiche e culturali del passato, mentre sembra tuttavia costringerci, proprio a causa del passato, a non abbandonarla ad un totale “fai da te”. continua
 editoriale

La bandiera tradita

di Raffaello Volpe
ItalianiLiberi | 01.03.2011


  
 Noi non abbiamo memoria di Popoli, singoli individui o gruppi che non abbiano utilizzato un vessillo o una bandiera, se non vivendoli come fossero una parte di sé, della propria anima: chi fra noi non ha provato una pur semplice emozione nel vedere la nostra bandiera muoversi battuta dal vento? È il vissuto di ogni gruppo che, dall’Antichità a oggi, fa di una bandiera l’espressione di una sintesi inesplicabile ma anche il richiamo a ciò che siamo singolarmente in relazione al gruppo di appartenenza. Le bandiere che sventolano felici in uno stadio di calcio non sarebbero così tante e vive, a prescindere dalla banalità del calcio. Perché banale non è ciò che il simbolo rappresenta: l’essere Italiani, nel nostro caso.  continua
 editoriale

L’IGNORANZA E L'ITALIA PRIMA DEL RISORGIMENTO
Indebiti rimpianti

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 24.02.2011


  
Sono ben strani coloro che rimpiangono i tempi dell’Italia prima del Risorgimento. Pare che a un tratto si sia ritornati a fare la storia senza i popoli. Quella storia di re, di papi, di repubbliche, di monarchie, di battaglie che credevamo superata ormai per sempre perché priva della storia vera, quella degli uomini, delle donne, dei bambini, messa in luce dalle scienze sociali. Ebbene, voglio ricordare soltanto pochissimi fatti di storia vera, ai nostalgici dei Borboni o della Serenissima, dello Stato Pontificio o del Granducato di Toscana, tutti Stati uguali o simili nei confronti di certi aspetti della vita morale e di quella concreta.  continua
 editoriale

I diplomatici della Ue: licenziamoli tutti

Let us fire all Diplomats of the European Union Diplomacy

di Ida Magli
il Giornale | 24.02.2011


  
 L’Europa è codarda” dice il ministro Frattini di fronte alla risposta: “Arrangiatevi” data all’Italia per il tragico esodo dall’Africa che ci attende inesorabilmente. C’è un errore di fondo, però, nell’affermazione del ministro: non si può accusare l’Europa perché, come ha detto più volte il prof. Lucio Caracciolo, profondo studioso di geopolitica, l’Europa non esiste, o meglio: “L’Europa è un bluff”.  E’ una costruzione di carta, una costruzione a tavolino, in cui sono state messe a punto tutte le forme istituzionali di un immenso Stato, prive di qualsiasi rispondenza con la realtà. L’unica istituzione reale è quella che ci ha tolto la sovranità monetaria, la Banca centrale europea che però essendo proprietà di cittadini privati, non fa parte della UE; tutte le altre sono pure forme che fingono di esistere succhiandoci una montagna di quattrini.  continua
 editoriale

Ci lasciano soli
contro i clandestini


 They Leave us Alone Against Illegal immigrants

di Ida Magli
il Giornale | 15.02.2011


  
 Quale lingua adoperano quando parlano fra loro la Commissaria UE Cecilia Malstrom e il Ministro Maroni? Fra le ventisette lingue riconosciute nell’Unione europea c’è una grande scelta, ma evidentemente il nostro Ministro non riesce a farsi comprendere  visto che la signora Malstrom afferma una cosa del tutto incredibile: che l’Italia ha rifiutato l’aiuto offertole per far fronte all’ondata immigratoria. Suvvia, gentile signora!L’’Italia ha sicuramente chiesto almeno quello che l’Ue sarebbe stata tenuta a fare subito senza alcuna richiesta perché i confini dell’Italia sono anche i confini dell’Unione. Ma si tratta con tutta evidenza di un’Europa che esiste soltanto sulla carta e nei trattati; e fa quasi ridere il viaggio in Africa del vaporoso “ministro degli esteri” dell’Ue, debole rappresentante di uno Stato che non esiste e che per giunta, essendo donna, è la persona meno adatta a farsi prendere sul serio da un governante musulmano che non le tocca la mano per non contaminarsi e che la considera in base al Corano “di un grado inferiore”.  continua
 editoriale

La proposta economica
di Berlusconi


di Ida Magli
ItalianiLiberi | 05.02.2011


  
 I politici si ostinano a tacere sui veri problemi dell’economia. Nessuno, né nei partiti di governo né in quelli di opposizione, si riferisce mai, neanche per negarne l’esistenza o l’importanza, alle questioni sollevate ormai da anni da studiosi ed economisti italiani, tedeschi, francesi, americani, che riguardano la sovranità monetaria, l’adesione all’euro, le basi dei sistemi di mercato. Questo silenzio, al quale si attengono anche tutti i giornalisti, è di per sé la prova più significativa della sopraffazione e della dittatura europea.
  In questi giorni il governo Berlusconi si appresta a presentare l’ennesima “riforma dell’economia” basata, come tutte le precedenti, sull’ossequio alle direttive dei Banchieri che sono gli unici, i veri governanti dell’Unione europea: ridurre il più possibile e al più presto possibile, il “debito” al fine di rientrare nei parametri di Maastricht, legge salvifica inderogabile. Inutile aggiungere che, per quanti espedienti Berlusconi possa inventarsi, le tasse aumenteranno e il “debito” pure per due motivi fondamentali: la mancanza della sovranità monetaria con l’accumulo degli interessi sul “debito” e il fondamentalismo di un mercato basato sul circolo perverso del più consumo più produzione. 
continua
 editoriale

Incapacità
di comunicazione
del governo berlusconiano


di Ida Magli
ItalianiLiberi 31.01.2011


  
 Mi sono decisa, una volta superata la questione della sfiducia al ministro Bondi e dopo quanto ha scritto Guerri in sua difesa, a dire quello che penso da molti anni e che mi ero sempre trattenuta dallo scrivere perché riguarda un campo che non è di mia competenza: l’incapacità degli uomini di Berlusconi e di Berlusconi in persona, di curare la propria immagine. Sembra un’affermazione assurda visto che si è sempre attribuito il successo di Berlusconi in gran parte alle sue capacità di comunicatore, ma la verità è che l’ambiente berlusconiano non fa nulla per curare la propria immagine in positivo, specialmente nel campo più sensibile per chi governa un paese come l’Italia: la cultura. La quasi assoluta mancanza di comunicazione ne è la prima causa. Prendiamo l’argomento trattato da Guerri due giorni fa: io non sapevo nulla del museo dannunziano e di tutte le altre cose, molto belle, che Guerri ci ha raccontato, così come non sapevo nulla di quanto ha detto Bondi nel discorso fatto alla Camera in propria difesa, per esempio sugli introiti dei biglietti per i musei, e suppongo non ne sapesse nulla neanche la maggioranza degli Italiani. Come mai? E’ evidente che non se ne parla, o perlomeno che non se ne parla nella maniera giusta, quella che l’uomo della televisione per definizione come Berlusconi dovrebbe conoscere a meraviglia, ossia facendo circolare le notizie attraverso l’aria, senza che ci sia da parte dei cittadini una precisa volontà di informarsi. continua
 editoriale

Strage di cristiani.
E l'Europa tace


 Massacre of Christians: and Europe keeps silent

di Ida Magli
il Giornale 02.01.2011


  
 Una strage di cristiani, all’uscita da una delle più importanti chiese di Alessandria d’Egitto nella notte del nuovo anno, costringe a fare una riflessione che va al di là del singolo episodio, per quanto dolorosissimo. Una riflessione che credo tutti abbiamo nel cuore: dobbiamo rassegnarci al fatto che il cristianesimo scompaia? Non possiamo, infatti, chiudere gli occhi davanti alla realtà: è vero che ad uccidere i cristiani sono dei gruppi estremisti di varia nazionalità ed estrazione sociale, ma il mondo cristiano, soprattutto i leader politici e religiosi, continuando ormai da anni a illudersi, e a spingere i fedeli a illudersi, che si tratti sempre ed esclusivamente di pochi fanatici, hanno permesso che si formasse nell’aria una generale percezione di “debolezza” del cristianesimo. Anzi, se vogliamo davvero guardarci in faccia, dobbiamo chiamare col suo vero nome tanto il comportamento dei cristiani quanto ciò che i musulmani ne pensano: è ormai più una tradizione culturale che non una vera fede religiosa. continua
 editoriale

MANCA IL NATALE SUL DIARIO UE IN DONO AGLI STUDENTI 
L'Europa adora tutti gli dei. Tranne il nostro

 Europe is Worshiping All Gods but Ours

di Ida Magli
il Giornale 21.12.2010


  
 La Commissione europea ha stampato più di tre milioni di copie di un “diario” in ognuna delle lingue dei paesi dell’Unione, da distribuire nelle scuole secondarie come un gradito regalo agli alunni, accompagnato da numerose pagine dedicate a far conoscere ed apprezzare le meravigliose virtù dell’Europa unita. Inutile aggiungere che si tratta di un costosissimo regalo, fabbricato a spese di tutti noi, poveri contribuenti, che sicuramente avremmo trovato assurda e incompatibile con la dignità dei cittadini, se fosse stato uno dei governi nazionali a deciderla, un’iniziativa pubblicitaria che ricorda da vicino lo spirito di regalia festiva degli antichi regnanti borbonici alla ricerca di consenso. continua
 editoriale


Oche ammaestrate
e democrazia



di Ida Magli
ItalianiLiberi 27.11.2010


  
 I politici si sono abituati ormai da parecchio tempo a prendere in giro la democrazia; ne sono stati esempi clamorosi l’anno scorso in Europa le ripetizioni dei referendum per l’approvazione dei trattati tutte le volte che non si raggiungeva il risultato positivo desiderato dai Capi. Già allora i cittadini avrebbero dovuto rifiutare di tornare a votare, cosa però difficile da organizzare se non c’è almeno un politico o un partito che ne assume l’iniziativa. Il potere effettivo dei cittadini nelle democrazie è limitatissimo, soprattutto perché affidato totalmente ai partiti; ma diventa praticamente nullo quando, come sta succedendo oggi in Italia, i politici non tengono fede al loro dovere di delegati a rappresentare la volontà espressa dai cittadini. Capovolgendo il principio del cittadino-soggetto nella dinamica della democrazia, i politici se ne arrogano la veste di “soggetti” riducendo ad “oggetto” i cittadini, chiamati a dire sì o no ad ogni loro schioccar di dita come oche ammaestrate alla richiesta del loro istruttore.  continua
 editoriale


Ma quando a scuola
c'è l'ora di musica
l'Imam fa tappare
le orecchie alla figlia



 Two incompatible cultures. And  ours is humiliated


di Ida Magli
ItalianiLiberi 27.11.2010


  
 Per quanto possa sembrare paradossale, grottesco, al limite dell'inverosimile, l'episodio verificatosi a Reggello racchiude in sé tutti gli elementi dell'incompatibilità della cultura occidentale, la nostra, con quella  musulmana. Perché cito prima la nostra e non come si è soliti fare, quella musulmana? Perché sono i nostri politici che, nella loro ottusa superbia, si sono ostinati ad affermare che gli immigrati si "integrano"; che basta essere nati sul territorio italiano per essere "cittadini italiani"; soprattutto hanno imposto una classificazione delle religioni totalmente errata, ossia quella delle religioni come "religioni", mettendole tutte alla pari, incuranti di ciò che storici, etnologi, antropologi, hanno sempre affermato, ossia che ogni religione è una "cultura" e che la distinzione fra religione e cultura è un'acquisizione che riguarda soltanto noi.  continua
 editoriale


La crisi europea: informazioni e proposte


 The European Crisis: Information and Proposals


di Ida Magli
ItalianiLiberi 27.11.2010


  
 La gravissima situazione della crisi attuale non è soltanto monetaria. Dobbiamo convincerci, per quanto possa apparire incredibile, che la crisi monetaria è uno strumento, il più forte e il più appariscente, fra i molti che sono stati messi in atto, per raggiungere un solo scopo: eliminare dalla scena politica, economica, culturale del mondo, le Nazioni d’Europa, riducendole ad un angolo asfittico di sopravvivenza marginale. I meccanismi, gli antefatti, i “segreti” di questa operazione si trovano ampiamente analizzati e spiegati nel mio libro “La dittatura europea”, pubblicato in questi giorni da Rizzoli (è il motivo per il quale sono stata assente in quest’ultimo periodo dal mio appuntamento con il sito degli Italiani Liberi e con la posta, ma spero che l’avrete compreso e perdonato) e al quale rinvio tutti i lettori in quanto si tratta effettivamente di un testo di assoluta denuncia e di un vero e proprio manifesto di battaglia, che ho temuto fino all’ultimo giorno che non sarebbe riuscito a vedere la luce. Troverete lì, perciò, non soltanto il racconto di quanto io ho sperimentato di persona durante i lunghi anni della mia guerra contro l’unificazione europea, ma i nomi di tutti i traditori dell’Italia, da quelli dei politici a quelli dei banchieri, e infine anche la proposta per i governi dell’UE di abbandonare Maastricht prima che l’euro crolli del tutto. continua
 editoriale


Costituzione e cittadini

di Ida Magli
il Giornale 18.11.2010


  
 Costituzione italiana, articolo 67: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.” E’ in base a questo articolo che la maggior parte delle legislature non sono state portate a termine, e si tratta palesemente di una presa in giro del voto dei cittadini. Che valore può avere un contratto nel quale è previsto che una delle parti non è tenuta a mantenerlo? Che significato può avere l’affermazione che ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione se nessun cittadino può essere votato in quanto tale, con il suo nome, senza appartenere a nessuna lista? Soltanto in quel caso, infatti, l’articolo 67 non costituirebbe un pugno in faccia ai cittadini votanti. La situazione creata dal Presidente della Camera e dai suoi seguaci è chiaramente un abuso visto che questo articolo, che da lungo tempo avrebbe dovuto essere cancellato, era stato inserito nella Costituzione per salvaguardare il parlamentare da un’eventuale situazione coercitiva, prevista dai Costituenti soltanto perché erano appena usciti dal periodo fascista e temevano appunto il ripetersi di una dittatura. continua
 editoriale

"L'UNIFICAZIONE EUROPEA E' NATA PER ELIMINARE GLI STATI
E L'IMMIGRAZIONE E' IL SUO STRUMENTO"

Rom: conflitto Francia-Ue


 Rom: the Conflict between France and the European Union

di Ida Magli
il Giornale | 16.09.2010


  
Il “diverbio” fra la Francia e l’Unione Europea, provocato dal rimpatrio di gruppi di rom irregolari effettuato dal governo francese, sta diventando sempre più infuocato. Reazioni stizzite da parte della Francia, un “grande Stato” che non vuol sentirsi redarguire da nessuno, tanto meno dall’UE, e accuse appena velate da parte dell’UE di “disobbedienza” alle maggiori virtù del grande Sovrastato. Oltre al conflitto di autorità, aleggia poi intorno alla questione dell’immigrazione rom, in maniera più o meno esplicita, una vaga accusa di razzismo; meccanismo psicologico che si continua ad adoperare per mettere in penitenza gli Stati europei come se gli anni, le generazioni e i sentimenti non fossero mai passati. A questo meccanismo psicologico sarà bene dare il suo vero nome: è un ricatto che nessuno intende più accettare. I problemi dati dall’immigrazione nell’occidente europeo sono reali e gravissimi e molti cittadini si domandano come mai l’UE sia capace soltanto di protestare e non di dare qualche suggerimento, di aiutare a trovare delle soluzioni. continua
 editoriale

La scuola e l'immigrazione

 School and Immigration

di Ida Magli
il Giornale | 14.09.2010


  
I problemi posti dagli immigrati sono, per la scuola italiana, molto più gravi di quanto non possa apparire al primo sguardo. I tentativi di prevenirli, nonostante la buona volontà del Ministro e degli Insegnanti, si scontrano con una realtà molto complessa che i vari sostenitori entusiasti delle cosiddette società multietniche non vedono. La parola “integrazione”, di cui fanno sfoggio i politici, è priva di contenuto reale. Le culture non si integrano. Ad un certo punto scatterà, e non dipende dal numero, la sopraffazione dell’una sull’altra. Dipende dalla sua forza, dalla sua vitalità, dall’entusiasmo di chi ne è portatore. Quella italiana è perdente perché sono gli immigrati che si impadroniscono del nostro territorio e questo basta a farli sentire conquistatori.
 continua
 editoriale

ROGO NEL CAMPO, MUORE UN BAMBINO
Nomadi, invitiamoli
a essere "vivi"


 Nomads: let us invite them to be “alive”

di Ida Magli
il Giornale 28.08.2010


  
Ancora una volta un bambino è morto nel rogo sviluppatosi in un campo nomadi abusivo. Questa la notizia di oggi. Ma io ho già scritto molti articoli per i bambini nomadi morti in un incendio. Per quelli morti a Roma, lo ricordo con tanta rabbia e con tanto dolore, questo è il terzo (e speriamo che almeno si salvi il fratellino rimasto gravemente ustionato). Avevo anche scritto che, almeno noi, gli italiani, non avremmo più sopportato simili morti e che chiunque difenda la cultura nomade ne è responsabile. continua
 editoriale
Un Ministro dell'Interno: Cossiga

di Ida Magli
il Giornale 24.08.2010


  
 Sono molto stupita del coro di elogi che viene rivolto a Cossiga da tutte le parti. E’ vero che il “Palazzo” non sa fare a meno di cogliere ogni occasione per vantare se stesso; ma il Cossiga che ha percorso tutti i gradini della carriera politica senza dare nulla all’Italia, salvo le battute maligne con le quali aggrediva, sotto false spoglie, amici e nemici, non merita neanche la minima parte di questa esibizione di solidarietà corporativa. continua
 editoriale
L'America rivendichi
il diritto alla sacralità
di Ground Zero


 America must assert the Right of Sacredness for Ground Zero

di Ida Magli
il Giornale | 05.08.2010


  
 Sembra un po’ strano, almeno a prima vista, che tocchi all’Europa cominciare un nuovo ciclo storico: difendere l’America dai suoi stessi errori. Eppure questo momento è arrivato. Ci siamo accorti delle debolezze, e delle conseguenti gravissime ripercussioni negative, del sistema americano di gestione delle “differenze” – differenze etniche, religiose, culturali – perché dalla fine della seconda guerra mondiale le abbiamo adottate anche noi, e la legislazione europea, con le sue norme antirazzismo, antixenofobia, ne è piena. continua
 editoriale
Il coltello
e la prigione del sesso

di Ida Magli
il Giornale | 03.08.2010


  
E' troppo doloroso e troppo difficile fermarsi col pensiero a immaginare un ragazzo di sedici anni che porta con sé un coltello e lo infila nell’addome di un ragazzo, o meglio un bambino, di tredici anni, per riuscire ad andare oltre alla “scena”. Avrei voluto non doverla commentare perché ho l’impressione che qualsiasi commento interferisca, sminuendola, con una tragedia assoluta. Tragedia per l’età dei protagonisti, per il mondo interiore che rivela, per la responsabilità che tutti noi ne portiamo da quando abbiamo in pratica cancellato i ruoli e i comportamenti, soprattutto quelli sessuali e amorosi, connessi alle classi d’età. continua
Cari Italiani Liberi,
vi segnalo in particolar modo la pubblicazione da parte di due esponenti del PD di un libro a due voci che distrugge tutto quanto è stato detto fino ad oggi da parte della Sinistra sull’Unione europea. Lo segnalo perché non capisco quale sia il motivo di una tale drastica decisione. Enrico Letta è il vicesegretario del maggior partito di Opposizione: non può aver predisposto una macroscopica smentita di ciò che ha fatto la Sinistra chiamando appositamente alla propria guida l’uomo, Prodi, che doveva condurre l’Italia in Europa e, con apposite finanziarie e tasse ad hoc, vantarsi dell’abbandono della lira per usufruire dell’euro, senza calcolarne la ricaduta negativa sul proprio partito. Dunque, perché? Ripeto che non lo so, ma una delle ipotesi possibili è che abbia messo le mani avanti (sapendo evidentemente qualcosa più di noi) per l’eventualità del crollo dell’euro.
Ho voluto richiamare l’attenzione di tutti gli amici che leggono il nostro sito sulla “stranezza” di una simile dichiarazione di fallimento dell’Europa, affinché ci riflettano, ed eventualmente preparino il da farsi, soprattutto in funzione dei propri affari di lavoro, economici, finanziari.
                                                                        Ida Magli

 editoriale
L'Europa è finita?

di Ida Magli
il Giornale 29.07.2010

  
  Io non so se due uomini importanti del PD, Lucio Caracciolo ed Enrico Letta (che ne è anche vice segretario) si rendano conto di ciò che hanno fatto rendendo pubblico il loro pensiero sull’Unione Europea attraverso un dibattito edito in questi giorni che porta il titolo: L’Europa è finita? Nonostante il linguaggio tranchant di Caracciolo, e le terribili vie di fuga sognate da Letta, ritengo di no. E’ talmente veritiera, infatti, e talmente catastrofica la loro descrizione della situazione attuale dell’Europa, ma soprattutto la loro consapevolezza degli evidenti errori compiuti fin dall’inizio nell’edificarla, che ci si chiede quale possa essere il motivo di una simile confessione. “Togliere la maschera all’Europa”,  come ripete più volte Caracciolo? Questo significa riconoscere che sono state dette sempre e soltanto menzogne alle centinaia di milioni di cittadini ai quali è stata imposta dall’alto, esaltandone benefici inesistenti, non permettendo mai un dubbio, una domanda critica.
 continua

 editoriale
La legge dell'Islam:
la moglie si compra
e si può picchiare

 An islamic man arrested because he was beating his wife: “I can do it,
she is mine”

di Ida Magli
il Giornale | 08.07.2010


  
Un marocchino che picchia la moglie non fa quasi più notizia in Italia. Abbiamo purtroppo dovuto commentare casi ben più gravi, addirittura l'uccisione di una moglie o di una figlia sulla base di motivazioni assolutamente incomprensibili e inaccettabili per la legge e per il costume italiano. Questa volta, però, non sarà inutile tornarci sopra, per due aspetti particolari. Il primo è che si tratta di un caso non di una singola esplosione di violenza motivata da una ragione particolare, ma di maltrattamenti continuati e gravissimi da parte di un marocchino che vive da parecchio tempo in Italia e che la giovane moglie, sposata con regolare contratto a Casablanca, ha poi raggiunto nella sua sede italiana. continua

 editoriale
Lo sfregio:
San Giorgio islamico

di Ida Magli
il Giornale | 01.07.2010


  
La fantasia eresiarca dei nostri amministratori non conosce limiti. È vero, il palio di Siena non ispira, almeno oggi, nessuna spiritualità; ma da qui a consegnarne il simbolo, lo stendardo con la figura di un Santo, alle mani di un fedele di un'altra religione, si passa dall'eventuale devozione che gli organizzatori della festa evidentemente non possiedono, a una vera e propria forma di disprezzo. Disprezzo per i Santi in generale e per San Giorgio in particolare. continua

 editoriale
Perché il calcio
non si addice all'Europa

di Ida Magli
il Giornale | 27.06.2010


   Non uccidetemi, vi prego. Caro Direttore, cari Lettori, invoco la vostra “tolleranza”. Lo so, lo so: le vicende della Nazionale sono state sviscerate sotto tutti  gli aspetti possibili dai massimi competenti del gioco calcistico, dai giornalisti, dai politici, dai tifosi, per cui sembrerebbe che non ci fosse nient’altro da aggiungere; ma esistono dei motivi di fondo che nessuno ha affrontato (almeno che io sappia) e che purtroppo spetta proprio a me cercare di spiegare. continua  
vedi anche:


 editoriale
Da detenuti a soldati
del jihad, ora in cella
l'islam fa paura


 From Prisoners to Jihad Soldiers: Scary Islam in Jail

di Ida Magli
il Giornale | 24.05.2010


  
Fra i tanti problemi posti dall’eccessiva presenza in Italia d’immigrati, uno dei più difficili da risolvere è quello dell’alto numero di musulmani nelle carceri. Si tratta di molte migliaia di persone che si trovano a vivere una delle esperienze più dolorose, quale appunto quella della privazione della libertà, in un ambiente dove non si parla la loro lingua, dove non possono condividere col compagno di cella né ricordi del passato né progetti per il futuro; dove, insomma, la “estraneità” della terra d’origine, della patria, della religione, dei costumi, dei sentimenti, delle abitudini quotidiane, già tanto forte all’esterno, assume in un certo senso una dimensione “essenziale”. Soltanto se si fa lo sforzo di comprendere quest’aspetto del vissuto carcerario dei musulmani, si può rendersi conto di come la scoperta, o la riscoperta della devozione religiosa, attraverso le cure che in tal senso porgono loro i più solerti compagni, divenga un legame e una forza di salvezza.  continua

 editoriale
Denaro e suicidi

 Money and Suicide

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 20.05.2010


  
Nell’azienda di France Telecom si sono suicidati, dall’inizio del 2008, cinquanta dipendenti, tutti dirigenti e tecnici. Secondo il rapporto trasmesso alla giustizia francese dall’Ispettorato del Lavoro, questi suicidi sono la diretta conseguenza della soppressione di 22.000 posti di lavoro e il trasferimento di 10.000 dipendenti effettuato dall’azienda negli ultimi due anni e mezzo. Si tratta di una notizia sconvolgente e che pure nessuno, neanche a sinistra, ha adeguatamente commentato. Non è soltanto la perdita del posto di lavoro che può indurre cinquanta persone (che probabilmente non sarebbero rimaste sul lastrico trattandosi di personale qualificato) ad uccidersi, ma la sparizione improvvisa dell’ambiente in cui si vive, della professione in cui si crede, e la spietatezza con la quale questo ambiente viene dichiarato inutile e trasformato nelle macerie di una città bombardata. continua

 editoriale
La sconfitta rosa:
tanta pubblicità
ma pochi voti


di Ida Magli
Il Giornale 11.05.2010


  
Riflettere sui risultati delle elezioni inglesi dal punto di vista degli scarsi successi ottenuti dai candidati di sesso femminile può naturalmente essere utile, oltre che per comprendere l’atteggiamento particolare  dell’opinione pubblica britannica in questo campo, anche quello di altri paesi d’Europa dove per le donne continua ad essere difficile giungere a ruoli direttivi e di responsabilità pubblica. E’ vero che le differenze storiche, psicologiche e culturali fra una nazione e l’altra sono molto forti, ma dopo il lungo itinerario che la questione femminile ha percorso in Europa dal secondo dopoguerra in poi, prima con la pressione del femminismo, poi con l’adeguamento legislativo, almeno in linea di principio nessuno (o quasi nessuno) mette più  in dubbio il diritto delle donne all’uguaglianza. C’è però un “non-detto”, di risentimento, di frustrazione, che si è accumulato negli ultimi anni nella coscienza maschile, in maniera diversa da paese a paese perché erano diversi in partenza i costumi sociali e i rapporti fra i sessi, ma simile nei risultati, e che andrebbe analizzato in modo oggettivo, permettendogli di esprimersi ad alta voce in modo da poterne conoscere e discutere le ragioni. continua

 editoriale

Liberiamoci
dallo strapotere
dei banchieri


 Let us get rid of the Bankers’ unbearable Power

di Ida Magli
Il Giornale 10.05.2010


  
O adesso o mai più. Che cosa aspettiamo a liberarci della sovranità dei banchieri, della rete fittissima dei loro interessi con i quali ci hanno avvolto stritolandoci? Perfino Angela Merkel ha perso il controllo, di fronte alla catastrofe finanziaria di questi giorni, e ha denunciato ad alta voce quello che qualcuno si azzardava appena a pensare dentro di sé: “I mercati stanno avviando una battaglia contro i politici”. Nessuno, però, ha osato commentare quest’affermazione, di per sé esplosiva e destabilizzante; ma soprattutto incomprensibile per la maggioranza dei cittadini. Incomprensibile perché ci hanno sempre lasciato credere che fossero i politici a detenere il massimo potere. Invece sono i banchieri, giacché fabbricano la moneta, mentre i politici sono loro soci negli interessi, ossia nel prezzo, fissato dai banchieri stessi, che paghiamo per farci “prestare” il denaro (il famoso “debito pubblico”).  continua

 editoriale

Quella moneta unica
ancora in cerca
della sua immagine


  That common Currency still looking for an Image

di Ida Magli
Il Giornale 05.04.2010


  
In una pagina del Giornale del 30 aprile scorso tutta dedicata agli attuali problemi monetari, Giuseppe De Bellis si è soffermato su di un tema essenziale e che era davvero ora che qualcuno affrontasse: non è soltanto l’economia a fare la forza di una moneta perché “la vera forza del dollaro è l’immagine dell’America”. Si tratta di un’affermazione che ovviamente riguarda tutte le monete; ma purtroppo gli economisti e i banchieri assolutizzano il proprio campo d’azione (come capita a tutti i dittatori) facendo dipendere la forza delle monete quasi soltanto dal PIL, dal commercio o dal debito pubblico di una nazione. E’ vero: è l’idea universale di un’America “giovane”, entusiasta, energica, vittoriosa, in qualche modo sostanziata di “futuro”, e pertanto prototipo di una modernità che rimane sempre tale, ad aver comunicato al dollaro, quasi in forma sacramentale, questa stessa immagine.
E’ indispensabile fare un’identica riflessione nei confronti dell’euro.
 continua

 editoriale

Quella terra d'origine impossibile da sradicare

  That Motherland impossible to Uproot

di Ida Magli
Il Giornale 05.04.2010


  
Shahzad Faisal, un pachistano di trenta anni, naturalizzato americano, sarebbe l’autore del fallito attentato di New York, ossia di un attentato contro la sua patria acquisita e che avrebbe dovuto scatenare il terrore uccidendo molti americani suoi compatrioti. Poche righe, in apparenza semplicissime, descrivono in realtà una situazione che, nella sua chiarezza, è però molto difficile da far accettare a coloro che guidano l’Occidente. “Naturalizzato americano”: è questo il punto. Politici e amministratori d’Occidente, convinti che sia necessario annullare il più possibile le differenze fra popoli e nazioni per ottenere alla fine un mondo uniforme in cui l’uguaglianza regni sovrana, si sono arrogati il diritto di affermare quali siano, o quali debbano essere, i sentimenti, gli affetti, le passioni, dei cittadini, prendendo il  posto della natura e della storia. Hanno creduto perciò che fosse sufficiente, per  creare un americano (ma allo stesso modo anche un italiano, un tedesco, un francese…) scriverlo sulla carta d’identità. Pericolosissimo, anzi tragico, errore dato che non c’è cosa più “naturale” (il che significa che nulla o quasi nulla può cambiarla) che l’amore per la terra, la nazione,  la lingua, la cultura, la storia dalle quali si proviene e che sono  condivise dai propri padri, dai propri fratelli.  continua

 editoriale

Ma che cosa vuole Fini?

di Ida Magli
Il Giornale 24.04.2010


  
Ma che cosa vuole Fini? Sono ormai molti mesi che questa domanda rimbalza da un giornale all’altro, da un dibattito politico all’altro, senza che nessuno riesca a fornire una risposta soddisfacente. Si è stancato di un ruolo troppo statico agli occhi del pubblico? Non vuole apparire dipendente dalla supremazia di Berlusconi? Non sopporta il successo della Lega nelle regioni del Nord? Cerca di accreditarsi presso la Sinistra pensando al futuro post-berlusconiano? Tutti gli interrogativi sono leciti perché in realtà la risposta è impossibile da trovare se non ci si convince che tutto ciò che viene detto e fatto va in scena al solo scopo di porre le premesse di un oscuro progetto. “Oscuro” per due motivi: perché è composto di due parti, una in contraddizione con l’altra, e perché lo scopo finale quasi certamente non si realizzerà nel modo voluto. continua

 editoriale

Suicidio in strada,
la morte ridotta a banalità


di Ida Magli
Il Giornale 23.04.2010


  
 La nostra società vive oggi su due piani diversi di percezione dei significati: quello “reale”, dato dall’insieme dei valori che si sono creati negli ultimi anni in base alla spinta dei nuovi comportamenti, e quello “ideale”, che risuona quasi per istinto in base ai valori di un passato che ha attraversato millenni e che, per quanto superato, non è però mai stato messo apertamente in discussione. Al centro di questo profondo disagio c’è la morte. Non la morte in senso filosofico o teologico, ma la morte così come si è presentata agli uomini fin dall’inizio della loro storia: il cadavere. La morte, infatti, non è “pensabile”; è stato sempre e soltanto il cadavere che ha costretto gli uomini a prendere posizione, e prima di tutto a chiedersi: si risveglierà? Che cosa ne facciamo? Dove lo mettiamo? Ritornerà? Antropologi, storici, etnologi sono rimasti stupefatti davanti alle incredibili manovre che ogni popolo compie, o ha compiuto, intorno al cadavere; non hanno trovato in nessun altro campo tanta preoccupazione, tanta varietà di costumi.  continua

 editoriale

E ora l'Islam
diventa il simbolo
del Continente


  And now Islam becomes the Symbol of Europe

di Ida Magli
Il Giornale 21.04.2010


  
 Parlare di ciò che ha deciso il Consiglio d’Europa fa uno strano effetto: viene subito alla mente, infatti, il pensiero che una istituzione dal nome così pomposo e impegnativo quasi certamente gli italiani non sanno neanche che esiste e tanto meno che cosa ci stia a fare. Frutto di una vaga idea europeista della Francia e dell’Inghilterra appena uscite dalla guerra (risale al 1949) e composto dai ministri degli Esteri e da parlamentari indicati da quasi tutti gli Stati d’Europa, anche non appartenenti all’UE, il Consiglio d’Europa è uno dei tanti organismi internazionali che esistono quasi soltanto sulla carta e che assorbono montagne di denaro pur essendo privi di compiti precisi. Proprio per questo, però, ogni tanto il Consiglio d’Europa si ricorda di dover certificare la propria esistenza in vita e si affaccia sulla scena del mondo con qualche iniziativa sui generis. Questa volta si tratta di un concorso per la più bella moschea d’Europa.  continua

 editoriale

Che triste l'occidente
che tratta i vecchi
come malati terminali


  How sad is the West that treats  the Elderly as terminally ill

di Ida Magli
Il Giornale | 14.04.2010


  
 Altro che “pace”! Sembra proprio che in Occidente l’umanità non sappia fare a meno di avere a che fare sempre con la morte. Siamo riusciti a liberarci dell’uccidere e del farci uccidere nelle guerre, dell’obbligo della leva; siamo riusciti ad assumere soltanto volontari nelle forze armate, ad eliminare con l’igiene e con i vaccini l’imperversare della morte nelle epidemie, a curare e guarire la maggior parte delle più gravi malattie, ma vogliamo che la morte, e il pensiero della morte, stia sempre in mezzo a noi.   continua

 editoriale

Il Lazio
e i compiti di una donna



di Ida Magli
Italiani Liberi 08.04.2010


  
 Al governo della regione Lazio è stata eletta una persona piena di energia e dalla quale tutti si aspettano, anche in base alla sua esperienza di sindacalista, la messa in ordine dei tanti problemi concreti, quali quello della sanità e del suo enorme debito, abbandonati da troppo tempo al loro destino.  continua

 editoriale

Chi è che vuole
a tutti i costi
il suicidio della Grecia?



  Who wants at all costs the Suicide of Greece?

di Raffaello Volpe
Italiani Liberi 27.03.2010


  
 Prestare denaro alle aziende facendole indebitare fino all’insolvenza e occultarne gli enormi passivi, per poterle poi acquisire a prezzi stracciati, è un “metodo” da sempre presente nella storia dell’economia. Gli usurai l’hanno sempre fatto con i piccoli proprietari, molti dei quali alla fine si suicidavano. Quello che colpisce è la sua progressiva estensione a tutto il pianeta, in particolar modo negli ultimi vent’anni. È così che le multinazionali, di supporto alle connesse super banche mondiali di proprietà dei “soliti noti”, si sono appropriate della maggior parte delle aziende esistenti.  continua

 editoriale
In questi giorni si parla spesso del colore “viola” in riferimento al Popolo di Internet. Ho pensato che potesse interessare gli amici degli Italiani Liberi un mio piccolo saggio sul “viola”, pubblicato nel lontano 1986,  in cui si trovano molte riflessioni utili a far comprendere come ben si adatti questo colore conturbante a moltitudini collegate soltanto dalla parola...


SCENARIO
Dal «popolo viola»
al governo del mondo


 From the Violet People to the World Government

di Ida Magli
Il Giornale | 06.03.2010


  
 Pare che sia stato il finanziere Soros ad assegnare il colore viola al “Popolo di Internet”. Averlo chiamato “popolo” è con tutta evidenza una mistificazione in quanto fino a ieri si è identificato come Popolo un gruppo residente stabilmente in un determinato territorio, unito dalla lingua, dalla religione, dal passato storico. La somma di molti individui, quindi, non è un Popolo; ma il passaggio dal virtuale al reale, chiamando a raccolta i frequentatori della Rete, è stato deciso per cominciare a dare forma a quella omogeneizzazione mondiale delle persone, dei mercati e dei governi cui lavora già da molti anni l’alta finanza. Il vero colpo di genio è stato quello di fornire ad una massa “liquida” come quella di internet, una specie di “identità” e di comune appartenenza attraverso un colore unificante. Milioni di persone senza nome e senza volto, assolutamente ignote l’una all’altra, ma unite dal “viola”, sono apparse d’un tratto nelle strade e nelle piazze delle città, convinte di somigliarsi, di ri-conoscersi, e hanno fatto le prime prove di quella che nelle intenzioni dei grandi finanzieri che oggi possiedono il mondo, sarà la reductio ad unum dei popoli e la capacità di governarli a livello globale.  continua

 editoriale

CROCIFISSO E BURQA
Sorpresa, l'Europa
riscopre se stessa


  Surprise: Europe rediscovers itself

di Ida Magli
Il Giornale | 03.03.2010


  
 Può darsi che si tratti soltanto di una casuale coincidenza. Sembra, tuttavia, che si possa interpretare come un segnale, per quanto piccolo, di una nuova tendenza, il fatto che mentre l’Europa ha dato ragione all’Italia nella questione dell’esposizione del crocifisso nei luoghi pubblici, i cittadini delle maggiori nazioni dell’UE abbiano espresso parere contrario, in un apposito sondaggio, all’uso pubblico del velo totale. Due fatti molto diversi, certamente, ma ambedue di grande rilievo nella situazione attuale di difficile convivenza dei cittadini con la maggioranza musulmana degli immigrati, proprio per quanto riguarda l’atteggiamento di rispetto e di difesa dei propri costumi e dei propri simboli religiosi; tanto più che fino ad oggi le autorità politiche e in parte perfino quelle religiose, hanno inculcato la tolleranza verso gli stranieri molto più che il dovere della fedeltà a se stessi. continua

 editoriale

IMMIGRAZIONE
La lezione degli australiani

  The Lesson of the Australians


di Ida Magli
Il Giornale 22.02.2010


  
 Sono stanco del fatto che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà… La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo… ma è un fatto. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un’altra parte del mondo. Questo è il NOSTRO PAESE, la NOSTRA TERRA e il NOSTRO STILE DI VITA…se non fate altro che prendervela con il nostro stile di vita…allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un’altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE.”
Chi è che parla così agli immigrati musulmani? Il peggiore dei “razzisti”, degli “xenofobi”, degli “integralisti”? Sarebbero, queste, infatti, le etichette pronte per chiunque avesse pronunciato un tale discorso in Italia, dove è stato definito “xenofobo” il 45%  degli Italiani per aver affermato, in una apposita rilevazione statistica, di non gradire la presenza degli stranieri. E’ il signor John Howard, invece, ex Capo del Governo australiano, che ama il suo paese, che non tradisce la propria patria e i propri concittadini, e che non esita a dire alcune indiscutibili verità.
continua

 editoriale

AVVERTENZA IMPORTANTE PER I LETTORI
Riflessioni attuali
su Banche e Banchieri 


  Present-day Considerations about Banks and Bankers

di Ida Magli
ItalianiLiberi 27.01.2010


  
 Ringrazio tutti coloro (e sono molti) che mi hanno scritto compiacendosi della pubblicazione su di quotidiano politico (Il Giornale) del mio articolo sulla questione della sovranità monetaria. Il silenzio da parte di tutti gli organi d’informazione, su un argomento determinante per l’indipendenza politica ed economica della Nazione come questo, è sempre stato così assoluto che l’apparizione di un solo articolo ha suscitato meraviglia e addirittura entusiasmo da parte dei lettori, sia di quelli che ignoravano del tutto il problema, sia e soprattutto di quelli che si battono da anni in questo campo ma che sanno bene che il silenzio dei giornalisti rappresenta la prova sostanziale dell’impossibilità di uscire dalla prigione.
Ebbene io prego tutti di non scrivere a me ma al Direttore Vittorio Feltri; di inondarlo di lettere, o nella rubrica apposita del sito web del Giornale, o in quella del quotidiano a stampa, oppure nelle rubriche riservate ai Lettori di altri organi di informazione perché, senza l’interesse e l’appoggio forte, esplicito, il più numeroso possibile dei Lettori, lo sforzo che è stato fatto per uscire allo scoperto non servirà a nulla. Nessuno ci tornerà più sopra o, diciamo meglio, a nessuno sarà più permesso tornarci sopra. Si tratta di una battaglia davvero all’ultimo sangue, alla quale, però, tutti possono partecipare purché non si lasci spazio al silenzio neanche per un giorno. Banche, Banche, Banche: dobbiamo parlare sempre di Banche...
  continua

 editoriale

I padroni degli Stati

  The Masters of the States

di Ida Magli
ItalianiLiberi 17.01.2010


  
 Da molti giorni si discute di tasse: tagliarle, non tagliarle, con la conclusione, abbastanza assurda, che questo non si può fare, come ha detto Berlusconi, a causa “dell’eccessivo debito pubblico e dell’aumento degli interessi da pagare su questo debito”. Assurda nel senso che non si capisce perché mai il Governo abbia avanzato un’ipotesi del genere se non aveva intenzione di passar sopra al problema del debito pubblico e dei suoi interessi visto che questo ostacolo c’era ovviamente anche prima. Sarebbe stata finalmente l’occasione per discuterne con i cittadini invece di prenderli in giro con speranze inutili. Ma nulla. Non una parola sulle cause dei “debiti pubblici”, sull’aumento progressivo e inevitabile degli interessi da pagare su questi debiti, sulla sovranità monetaria consegnata dagli Stati alle Banche.   continua

 editoriale

Ma la sinistra
sta con i "poteri forti"



di Ida Magli
Italiani Liberi | 09.01.2010


  
 Berlusconi ha annunciato l’intenzione di abbassare le tasse. Un annuncio del quale sembrerebbe logico che tutti gioissero. Invece, no; Bersani, no. La riforma non gli va bene perché: “Favorisce i ricchi”. Favorisce i ricchi, signor Bersani? Ma cosa ha fatto la Sinistra, dalla fine del vecchio PC ad oggi, se non favorire i ricchi? Aver chiamato Prodi a guidare il partito è stato il segnale. Qualcuno si è meravigliato allora che i comunisti si affidassero a un consumato rappresentante della vecchia Democrazia Cristiana per il loro nuovo corso, ma il motivo  lo si è capito in seguito, in base alla politica cui l’Italia da allora è stata piegata e della quale i protagonisti assoluti, da Prodi a Ciampi, sono stati gli uomini della Sinistra: sottrarre a poco a poco la sovranità, l’indipendenza dello Stato ai cittadini per consegnarla ai manipolatori della finanza mondiale attraverso la Banca Centrale Europea; eliminare la moneta nazionale privando lo Stato dell’unico potere che ne garantisce l’esistenza, quello di battere moneta; svendere le più importanti proprietà dei cittadini (dello Stato) affermando che soltanto i privati hanno diritto a possedere i beni indispensabili alla vita di una società.  continua

 editoriale

Dovevamo aiutarli
a casa loro



di Ida Magli
Il Giornale | 09.01.2010


  
 La prima domanda è questa: possibile che gli italiani non siano capaci di raccogliere pomodori, aranci o mandarini? Si tratta di un lavoro che non richiede nessuna competenza o preparazione e che dunque chiunque può fare. Si tratta, inoltre, di bisogni stagionali, prevedibili quindi, sia per la data che per la quantità. Organizzarsi perciò sarebbe facile purché il datore del lavoro fosse disposto a pagarlo nella maniera giusta e non lo mettesse, invece, pur di spendere il meno possibile, nelle mani delle bande criminali che imperversano da anni nelle campagne del Sud. Di solito si obietta a questa esposizione dei fatti, che nessuno in Italia vuol più fare il lavoro di campagna. Questa, però, è una conseguenza, non la causa della mancanza di mano d’opera, i cui motivi sono molto semplici da capire. Il primo è la scarsezza della retribuzione in quanto, come è noto, il prezzo della frutta e degli ortaggi, altissimo alla distribuzione, è bassissimo all’origine. Il secondo, forse più grave, è dovuto al formarsi, per una spontanea e inevitabile legge psico-sociale, di una specie di etichetta deteriore di “appartenenza”, una “evitazione”, quasi come un tabù su un lavoro che diventa “basso” in quanto svolto da chi è ritenuto basso. Se vogliamo, perciò, che non ci sia bisogno di immigrati nelle campagne, è necessario assicurare ai contadini una giusta retribuzione per la loro fatica e fare in modo che non si formi il tabù del lavoro da immigrato, organizzandolo con il rispetto delle norme sindacali e tenendo aggiornati gli elenchi dei lavoratori stagionali così da non dover ricorrere ad una manovalanza reclutata bestialmente dalla criminalità.   continua

 editoriale

Ma con più controlli
ci sarà meno libertà


  More Controls - Less Freedom

di Ida Magli
Il Giornale | 06.01.2010


  
La politica euro-americana segue da diversi anni un indirizzo contrario a qualsiasi ragionevolezza. Dal momento dell’attacco alle Torri Gemelle ad oggi, la dichiarazione di guerra al terrorismo da parte degli Stati Uniti non ha mutato neanche di una virgola, né per quanto riguarda la diagnosi, né per quanto riguarda gli strumenti della battaglia, come se non fosse possibile ammettere errori d’interpretazione o cercare strade di altro tipo per giungere ad una soluzione. L’Europa, a sua volta, salvo qualche piccolo tentativo iniziale di non allineamento alla linea comune da parte della Francia, ha seguito pedissequamente gli Americani come se essere fedeli ad una alleanza non potesse e dovesse comportare consigli anche critici e proposte strategiche alternative. Eppure in Europa, e forse ancor più in Italia, l’analisi del terrorismo islamico si è sviluppata in modo sempre più profondo, con una evidente frattura fra ciò che affermavano i politici, convinti assertori dell’esistenza di gruppi di “fanatici” e degli “stati-canaglia” e ciò che invece appariva ben chiaro sia agli studiosi che ai semplici cittadini, ossia di quale enorme entità fosse per l’Occidente il problema musulmano.   continua

 editoriale

Auguri
politicamente scorretti



  Politically Incorrect Greetings

di Ida Magli
Il Giornale 24.12.2009


  
 Voglio cominciare i miei auguri di Natale mandando una maledizione. Sia maledetto colui che ha ideato il «politicamente corretto» e che lo ha imposto ai popoli d'Occidente. Nessun tiranno è mai stato peggiore di lui; nessun torturatore era ancora mai apparso nella storia d’Europa che, con feroce legge del contrappasso, costringesse a «bloccare» il pensiero proprio coloro la cui civiltà si è costruita cercando di avvicinarsi sempre di più all'essenza, alla verità del pensare. Nulla, d'altra parte, stride di più con ciò che festeggiano i cristiani, che la finzione del politicamente corretto visto che questa è davvero l'unica cosa che Gesù ha condannato: l'ipocrisia, la finzione; il non testimoniare la verità, non affermarla, non riconoscerla. Non si tratta soltanto dei cristiani, dei credenti, ma di tutti: la forza delle parole di Gesù è diventata tessuto della civiltà italiana ed europea in quanto già i Romani si fondavano sulla corrispondenza fra il proprio «essere» e la propria parola, una corrispondenza che ogni uomo sente come «giusta», come «bella».  continua

 editoriale

Le antenate di Venere

di Ida Magli
Il Giornale 23.12.2009


  
Il catalogo della Mostra che porta questo titolo, aperta al Castello Sforzesco di Milano fino a tutto il febbraio 2010, è tanto ricco di informazioni scientifiche quanto pieno di quelle “suggestioni” che immancabilmente suscitano le immagini femminili, anche quelle di 27.000 anni prima di Cristo. Notiamo subito che qui prevalgono i reperti di statuine femminili. Per quanto si tratti di una selezione voluta, non si può fare a meno di riflettere su di un fatto ricorrente e che accomuna le conoscenze che abbiamo di qualsiasi civiltà, sia del passato più remoto che di quello recente: le rappresentazioni femminili sono sempre più numerose di quelle maschili, soprattutto più significative, con l’accentuazione sessuata del loro corpo, il segreto del loro volto sotto la meticolosissima pettinatura. Sembra quasi che gli uomini della preistoria abbiano voluto, come nelle odierne guide turistiche, far apprezzare il loro mondo piazzando qua e là soprattutto immagini di donne. Questo fatto ha talmente colpito la fantasia degli studiosi da far nascere a più riprese, durante gli ultimi due secoli, le più ardite teorie su un originario periodo di matriarcato, di potere delle donne, accompagnate da ipotesi sulla Grande Madre come potentissima divinità, dando luogo a dispute accesissime fra storici ed archeologi invasi da una specie di febbre femminista ante litteram. continua

 editoriale

Berlusconi si chiede
perché sia tanto odiato

di Ida Magli
Il Giornale 17.12.2009


  
 Berlusconi si chiede perché sia tanto odiato. La risposta non gli piacerebbe: perché con lui è diventata palese la crisi finale dei sistemi parlamentari, fondati sulla “rappresentanza”. Si tratta di una crisi che è in atto ormai da molti anni, ma che tutti si rifiutano di vedere nella sua paurosa realtà e che pertanto, almeno per quanto riguarda l’Italia (i parlamenti sono in crisi in tutta l’Europa), ha trovato una pseudo causa nella presenza di un personaggio che, non provenendo dal mondo dei Partiti, l’unico abilitato a rappresentare i cittadini nel sacro recinto del Parlamento, doveva per forza essere portatore di morte e distruzione.  continua
 editoriale

Sovranità monetaria
e debito pubblico

di Ida Magli
Italiani Liberi 21.12.2009


  
Tutti siamo a conoscenza dell’assurda situazione degli Stati che, privi della sovranità monetaria, sono costretti a far dipendere la loro politica dall’entità del debito della Nazione verso i proprietari (grandi finanzieri privati) delle Banche Centrali. Non si può fare a meno, perciò, di rimanere profondamente stupiti che si continui a mantenere il più assoluto silenzio su questo che è il problema fondamentale e ineludibile della nostra economia, perfino in una intervista al Ministro Tremonti, apparentemente a cuore aperto, come quella pubblicata il 19 dicembre scorso dal “Giornale”. L’intervistatore, Nicola Porro, ha più volte messo l’accento sul “debito pubblico” dell’Italia quasi costringendo il Ministro a puntualizzarne l’entità e le conseguenze, cosa che Tremonti ha fatto con l’abituale serietà e sicurezza, indicando le “lezioni” che si possono trarre dalla crisi. Ma della possibilità che lo Stato ricominci, come è suo diritto e dovere, a battere moneta mettendo fine così all’accumulo di un debito che ci sta uccidendo, neanche una parola.   continua

 editoriale

Quella sovranità
della moneta
in mani private

di Ida Magli
Il Giornale 11.12.2009

  Coinage Sovereignity in Private Hands
   Souveraineté monétaire en mains privées 

  
Abbiamo ricominciato a tremare per le banche. Abbiamo ricominciato a tremare addirittura per gli Stati, a rischio di fallimento attraverso i debiti delle banche. Si è alzata anche, in questi frangenti, la voce di Mario Draghi con il suo memento ai governanti: attenzione al debito pubblico e a quello privato; dovete a tutti i costi farli diminuire. Giusto. Ma l’unico modo efficace per farli diminuire è finalmente riappropriarsene. Non è forse giunta l’ora, dopo tutto quanto abbiamo dovuto soffrire a causa delle incredibili malversazioni dei banchieri, di sottrarci al loro macroscopico potere?
Per prima cosa informando con correttezza i cittadini di ciò che in grande maggioranza non sanno, ossia che non sono gli Stati i padroni del denaro che viene messo in circolazione in quanto hanno delegato pochi privati, azionisti delle banche centrali, a crearlo. Sì, sembra perfino grottesca una cosa simile; uno scherzo surreale del quale ridere; ma è realtà. 
 continua

 editoriale

La Chiesa sbaglia, l'accoglienza a ogni costo non è integrazione

di Ida Magli
Il Giornale | 08.12.2009

  The Church is mistaken: Acceptance at all costs does not mean Integration.

  
La Chiesa si trova oggi in una situazione difficilissima, di cui, però, sembra non rendersi conto. La crisi interna, che ha drasticamente ridotto, a partire dal Concilio Vaticano II in poi, il numero degli appartenenti agli Ordini religiosi, sia uomini che donne, non ha influito soltanto sulle attività immediatamente legate al culto, come per esempio la gestione delle parrocchie; ma ha reso in qualche modo “invisibile” la vita stessa della Chiesa come organismo diverso dal corpo dei fedeli nella sua spiritualità e che un tempo era socialmente fortissimo, con la presenza ovunque dei Francescani, dei Domenicani, dei Cappuccini, dei Salesiani e delle loro opere. Lo scarso clero rimasto dimostra spesso, purtroppo, di essere culturalmente e intellettualmente povero; tanto più povero in quanto, perlomeno in Occidente, o ripete stanche parole di prediche sempre uguali che non servono a nulla; oppure, rinunciando agli argomenti religiosi, si immette nella discussione dei temi del giorno, quelli che tormentano la nostra vita quotidiana e che non possono essere risolti con il semplicismo della carità. Anzi, diciamolo chiaramente: la Chiesa è venuta meno, ormai da diversi anni, al compito della carità, perché questa richiede una profonda visione delle cause della miseria che affligge tante parti del mondo e una severa, chiarissima condanna dei comportamenti che l’hanno provocata e la provocano.  continua

 editoriale

Basta coi bavagli di Stato - l'Italia voti sui minareti

di Ida Magli
Il Giornale | 02.12.2009

  Enough with the State Gag - Let Italy vote on Minarets

  
I tranquillissimi Svizzeri hanno all’improvviso messo a soqquadro l’Europa intera. Dalle reazioni sorprese, quando non addirittura scandalizzate e irose, da parte delle Istituzioni UE, di fronte al risultato negativo del referendum sui minareti, i cittadini hanno finalmente la prova di ciò che sospettavano ormai da lungo tempo: per i politici la democrazia è il migliore dei governi possibili fin quando i sudditi tacciono. Gli Svizzeri, però, hanno parlato e il loro “no” ai minareti è venuto a sconvolgere quel disegno di omogeneizzazione-dissoluzione delle culture, dei costumi, delle religioni che discende inevitabilmente dalla Carta dei Diritti Umani.  continua

 editoriale

La grande finzione europea

di Ida Magli
Italiani Liberi 24.11.2009

  The Great European Fiction / Two "Mr. Nobody" to create a Superstate

  
Si continua a discutere in Italia della bocciatura di D’Alema alla carica di Ministro degli Esteri europeo ( formalmente detto: “Alto rappresentante per la politica estera europea” per non far capire del tutto, come al solito, ai poveri cittadini di che cosa si tratti) con chiacchiere prive di qualsiasi valore sia da parte della maggioranza che da parte dell’opposizione. Ci si accapiglia intorno alle parole altrettanto vacue di Martin Schulz, capogruppo del partito socialista europeo, il quale si diverte a prendere in giro gli uni e gli altri affermando che è stato Berlusconi a non sostenere in Europa la candidatura di D’Alema e insinuando, quindi, che il Capo del governo italiano l’ha presentata al solo scopo di procurargli una magra figura. continua

 editoriale

Sarà un comunista
a guidare
il Superstato comunista?

di Ida Magli
Il Giornale 13.11.2009

  Will a Communist lead the Communist Superstate?

   Molti cittadini si meravigliano della candidatura di D’Alema alla carica più importante dell’UE. Se ne meravigliano sia quelli della Sinistra, sia e ancor più quelli che stanno dalla parte di Berlusconi. C’è chi ne è talmente stupito da scrivere ai giornali per chiedere  come mai Berlusconi appoggi in una sede internazionale un ex comunista, per giunta un ex comunista che già molte volte si è comportato in passato in modo contrario agli interessi  dell’Italia. Questa è l’ennesima prova che gli Italiani non sanno, e di conseguenza non capiscono, quale sia l’idea che ha fatto progettare e realizzare l’unione europea; ma al tempo stesso è questo il motivo per il quale sia i politici che i giornalisti non hanno mai voluto dare loro vere spiegazioni, tenendo al livello più basso e più ingannevole l’informazione su quello che avveniva.
 continua

 editoriale

Il Governo mondiale
si avvicina

di Ida Magli
Italiani Liberi | 10.11.2009

 The World Government is getting closer

   Anche la Borsa ha gli “invisibili”. E’ questo il sorprendente titolo apparso in prima pagina sul Corriere Economia del 26 ottobre. scorso. Chi sono questi “invisibili”? Certo non è un caso che si alluda agli invisibili nel contesto di normali riflessioni sull’andamento della Borsa. Pare, infatti, che essi siano quasi tutti ricchissimi banchieri, i più grandi capitalisti (dico “pare” perché un alone di mistero li circonda). E’sorprendente invece che compaia apertamente un riferimento, sia pure per scherzosa analogia, a quella élite del Potere che di fatto guida il mondo, ma di cui non si parla mai, e che appunto deve a questo silenzio la sua “invisibilità”. continua

 editoriale
di Ida Magli
il Giornale
4.11.2009


L'inutile Europa
ci toglie pure il crocifisso

di Ida Magli
il Giornale 4.11.2009

Useless Europe is taking away from us even the Crucifix

   Le religioni non sono monete. Fare l’unificazione europea a tavolino, cominciando astutamente dall’economia e dalla moneta, ha permesso finora di tenere basso lo scontro con ciò che veramente crea i popoli ed è creato dai popoli: i loro sentimenti, le loro fedi, il loro spirito, il loro passato, la loro storia, le loro tradizioni, i loro valori, i significati che i popoli assegnano al loro «essere se stessi». Le religioni praticamente sono il contenitore di tutto questo, lo rispecchiano nel momento stesso in cui lo plasmano. continua

 AGGIORNAMENTO 3 Novembre 2009
Klaus ha firmato. Barroso ne ha dato notizia
affermando che il Trattato entrerà in vigore entro dicembre.
Il gruppo che aveva raccolto le firme (oltre 20.000) a sostegno di un No del Presidente ceco, le ha presentate a Klaus in presenza dei giornalisti, esprimendogli il proprio disappunto.


 AGGIORNAMENTO 30 Ottobre 2009
L'eccezione per la Repubblica Ceca è stata accettata dalla Ue.
In corso una raccolta di firme perché il Presidente Klaus, comunque, non firmi il Trattato!

 DOPIS VÁCLAVU KLAUSOVI, PREZIDENTU ČESKÉ REPUBLIKY
 LETTERA A VACLAV KLAUS, PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CECA
 LETTER TO VACLAV KLAUS, PRESIDENT OF THE CZECK REPUBLIC
 CARTA A VACLAV KLAUS, PRESIDENTE DE LA REPUBBLICA CECA
 LETTRE AU PRÉSIDENT DE LA RÉPUBLIQUE TCHÈQUE, VACLAV KLAUS
BREV TILL TJECKIENS PRESIDENT VACLAV KLAUS


Support Vaclav Klaus!
Stop the Lisbon treaty!

SIGN THE PETITION ONLINE: http://www.PetitionOnline.com/sptklaus/petition.html
E con Klaus si scatena la corsa alle eccezioni

di Karin Neubertovà
Italiani Liberi 29.10.2009

 Ošidné vztahy v pochybné Unii

Il summit che comincia oggi ha un tema importante - Vaclav Klaus - il presidente della Repubblica Ceca. I politici a Bruxelles polemizzano su come soddisfare la sua richiesta dell'eccezione per la Repubblica Ceca,  che riguarda soprattutto la lista dei diritti umani dell'EU. Klaus ha paura che i tedeschi dei Sudeti (la parte della Repubblica Ceca vicino al confine con la Germania) richiederanno i beni e terreni che hanno dovuto lasciare dopo la seconda guerra mondiale. Tutti i politici consideravano ridicola questa ragione per bloccare il processo della ratificazione, tuttavia i tedeschi dei Sudeti hanno già fatto la richiesta al governo tedesco per non consentire la “eccezione svedese” - come è stata soprannominata -  dei Cechi (Vaclav Klaus tratta della eccezione con il primo ministro svedese Fredrik Reinfeldt).
continua

Lettera appello Klaus keeps EU guessing on future
of Lisbon Treat


Caro Klaus, non firmi
il Trattato europeo

di Ida Magli
il Giornale 21.10.2009

Aggiornamento 22/10/2009:
Risposta da Praga e commento



di Ida Magli
ItalianiLiberi | 27/10/2009

 Towards the End of the Battle?  (27.10.2009)


 "Il futuro dell'Europa è appeso a una firma, quella di Vaclav Klaus, ultimo capo di Stato che deve ratificare il Trattato di Lisbona. Il presidente ceco, noto euroscettico, ha posto delle condizioni per dare il suo sì alla nuova Costituzione europea, che introdurrà il voto di maggioranza e la nuova figura di presidente europeo. A lui si è rivolta in una lettera aperta l'Associazione "Italiani Liberi", guidata dall'editorialista del Giornale Ida Magli. La richiesta inviata a Praga è quella di interpretare la volontà della maggioranza dei cittadini europei non firmando il Trattato."

  editoriale

Il Presidente Klaus
e l'ultima firma


di Ida Magli
ItalianiLiberi 21.10.2009

 President Klaus and the Last Signature

   Il presidente della Repubblica Ceca, Vaclav Klaus, da sempre contrario all’unificazione europea, è rimasto l’ultimo a dover firmare il trattato di Lisbona. Sia lui che il presidente polacco, Lech Kaczynski, avevano atteso il risultato del referendum irlandese, nella speranza che un “No” degli Irlandesi li salvasse dall’ingrato compito di affossare quella Costituzione sui generis, chiamata “trattato”, composta di oltre 300 pagine e che nessun cittadino d’Europa ha letto, ma senza la quale l’Unione Europea non può assumere una piena veste politica. Purtroppo, però, gli Irlandesi hanno tradito la passione per la patria e per la libertà che li ha sempre caratterizzati nella storia e si sono lasciati comprare dal luccichio dei generosissimi doni che il maggiore interessato alla nascita del nuovo impero, José M. Barroso, ha fatto brillare davanti ai loro occhi. continua

  editoriale

Il Corano a scuola

di Ida Magli
il Giornale 18.10.2009

Teaching the Koran in Italian Public Schools

   L’ultima proposta che viene dal presidente della Camera (presentata dal Segretario della fondazione Farefuturo, Adolfo Urso) è l’insegnamento della religione islamica nelle scuole di Stato. Con i soldi dei cittadini, dunque, costretti così a diventare sostenitori di un «dio» in cui non credono.
Sulla questione del «credere» o non credere, da parte degli italiani, in una religione da insegnare nelle scuole pubbliche, tornerò fra poco; quello che mi colpisce subito, invece, davanti a questa proposta, è un’altra cosa, una cosa di cui eravamo in molti a essere certi già da lungo tempo, ma alla quale non volevamo credere. Invece, è così, è proprio vero: il signor Gianfranco Fini odia gli italiani.
continua

  editoriale

Ma il vero problema
si chiama Corano

di Ida Magli
il Giornale 15.10.2009

 The Koran is the Real Problem

   Lo strumento principale del quale i politici si sono serviti fino ad oggi per realizzare l’unificazione europea, è stato quello di svuotare di ogni contenuto i significati e i valori accumulati dai singoli popoli e dalle singole nazioni durante il loro lungo itinerario storico, traducendoli, con voluta e consapevole finzione e falsità, in termini di “diritti umani”. Questa strategia ha permesso di non nominare mai le religioni, mattone di fondazione di buona parte della morale e del costume dei diversi popoli, evitando tutte le difficoltà che questo avrebbe comportato. In realtà ciò che si voleva raggiungere era l’introduzione di una “religione” uguale per tutti e che, in teoria, tutti avrebbero potuto accettare proprio perché non proveniva da nessun “Dio”: la carta dei diritti umani. continua

  editoriale

Gli irlandesi e il silenzio
sull'Europa

di Ida Magli
il Giornale 02.10.2009

 The Irish and the Silence about Europe

   C’è chi afferma che in Italia non c’è la libertà di stampa, e chi invece assicura che in nessun paese quanto in Italia i giornalisti sono liberi di dire qualsiasi cosa vogliano. Qualcuno dovrebbe, allora, spiegare agli Italiani chi sia stato a imporre una ferrea censura su tutto quanto riguarda gli avvenimenti politici dell’Unione Europea, avvenimenti importantissimi per tutti noi, quale per esempio la ratifica del Trattato di Lisbona, appeso al filo del referendum che si svolgerà domani in Irlanda. Bisogna riconoscere che questo silenzio insospettisce, ed anzi suscita un senso d’angoscia in quanto non si riesce a trovarne una spiegazione. Prima di tutto perché vi si attengono le fonti di informazione di ogni parte politica. Chi ha ordinato di non parlarne, è dunque sopra i Partiti? E perché non se ne deve parlare? Lo Stato italiano l’ha già ratificato, senza permettere neanche la più piccola discussione, basandosi sulla norma più antidemocratica della nostra Costituzione, quella che sottrae alla volontà dei cittadini la “politica estera”, anche se, trattandosi in realtà della costituzione europea trasformata in trattato, definirlo politica estera è già di per sé una bella truffa. C'è da aggiungere che ci si stupisce del silenzio dell’opposizione davanti ad un atto del governo berlusconiano, visto l’abituale rumoroso dissenso per ogni sua decisione. continua

  editoriale

L'integrazione
è un miraggio

di Ida Magli
il Giornale 21.09.2009

 Integration is a Mirage


   
Siamo tutti addolorati per quanto è successo a Daniela Santanchè e, prima di commentare con una riflessione, di carattere culturale più che politico, il problema posto dall’abbigliamento delle donne musulmane in Italia, vorrei mettere l’accento su un dato di fatto, l’unico davvero grave: non passa giorno in cui non siamo costretti, per un episodio o per l’altro, ad occuparci della difficilissima convivenza con il mondo islamico. Questo significa che non si tratta di episodi singoli o eccezionali, ma di una realtà patologica radicata nel tessuto della nostra vita quotidiana. Sono ormai molti anni che tentiamo di mettere in guardia i politici sul fatto che il mondo islamico è incompatibile con il mondo occidentale e che alla fine lo scontro sarà inevitabile. Scontro sicuramente doloroso e ingiusto per ambedue le parti dato che si tratta di difendere ciò in cui si crede, ciò cui si dà il massimo valore: la propria religione, sia che si tratti del Corano, sia che si tratti dell’Uguaglianza o della Libertà. Ma i politici non ascoltano. Questo è il loro maggiore difetto. continua

  editoriale

La finta integrazione
e il muro culturale

di Ida Magli
il Giornale 17.09.2009

 Fake Integration and Cultural Divide

   
Cosa può dire un antropologo di fronte ad una simile tragedia? La reazione più immediata è la rabbia. La rabbia contro i politici, contro i leader che, in Italia e in Europa, da anni si ostinano a parlare di “integrazione”, con l’ottusa presunzione della loro ignoranza e la freddezza di chi non prova neanche a immaginare le passioni, i sentimenti, le ragioni di chi è “diverso”. La “superiorità” della politica, ossia di coloro che detengono il potere, verso qualsiasi scienza, soprattutto quando questa non serva a puntellare le mete che si sono proposti, non si è mai manifestata con tale sprezzo e tale ostinazione come in Europa negli ultimi anni. Il motivo non è difficile da capire: dal momento in cui è stato deciso l’accoglimento di tanti popoli diversi, si sono dovute cancellare, come se mai fossero esistite, le conoscenze accumulate dalle scienze umane, a cominciare dall’Antropologia culturale fino alla Fenomenologia religiosa, alla Linguistica, alla Psicologia, alla Nuova Storia. Più queste rivelavano l’importanza delle differenze culturali, più i politici decidevano invece che siamo, che dobbiamo essere, tutti uguali. Vieni da un altro paese, da un’altra cultura? Niente paura: ti insegno qualche briciola della lingua, e via. continua

  editoriale

Il diritto d'asilo
è ormai una finzione
che piace solo all'Onu 

di Ida Magli
il Giornale 15.09.2009

 The Asylum Right is a pretence that UNO alone likes

   La Signora Navi Pillay, alto commissario ONU per i diritti umani, ha denunciato in un discorso che pronuncerà domani, ma di cui è già stato diffuso il testo, le attuali politiche nei confronti dei migranti, in particolare nelle zone del Mediterraneo, del golfo di Aden, dei Caraibi, dell’Oceano Indiano, in quanto, a suo dire, violerebbero le norme del diritto internazionale. Naturalmente tale discorso ha fatto riaccendere la polemica in Italia nei riguardi dei respingimenti, sebbene il Ministro Maroni abbia più volte ribadito che la legge italiana è conforme alle norme internazionali, cosa che dovrebbe bastare a mettere in pace la coscienza dei numerosissimi San Francesco che vivono nel Bel Paese. E’ tuttavia evidente, ormai, che, come succede a tutte le leggi, anche il diritto internazionale non è più corrispondente alla realtà e che è proprio questo diritto che deve essere ripensato. Il “diritto d’asilo” per esempio, è nato nei lontanissimi tempi nei quali la pena più grave che veniva inferta ad un cittadino era l’esilio; una condanna che discendeva dalla sacralità della terra patria, che sarebbe stata profanata dall’impurità del reo, colpevole di tradimento o di omicidio. Per questo una terra “altra” aveva l’obbligo di accoglierlo: non era rivestita della stessa sacralità, non essendone la patria, e di conseguenza non ne sarebbe stata per nulla contaminata. Dunque, come è evidente, si tratta di casi singoli; il diritto d’asilo di masse di persone non è pensabile. Infatti, oggi si finge che si tratti di casi singoli, sebbene la condanna all’esilio non esista più, ma la finzione non è mai una buona via d’uscita, ed invece è indispensabile ripensare tutta la questione continua

  editoriale

La lapidazione in Indonesia e il mondo moderno

di Ida Magli
il Giornale 10.09.2009


   
Ad Aceh, provincia nord-occidentale dell’Indonesia,  diventerà legge nei prossimi giorni la condanna a morte tramite lapidazione per il reato di adulterio, e la fustigazione in pubblico per le relazioni pre-matrimoniali, in applicazione delle norme penali della ‘sharià, la legge coranica. Secondo quanto ha dichiarato il vice Presidente del Parlamento autonomo locale, la normativa gode di un vasto consenso sociale e politico, malgrado vi sia chi vi si oppone in nome del rispetto dei diritti umani e della moderna Costituzione. L’ Indonesia rappresenta il limite estremo, ad oriente, dell’islamismo, e con il suo 90% di fedeli sugli oltre 230 milioni di abitanti, il paese più musulmano in assoluto, con il residuo 10% frammentato fra cristiani, buddisti, induisti e animisti. Almeno 16 delle 33 province indonesiane negli ultimi anni hanno approvato leggi stabilite dal codice coranico, leggi che ovviamente sono lontanissime dalla sensibilità etica e giuridica del mondo occidentale odierno visto che risalgono, non al 500 dopo Cristo, ma a circa il 5000 avanti Cristo, ossia alla parte più antica dell’Antico Testamento. Maometto, infatti, ha basato il Corano sui primi cinque libri della Bibbia, i quali sono appunto quelli che stabiliscono la Legge, le norme di comportamento e le relative punizioni. continua

  editoriale

Tranquillizziamoci: il razzismo non c’entra
per nulla
 

di Ida Magli
il Giornale | 03.09.2009

 Let us calm down: this it is not racism at all

   La notizia migliore, nella vicenda del “bianco” costretto a scappare dal Sudafrica per le vessazioni da parte dei “neri”, è che non abbia chiesto asilo a noi, ma al Canada. Finalmente qualcuno si è accorto che esistono territori immensi quasi disabitati, come appunto il Canada, secondo paese al mondo, dopo la Russia, per estensione e con una densità demografica di 3 abitanti per chilometro quadrato (noi circa 200). Ho il dubbio, però, che questa scelta non sia dettata dalla scarsa popolazione, quanto dal fondato timore di ritrovarsi ben presto in Europa a rischio di maltrattamenti o almeno di sottomissione ai voleri dei tanti immigrati, di colore e non. Questa è, infatti, la verità: si tengono tanti discorsi per attutire, nascondere, motivare nei modi più diversi le difficoltà di convivenza fra gli immigrati e i vari popoli d’Europa, ma, di fatto, viviamo malissimo; e uno dei fattori principali di questa sofferenza è il timore, ormai inculcato in noi dai nostri governanti fin dalla nascita, che il malessere sia dettato dal razzismo. continua

   lettere

Relativismo,
Governo Mondiale
e Infibulazione 
 

di Ida Magli
ItalianiLiberi 30.08.2009


   
La lettera del signor P. mette a fuoco alcuni punti importanti della “forma mentis” che sottende ormai da molti anni il dibattito culturale e politico in Europa e, sebbene con alcune accentuazioni diverse, anche in Italia. La mia risposta è quindi di carattere generale, e molto più estesa di quanto non sia di solito una lettera, in quanto approfitto delle perplessità del signor P. per rendere più chiari, per quanto mi sarà possibile, ai Lettori del nostro sito quali siano i nodi cruciali che tutti noi ci troviamo oggi di fronte. E’ anche vero però che, essendo io di professione, oltre che uno scienziato anche un antropologo, sono stata chiamata necessariamente a fare più volte delle scelte concrete e non ho potuto limitarmi soltanto a comprendere. Il principio della “osservazione partecipante”, elaborato dal metodo antropologico, diventa spesso incompatibile con la coscienza dell’antropologo. E’ questo il caso, fra i tanti, proprio dell’infibulazione, in cui la drammaticità di ogni decisione mette a durissima prova, non tanto la coscienza morale, quanto la sicurezza di giudizio dell’operatore. continua

  editoriale

La nostra debolezza
è la loro forza

di Ida Magli
Il Giornale 18.08.2009

 Our Weakness is their Strength


   
L’episodio riguardante la normativa che regola il bagno delle donne musulmane nelle piscine inglesi può apparire come una semplice notiziola divertente, giunta a proposito per alleggerire la pesante afa di questo agosto. Ma in realtà tutto quanto si riferisce al comportamento delle donne è sempre, in ogni epoca e in ogni società, indicativo dei significati più profondi che reggono una cultura. Gli antropologi lo sanno bene: bisogna fare attenzione a come vivono le donne per capire un modello culturale, per conoscere i valori, i sentimenti, le passioni degli uomini che lo hanno creato. L’Inghilterra è oggi un paese quasi completamente sottomesso ai voleri dei musulmani; il che significa che ha rinunciato, non tanto ai propri costumi, quanto a valutare e ad attenersi a qualsiasi regola o limite nei propri come negli altrui costumi. Il risultato, dal punto di vista della struttura di una società, è sconfortante. Se si è giunti a questo punto, tuttavia, non è un caso. Coloro che guidano il mondo lo hanno voluto. continua

  editoriale

Un diritto naturale difendere il proprio territorio

di Ida Magli
Il Giornale | 09.08.2009


   
Oggi è una di quelle giornate, a lungo desiderate, in cui gli italiani hanno finalmente potuto rallegrarsi riconoscendo che qualcosa comincia a funzionare.
Troppo a lungo è durato il disordine, l’insicurezza, l’angoscia di non sentirsi a casa propria, di non avere il diritto, cui ogni uomo ha sempre e dovunque aspirato, di chiudere la porta alle proprie spalle lasciando fuori, concretamente e simbolicamente, ciò che è estraneo.  continua

  editoriale

Festeggiare la fine
della Patria

di Ida Magli
Il Giornale | 03.08.2009


   
I numerosi interventi, che si sono susseguiti in questi giorni sui giornali, a proposito della difficoltà ad organizzare dei degni festeggiamenti per l’Unità d’Italia, sono apparsi, ai pochi che se ne sono interessati, del tutto surreali. Ma forse «surreali» non è una definizione corretta, salvo che vi si intenda implicata la menzogna, la vigliaccheria, la consapevole frode verso gli Italiani.
Ci domandiamo, infatti, davanti a questi articoli: non si è perseguito in maniera assillante, dalla fine della seconda guerra mondiale in poi, l’annientamento delle Nazioni, la colpevolizzazione delle Patrie, costruendo appositamente l’Unione Europea? Galli della Loggia, nell’articolo «L’Italia dimenticata» pubblicato sul Corriere della Sera il 31 luglio, non soltanto non fa neanche un accenno all’Europa, alla pari del resto con gli altri opinionisti, ma si domanda come mai non siano intervenuti i politici a dire il loro pensiero in un dibattito che li riguarda così da vicino. 
 continua

 COMMENTO

"La sentenza della Corte costituzionale tedesca chiama tutti ad agire contro il deficit di democrazia dell'UE"

  (Finalmente! Finalmente! La sentenza emessa dalla Corte Costituzionale tedesca ci riempie di gioia, carissimi Lettori degli Italiani Liberi, e ci fa gridare “finalmente”, non soltanto per il suo contenuto, ma anche, e forse perfino di più, perché ci riporta, nel pensiero e nell’azione, alla normalità del sistema logico. E’ stato questo, infatti, fin dall’inizio della costruzione europea, l’aspetto più disperante per i sudditi: trovarsi davanti a una totale distorsione della normalità, nelle azioni e nel linguaggio, così da far apparire impossibile, e da rendere di fatto impossibile, qualsiasi reazione.
Per gli Italiani, poi, questa impossibilità è stata probabilmente più tragica che per tutti gli altri cittadini dell’Unione, perché nessuno era disposto a riconoscerne a viso aperto la patologia. I giornalisti stessi si sono abituati a non commentare mai, o a commentare soltanto con il minimo delle parole indispensabili, tutto quanto riguarda l’Unione Europea, più o meno consapevolmente convinti che fosse meglio non addentrarsi nei labirinti di discorsi e di normative privi di qualsiasi razionalità. Leggere il testo della sentenza emessa dalla Corte Costituzionale tedesca sul Trattato di Lisbona (la Costituzione europea) ci fa finalmente sentire cittadini normali, che sanno leggere e scrivere, che ragionano con il sistema logico comune a tutta l’umanità e che possono ricominciare ad usare il proprio linguaggio senza leggi che vietano termini, concetti, opinioni.
IDA MAGLI 29/07/2009 vedi testo articolo

  COMMENTO

Gli Irlandesi, noi e l'Europa

di Ida Magli
ItalianiLiberi 29.06.2009 |  The Irish, Us, and Europe


   Ripetere un referendum fino a quando non darà il risultato desiderato, sarebbe anche agli occhi di un bambino una grottesca presa in giro dei diritti dei cittadini se non si trattasse di una delle numerose strategie adottate dai detentori del potere per instaurare nell’UE, insieme alla eliminazione degli Stati, il nuovo sistema di governo. Un sistema di governo che può, a buon diritto, chiamarsi “Dittatura Democratica”. Non possiamo fare a meno di constatare ancora una volta come questo ignobile sopruso avvenga, in Italia e nella maggioranza degli altri Stati, con la complicità del silenzio dei politici e dei mezzi d’informazione, sempre pronti a gridare contro le dittature d’Oriente. In Italia, poi, non abbiamo neanche uno straccetto di partito anti UE che possa far sentire la sua voce, partito che, seppur piccolo, esiste invece in tutte le nazioni costrette, obtorto collo, dai loro governanti a far parte dell’Unione. 
 continua

 EDITORIALE

Autodeterminazione
della moneta 

Un paese della zona euro può creare, senza entrare in violazione del trattato di Maastricht, una nuova banca centrale per controllare la politica monetaria di una sua nuova moneta

di Marco Saba
fonti:
Rinascita
29.05.2009
MONETA NOSTRA, di Marco Saba, inedito 2009, vedi link per alcuni estratti
estratto: il progetto CENTROBANCA: le Neolire (ITN)

(...)  Il Trattato di Maastricht è stato un golpe morbido imposto da oligarchi travestiti da banchieri e statisti, questa sarebbe una risposta pacifica, proporzionata e abbastanza smaliziata. "    continua
___
   

Commento di Ida Magli all'articolo:

"Carissimi Lettori,

Non spaventatevi di fronte a una lettura un pochino impegnativa. Ne vale la pena.
Mettendo in atto questa proposta vedremo finalmente l’inizio di una liberazione dai folli banchieri che ci governano tramite l’Europa. Inoltre sarà possibile così non pagare gli interessi sulla moneta che fabbricano a Bruxelles e sentirci di nuovi padroni di noi stessi. Pensate che ancora ieri abbiamo dovuto sopportare seriosissimi moniti su quanto dobbiamo fare per uscire dalla crisi da parte del Governatore della cosiddetta “Banca d’Italia”, la quale non è per nulla la banca della nostra nazione (come probabilmente sono indotti a credere in base al nome tanti cittadini italiani) in quanto appartiene ad azionisti privati, così come appartiene a privati la Banca Centrale Europea"
Ida Magli
                                                                              


 EDITORIALE

Il rispetto di Gheddafi 

di Ida Magli
il Giornale 14.06.2009


   La visita di Gheddafi a Roma è stata come minimo imbarazzante. Imbarazzante per gli italiani, si intende. Da parte sua, Gheddafi ha avuto tutto quello che si aspettava di avere (è stato lui a non volere far visita al Presidente della Camera, quindi non possiamo neanche consolarci con il fatto che Fini non l’ha aspettato oltre le due ore), ma anche molto di più di ciò che noi crediamo di avergli dato. 
 continua

 EDITORIALE

Quei 170 milioni
di No all'Europa

di Ida Magli
il Giornale 12.06.2009 |  170 million “NO’s” to Europe


   A giudicare dalla faccia compunta e addolorata del conduttore di Ballarò, mentre faceva rilevare ai suoi stupiti ascoltatori che Berlusconi “aveva conservato per due giorni il silenzio sui risultati delle elezioni”, se ne sarebbe dovuto dedurre che nessuna Waterloo fosse mai stata più grave di questa. Se ogni tanto qualcuno dei presenti non avesse fatto lo sforzo di risalire alla concretezza dei numeri, ci si sarebbe facilmente convinti che lo scontro elettorale fosse finito con la sconfitta del PDL. Ma non si tratta soltanto di Ballarò. Tutta la Sinistra ha impostato la sua battaglia del dopo-elezioni sullo stesso principio con il quale ha condotto quella del “prima”: parlare sempre e soltanto di Berlusconi; “creare”, parlandone, i problemi di Berlusconi, le amarezze di Berlusconi, le sconfitte di Berlusconi; far nascere, infine, nella mente e nell’anima degli ignari cittadini, la convinzione che si nascondano, nell’oscuro orizzonte nel quale si muovono i passi dell’uomo Berlusconi, i fatali precipizi di una némesi inevitabile. Purtroppo i rappresentanti del PDL, così come le persone più vicine a Berlusconi, sono caduti, e continuano a cadere, nella ben nota trappola del: “la poveretta rispose”. La regola, infatti, è che non si deve mai rispondere. Ma la cosa più sorprendente di questa situazione, è che vi si siano lasciate irretire persone espertissime dei mezzi di comunicazione di massa quali quelle che si muovono intorno a Berlusconi; senza contare lo sconcerto anche dei più semplici cittadini, ai quali era sufficiente il buon senso per comprendere come fosse un errore seguire la Sinistra nel suo modo di falsare la realtà. 
 continua

 EDITORIALE

Elezioni europee

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 05.06.2009


   Le prossime elezioni per il “parlamento europeo” rappresentano un momento determinante verso il governo mondiale. Verrà ratificata definitivamente una Costituzione (il nome di “trattato di Lisbona” è truffaldino come tutti i nomi dati dai detentori del potere agli organismi che devono portare all’unificazione del governo europeo) che obbligherà tutti i cittadini degli Stati europei ad obbedire a leggi che politici e governanti hanno tenuto ben nascoste. Non si pensi che il periodo della propaganda elettorale in Germania, o in Francia, o in Inghilterra sia stato diverso che in Italia: dei problemi posti dall’unificazione non ha parlato nessuno.
  continua

 EDITORIALE

La crisi economica
Linee-guida per capirla e guardarsene

di Raffaello Volpe
ItalianiLiberi 25.05.2009


   
PREMESSE

   In questi giorni abbiamo assistito al summit tenutosi a Torino nelle lussuose sale del Castello di San Valentino di 40 rettori provenienti da 19 paesi di tutto il mondo per confrontarsi sui temi dell'economia, dell'etica, dell'ecologia e dell'energia. La sessione dedicata all’economia è stata presieduta da Mario Monti. La dichiarazione che ne è seguita è stata infine consegnata alla presidenza del Consiglio in vista del G8 dei capi di Stato che si riunirà a luglio all'Aquila. Tutto bene, si direbbe, a parte il fatto che i Rettori delle Università non sono scelti per ragioni scientifiche, ma politiche.
 continua

 EDITORIALE

Ci vogliono morti

di Ida Magli
il Giornale 20.05.2009


   
Non esistono “società” multietniche. Quale che sia la buona fede o l’ingenuità di coloro che si affannano in questi giorni ad affermare il contrario, una società multietnica non può esistere perché una “società” non è data dalla somma di singoli individui, ma dal loro appartenere e vivere in una “cultura”. Ogni cultura possiede una sua “forma”, creata dalle particolari caratteristiche che distinguono un popolo dall’altro e che si manifestano nella diversa visione del mondo, nella diversa sensibilità nei confronti della natura, nella diversità delle lingue, delle religioni, delle arti, dei costumi, dei sentimenti. Ciò che mantiene in vita una cultura è la “personalità di base” del popolo che l’ha creata, quel particolare insieme di comportamenti che ci fa dire con molta semplicità: gli Inglesi sono fatti così, gli Americani sono fatti così, gli Spagnoli sono fatti così, e che ci permette di riconoscere immediatamente, anche senza conoscere il nome dell’autore, come “tedesca” una sinfonia di Wagner e come ”italiana” una sinfonia di Rossini. La diversità delle culture costituisce la maggiore ricchezza della storia umana.  continua

 EDITORIALE

Sesso e Potere

di Ida Magli
ItalianiLiberi 07.05.2009


   
I conti con il femminismo non sono ancora chiusi. Anzi, a dire la verità, forse gli uomini, i maschi, non li hanno neppure aperti. Il femminismo ha comportato un cambiamento totale del ruolo delle donne; ma i maschi l’hanno accettato passivamente, lo hanno subìto, o addirittura lo hanno esaltato in eccesso, senza rendersi conto che il cambiamento del ruolo delle donne comportava di necessità il cambiamento anche del ruolo maschile. Di fatto, nella maggioranza dei casi, si è lasciato che le cose «si aggiustassero da sole»; oppure si è fatto ricorso alla magistratura, lasciando però ancora nel vuoto e nel silenzio il contenuto del ruolo dei maschi.   continua

 EDITORIALE

Commento al discorso
del Presidente dell'Iran

di Ida Magli
ItalianiLiberi 30.04.2009


   
Il Presidente dell’Iran, Mahmud Ahmadinejad, ha attirato recentemente l’attenzione del mondo pronunciando un importante discorso alla Conferenza dell’ONU sul razzismo, tenutasi a Ginevra il 20 Aprile scorso (denominata Durban II). Noi riproduciamo qui sotto il testo integrale così come l’abbiamo ricevuto, anche se ci dispiace non poter garantire la fedeltà della traduzione in quanto manca il nome del traduttore.
Si tratta di un discorso molto interessante, sia per comprendere alcuni punti di vista di carattere religioso nei confronti dell’Occidente, sia per poter valutare in modo documentato la cattiva fede dei nostri mezzi d’informazione, i quali si sono lanciati in una critica totale, perfino equiparando Ahmadinejad a Hitler, senza riportarne però neanche una frase. In realtà, l’uso del concetto di “razzismo”, indotto dall’Occidente, non è utile oggi a nessuno in quanto nasconde il problema vero che è quello della distinzione fra le Nazioni e gli Stati, fra popoli e culture diverse, e Ahmadinegjad se ne serve, come fanno i governanti d’Occidente, per spingere alla riforma delle istituzioni di governo mondiale, non per abolirle.
  continua

 EDITORIALE

L’Impero euro-americano alle porte

di Ida Magli
ItalianiLiberi 02.04.2009|  L'Empire euro-américain est aux portes


   
Ci arrivano molti consensi da parte di coloro che leggono il sito degli Italiani Liberi, richieste di adesione al nostro movimento, domande su che cosa fare per opporsi al tradimento dei politici che sono tutti d’accordo nel voler cancellare l’identità italiana, eliminare l’indipendenza e l’unità dell’Italia, mescolare gli Italiani con gli stranieri così da raggiungere quella società multietnica che è imposta dai sommi capi d’America e d’Europa. Io non posso fare altro, per rispondere a queste richieste, che esporre ancora una volta i motivi per i quali non ci si può salvare dal destino di morte che i governanti hanno prefissato se non opponendosi all’unificazione europea, uscendo politicamente dall’UE, e al tempo stesso ribadire che per riuscirci sarebbero necessarie forze economiche e organizzative che gli Italiani Liberi non possiedono.  continua

 EDITORIALE

Grandi manovre
per l'Europa

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 27.02.2009


   
I giovani di Alleanza Nazionale indossano entusiasti le magliette con la scritta: “Sono felice di essere italiano” e inneggiano al travaso del proprio partito nel mondo dell’ottimismo berlusconiano con il nuovo nome di Partito degli Italiani. Non capiscono nulla, dunque, questi poveri ragazzi. Non capiscono che l’imperversare di “italianità” di cui si ammantano con sempre maggiore foga tutti i politici, è la trionfale maschera con la quale li stanno truffando. All’ultimo congresso di Alleanza Nazionale, infatti, si parla soltanto del partito; di quello nuovo, ma ancor più di quello vecchio, mentre il vero scopo della commedia è la sistemazione nell’Unione europea (più agevole insieme a Berlusconi) e la maschera dell’italianità serve soltanto a far sì che gli italiani non se ne accorgano. continua

 EDITORIALE

Neppure l'amore può cambiare un musulmano

di Ida Magli
Il Giornale | 27.02.2009


   
C’è un tremendo equivoco di fondo nell’innamoramento che spinge una donna occidentale, e in particolare italiana, a unire la propria vita a quella di un uomo musulmano: lo ritiene suo contemporaneo. Diverso il fisico, certo; diverso lo sguardo, diversa la lingua, diverso il cibo: tutte cose che sembrano aggiungere fascino, invece che dividere. Anche i modi nel trattare le donne, in fondo, per quanto più autoritari, appaiono rassicuranti e protettivi in confronto a quelli occidentali. Ma pur sempre contemporanei. L’uomo musulmano, invece, appartiene al mondo dell’Antico Testamento, quello di 3000 anni fa, di Abramo e di Mosè, in quanto Maometto ha fondato il Corano sui primi cinque libri della Bibbia. Si tratta di un abisso in confronto al nostro mondo, non soltanto per tutti gli avvenimenti che hanno segnato il divenire del tempo e della storia in Occidente, ma soprattutto per le profondissime differenze di diritto e di costume nei riguardi delle donne.  continua

 EDITORIALE

I silenzi della Sinistra

di Ida Magli
Il Giornale | 21.02.2009


   
Questione di carismi, di leader, insomma di uomini, la causa della disfatta della sinistra? Si è trattato davvero d’incomprensioni o ripicche interne al Partito Democratico, di errori di comunicazione con i propri militanti, di battaglia fra le varie correnti, del non aver seguito la massima evangelica del “non fare agli altri…” ingenuamente citata da Veltroni mentre dava le sue  dimissioni? La cosa che sorprende, ma soprattutto preoccupa chi osserva la drammatica crisi della sinistra, è l’assoluta mancanza di riflessione critica sul contenuto ideale del partito, sulle mete che si prefiggeva e che Veltroni, stando a quanto ha detto i n conferenza stampa, continua a ritenere che si debbano perseguire. Perseguirle – ha detto – mantenendo unito il partito, innaffiando la pianta con nuove energie, stando più vicini alla vita reale dei territori, combattendo contro “i disvalori di Berlusconi”. Ebbene non c’è una sola di queste affermazioni che non sia errata.  continua

 EDITORIALE

Non potete uccidere
nel nostro nome

di Ida Magli
Il Giornale | 11.02.2009


   
No, non vogliamo tacere, caro Direttore, malgrado sia questa la conclusione del suo editoriale per la morte di Eluana. Noi, italiani, quindi concittadini, fratelli di Eluana, non vogliamo, non possiamo, non dobbiamo tacere perché Eluana è stata uccisa in nostro nome, con la sentenza di un magistrato. E noi non siamo assassini, non ci sentiamo assassini, non ci riconosciamo assassini.
Se quella in cui viviamo è una democrazia, ebbene i governanti tutti, dal Capo dello Stato ai magistrati, ai politici, ai medici, sappiano che da oggi in poi una delegazione di cittadini sarà presente (deve essere presente) ufficialmente e dare il suo assenso a qualsiasi manovra che implichi la morte di un paziente, dal distacco delle macchine all’espianto degli organi. Perché da quanto è avvenuto abbiamo imparato diverse cose, ma prima di tutto che noi, i cittadini, non abbiamo nessun reale potere, neanche in situazioni determinanti come quella che implica la nostra responsabilità di una morte. La volontà dei parenti non è sufficiente a garantirci e non può essere quella che prevale proprio perché la responsabilità di quanto viene fatto non ricade sui parenti, ma su di noi.. 
continua

 EDITORIALE

Lo stupro come arma

di Ida Magli
Il Giornale | 29.01.2009


   
Il pene è un’arma. I maschi lo sanno bene e non se ne dimenticano mai. Anche se ci si scherza benevolmente sopra quando, come si suole dire, «si toccano» prima di affrontare una situazione difficile, fosse pure quella di dover tirare in porta un rigore, il significato è sempre lo stesso: assicurarsi di essere armati. Oggi poi che non hanno al fianco il suo «doppio», spada o pistola, senza le quali gli uomini di un tempo si sarebbero sentiti nudi ed imbelli, non è rimasto loro molto per convincersi della propria virilità. Questo è, infatti, uno dei motivi principali per i quali il bisogno delle prostitute è andato aumentando invece di diminuire: bisogna mettere il pene continuamente alla prova, assicurarsi che funziona. Nonostante gli innumerevoli discorsi che oggi si accumulano sulla sessualità, per quanto riguarda quella maschile non ci si azzarda quasi mai ad uscire dai problemi fisiologici, incentrati ovviamente sulla capacità d’erezione, oppure dagli aspetti psicologici relativi al rapporto con la madre, con il padre, con le donne in generale. Non si parla dei significati del pene come arma, significati sottostanti la vita socio-culturale d’ogni tempo e d’ogni luogo, e che sono evidenti nelle manifestazioni sempre uguali che la storia ci ha narrato descrivendo con monotonia il quadro costante degli stupri che segnano la fine di una battaglia, di un assedio, di una crociata. continua

 EDITORIALE

L'ipocrisia della tolleranza

di Ida Magli
Il Giornale | 19.01.2009 |   L’hypocrisie de la tolérance


   
Le buone parole fanno sempre comodo; ma c’è una cosa fondamentale che i cristiani non debbono dimenticare: la tattica di Gesù era quella di agire prima di parlare. La sua forza era soprattutto questa, in un mondo in cui predicatori e profeti abbondavano: rompere la consuetudine con il gesto, non con le parole. Prima stacco il fico dall’albero, anche se di sabato è un gesto che comporta la condanna a morte; poi ti spiego perché l’ho fatto. Perché aveva scelto questa strategia? continua

 EDITORIALE

Noi, fragili, contro
la marea musulmana

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 12.01.2009


   
L’immagine di piazza Duomo riempita di musulmani in preghiera, pubblicata da Il Giornale, ha finalmente provocato, non soltanto nei milanesi ma in tutti gli italiani, quel sentimento di angosciosa sorpresa che fino a oggi nulla era riuscito a provocare. Eppure sono molti anni ormai che si susseguono le notizie sugli sbarchi a Lampedusa, sulle scuole che rinunciano a festeggiare il Natale per non offendere i bambini islamici, dei crocifissi sempre sul punto di essere sloggiati da qualche aula; per non parlare delle prediche inutili di quei pochi che hanno tentato di mettere in guardia sia i politici sia le gerarchie ecclesiastiche sui pericoli che la presenza di credenti musulmani avrebbe inevitabilmente comportato per una civiltà fragile come la nostra. Che la nostra civiltà sia fragile tutti lo sanno bene; ma è necessario mettere l’accento sul fatto che è fragile soprattutto a causa dei suoi stessi valori principali: il cristianesimo, la libertà, la indulgente benevolenza tipica del carattere degli italiani. continua

 EDITORIALE

  08.01.2009  Lettere e risposte
Il progetto ebraico

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 17.12.2008


   
Abbiamo aspettato inutilmente nei giorni scorsi che almeno qualcuno dei politici, in America, in Europa, in Italia, qualcuno dei Capi di Governo o dei Ministri dell’Economia denunciasse, facendone i nomi e destituendoli dalle cariche, gli operatori finanziari responsabili dell’immensa truffa messa in atto. Una truffa mai avvenuta in precedenza almeno in queste proporzioni e che ha provocato il crac delle più importanti Banche, il crollo delle Borse mondiali, la perdita dei propri investimenti e risparmi per coloro che glieli avevano affidati convinti che fossero degni della massima fiducia, e che adesso si trascina dietro il fallimento di innumerevoli grandi e piccole industrie. continua

 EDITORIALE

ULTIMO AGGIORNAMENTO: 9/12/2008 -  SECONDA PARTE
La distruzione delle Nazioni
- prima parte -

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 29.11.2008


  
Colgo l’occasione della lettera inviatami da un simpatico amico del nostro sito (pubblicata qui accanto) per chiarire a tutti, e prima di tutto ovviamente ai membri del movimento del Prof. Auriti, quale sia l’effettiva situazione dell’Italia, ma prima ancora di tutta l’Europa, ridotta alla ”recessione”. Un termine, quello di recessione, che si addice perfettamente, non soltanto al sistema economico, ma a tutti gli aspetti della sua vita.
Dividerò in diverse parti questa analisi, cercando di renderla il più esaustiva possibile, e sarò costretta perciò, data la sua lunghezza, a scriverla a puntate. Dirò subito, tuttavia, per rispondere alle proposte del nostro lettore, che, mentre ritengo quanto mai utile, anzi indispensabile, riunire tutti i vari movimenti che, per un motivo o per l’altro, si oppongono alla costruzione europea, dando così un po’ più di forza alla nostra voce, considero invece quasi del tutto inutile se non addirittura negativa l’idea di organizzare un referendum contro la moneta unica.
 I parte - continua

Seconda parte: Il momento attuale

ItalianiLiberi | 09.12.2008



 EDITORIALE

La Turchia e le donne

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 15.11.2008


  
Berlusconi ha affermato pubblicamente che vuole, e che favorirà, l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea. Ci sono senza dubbio dei seri motivi di carattere politico dietro a questa opzione che, del resto, è condivisa da molti partiti anche nelle altre nazioni dell’UE. Ma la Turchia significa musulmanesimo, ossia oppressione delle donne. E’ indispensabile a questo punto ricordare a Berlusconi che fin dall’inizio e durante tutto il suo percorso politico sono state in grande maggioranza le donne a sostenere il suo successo e che viceversa adesso saranno le donne ad opporgli il loro deciso rifiuto. Anzi, tanto perché le cose siano chiare, le donne chiedono a tutti i partiti che si presenteranno alle prossime elezioni europee che dichiarino ufficialmente nei loro programmi la propria posizione in merito alla Turchia. Sarà su questa base che le elettrici li voteranno.
continua
 EDITORIALE

Il declino dell'America

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 9.11.2008


  
Si chiude con la nomina di Obama alla presidenza dell’America il lungo periodo nel quale la civiltà europea, sotto l’ambigua definizione di ”Occidente”, ha finto di essere tutt’uno con quella americana. In realtà la civiltà americana è profondamente diversa, anche se alimentata da quella europea soprattutto attraverso la capacità di invenzione creativa dei primi immigrati: italiani, svedesi, tedeschi… La nota fondamentale che l’ha totalmente differenziata da quella europea è stata la predominanza dello spirito e del costume dell’Antico Testamento che ha accomunato i vari gruppi protestanti ai numerosissimi ebrei. Sono stati questi a dare l’impulso imprenditoriale, a basare su Dio e sul Mercato la fede in se stessi degli Americani, a fare del commercio e della finanza gli strumenti della massima virtù, quella che quando ha successo, è giusta, e dà diritto alla supremazia su ogni altro popolo.
continua

 EDITORIALE

Sperare nelle donne?

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 29.10.2008


  
Ho deciso di rispondere pubblicamente alla lettera di Claudia non soltanto perché si tratta di un problema: sperare nelle donne oppure no, dal quale dipende qualsiasi azione, sia dei maschi che delle femmine, per il futuro dell’Occidente; ma anche per riuscire a convincere (esponendolo in internet ad un pubblico molto vario e diverso da quello dello specifico Convegno cui ho parlato)  il maggior numero di persone della urgenza di questa scelta. Non abbiamo, infatti, davanti a noi tutto quel tempo che sarebbe stato necessario, per lasciarla maturare attraverso il divenire naturale della storia.
Dunque, accetto la sfida di Claudia: perché mi rivolgo ai maschi invece di esortare le donne a creare un’altra cultura? Perché non ho fatto altro, con tutto il mio lavoro fino ad oggi, che dare alle donne gli strumenti indispensabili per comprendere quale sia il posto loro assegnato nel sistema culturale creato dai maschi e poter creare così una cultura diversa. Ed è proprio perché le donne, anche le più avvedute, le colleghe universitarie, le insegnanti, le giornaliste, le parlamentari, non hanno raccolto né adoperato neanche uno degli studi, delle ricerche, dei dati

continua

 EDITORIALE

Uguaglianza delle donne
e impotenza della parola

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 15.10.2008

Si è tenuto nei giorni scorsi a Roma un Convegno sui problemi attuali della “Comunicazione”  organizzato dall’On. Luca Barbareschi, al quale ha partecipato in qualità di relatore l’antropologa Ida Magli. Pubblichiamo il testo della sua relazione.


  
Ho ragione di temere che le mie tesi sull’argomento che ci è stato proposto non piaceranno. Vi chiedo dunque per prima cosa di voler scusare la radicalità delle analisi che vi presento sui problemi della comunicazione in Europa e in particolar modo in Italia, paese in prima linea fra quelli che hanno rinunciato a conoscere e a pensare in omaggio alla più dispotica  e alla più  devastante delle censure che siano mai state imposte all’intelligenza umana: il “politicamente corretto”. Dobbiamo abbattere, infatti, prima di tutto i tabù del politicamente corretto, se vogliamo studiare la comunicazione e comunicare davvero fra noi, in quanto mi sembra di aver  intravisto qualcuno di questi tabù anche nel testo, pur molto puntuale, sul quale siamo stati chiamati a riflettere.
continua

 EDITORIALE

L'occhio implacabile
del Potere 

di Raffaello Volpe
ItalianiLiberi | 13.09.2008

   A chi si è chiesto quali obiettivi, grazie al trattato di Schengen, si sarebbero raggiunti con l’abolizione dei confini territoriali e il libero ingresso di stranieri in Italia è facile rispondere. Da un lato consegnare l’Italia nelle mani degli stranieri e dall’altro, grazie all’inevitabile aumento della criminalità (il maggior numero di crimini in Italia è commesso da stranieri), giustificare l’instaurazione di un esasperato controllo sull’individuo. Tutto questo ha comportato un vantaggio enorme per i detentori del potere.
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 EDITORIALE

La merce finale

di Ida Magli
il Giornale | 08.09.2008

  Nella questione dei trapianti i punti controversi sono talmente gravi e numerosi che non si finirebbe  più di parlarne anche se la discussione fosse ammessa; in realtà, invece, esiste un ordine segreto ma inderogabile che vieta qualsiasi informazione sull’argomento, salvo qualche compiaciuta notizia che viene data su casi straordinari tesi a meravigliare l’opinione pubblica e a incitarla a mettere a disposizione senza remore tutti i corpi, quello proprio e quello dei familiari.
continua

 EDITORIALE

Gli errori della Chiesa 

di Ida Magli
il Giornale | 01.09.2008

  Un campeggio musulmano nel convento francescano di S. Giacomo della Marca forse non è che un piccolo episodio fra i tanti che testimonia la rinuncia della Chiesa a far vivere il Vangelo. I Francescani vantano il loro spirito di carità (oggi si chiama “accoglienza”, “dialogo”) ma sanno benissimo che lo spirito di carità non converte i musulmani al cristianesimo e che fra poco il Vangelo morirà a causa della morte dei suoi “portatori”. Questa è la durissima verità cui devono riflettere oggi i Religiosi, francescani e non francescani, cui devono riflettere tutti i cristiani, sia i politici che i semplici sudditi, ma soprattutto deve riflettere la Chiesa: o ci si impegna a predicare il Vangelo oppure lo spirito di carità dei Francescani contribuirà a farlo sparire più presto.
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 EDITORIALE

TRAPIANTI D'ORGANO
La sacralità del corpo

di Ida Magli
il Giornale | 20.08.2008

  Per cercare di capire le motivazioni profonde della decisione presa dalle autorità egiziane di non permettere le donazioni di organi fra persone di religione copta e quelle di religione musulmana, è indispensabile partire da molto lontano. E lontano soprattutto dalla mentalità occidentale che ha in pratica quasi del tutto annullato il confine fra percezione “sacra” della vita, degli uomini, del mondo, di Dio, e percezione laica, ossia immediata, concreta, razionale, utile.
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 EDITORIALE
Aspettando l'ordine
di spargere il sale

di Rosaria Impenna
ItalianiLiberi | 18.08.2008

  Arrivano da Bruxelles ordini sempre più perentori di distruggere la specificità italiana. Approvato  ormai con unanime coro di entusiastici quel trattato di Lisbona che ci ha tolto la sovranità e l’indipendenza, i nuovi imperatori possiedono il pieno diritto di ultimare l’opera di annientamento. Nei primi giorni di agosto è apparso, infatti, in uno dei quotidiani più letti nel nostro Paese, un articolo in cui si parlava, con aria disinvolta, di viticultura. L’esordio era quanto mai allegro, come sempre quando si tratta delle vicende europee: in Italia ci sono troppi vitigni – diceva più o meno l’articolo - è giunto il momento di dare il via alla distruzione! Sì, le sacre, mitiche viti che tanto hanno contribuito al canto della nostra storia letteraria sono ormai troppe, in eccesso. L’ha stabilito l’Unione Europea, che attraverso un regolamento entrato in vigore nella famosa data del primo agosto, prevede “un miliardo di euro di incentivi per eliminare le coltivazioni”.
continua

 EDITORIALE
Organizziamoci:
Berlusconi non ci salverà

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 12.08.2008

  Lo stato di degrado e di abbandono in cui è stata lasciata per tanti anni l’Italia dai governi precedenti a quello attuale (compresi quelli berlusconiani) era talmente grave da farci apparire adesso la liberazione di Napoli dai cumuli di immondizia e la promessa di maggior rigore verso la delinquenza già come miracoli. Ma dobbiamo renderci conto che appunto si tratta della reazione ad una condizione di malattia terminale nella quale si erano ormai arrestate le funzioni primarie per la sopravvivenza. Quello che sta facendo il governo Berlusconi in questo momento è una specie di respirazione bocca a bocca e perfino il lodo Alfano possiamo supporre che sia passato quasi indenne (tranne l’inevitabile protesta del magistrato Di Pietro) attraverso tutte le istituzioni di controllo, compresa la Presidenza della Repubblica, perché non si poteva prolungare neanche per un giorno lo stato di coma dell’Italia. Dunque: l’oggi; la sopravvivenza: oggi. Nessun partito, nessun uomo politico vuole o si prefigge la sopravvivenza dell’Italia per domani. E per domani si intende proprio domani: tre anni, quattro anni. Non di più.
continua

 EDITORIALE
Inferiorità della donna
nella famiglia musulmana

di Ida Magli
ilGiornale | 26.07.2008


  Gli episodi come quelli della bambina portata via dal padre marocchino di cui si occupa oggi la cronaca, sono molto più numerosi di quanto non si creda a causa dell'intensificarsi di presenze straniere nel nostro Paese, presenze che portano spesso le italiane a sposarsi con uomini appartenenti a culture incompatibili con la nostra. Nei matrimoni con africani e orientali, in grande maggioranza di religione islamica, le donne italiane si trovano in condizione di assoluta inferiorità, una inferiorità di cui nella fase dell’innamoramento di solito non sono in grado di rendersi conto, spinte anche dall'atmosfera di tolleranza e di negazione delle differenze che si respira ovunque in abbondanza.
continua

 EDITORIALE
Inaugurazione
della dittatura

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 21.07.2008


  Mercoledì 23 luglio 2008 il Senato della Repubblica Italiana approverà il trattato di Lisbona. Sarà votato insieme al “pacchetto sicurezza” senza che ai cittadini sia stata detta da parte del Governo, da parte dei politici e di quasi tutti i mezzi d’informazione, una sola parola non soltanto sulla sua approvazione ma neanche sul suo contenuto, sulle conseguenze che comporta. Basterebbe questo silenzio, questa precisa volontà di passare sopra la testa dei cittadini in modo da non suscitare in loro neanche la minima curiosità, per testimoniare che non esiste democrazia al mondo che possa impedire ai detentori del potere di realizzare i propri scopi. E gli scopi di coloro che detengono il potere sono sempre gli stessi, in qualsiasi tempo, in qualsiasi luogo: aumentare il proprio potere. Quando è impossibile farlo con le guerre, lo si fa con i trattati.
continua

 EDITORIALE
Riflessioni sul potere

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 15.07.2008


  Negli ultimi giorni si sono accavallati alcuni avvenimenti riguardanti i detentori del Potere che necessitano di una profonda riflessione in quanto, malgrado le apparenze, non ne è scaturita neanche la più piccola scalfittura nei loro confronti.
Analizzando, per esempio, le battute, definite come “satiriche” dai manifestanti di Piazza Navona, è facile notare che il loro contenuto offensivo si basa esclusivamente sul “sesso”. Prescindendo dal fatto che oggi l’uso della sessualità, dopo la tanto sbandierata liberazione in questo campo, ha perso buona parte della sua forza accusatoria e infamante, ci si domanda come sia possibile non individuare nei potenti, come bersaglio, la loro unica, vera, terribile pericolosità: lo spropositato accumulo di potere.

continua

 EDITORIALE
Un referendum italiano
sul Trattato di Lisbona?

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 11.07.2008


   Perché non fare anche in Italia un referendum sulla questione del trattato di Lisbona? Diversi lettori giustamente ci interrogano su questo problema e alcuni addirittura, consapevoli del fatto che la Costituzione italiana lo vieta, pensano che sarebbe utile rivolgersi alla Corte di giustizia.
Voglio tentare di esporre la situazione brevemente e nel modo più chiaro che mi sarà possibile.
La Lega Nord ha ventilato ogni tanto la possibilità di ricorrere a un referendum, ma in concreto non ha fatto neanche quelli che in apparenza sono i primi passi indispensabili, ossia la riforma della Costituzione laddove vieta il ricorso alla volontà popolare per quanto riguarda la politica estera.
Ma non è già questo un fatto che non possiamo accettare? Come  possiamo continuare a dichiararci dei totali imbecilli qualificando come “politica estera” la perdita della indipendenza, della sovranità, del territorio, del governo dei propri rappresentanti? Sono forse politica estera i soldi che abbiamo in tasca? Abbiamo forse perso la terza guerra mondiale e dobbiamo chinare il capo davanti a dei vincitori molto più spietati di tutti quei vincitori che pure abbiamo sperimentato tante volte nella tragica storia che abbiamo alle spalle? No, non spetta a noi, ai cittadini che sono stati sottoposti alla più macroscopica truffa, al peggiore dei tradimenti da parte dei governanti, avallare con una richiesta di referendum una simile menzogna, salvandoli così dalla ignominia anche davanti al giudizio della storia.

continua

 EDITORIALE
Ma il problema è dei cattolici in tutta Europa

di Ida Magli
il Giornale | 06.07.2008


   Non bisogna stupirsi delle decisioni prese dal governo spagnolo. La guerra contro il cristianesimo, ma soprattutto contro la sua presenza più incisiva, quella della Chiesa Cattolica, è cominciata già da molti anni. Era sottintesa nel progetto di unificazione europea in quanto l’unificazione di per sé comportava necessariamente da parte degli Stati la consegna delle religioni al vissuto privato. Per poterle far convivere tutte è stato sancito l’obbligo del rispetto assoluto verso le religioni, un rispetto che in realtà significa che nessuno può discuterne né criticare in pubblico i contenuti né i costumi che ne discendono, ma al tempo stesso che le istituzioni sono tenute ad ignorarle.
continua

 EDITORIALE
APPELLO DI IDA MAGLI
CONTRO LA RATIFICA DEL TRATTATO DI LISBONA,
PER IL DIRITTO, PER L'ITALIA, PER LA COSTITUZIONE

AppelloIdaMagli.doc

Contro la ratifica del Trattato di Lisbona

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 26.06.2008


   Il giorno in cui il Governo avrà ratificato il Trattato di Lisbona non esisterà più l’Italia come Nazione. Gli Italiani non possederanno più una patria; così come, con la eliminazione dei confini, già non possiedono più un proprio territorio. La sovranità e l’indipendenza saranno soltanto un ricordo. “Breve ricordo” per un popolo che è stato dominato, occupato, governato da stranieri per la maggior parte della sua storia.
Chi avrebbe mai potuto pensare che, dopo una guerra così tragica, combattuta per il folle sogno di Mussolini di essere alla pari con la Germania, ci saremmo ritrovati a voler essere ancora dominati, guidati dalla Germania? Questo è infatti il vero motivo della costruzione europea: la Germania comanderà sull’Europa con la pace invece che con la guerra.

continua
 EDITORIALE

1998: lettera al Presidente della Repubblica O. L. Scalfaro
Una battaglia in sintesi

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 23.06.2008


   La mia battaglia contro l’unione europea è cominciata molti anni fa; per essere più precisi è cominciata da quando è stato firmato il trattato di Maastricht. Mi resi conto, studiandolo, della volontà dei governanti di ridurre all’uguaglianza i costumi, i valori, la cultura, la “personalità di base” dei cittadini d’Europa attraverso il condizionamento di uguali programmi scolastici e di uguali leggi. Feci allora molte cose: giri di conferenze nelle città e nei paesi dal sud al nord d’Italia; contatti con i più importanti esponenti politici sia italiani che stranieri; scrissi il libro Contro l’Europa nel quale indicavo i maggiori pericoli insiti nella realizzazione del progetto di Maastricht; cercai la collaborazione con i movimenti esistenti all’estero contro l’unione europea.
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 EDITORIALE

Un popolo non si amalgama con le mozzarelle

di Giordano Bruno Guerri
il Giornale | 18.06.2008


   "Un giorno, un importante diplomatico italiano mi disse: «Bisogna fare l'Europa, anche contro la miopia dei popoli». A parte la strana concezione della democrazia, che va bene finché i popoli ubbidiscono e va forzata quando i popoli sono "miopi", si tratta davvero di miopia o di qualcosa percepito come profondamente innaturale?"
continua...
 EDITORIALE

Ue: finita la Commedia degli Inganni

di Ida Magli
il Giornale | 17.06.2008


  Le reazioni a caldo dei politici al No degli Irlandesi sono state talmente “rivelatrici” del loro vissuto più vero e più profondo che è assolutamente doveroso soffermarsi ad analizzarle. Vorrei possedere la competenza dei commentatori del calcio e la loro sicurezza di essere, oltre che capiti, anche intuiti dai lettori, per spiegare con efficacia i reali retroscena - psicologici prima che politici - della commedia degli inganni che si sta svolgendo sul palcoscenico della costruzione europea.
continua...
 editoriale

Ora si può arrestare
una deriva devastante

di Ida Magli
il Giornale | 14.06.2008


   Il risultato negativo del referendum irlandese fa esultare i molti che sperano in un ripensamento da parte dei governanti nel proseguire sulla strada intrapresa. Una strada devastante visto che si propone di costringere i popoli a sottoporsi ad una dittatura priva di nomi, nascosta sotto le vesti di democrazie apparenti. Certamente questa è l’ultima occasione che rimane per salvarsi dal baratro, o almeno l’ultima che rimane prima di giungere alla fase, che alla fine diventerà inevitabile, dei conflitti
continua...
 editoriale

Una proposta (originale) per la scuola

di Ida Magli
il Giornale | 12.06.2008


   Tutto quello che non so, l’ho imparato a scuola”. E’ una delle battute fulminanti di Longanesi, pronunciata diverse decine di anni fa, ma che ognuno di noi, vecchio o giovane che sia, riconosce immediatamente come vera. E’ così. Si esce dopo tanti anni dalla scuola senza “conoscere”, nel senso tecnico del termine, senza padroneggiare, senza aver “fatto proprio” nulla di quello che si è studiato. Se ne accorgono bene i genitori (per non parlare dei nonni) quando vogliono aiutare i figli a fare i compiti, anche delle elementari. È sufficiente una domanda sulla superficie di un poligono o sul congiuntivo di un verbo a mandarli in tilt. Inutile cercare le colpe: non è colpa di nessuno. E’ passato il tempo, è cambiata la società, è cambiato il modo di vivere e la scuola è rimasta fuori dalla storia, fuori dalla realtà.
continua... (ERRATA CORRIGE 22 giu 08: l'articolo a questo link era stato pubblicato incompleto. Ce ne scusiamo)

 editoriale
Trattato di lisbona: testo completo

ReFERENDUM IN IRLANDA

Perché no
al trattato di Lisbona

"E' LA FORMA PIù ASSOLUTA DI TOTALITARISMO"

di Ida Magli
il Giornale | 07.06.2008


   In questi giorni, con la ratifica da parte del Parlamento italiano del cosiddetto Trattato di Lisbona, si porrà fine definitivamente all'esistenza delle Nazione Italia. E mano a mano si porrà fine all'esistenza di quasi tutte le altre nazioni in Europa. Non bisogna sorprendersi del silenzio che accompagna l'atto più importante che sia mai stato compiuto dal 1870 con il Regno d'Italia. È un silenzio che non è dovuto soltanto al volere dei governanti, ben sicuri fin dall'inizio dell'operazione “Unione europea“ che bisognava tenerne all'oscuro il più possibile i cittadini, ma anche alla obiettiva difficoltà per i giornalisti di fornire informazioni e tanto meno spiegazioni di un progetto che esula da qualsiasi concetto di «politica“.
Il Trattato di Lisbona è infatti una «visione del mondo» universale, una teologia dogmatica con le sue applicazioni pratiche, la forma più assoluta di totalitarismo che sia mai stata messa in atto.

continua...
 editoriale

Sfregio all'isola
in nome del Potere

di Ida Magli
il Giornale | 25.05.2008


   La Sicilia è bella perché è un’isola. Il suo fascino consiste soltanto nell’essere un’isola; nella sua storia, vera ma soprattutto “mitica”, come l’isola più difficile da raggiungere, stregata da Sirene pericolose e conturbanti. Dei Siciliani si sopportano i caratteri chiusi, i cupi silenzi narrati da Verga, esclusivamente perché sono i caratteri di un profondo mistero: quello di un’isola più isola di tutte. Non sarebbe esistito uno scrittore come Verga, tanto meno un Pirandello se non fossero nati nell’isola Sicilia, se non fossero stati plasmati dalla “isolanità”. Non si può fare alla Sicilia, all’Italia, una violenza così devastante perché quello che si vuole edificare non è un ponte, una struttura di comunicazione, ma un mostro di dominio, che imporrà se stesso al paesaggio gridando a gran voce che il Potere è stato in grado di sfregiare la meravigliosa, dolcissima bellezza che la natura ha donato all’Italia. A che serve questo ponte? 
continua...
 editoriale

Perché la sinistra
vuole la fine degli Italiani?

di Ida Magli
il Giornale | 22.05.2008


   Perché gli italiani di sinistra odiano tanto se stessi? Perché odiano i propri genitori, i propri figli, la propria terra, la propria lingua, la propria cultura, al punto da volerne la fine a tutti i costi?
La violenza con la quale impongono, ormai da molti anni, l’invasione dell’Italia da parte degli stranieri ha questo solo significato: la prossima fine del popolo italiano. Ed essi lo sanno bene, anche se fingono di non saperlo. È stata la sinistra, infatti, a importare le scienze umane, a far conoscere agli italiani la sociologia, l'antropologia, la linguistica, l'etnologia, la fenomenologia, la etnopsichiatria; sono stati gli editori di sinistra, da Einaudi a Feltrinelli fino al Saggiatore, a tradurre e a divulgare nelle Università i testi più famosi di Marcel Mauss, di Robert Hertz, di Bachofen, di Boas, di Lévi-Strauss, di Margaret Mead, di Wittgenstein...
 continua...
 editoriale

L'orgoglio dei Romani

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 01.05.2008


   Cosa è successo veramente a Roma? Non sembra che i commentatori ufficiali, i giornalisti, i politici stessi si rendano conto dei motivi profondi che hanno fatto scattare la ribellione dei Romani.
No, non sono state le innumerevoli buche nell’asfalto o l’ingorgo inestricabile del traffico; non sono state le truffe e le rapine quotidiane e neanche l’intollerabile aumento della violenza degli immigrati, le vere cause del drastico volta faccia dei Romani nei confronti dell’amministrazione di sinistra.
 continua...
 editoriale

Trapianti e corpi santi

di Ida Magli
il Giornale | 23.04.2008


   Che cosa succederebbe se si scoprisse che nel corpo di padre Pio c’è il cuore di un altro? Oppure, cosa succederebbe se si scoprisse che un rene di padre Pio è stato trapiantato nel corpo di un altro? Come si farebbe a venerarlo? La devozione per il “corpo” di un santo, esplosa in questi giorni intorno alla salma di padre Pio, è stata come minimo incoraggiata e approvata dalle autorità ecclesiastiche con la pubblicità data all’esumazione e ai preparativi per esporla allo sguardo del pubblico. Si tratta di una devozione però che, a parte gli eccessi odierni dovuti in massima parte all’amplificazione suggestiva della informazione di massa, è esistita fin dai primi tempi della storia del cristianesimo ed è proprio da questa devozione che è nato il culto delle reliquie e la santità dello spazio, il santuario, che le custodisce. Ma il motivo di fondo di questa devozione è inerente ad una delle affermazioni più entusiasmanti della dottrina cristiana, la promessa della resurrezione del corpo, una promessa che non ha mai fatto nessuna altra religione. continua...
 editoriale

L'acquisto
del territorio italiano

di Ida Magli
il Giornale | 23.04.2008


   Genova non appartiene più ai genovesi. Il centro storico è stato comprato, un pezzo alla volta, un negozio alla volta, dagli immigrati africani, in maggioranza marocchini e tunisini, e i genovesi vi si sentono ormai stranieri; non osano quasi più attraversarlo, tanto meno passeggiarvi. Le moschee vi pullulano e nessuno può validamente opporsi all’erezione della moschea principale, di faccia al Duomo.
Firenze non appartiene più ai fiorentini. Il centro storico è stato comprato, un pezzo alla volta, un negozio alla volta, dagli immigrati africani e i fiorentini vi si sentono ormai stranieri; non osano quasi più attraversarlo. Ricchissimi “sceicchi” hanno acquistato i palazzi intorno al Duomo, anche quelli abitati da secoli dai discendenti di Dante.
 continua...
 editoriale

Il buon senso
della normalità

di Ida Magli
il Giornale | 17.04.2008


   Ancora una volta gli Italiani sono riusciti a salvarsi. E’ una costante della loro storia, quella per la quale è nato il mito dello “Stellone d’Italia”. Nessun popolo è stato governato sempre come gli italiani, nella loro  lunga storia, da despoti utopisti, da traditori, da vigliacchi, da ladri, e nessun popolo  è stato capace come gli italiani di salvarsi sempre all’ultimo minuto, con uno scatto improvviso di ribellione, di realismo, di volontà di vita. Questa volta, poi, sembrava quasi impossibile. Al governo erano giunti finalmente tutti i più “puri della democrazia” e sarebbe stato molto difficile percepire il pericolo mortale che portavano con sé se non fosse giunto chiarissimo ai cittadini-sudditi, proprio per il fatto che si era concentrata nel gruppo di Prodi l’essenza dello spirito comunista, il significato e il peso del dispotismo utopico. continua...
 editoriale

Per chi votare?

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 30.03.2008


   (...) Non c’è nessun partito oggi in Italia, nessun movimento, nessun leader che si proponga di agire esclusivamente negli interessi degli Italiani, che delinei realisticamente il quadro di questi interessi e quali siano le cose essenziali da fare per salvaguardarli. Alla base di questa mancanza ci sono motivi di vario genere. Alcuni nascono dalla profonda ignoranza dei politici e degli amministratori, accompagnata da una smisurata presunzione. continua...
 editoriale

Camorra, pezzi di Stato
e grandi opere

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 09.03.2008


   Tanto fragore in questa campagna elettorale ma nessuna informazione. Il silenzio sui temi veramente importanti è totale. Non parlano i politici, né di destra né di sinistra; non parlano i giornalisti, né di destra né di sinistra; non parlano gli studiosi, i tecnici del sapere, non chiamati da nessuno a dire il proprio parere, tanto meno a “rappresentare” in Parlamento le competenze indispensabili a far vivere una società complessa e difficile come quella contemporanea. Il sapere disturberebbe troppo nell’assurdo palcoscenico del più stupido, più irrazionale sistema di governo al quale i partiti hanno ridotto la democrazia. continua...
 editoriale

La verità
sulla situazione politica
attuale

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 12.02.2008


   La “grande decisione” di fondere sia a destra che a sinistra in due soli partiti le varie entità esistenti è scaturita da una sola motivazione: collocarsi con chiarezza e con un peso autorevole nel parlamento europeo. Cosa che non è stata minimamente detta all’elettorato. Berlusconi a dire il vero vi ha alluso ogni tanto richiamandosi al PPE che è il partito popolare europeo (il vizio di adoperare una molteplicità di sigle fa parte del disprezzo verso i cittadini con la volontà di impedire loro di capire bene i contenuti che vi sono nascosti) ma l’ha fatto “di passaggio”, senza darvi importanza. continua...
 editoriale

Quando ribellarsi
è giusto
e indispensabile

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 24.01.2008


   Adesso li conosciamo bene tutti i nostri parlamentari, governanti e non governanti. Abbiamo l’ultima definitiva prova che l’unico loro interesse è quello che li riguarda come persone: cosa fare per se stessi oggi; cosa fare per se stessi in vista del proprio futuro. Non esistono finzioni in quanto perfino le parole che adoperano escono dalla loro bocca e giungono alle nostre orecchie vuote del significato apparente  e piene del significato reale: “dobbiamo far passare i giorni mancanti al raggiungimento della nostra pensione… dobbiamo trovare il trucco per rimanere al governo anche senza avere la maggioranza… dobbiamo metterci d’accordo con gli uomini più forti per avere domani il loro appoggio nel diventare presidenti della repubblica… dobbiamo tenerci buono il presidente della repubblica per non far sciogliere le camere… dobbiamo trovare una legge elettorale che impedisca al popolo di avere il minimo potere esprimendo una preferenza…” Insomma il vero, assoluto conflitto di interessi  è quello tra i sudditi e i detentori del potere. continua...
 editoriale

L'Università,
i politici italiani
e il Papa

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 17.01.2008


  Vogliamo provare ad analizzare con un minimo di obiettività quello che è successo in questi giorni? Prima di tutto l’ipocrisia e le menzogne del Governo. Nessuno può invitare il Capo di un altro Stato (il Papa è il Capo dello Stato del Vaticano) senza essersi consultato e aver avuto il consenso del Governo continua...
 editoriale

I doveri dei governanti

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 02.01.2008 


  Noi, gli Italiani, siamo stati truffati da questa costituzione in modo tale che ci ritroviamo senza confini, con una nuova cittadinanza, con una nuova moneta, con una nuova bandiera, sudditi di un secondo Parlamento, di una nuova costituzione, senza che ce ne sia stata detta neanche una parola, né che ce ne sia stato chiesto il permesso.  vai all'articolo
 editoriale

Risposte alle lettere

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 12.12.2007 

(Risposta a Michele Brunati)

  Il problema del rapporto con la Lega è molto difficile da spiegare ai miei lettori, senza narrare qualcosa di quello che ho fatto. Subito dopo la firma del trattato di Maastricht, quindi nel 1994, ho avuto un incontro con Bossi durante il quale ho cercato di spiegargli quali fossero le conseguenze del progetto di unione europea e di moneta unica, pregandolo di fare in modo da tenerne fuori l’Italia. continua...
 editoriale

Il Potere e noi

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 02.12.2007 

  Ho provato molte volte a spiegare ai nostri lettori perché con la nostra Associazione non siamo riusciti, pur avendone la massima volontà, a presentarci in forma organizzata sulla scena politica e porre così finalmente le basi per tentare di salvare gli Italiani dalla estinzione, estinzione fisica e di conseguenza culturale. Spinta da molte lettere, delle quali potete leggere qui accanto l’ultima in ordine tempo, ma non ultima nella sua chiarissima forza e nello schiaffone che mi ha dato, cercherò di riassumere sia le cose già dette, sia quelle che forse ho dato per sottintese e che invece necessitano di una spiegazione più esplicita da parte mia. Lo faccio (spero che almeno per coloro che mi seguono da più tempo questo sia facile da capire) per sentirmi dire da voi di non rinunciare; perché attendo che qualcuno trovi delle soluzioni al problema e me le suggerisca; insomma io mi presento oggi a voi come un malato di una malattia inguaribile e che tuttavia si aspetta sempre che la diagnosi sia sbagliata. continua...
 editoriale

La cancellazione dell'europa

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 16.11.2007 

  La pantomima che tutti i partiti hanno giocato in questi mesi è finalmente giunta alla sua conclusione. Nessuno voleva far cadere il governo, per il motivo, più volte detto e scritto pubblicamente neanche il più piccolo senso di vergogna, che i parlamentari dovevano maturare il termine minimo per ottenere la pensione.
L’unica cosa che i sudditi di tali parlamentari possono dire è che li disprezzano. L’Italia non è mai stata governata, neanche nei periodi più bui, da rappresentanti tutti degni del medesimo disprezzo. Governanti che osano perseguire, attraverso il fisco, i cittadini trattandoli da ladri quando essi fanno votare i colleghi, cosiddetti pianisti, al proprio posto (cosa documentata più volte da “Striscia la notizia“) truffando così due volte i cittadini: nella approvazione delle leggi con una falsa maggioranza e  derubandoli con l’indennità di presenza non dovuta. Cosa ne pensano i magistrati presenti in parlamento? Cosa fanno gli integerrimi Violante, Di Pietro, ecc. se non controllano che non ci siano ladri neanche nel luogo dove lavorano, quando un dipendente di una qualsiasi azienda che facesse timbrare il cartellino da qualcun altro verrebbe da loro condannato per truffa?
 continua...
 editoriale

Vergognarsi
dei propri governanti

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 01.11.2007 

  Non possiamo fare altro. Vergognarci. Il degrado di tutte le istituzioni, ivi compresa la Magistratura, il continuo parlare soltanto di se stessi, dei propri interessi, dei propri partiti, da parte dei politici; la loro incapacità, ormai diventato un tratto dominante del loro carattere, della loro personalità, di ricordarsi che il potere gli è stato dato dal popolo italiano, sono giunti ormai al limite finale. Noi italiani, gente comune, non possiamo fidarci di nessun partito, di nessun politico, neanche di quelli che occupano le massime cariche istituzionali e che avrebbero come unico dovere quello di garantire almeno le regole formali. Invece non lo fanno, e non si accorgono neanche di non farlo. Sarebbe sufficiente riflettere al fatto che sono stati cambiati i partiti che reggono il governo attuale senza dimissionare il governo stesso, per comprendere che viviamo nella illegittimità politica. continua...



 editoriale

L'insopportabile disprezzo della destra
per gli intellettuali

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 03.10.2007 

  Ho saputo all’improvviso, soltanto dall’editoriale pubblicato sul Giornale, che Belpietro non sarebbe più stato il Direttore del Giornale, al quale collaboro da molti anni.
Seguo un impulso irrefrenabile nello scrivere quello che sto scrivendo, un impulso che non è dettato dal profondo dispiacere di perdere, in Belpietro, oltre ad un amico carissimo, una persona che ha sopportato con pacata serenità i miei pezzi più violenti, più disperati contro la politica della distruzione dell’Italia che politici e governanti di tutte le tendenze hanno ostinatamente perseguito in questi ultimi anni. Un Direttore che ha lasciato passare, con la mia firma, le uniche affermazioni ostili all’unione europea che il complice consenso di governanti e giornalisti non ha mai lasciato filtrare, accompagnate dall’allarme che invano ho cercato di sollecitare di persona da oltre quindici anni, bussando alla porta di vescovi, di cardinali, di dirigenti di partito, di giornalisti, di industriali, di monaci, di associazioni, di scrittori, di editori, di intellettuali, di storici, di filosofi, di attori (sì, compreso Grillo) in Italia e all’estero.
continua...



 editoriale


13.09.2007 - AGGIORNAMENTO
Fissata per l'11 settembre ma annullata per gli arresti della polizia belga, si è tenuta infine ieri a Bruxelles la conferenza per illustrare le ragioni della manifestazione anti-Sharia. Il comunicato di Ida Magli e di Italiani Liberi è stato letto alla presenza dei parlamentari europei e della stampa internazionale.

Comunicazione a Bruxelles

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 12.09.2007 

  Per la manifestazione contro l'islamizzazione dell'Europa era prevista una conferenza stampa, organizzata dai parlamentari fiamminghi e da quello italiano, Mario Borghezio, che viceversa non è stato possibile tenere a causa dell'arresto dei manifestanti da parte della polizia belga. L'onorevole Borghezio, al quale esprimiamo qui la solidarietà degli Italiani Liberi, avrebbe letto durante questa conferenza anche il testo che espone la mia opinione e quella degli Italiani Liberi sulla privazione di libertà imposta dall'Unione Europea.
Lo riportiamo qui, dunque, per farlo conoscere ai lettori del nostro sito:

- - -

"L’Associazione Italiani Liberi mi ha incaricato nella mia qualità di presidente prima di tutto di ringraziare la Lega Nord e in particolare l’onorevole Borghezio che ci permettono attraverso questa conferenza stampa di far sentire la nostra voce. Una voce che intende far presenti con forza al Parlamento Europeo e all’opinione pubblica delle varie nazioni dell’UE le ragioni per le quali siamo profondamente sconvolti dalla privazione di democrazia rivelatasi in tutta la sua gravità in questa occasione.
Gli Italiani da molto tempo manifestano ai propri governanti la loro preoccupazione per i pericoli che l’eccessiva immigrazione dai paesi islamici ha portato con sé. Sono pericoli contro i quali è praticamente impossibile combattere in quanto provengono dalle profonde differenze culturali, storiche, religiose, prima di trasformarsi in insicurezza sociale, in disagio psicologico e  infine in sopraffazione. Ma se non è permesso esprimere il proprio dissenso dalla politica immigratoria del governo europeo nella città di Bruxelles, che ne è in qualche modo il simbolo, e non sono ammesse neanche le voci di protesta di alcuni gruppi di cittadini di varie nazioni dell’UE, allora siamo costretti a prendere atto che il deficit di democrazia che caratterizza la struttura dell’Unione fin dall’inizio ci priva della libertà fondamentale cui abbiamo diritto e alla quale non rinunceremo mai: la libertà di espressione.
L’Associazione Italiani  Liberi chiede con insistenza da molto tempo al governo italiano di sospendere il trattato di Schengen, unica soluzione che permetta il controllo dell’immigrazione in un paese come l’Italia, sovraffollato e dotato di particolari caratteri geografici, storici, culturali, artistici, religiosi. Lo chiede ancora una volta oggi, mentre esprime  la propria solidarietà ai gruppi di manifestanti contro l’islamizzazione dell’Europa.
Ringrazio della loro cortesia  l’onorevole Borghezio e tutti coloro che mi hanno ascoltato".

Ida Magli
Presidente Associazione Italiani Liberi
Roma, 11 settembre 2007


 editoriale

Cattolici sotto processo
nell’Africa arabizzata

di Ida Magli
il Giornale | 05.09.2007 

  L’Africa è oggi non soltanto quasi del tutto musulmana, ma anche arabizzata. Questo significa che molti dei caratteri psicologici e culturali che l'Europa conosceva, oggi non esistono più. Il ricordo della storia passata, inoltre, per la maggior parte degli Africani è incancellabile quale che sia la generosità degli aiuti e i rapporti di simpatia che varie nazioni europee, ivi inclusa (...) continua...


 editoriale
Italiani in via d'estinzione

di Ida Magli
ItalianilLiberi.it | 02.09.2007 

  Perché vanno  a fuoco ettari e ettari di boschi in Italia e in Grecia? Per avere “terreno” dove stanziarsi e vivere. Non si tratta della solita camorra o della solita mafia, ma di un motivo di plateale evidenza: gli esseri umani hanno bisogno di spazio, e provenendo dall’Africa e dall’Oriente vogliono a tutti i costi impadronirsi di quello più abbordabile: l’Italia, che è ormai quasi del tutto piena, e la Grecia, piccola per estensione ma luogo di ancoraggio utilissimo per tutti gli altri luoghi dell’Europa d’Occidente (Turchia aiutando).  continua...
 EDITORIALE

Bruxelles trema

di Ida Magli
il Giornale ("L'Europa a Maometto") | 31.08.2007 

  Dopo diverse prese di posizione, rinvii giustificati da errate adempienze burocratiche oppure dall’uso della lingua francese invece di quella tedesca, alla fine la manifestazione a Bruxelles prevista per il prossimo 11 Settembre è stata proibita. Cosa avrebbero voluto chiedere nella capitale simbolica dell’Unione Europea gli organismi danesi, inglesi e di diverse altre nazioni con la loro manifestazione? Il blocco dell’immigrazione musulmana e la massima attenzione affinché i Tribunali non scivolassero, come sta già accadendo anche negli Stati Uniti, nell’applicazione della giustizia, in sentenze dettate dal diritto islamico più che da quello romano-occidentale. La decisione di rivolgersi a Bruxelles era ovviamente dettata dalla fiducia nella entità politica “Europa” da parte di alcuni degli Stati che ne fanno parte, una Europa ritenuta creatrice, da lunghi secoli, della cultura occidentale e che nessuno fino ad oggi avrebbe mai ritenuto capace di perderla, islamizzandosi nel pensiero e nel costume giuridico, non in base alla fede religiosa, ma per ragioni di opportunità politica.
continua...

30.08.2007
Bruxelles ha definitivamente proibito la riunione dell'11 settembre, per motivi di ordine pubblico

28.08.2007
Stop all'islamizzazione Ue:
Bruxelles infine vieterà il divieto?

Ancora un aggiornamento: il Consiglio di Stato belga ha fissato per oggi l'udienza sul ricorso contro il veto del sindaco alla manifestazione dell'11 Settembre (vedi articolo più sotto)
  I comandanti in capo del fortino di Bruxelles forse si sono resi conto che proibire una manifestazione da parte di diversi Paesi dell'Unione, fra i quali l'Inghilterra (che è stata sempre poco convinta che valesse la pena di annegare nell'Ue la propria libertà), li espone ad una bruttissima figura e a qualche probabile contestazione. Sembra perciò che ci abbiano ripensato e abbiano deciso di permetterla. Ancora non è del tutto chiaro quello che avverrà. Comunque noi terremo informati i nostri lettori, e invitiamo tutti coloro che possano e che vogliano, ad unirsi ai rappresentanti degli Italiani Liberi presenti alla manifestazione per far sentire anche ai nostri governanti, soprattutto a quelli che si apprestano a dargli il diritto di voto, che non tutti gli Italiani sono disposti a farsi dominare dagli stranieri e a inchinarsi davanti a Maometto.

Ultime notizie

La burocrazia trionfa
Una (non) decisione all'appello contro il veto a manifestare è stata  presa oggi 28 Agosto da una Corte di lingua tedesca (in Belgio convivono fiamminghi, francesi e tedeschi): "Non è nostra competenza, rivolgetevi a una corte francofona".
E' stato inoltre fatto notare che il rappresentante dei manifestanti non può pretendere di rappresentarli tutti e 20mila, e che forse sarebbe stato formalmente necessario fissare 20mila udienze separate! Questa è la giustizia belga e della Ue: nessuna giustizia. In Belgio vige ormai l'apartheid?
(tratto dal sito SIOE http://sioe.wordpress.com)

Stampa internazionale:
THE WALL STREET JOURNAL
DIE WELT


 EDITORIALE                                                         

"Quale identità per l'Europa?": messaggio del Presidente della Repubblica all'apertura del Meeting di Comunione e Liberazione
Commento al discorso
di Napolitano

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 21.07.2007

 Giorgio Napolitano ha inviato un video messaggio all’apertura dei lavori a Rimini del Meeting di Comunione e Liberazione intitolato “Quale identità per l’Europa”. All’incontro partecipa anche il presidente del cosiddetto parlamento europeo (non ha diritto al nome di “parlamento” un organismo che non fa le leggi), Hans-Gert Poettering, cui Napolitano alla fine del discorso ha mandato un particolare saluto personale.
Faccio un breve commento al discorso di Napolitano (riprodotto qui di seguito nella versione pubblicata dal Corriere della Sera) perché non si può rimanere in silenzio di fronte al fatto che colui che dovrebbe rappresentare la Nazione Italia non ne pronunci neanche il nome e si faccia promotore della sua scomparsa, auspicando che avvenga al più presto l’integrazione di “valori comuni” che sono alla base del progetto europeo.
 continua...


 EDITORIALE                                                                ENGLISH  worldwide_us.png       

Manifestazione davanti al Parlamento europeo
per l'11 settembre 2007

Stop all'islamizzazione dell'Europa

28.07.2007


Inutile battaglia

Commento di Ida Magli
il Giornale | 10.08.2007

Aggiornamento: vietata la manifestazione dell'11 settembre.
E' in corso una raccolta di firme

Opinioni pericolose
  Il sindaco di Bruxelles, il socialista Freddy Thielemans, ha recentemente diffuso un comunicato stampa in cui vieta la dimostrazione dell'11 settembre, sostenendo l'impossibilità a garantire la pubblica sicurezza e il fatto di non voler turbare la popolazione islamica di Bruxelles.
Invocando la mancanza di sicurezza egli evidenza precisamente le ragioni denunciate della manifestazione SIOE.
Si vuole appunto mettere in guardia da situazioni come questa, in cui la gente non può più usare la propria conquistata libertà di espressione e sentirsi al sicuro. E' allarmante constatare che questa condizione già regna nel cuore d'Europa!
Se qualcuno aveva ancora bisogno di una certezza, adesso ce l'ha: Bruxelles, che ci piaccia o no, è di fatto la capitale dell'Ue, e la capitale è nelle mani dei musulmani.


 EDITORIALE                                                                ENGLISH  worldwide_us.png

Nazione in svendita

di Ida Magli
Il Giornale | 13.07.2007

 Il comportamento degli attuali governanti nei confronti degli immigrati musulmani è talmente sconvolgente, talmente inaccettabile, talmente ingiusto per chi sa di essere cittadino d'Italia, figlio della storia, della lingua, del diritto italiano, da rendere praticamente impossibile una qualsiasi reazione, o meglio una reazione che sia davvero reazione. A noi, Italiani; a me, cittadina italiana che ha sentito per tutta la vita come suo massimo privilegio, come la massima dote che le sia stata concessa al momento della nascita l'essere italiana, è rimasta soltanto una cosa: il silenzio. continua...

EDITORIALE

Ai lettori di "ItalianiLiberi"

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 23.06.2007

Avrei voluto, in questi giorni in cui i traditori che governano i popoli di Europa hanno preso come al solito delle decisioni che riguardano la nostra libertà, la nostra indipendenza, il nostro futuro (che è un non-futuro) senza minimamente preoccuparsi di chiedere il nostro parere, ed anzi trovando le “uscite“ più astute e più utili per non doverci dare conto di nulla, avrei voluto, dicevo, esporre a tutti coloro che mi leggono, con chiarezza e con tutte le precisazioni indispensabili, quello che sta succedendo. Vi chiedo scusa, invece, di non essere riuscita a farlo. Non ci sono riuscita, anche se l’ho desiderato con tutte le mie forze, perché, all’improvviso, ho avuto il senso di una solitudine insuperabile, invincibile; il senso dell’inutilità del messaggio che ripeto da tanti anni senza alcun risultato. Soprattutto ho capito – ed è la prima volta, ve lo assicuro - perché sceglievano il silenzio coloro che  durante le battaglie del Risorgimento si lasciavano impiccare allo Spielberg gridando soltanto: “Viva l’Italia!”, senza aggiungere neanche una parola.
Sì, l’ho capito. Ma vi rendete conto che sono stati soprattutto i governanti italiani, da Napolitano a Prodi a D’Alema, a volere a tutti i costi che si raggiungesse qualche conclusione, un Trattato comunque che cancellasse quel po’ di libertà e di indipendenza di cui ancora godono gli Stati; che sono stati i governanti italiani a incoraggiare la Tedesca e il Francese (mi rifiuto di chiamarli capi di governo) a trovare un accordo con quegli irriducibili patrioti che sono i “piccoli gemelli polacchi”, poverini, con  quell’eterno guastafeste che è il Britannico, amato sì quanto vi pare, ma pur sempre uno che guarda prima di tutto alla indipendenza della propria patria!
Perdonatemi se questa sera non so andare avanti. Domani, dopodomani al massimo, parlerò di tutto, esporrò un qualche piano che ci dia ancora qualche speranza. Oggi non posso. Ripeterò, per fare coraggio a me stessa, prima ancora che a voi, le parole che Giuseppe Garibaldi ha inciso fin da quando ero bambina nel mio cuore:
“Non riconosco a nessun potere sulla Terra il diritto di alienare la nazionalità di un popolo”.

Ida Magli

Roma, 23 Giugno 2007

VEDI ANCHE  
LETTERE 



Governo - Finanza - Presidenza della Repubblica

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 03.06.2007


Malgrado non rientri se non marginalmente nell’ambito degli interessi del movimento “Italiani Liberi“, non possiamo fare a meno di commentare in poche righe la questione Visco-Guardia di Finanza. Non si può fare a meno di commentarla soprattutto per il fatto che né i politici né i giornalisti affrontano chiaramente il dato essenziale. Il dato essenziale è presto detto: il Governo ha tolto a Visco una parte dei suoi poteri e ha rimosso il generale Speciale dal comando dell’Arma assegnandogli un altro incarico (in teoria più prestigioso). Perché?
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EDITORIALE

Inganni e tradimenti

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 27.05.2007


Si compie ancora una volta il rito delle elezioni. Vorrei spiegare, nel modo più chiaro e più conciso possibile, quali siano i motivi per i quali noi, gli Italiani, non ci salveremo comunque, né con queste elezioni né con altre se non porremo duramente ai nostri politici la domanda su che cosa intendano fare riguardo all’Unione Europea. Purtroppo il sistema delle elezioni affidate al popolo tranquillizza, anzi addormenta lo spirito critico nei confronti dei politici, sia verso quelli che governano che verso quelli che stanno all’opposizione. Al tempo stesso fa credere che, viceversa, lo spirito critico sia fortissimo in quanto si svolge una specie di pseudo battaglia fra i due fronti, pseudo battaglia cui partecipano, fingendo di informare, anche i giornalisti.
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EDITORIALE

Non vogliamo
la festa del 25 Aprile

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 26.04.2007

No. Il 25 Aprile non è la festa di tutti; anzi non è, non può, non deve essere una festa. Noi, gli Italiani, non potremo mai perdonare ai partigiani di averci consegnato alla Storia come il più barbaro dei popoli, di aver fatto in nostro nome quello che né i selvaggi né i civili hanno mai fatto anche quando hanno condannato a morte i propri governanti, i propri re. Piazza Loreto non ci appartiene; ma noi non finiremo mai di piangere sulla nostra ignominia conservandone la memoria, perché  ben sappiamo  che ha concluso in maniera oscena una guerra che tutti i responsabili, i governanti di ogni parte hanno condotto in modo osceno.
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EDITORIALE

L'Italia agli Italiani

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 21.04.2007

Le notizie sulle prediche degli imam rivelate da Annozero sono molto preoccupanti. Quello che più preoccupa però è la fiducia, o meglio la speranza, che traspare da quanto dicono molti commentatori, cioè che si tratti di eccessi di alcuni «fanatici», ben distinti dalla massa degli immigrati musulmani residenti in Italia. A confortare poi questa fiducia ci sono le allegre ragazzine che si liberano del velo e che dichiarano di voler vivere come le loro coetanee occidentali, non più succubi della autorità oppressiva dei padri. Si tratta di una fiducia e di una speranza che tengono poco conto della realtà di una religione come quella fondata sul Corano.
continua...

EDITORIALE

Tra speranza e illusioni

di Ida Magli
il Giornale | 01.04.2007

Le notizie sulle prediche degli imam rivelate da Annozero sono molto preoccupanti. Quello che più preoccupa però è la fiducia, o meglio la speranza, che traspare da quanto dicono molti commentatori, cioè che si tratti di eccessi di alcuni «fanatici», ben distinti dalla massa degli immigrati musulmani residenti in Italia. A confortare poi questa fiducia ci sono le allegre ragazzine che si liberano del velo e che dichiarano di voler vivere come le loro coetanee occidentali, non più succubi della autorità oppressiva dei padri. Si tratta di una fiducia e di una speranza che tengono poco conto della realtà di una religione come quella fondata sul Corano.
continua...

EDITORIALE

Vietato schierarsi coi maestri di vigliaccheria

di Ida Magli
il Giornale | 26.03.2007

Si è sentito ripetere più volte in questi giorni che il comportamento del governo Prodi ha fatto perdere la credibilità dell’Italia agli occhi degli Alleati nella guerra al terrorismo, mentre la sinistra afferma invece che questo succederebbe se l’opposizione non votasse il finanziamento della missione in Afghanistan. Ma prima di preoccuparsi dell’opinione degli Alleati, i politici debbono preoccuparsi dell’opinione degli italiani, della propria credibilità nei confronti di coloro che li hanno delegati a governarli anche nella politica estera.
continua...

EDITORIALE

Sì, ritiriamoci
ma dal governo Prodi

di Ida Magli
il Giornale | 09.03.2007

Noi non ne possiamo più. E con «noi» intendo riferirmi a tutti quelli che erano in piazza nella grande riunione di Roma, o la seguivano in televisione, oppure ancora quelli che, pur silenziosi, hanno aspettato, sperato, creduto, dal primo insediamento del governo Prodi, che ogni momento fosse quello buono per farlo cadere.
Noi siamo essere umani e la nostra pazienza è esaurita. Non sopportiamo di essere presi in giro da quelli che ci governano; ma soprattutto non sopportiamo di non essere presi in considerazione da quelli cui avevamo affidato l'unica speranza della salvezza dell'Italia dal comunismo. Perché di questo si tratta con l'attuale governo: del comunismo; in tutte le decisioni che ha già preso e in quelle che si appresta a prendere.

continua...

EDITORIALE

Al voto per salvare l'Italia

di Ida Magli
il Giornale | 24.02.2007

La caduta del governo Prodi non può (e non deve) essere vissuta come una vicenda politica da gestire con gli strumenti messi a punto ormai da decenni, di astuti regolamenti e formali adempienze costituzionali. È venuta l'ora di guardare in faccia la realtà: il «condominio» fra comunismo e Democrazia cristiana è stato imposto dall'esistenza della Russia sovietica e dalla condizione catastrofica nella quale l'Italia si trovava alla fine della guerra. Oggi che non esistono più né l'una né l'altra, ci troviamo di fronte a quello che i marxisti avrebbero voluto fin dall'inizio: il più puro (depurato dal bolscevismo) comunismo in tutte le più importanti cariche dello Stato, sposato, secondo i dettami di Marx, con il capitalismo finanziario e bancario euro-internazionale. Romano Prodi ne è stato fino ad oggi la maschera (appositamente scelta per fare da maschera) e il garante-gestore.
continua...

EDITORIALE

La vittoria islamica

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 03.02.2007

Approfitto dell’occasione che mi ha dato la lettera del signor G.M. per chiarire in modo che spero esaustivo un problema che mi viene posto spesso. Il fatto è che i Lettori, malgrado io abbia più volte tentato di mettere in luce i termini esatti della questione, non riescono a credervi.  
 Parto dalla prima obiezione: visto che non è riuscito a prevalere il Comunismo sovietico, che agiva dall’interno e in una società come quella russa, comunque parte dell’Occidente e predisposta dalla tirannia zarista, come potrebbe una religione gretta, arretrata di molti secoli, “sedurre” …conquistare la nostra moderna società?

continua...


EDITORIALE                                                                ENGLISH  worldwide_us.png

Negazionismo

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 28.01.2007


Adesso che siamo usciti dalla “Giornata della Memoria“, sarà forse possibile fare una riflessione sincera su tale celebrazione; una riflessione che in realtà è indispensabile se si vuole davvero evitare che l’antipatia verso gli Ebrei non sedimenti, più o meno oscuramente, anche nell’anima delle persone più tranquille. I primi a capirlo dovrebbero essere gli Ebrei, ma questo è molto difficile anche perché nessuno si azzarda a dire loro quello che pure la grande maggioranza ha pensato di fronte all’imposizione della giornata della memoria, con il suo accompagnamento di programmi televisivi tutti dedicati esclusivamente agli Ebrei negli anni della seconda guerra mondiale e della persecuzione. Proviamo dunque a dirlo. Prima di tutto, ovviamente, che in quella guerra sono morti 80 milioni di individui e che un numero incalcolabile  ha sofferto  fame, freddo, distruzioni, lutti e paure inenarrabili in ogni parte del mondo; non soltanto gli Ebrei.
continua...

EDITORIALE

L'Europa
vuole l'invasione


di Ida Magli
il Giornale | 18.01.2007


Tutto quello che ha scritto Renzo Martinelli nell'articolo intitolato La porta spalancata naturalmente è vero. Quello che non è vero è che i governanti di Europa non lo sappiano e che si prestino alla conquista musulmana «con ottusa indifferenza». Lo vogliono, invece; lo vogliono con tutte le loro forze. Le prove sono abbacinanti. Mi sia permesso portare fra le prove il fatto che dal 1997, quando ho pubblicato il libro Contro l'Europa, nel quale affermavo appunto che i Musulmani avrebbero vinto senza sparare neanche un colpo e che l'Unione europea era stata progettata appositamente per portare l'Oriente musulmano nel «centro» geografico e culturale del mondo, fino ad oggi, accumulando innumerevoli articoli su questo argomento, nessuno li ha raccolti. Nessuno ha mai voluto discutere di questo problema, neanche per negare quanto dicevo.
continua...


EDITORIALE

L'Italia virtuale
del ministro Ferrero


di Ida Magli
il Giornale | 14.01.2007


Il ministro Ferrero invita a fare una riflessione seria sul fenomeno dell’immigrazione. «Gli esiti della tragica vicenda che ha interessato Erba interrogano la nostra società civile e chiedono a tutti noi un surplus di autocritica», dice. E lamenta il fatto che si parli degli immigrati soltanto quando si verificano episodi di cronaca nera creandone un’immagine negativa, mentre il loro lavoro produce il 5 per cento del Pil. Bene: parliamone.
continua...


EDITORIALE

Morte di una nazione

di Ida Magli
il Giornale | 02.01.2007


Dunque adesso abbiamo la prova: gli stranieri ben presto saranno la maggioranza. Romeni o marocchini, non ha importanza: stranieri comunque. È necessario, forse, ripetere ancora una volta che non è la cittadinanza scritta all’anagrafe che crea l’italianità? Sappiamo bene che è ciò che affermano i nostri governanti, ma è un’affermazione dettata esclusivamente dalla volontà di imporre con l’esercizio del potere l’uguaglianza fra i popoli, negando le differenze. Le caratteristiche di un popolo, di ogni popolo, si tramandano a livello genetico, non soltanto fisico ma anche culturale, perché quelle culturali dipendono per prima cosa da fattori biologici. Il tipo di intelligenza, per esempio, la forma mentis, è con tutta evidenza specifica negli individui appartenenti ai diversi popoli. continua...

NOTA:
Dal 1° Gennaio 2007 la Bulgaria e la Romania sono state ammesse a far parte dell'Unione Europea.
I politici e giornalisti ne hanno dato quasi tutti la notizia con grande allegria. L'Unione Europea è formata adesso da 27 Paesi che parlano 27 lingue diverse.
L'informazione televisiva non ha fornito neanche il minimo dato sulla realtà concreta, ed ha intervistato esclusivamente romeni e bulgari, tutti ovviamente felicissimi. Agli italiani non è stato  chiesto nulla venendo meno così perfino alla tanto vantata "par condicio", che è rispettata sempre anche quando si tratta delle squadre di calcio.
Segue un quadro sintetico che non ha altro scopo che fornire al lettore alcuni dati essenziali su i due Paesi. 

EDITORIALE

Ma il Palazzo
non vuol vedere


di Ida Magli
il Giornale | 29.12.2006


Dai dati del sondaggio effettuato in questi giorni su quello che gli italiani pensano nei confronti dell'immigrazione musulmana, risulta con grande evidenza l'assoluto distacco di coloro che guidano la società italiana - membri del governo, politici, opinionisti, sacerdoti - da ciò che la maggioranza dei cittadini pensa, sente, desidera, soffre. Sì, soffre. Soffre perché non riesce a capire i motivi del comportamento dei leader, un comportamento che anche soltanto alla luce del buon senso appare distruttivo degli interessi degli italiani, di tutto ciò che essi possiedono e che hanno conquistato con le fatiche, le lotte, le passioni, le angosce di lunghissimi secoli. continua...

EDITORIALE

Dissoluzione dei limiti

di Ida Magli
il Giornale | 11.12.2006


Per prima cosa neghiamo che il riconoscimento delle coppie omosessuali sia una questione che riguarda i cattolici, o soprattutto i cattolici. Riguarda tutti noi, anzi soprattutto i laici. La sopravvivenza della specie umana, la più debole per natura fra tutte le specie, è affidata per prima cosa al pensiero, al suo sistema logico, alla capacità di comprendere le leggi che reggono l'universo usandole per costruirsi un ambiente funzionale ai suoi bisogni primari. La formazione di una «società» è uno fra i più indispensabili di questi bisogni ed è assicurata dallo scambio matrimoniale ai fini della procreazione. Non è questione di religioni, o della morale di una particolare religione fra le altre. Si tratta di stabilire se vogliamo che la nostra società, quella «italiana», sopravviva, oppure se la decisione del riconoscimento delle coppie omosessuali (maschili, sia ben chiaro, sono i maschi che lo perseguono a tutti i costi) segnala, come ormai da diverso tempo appare sempre più chiaro, l'ultimo passo verso la sua dissoluzione. continua...

 stampa

"La Ue sta diventando uno stato di polizia"

Source: Pravda.ru | 03.12.2006
URL: http://italia.pravda.ru/world/3956-0

Commento di Ida Magli

Avevamo a suo tempo dato notizia della prima intervista rilasciata dal dissidente russo a proposito dell'Unione Europea. Posso aggiungere soltanto una cosa. La situazione è molto più grave di quanto non dica Bukowski a causa della assoluta mancanza di informazione e di discussione che vige attualmente nei paesi coinvolti nella dittatura europea, e soprattutto in Italia.
In Italia tutto quello che è stato fatto e che continua ad essere fatto per distruggere la nazione italiana non è mai stato sottoposto a referendum con la motivazione che si tratta di politica estera, esclusa in base alla Costituzione da qualsiasi voce dei cittadini. Neanche l'assurdo che siano "politica estera" i soldi che abbiamo in tasca è riuscito a suscitare un minimo commento da parte dei giornalisti. Nel frattempo è stato attivato il mandato di arresto europeo per i reati di opinione, ossia qualsiasi giudizio sulle religioni, sugli stranieri, sugli immigrati e i loro costumi.
continua...


EDITORIALE

La pazienza è finita

di Ida Magli
il Giornale | 30.11.2006


I motivi espliciti della decisione presa dalla Commissione Ue contro l'ingresso della Turchia riguardano l'annosa questione del riconoscimento di Cipro. È lecito supporre, però, o almeno lo si spera, che un qualche residuo di buon senso abbia ispirato una Europa che fino ad oggi non ha quasi mai dimostrato di possederlo. Non è possibile, infatti, essere ciechi di fronte agli enormi problemi di carattere culturale, religioso, storico, psicologico, che avrebbe portato con sé la presenza di oltre 70 milioni di turchi nel centro più sensibile, più connotato dalla civiltà occidentale, quale l'Italia, la Francia, la Spagna, l’Austria, la Germania.
continua...

EDITORIALE

Invito agli Italiani

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 26.11.2006


La Banca Monte dei Paschi di Siena, una delle più antiche banche italiane, ha finanziato con denaro dei suoi clienti l'edificazione della grande moschea che sta per sorgere sul Colle Val d'Elsa. Riteniamo questo comportamento gravemente lesivo della fiducia e degli interessi dei correntisti italiani (salvo, cosa che non sappiamo, che abbia preventivamente chiesto il loro consenso). Invitiamo, pertanto, gli Italiani che non siano d'accordo su questo impiego del proprio denaro, di chiudere il loro conto corrente presso questa Banca trasferendosi in un'altra.
Chiediamo, inoltre, data la nostra scarsa dimestichezza con le normative esistenti in proposito, a coloro che possiedono specifiche competenze nel campo dei rapporti fra istituti di credito e utilizzo dei depositi dei clienti, di volerci gentilmente informare di quali siano le possibilità di legge in proposito.


EDITORIALE

La sordità dell'Islam

di Ida Magli
il Giornale | 23.11.2006


Dire che qualche protesta era già stata messa nel conto, che si tratta di intolleranze che non riguardano la maggioranza dell'opinione pubblica, non è sufficiente a giustificare l'ostinazione con la quale Ratzinger ha perseguito e persegue il suo viaggio in Turchia. Si tratta, infatti, di una volontà esclusivamente politica dato che non vi sono interessi «pastorali» in grado di motivare la presenza del Capo della Chiesa Cattolica in un Paese profondamente musulmano.
continua...

EDITORIALE

Due libri sui ladrocini
di Stato

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 16.11.2006


  Presento qui un breve commento a due libri che ho letto attentamente in questi giorni e di cui i lettori del sito troveranno l’indicazione bibliografica nella nostra apposita rubrica. Si tratta di due libri, uno in vendita in edicola insieme al quotidiano Libero e che costa soltanto 3 euro, dal titolo di per sé estremamente interessante: Prodi, Telecom & C. L’altro, pubblicato da Mondadori, si presenta in maniera meno esplosiva con il titolo: Una repubblica fondata sulle rendite, ma in realtà altrettanto interessante. I loro autori sono Davide Giacalone e Geminello Alvi. Detto in breve: siamo di fronte al panorama dell’Italia nata dalle mani di economisti, esperti di finanza, banchieri, allo scopo di concentrare su di sé tutto il potere politico e di distruggerla come nazione e come stato indipendente consegnandola nuda di qualsiasi proprietà a quell’acropoli di ladri dei beni dei popoli che se ne stanno arroccati nella Torre di Francoforte.  continua...


EDITORIALE

La finzione della Ue

di Ida Magli
il Giornale | 11.11.2006


  Siamo governati in base al principio di contraddizione. O meglio: il principio di contraddizione è quello che permette ai nostri governanti di esercitare il massimo del proprio potere su ogni singolo cittadino fingendo invece di esservi costretto per garantire la nostra sicurezza. Facciamo soltanto alcuni esempi. Gli immigrati clandestini imperversano; si fanno addirittura dei muri all'interno delle nostre più nobili e belle città, ma non esistono confini (figurarsi muri) fra le varie Nazioni dell'Unione Europea così che chiunque può entrare in Italia, stabilirvisi, acquistare terreni ed edifici, usufruire dei nostri servizi sanitari e scolastici. Ovviamente questo significa anche che un clandestino entrato, per esempio, in Spagna, prende allegramente il treno e sbarca a Milano o in qualsiasi altra città senza che nessuno gli chieda documenti.  continua...

EDITORIALE

Bisturi contro la libertà

di Ida Magli
il Giornale | 5.11.2006


  Si è sentito da più parti in questi giorni accennare alla decisione di alcune Regioni di offrire gratuitamente come prestazione sanitaria la cosiddetta «circoncisione rituale». Su questo problema aveva espresso parere negativo la Commissione di Bioetica diversi anni fa con un documento che agli occhi di un antropologo appare di un semplicismo a dire poco sorprendente, ma che tuttavia arriva, pur affermando la liceità della circoncisione, a negare che lo Stato debba pagarla. Malgrado questo parere negativo, le Regioni, alle quali oggi è demandata la gestione del Servizio Sanitario di Stato, hanno preso decisioni in favore della prestazione gratuita accollando così, con la complicità del denaro, la responsabilità culturale ed etica della circoncisione sulle spalle di tutti noi.  continua...

EDITORIALE

Reconquista musulmana

di Ida Magli
il Giornale | 17.10.2006


  Dobbiamo convincerci che esiste un disegno politico preciso, un progetto che ha cominciato ad essere messo in atto contemporaneamente a Maastricht, per togliere all'Occidente europeo il suo connotato di diversità, allo scopo di realizzare una società europea che coincida con il territorio geografico di tutto il Continente. La parte asiatica, che si vorrebbe far giungere fino ad Israele per poter così includere gli Ebrei e l'Ebraismo nel connotato religioso di questa Europa, è ovviamente quella che non somiglia per nulla all'Occidente, alle sue caratteristiche culturali, psicologiche, storiche, artistiche, politiche, ma è proprio questo il punto: siamo noi, i diversi, che dobbiamo omogeneizzarci con l'Oriente, lasciandoci penetrare e trasformare.  continua...

EDITORIALE

Coperte e sottomesse

di Ida Magli
il Giornale | 08.10.2006


  Il problema del velo sulla testa delle donne musulmane è stato risolto in modo diverso nei vari Paesi europei: in Italia sono libere di portarlo purché lasci scoperto il volto, cosa che del resto è obbligatoria per tutti i cittadini i quali non possono girare mascherati. In Francia, dopo numerose discussioni, è stato deciso che è vietato soltanto alle ragazze che frequentano le scuole dello Stato il quale difende così la propria laicità; in Gran Bretagna adesso il problema si è posto proprio per le scuole in quanto il velo porrebbe una differenza, una separazione fra le ragazze musulmane e le altre. Motivazioni abbastanza labili visto che in Occidente ognuno va vestito come preferisce e anzi sembra che non si finisca mai di cercare il massimo della stravaganza, di ciò che possa rendere diversi dagli altri. Ma la questione della testa, o per meglio dire dei capelli femminili, è molto più complessa di quel che non appaia e la sua storia è una delle più appassionanti e delle più violente che si ritrovino nel costume dei popoli.  continua...

 EDITORIALE

Aiutiamo il prof in fuga
dall'Islam


di Ida Magli
il Giornale | 04.10.2006


  La disavventura del professore francese costretto, per ragioni di sicurezza personale, a vivere nascosto sotto la protezione della polizia per aver criticato Maometto e il Corano, può essere, o forse sarebbe meglio dire che deve essere l'occasione per mettere tutti noi con chiarezza di fronte alla realtà. L'Occidente, l'Europa è andata fiera fino ad oggi della libertà di pensiero, di espressione, di giudizio assicurata a tutti i suoi cittadini dai sistemi di governo laici. I governi laici hanno assicurato a loro volta alle religioni la libertà di parola e di culto e, per quanto a volte ci si sia trovati a discutere duramente riguardo ai problemi che inevitabilmente si pongono alla ragione e alla coscienza dell'uomo nell'ambito dell'etica, tuttavia le discussioni sono rimaste discussioni che hanno semmai fornito la prova di quanto ambedue le parti fossero sicure della propria libertà.     continua...

  EDITORIALE

L'Italia-corridoio

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 24.09.2006


  Caro Berlusconi, così non va. Noi non vogliamo perdere la bella tensione immessa nella gente di Forza Italia dalla ruvida sincerità e dallo stile inaugurato da Guzzanti. Ma non lo capisce che senza aggressività si è belli che vinti? E l’aggressività consiste nel dire sempre no, votare sempre no, se vuole che qualcuno abbia ancora fiducia in lei e nella possibilità di far cadere il governo delle sinistre. Si leggono bei progetti di riorganizzazione del partito, si parla di congressi, di nuove strutture per essere più vicini alla gente come se avessimo chissà quanto tempo davanti, e soprattutto come se avessimo infinite riserve di pazienza. Non è così.    continua...

EDITORIALE

Mandato d'arresto europeo
per Benedetto


di Ida Magli
il Giornale | 18.09.2006



  Se il Papa fosse un cittadino dell'Unione Europea sarebbe già iniziata la procedura per un mandato d'arresto europeo nei suoi confronti. Non stiamo scherzando: l'Unione Europea ha vagheggiato un mondo perfetto nel quale è reato criticare o esprimere un giudizio che possa offendere la razza, la cultura, la religione sia di un individuo che di un popolo. È un progetto fuori dalla realtà, almeno per quanto riguarda il mondo musulmano, e la vicenda che ha coinvolto in questi giorni Ratzinger lo dimostra. Il Papa si è visto costretto a giustificare il suo pensiero, a scusarsi con i musulmani (i musulmani in generale, non i terroristi) delle parole che ha detto. Parole, solo ed esclusivamente parole. Non minacce, non ingiurie, non armi. Siamo in molti a pensare che non avrebbe dovuto piegarcisi; ma la conclusione da trarre è comunque questa: che la figura più rappresentativa della storia dell'Occidente (storia effettiva, a prescindere da credenti e non credenti) non può più dire nulla senza temere di venire interpretato in senso negativo dai musulmani e scatenare così non si sa quali ritorsioni.   continua...

EDITORIALE

Primo: salvarci dall'Islam

di Ida Magli
il Giornale | 04.09.2006



  Nell'articolo pubblicato il 31 agosto scorso con il titolo «La nuova sfida», Gianni Baget Bozzo si pone alcuni problemi riguardo all'assetto che dovrebbe assumere il partito di Forza Italia in vista delle prossime battaglie, a cominciare già dal nome. Vorrei fare alcune osservazioni in proposito, soltanto per gli aspetti sui quali ho maggiormente riflettuto, in quanto ritengo che siano alla base delle sconfitte subite da Berlusconi.
(...)
Dunque noi possiamo, e dobbiamo, affermare con forza che non abbiamo nulla in comune con Maometto; e tocca a noi, credenti e non credenti, affermarlo anche se la Chiesa non se la sente di farlo e i preti non ne hanno il coraggio. Non è certo la prima volta nella storia dell'Italia che sono i laici a salvare il cristianesimo.
  continua...

EDITORIALE

Stop ai soldati

di Ida Magli
il Giornale | 31.08.2006



  Nel discorso fatto al Meeting di Rimini Berlusconi ha detto che era costretto a «rimanere in politica» e che si sarebbe preso cura degli Italiani. Ebbene il momento di dimostrarlo è venuto subito: deve votare No alla missione in Libano. Quella presa da Prodi è una decisione scriteriata, sufficiente da sola a testimoniare che persegue esclusivamente gli interessi della propria immagine di potere in Europa e quella di potenza di una Unione Europea che di fatto come tale è inesistente, calpestando, annullando gli interessi e la vita stessa degli italiani.   continua... 

EDITORIALE

La nostra civiltà
destinata alla morte


di Ida Magli
il Giornale | 23.08.2006



  Provo a illustrare nel modo più chiaro e sintetico possibile i motivi per i quali i responsabili della vita, della cultura e della storia italiana, i leader politici debbono guardare in faccia la realtà. La massiccia importazione dell'islamismo porterà nel giro di pochissimo tempo allo sradicamento della civiltà italiana, a un brevissimo periodo di conflitto e infine alla sua morte. So bene che ci si affanna da anni a convincere i poveri italiani che viceversa le culture si debbono e si possono integrare, che esiste un islamismo moderato con il quale si può convivere; ma non è vero. Nessuno si deve offendere se si parla con la durezza della realtà quando si tratta della vita e della morte di un popolo. Ai nostri governanti stiamo parlando del popolo che hanno giurato di servire, il popolo italiano. Anche ammesso che qualcuno lo consideri soltanto un rischio, e non una certezza, anche in quel caso nessun governante ha il diritto di farlo correre al proprio popolo.   continua...

EDITORIALE

Una idea
grottesca ed infame:
il fascismo islamico


di Ida Magli
ItalianiLiberi | 14.08.2006



  Non so con sicurezza chi sia stato ad avere un’idea così grottesca ed infame. A quanto si legge su diversi giornali pare che sia stato qualche storico; ma per quanti misfatti siano stati compiuti attraverso i secoli nel falsificare la storia, non sembra possibile giungere a farlo nella contemporaneità, davanti agli occhi di quelli stessi che la stanno vivendo. Eppure è proprio questo che si sta tentando di fare: cambiare totalmente le carte in tavola e fornire interpretazioni false di ciò che accade cambiandone i significati. Inutile soffermarsi sugli strani arrampicamenti sugli specchi compiuti dai commentatori per trovare qualche giustificazione logica alla definizione di “fascisti“ affibbiata ai musulmani ribelli che combattono contro l’Occidente. Giustificazioni logiche non ne esistono e avrebbero dovuto essere proprio gli italiani a negarle se non altro perché quando si parla di fascismo, si parla di loro. Invece no. Come al solito, agli italiani si affibbiano tutti i caratteri deteriori senza neanche la serietà dell’intento.   continua...

PS/ Invito i lettori di questo articolo a scrivere e a far scrivere il maggior numero possibile di lettere ai direttori dei giornali protestando contro questa idea e chiedendo che non adoperino più il termine di "islamofascisti".

EDITORIALE

Riflessioni dolorose
ma indispensabili
sulla situazione
degli Italiani


di Ida Magli
ItalianiLiberi | 23.07.2006



  Provo a fare un quadro, sintetico e il più possibile chiaro della situazione che stiamo vivendo, sia per rispondere alle obiezioni e ai dubbi di coloro che ci hanno scritto ( le lettere pubblicate qui a fianco rappresentano il punto di vista di molti altri), sia perché siamo ormai giunti al momento che altre volte i popoli hanno sperimentato: trovare un’ultima strada per salvarsi e al tempo stesso lasciare una testimonianza di se stessi, dei motivi della propria fine.
continua...

 EDITORIALE

Salvare l'Italia: come?

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 20.06.2006



  Mi si chiede di dire, di fare qualcosa. Io posso ripetere, in maniera forse ancora più chiara (e più disperata) di quanto non abbia già fatto tante volte quello che nessuno vuole credere. L’Italia è perduta, l'Europa, con tutta la sua storia, la sua cultura, il suo pensiero, i suoi poeti, i suoi scrittori, la sua arte, la sua musica, i suoi figli, è perduta. Sono perdute perché questa era la meta che si erano prefissi coloro che hanno progettato l’Unione Europea. Distruggere l’Occidente (la cultura occidentale è quella dell’Europa d’Occidente) affinché si realizzasse sulla nostra terra lo scontro, e la vittoria (vittoria sicurissima) dell’Oriente musulmano contro l’America.
continua...

 EDITORIALE

Storia e significato
di una vittoria


di Ida Magli
ItalianiLiberi | 13.05.2006



  Molti lettori del Sito, amici, studiosi, conoscenti, sacerdoti, mi sollecitano a “dire qualcosa”, a commentare in qualche modo la situazione attuale. Eppure non mi sembra che ci sia molto da dire. In Italia il Comunismo c’è da moltissimo tempo: in pratica fin da quando è nato. Il periodo fascista e la seconda guerra mondiale ne hanno segnato soltanto una pausa. Una pausa imposta con la forza e subìta accumulando sdegno, volontà di rivincita, convinzione che sarebbe finalmente giunto il momento della giustizia, della verità.
  La interpretazione della guerra e del suo esito come storia della lotta e della vittoria dei “partigiani” ne è una testimonianza evidente. Anzi: non ne è soltanto una testimonianza, ma anche – ed è questo che non si è mai voluto studiare, ossia capire davvero – una leggenda di fondazione mitica, quindi irrazionale e sacra.

continua...

EDITORIALE

Il buonsenso degli Italiani
e l'insipienza dei politici


di Ida Magli
ItalianiLiberi | 17.03.2006


So che è mio dovere commentare in qualche modo l’esito della consultazione elettorale, ma confesso che lo faccio con grande fatica, sapendo che non ci sono ormai che pochissime speranze perché l’Italia abbia ancora un futuro come “Italia”. Quello che mi addolora di più, poi, è avere avuto la prova del buon senso degli Italiani, della loro volontà di agire anche in extremis per questa salvezza malgrado l’insipienza, gli errori, gli interessi di parte con i quali si sono comportati i politici.
continua...

 STORIA



Riportiamo la dichiarazione che Palmiro Togliatti, Segretario del Partito Comunista italiano per moltissimi anni, ha fatto durante il 16° Congresso del Partito bolscevico russo con un solo commento. Nessun esule ha un tale disprezzo per la propria Patria da rinunciarvi con così profonda soddisfazione. Essere orgoglioso di diventare cittadino sovietico, poi, dopo la strage di milioni di contadini, dopo la persecuzione e l'uccisione di poveri fedeli della Chiesa, colpevoli soltanto di essere quello che erano da secoli nella società russa, fa di Togliatti un uomo del quale siamo noi, Italiani, a vergognarci.



EDITORIALE

Riflessioni per il voto
alle prossime elezioni


di Ida Magli
ItalianiLiberi | 09.03.2006


Esporrò il più sinteticamente possibile la situazione attuale, nell’intento di fare cosa utile a tutti coloro che leggono il nostro Sito quale che sia il loro orientamento politico preferenziale. Le prossime elezioni, infatti, si presentano con una caratteristica precisa: sono quasi certamente l’ultima occasione per tentare (sottolineo “tentare” in quanto non dipende ormai quasi per nulla da noi cambiare il prossimo destino dell’Italia) di far capire non soltanto agli Italiani, non soltanto ai nostri politici, ma anche e soprattutto al resto del mondo occidentale che ci guarda, cosa sta per avvenire in un Paese, in un Territorio - quello Italiano - che è stato sempre e che sarà inevitabilmente anche domani il centro del conflitto.
continua...

EDITORIALE

L'Europa è un bluff

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 25.02.2006


No, carissimi amici degli Italiani Liberi, non è purtroppo un titolo mio. Invidio moltissimo quelli che l’hanno inventato, ma non è mio. E’ il titolo che hanno dato all’ultimo numero della rivista Limes, uscito in questi giorni, firme assolutamente insospettabili di ostilità all’Europa. Basta guardare i nomi che figurano nel comitato scientifico: da Luciano Canfora a Enrico Letta, da Angelo Panebianco a Romano Prodi...
   Che cosa è successo, dunque? Forse si sono finalmente accorti che non si può andare avanti verso “il nulla” senza fermarsi almeno un momento a riflettere? Da come si sta svolgendo la campagna elettorale sembrerebbe di no: sull’Unione europea nessuno dice una parola, né da una parte né dall’altra. Un silenzio talmente concorde, mentre tutt’intorno rimbombano i devastanti effetti del trattato di Maastricht, della moneta unica, della liberalizzazione dei mercati, della eliminazione dei confini

continua...

 EDITORIALE

Dio è amore
e le parole del Papa
sono soldi


di Ida Magli
ItalianiLiberi | 22.01.2006


Il quotidiano La Stampa ha pubblicato ieri (21 Gennaio 2006) un lungo articolo riguardo alle normative decise con un decreto vaticano intorno alla pubblicazione di “tutti gli atti e i documenti attraverso i quali il Pontefice esercita il proprio Magistero”. Proprio così: quelli in cui esercita il proprio Magistero. Non come autore, quindi, di poesie, di romanzi o di qualsiasi altra forma letteraria, ma come Sacerdote, come Rappresentante di Dio, come messaggero di Gesù.
continua...


 EDITORIALE

I discorsi dei Potenti

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 01.01.2006

Abbiamo avuto sotto gli occhi in questi giorni in che modo si falsifichi la storia. Un modo che è giunto al suo compimento con quanto hanno detto solennemente ai loro sudditi i detentori del potere la sera dell’ultimo dell’anno. Noi non dobbiamo avere il minimo dubbio: è stato sempre così. La storia che conosciamo è falsa perché è quella che ci viene tramandata dai detentori del potere, con la certezza che essi vi infondono che l’unica cosa giusta sia quello che hanno fatto e alla quale i sudditi debbono credere, ringraziandoli.
continua...

 EDITORIALE

Le rivelazioni
del Corriere Economia


di Ida Magli
ItalianiLiberi | 15.12.2005



Ci fa piacere far conoscere ai nostri Lettori questo articolo sulla questione delle monete forti e deboli scritto da un fine analista finanziario come Geminello Alvi, in quanto vi sonno espressi chiaramente dei giudizi del tutto negativi sia sull’euro che sull’Unione europea. In sintesi: i ricchi venditori di petrolio degli Emirati e qualche altro riccone residente in Russia investono in dollari. In circa un anno la proporzione dei depositi Opec detenuti in dollari è cresciuta dal 61,5% al 69,5%; la parte detenuta in euro è calata dal 24 al 16%. Che l’Unione europea sia un disegno in fallimento, dopo i referendum, è elementare intuito - ne deduce Alvi - qualcosa che capiscono anche a Mosca o negli Emirati. continua...


 EDITORIALE

La Val di Susa e l'Europa

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 8.12.2005



C’è qualcuno che dica la verità sul comportamento dei politici nei riguardi della questione della Val di Susa? No, mille volte no.
Proviamo allora a dirla noi. E’ tanto facile che si riassume in una sola parola: Europa. Si debbono eliminare i confini fra gli Stati per realizzare quell’Europa che da anni procura a tutti i popoli danni e amarezze di ogni genere. E’ per questo, esclusivamente per questo che è stato progettato il più pazzo tunnel sotto le Alpi che si potesse immaginare.
La violenza di questa operazione è analoga alla violenza con la quale l’unione europea, pezzo per pezzo, Trattato per Trattato, Istituzione per Istituzione, è stata pensata e portata avanti fino ad oggi. 
continua...

 EDITORIALE

Gesù
non ha dialogato
con Pilato


di Ida Magli
ItalianiLiberi | 18.11.2005



E’ l’umanità che ha abbandonato la Chiesa o è la Chiesa che ha abbandonato l’umanità?”  Parole del poeta Thomas Eliot fatte proprie da Luigi Giussani, e riportate in un articolo di Antonio Socci su “il Giornale” del 18 Novembre.
Non le conoscevo, così come non conoscevo la spiegazione data da Giussani a questa terribile domanda: “La Chiesa ha cominciato ad abbandonare l’umanità perché ha dimenticato chi era Cristo... ha avuto vergogna di Cristo…”. Io non so se si sia ancora in tempo,  ma queste parole debbono essere gridate ovunque, con forza, da coloro che si ritengono cristiani, perché nessun altro lo può fare, come la storia della Chiesa ha dimostrato attraverso i lunghi secoli che ne sostanziano il passato. Ciò che l’ha salvata, nelle crisi più gravi, è stato sempre qualcuno al di fuori della gerarchia, ma armato soltanto della fede in Gesù e attraverso di quella capace di vedere e denunziare gli errori, le debolezze, i tradimenti della Chiesa-Istituzione.
continua...

 EDITORIALE

Chi ha detto che
il comunismo è morto?


di Ida Magli
ItalianiLiberi | 13.11.2005



Berlusconi ha impostato la conferenza che ha tenuto in questi giorni al convegno dei circoli di Forza Italia, sulla persistenza della mentalità comunista in buona parte della Sinistra italiana. Ha quindi ricordato che il Comunismo è crollato drammaticamente nell’Unione Sovietica lasciando dietro di sé terribili eccidi, tirannia, povertà, per cui non ha senso riporre fiducia in coloro che non l’hanno del tutto rinnegato. Discorsi ovvi,  si direbbe. Ma non è così. continua...









LA DITTATURA EUROPEA
di Ida Magli
BUR 2010


















Bernard Connolly Chief Global Strategist AIG




10.11.2011 -Pubblichiamo qui il testo ufficiale del Rapporto al Parlamento europeo dei Periti Indipendenti che hanno accertato la responsabilità collegiale dei Commissari (i Ministri) nei casi di frode, cattiva gestione e nepotismo in seno alla Commissione europea presieduta dal francese Jacques Santer e di cui facevano parte due italiani: Mario Monti ed Emma Bonino. A causa di questo Rapporto la Commissione è stata costretta a dimettersi con oltre un anno di anticipo sui cinque anni di scadenza del mandato, ma ai Commissari è stata "concessa" ugualmente la pensione oppure l'opzione al seggio di parlamentare europeo. Amministrazione da burla della giustizia che rispecchia la gestione da burla e l'immensa corruzione morale, che va molto al di là di quella concreta, con cui è governato l'impero europeo.








La Chiesa e la pubblicità

Gli spot televisivi che incitano i cittadini a dare l’otto per mille alla Chiesa Cattolica sono presenti da oltre un mese a ogni ora, in ogni rete, in ogni canale, con un tale affollamento da configurarsi come un vero e proprio plagio. Un plagio che dovrebbe essere impedito e condannato alla stregua di qualsiasi plagio dalle autorità di controllo sui mezzi d’informazione. La cosa più sconcertante è che l’assillante ri

> La Dittatura europea:
intervista a Ida Magli
(podcast RadioRai, "28minuti" di Barbara Palombelli)

Rai radio2

> La dittatura europea:
   intervista a Ida Magli
(Adversus.it)

di Alessio Cristianini
ADVERSUS | 14.01.2011

"Bisogna ritornare immediatamente alla propria sovranità monetaria lasciando l'euro, come ha proposto anche l'ex ministro ed economista Paolo Savona; e se non si vuole abbandonare del tutto l'Unione, sospendere il trattato di Schengen, ripristinando i confini territoriali e il controllo delle persone e delle merci..."





LA DITTATURA EUROPEA

di Ida Magli


BUR 2010
IN LIBRERIA DAL  24 NOVEMBRE 2010

"L'Unione Europea, proposta più di cinquant'anni fa come un grande passo verso il futuro, nel 2007 ci è stata imposta come un processo giusto e inesorabile...
Oggi, i risultati sono davanti agli occhi di tutti, eppure in molti faticano a vederli, perché ormai la macchina degli interessi politici ed economici che l'ha messa in moto ha censurato le coscienze anche degli italiani, che accettano l'Unione come un dato di fatto, e con essa la perdita dell'identità nazionale, così come diversi diritti personali.
In questo personalissimo e forte pamphlet, Ida Magli, tra i primi e più autorevoli oppositori dell'Unione, risale all'origine di questo disastro, andando a cercare, nella storia e nei suoi incontri, i principali colpevoli, senza sconti a nessuno, dalla cattiva politica alla Chiesa, dagli intellettuali pavidi ai banchieri pronti a imporre su tutti la lorolegge. Il risultato è la storia di come un progetto nato solo sulle carte geografiche ha contribuito a renderci più poveri, meno sicuri, e certamente meno liberi".

il Giornale, 22/11/2010
"ANTROPOLOGIA DEL POTERE: MA QUALE EUROPA DEMOCRATICA. E' IN MANO A BANCHE E MASSONI"

> Il libro "la Dittatura europea" di Ida Magli, edito dalla BUR- Rizzoli è stato presentato a Milano il 5 Marzo 2011 nella sala Pirelli del Consiglio Regionale della Lombardia. Sono intervenuti con l'autrice: il Presidente della Regione Davide Boni, il parlamentare Mario Borghezio, il Direttore dell'Ufficio Stampa della Regione Gian Luca Savoini  con una introduzione di Max Bastoni


 email  Chiediamo ai nostri lettori che vogliono aiutarci nella nostra lotta contro l’Unione Europea, di tradurre in una qualsiasi delle lingue che conoscono, anche e soprattutto se è di quelle meno note, come per esempio il polacco, il ceco, il serbo, l’ungherese, il russo, di tradurre qualcuno degli articoli che pubblichiamo o di mandarci il testo originale e la traduzione in italiano di articoli riguardanti argomenti di nostro interesse che hanno occasione di leggere nella stampa straniera. E’ chiaro, ormai, che entrando in vigore il trattato di Lisbona, la nostra azione non può essere altro che tentare, unendoci agli altri movimenti anti UE esistenti in Europa, di convincere qualcuno ad aiutare la nascita di un partito in Italia che si proponga questo scopo.  

UALTRE TRADUZIONI PUBBLICATE:

 Towards the End of the Battle?  (27.10.2009)

 President Klaus and the Last Signature  (21.10.2009)

Teaching the Koran in Italian Public Schools (18.10.2009) 

 The Irish and the Silence about Europe (02.10.2009)

 Integration is a Mirage (21.09.2009)
  Let us calm down: this it is not racism at all (03.09.2009)

 Our Weakness is their Strength (18.08.2009)

 The Irish, Us, and Europe (29.06.2009)

 170 million “NO’s” to Europe (12.06.2009)

 L'Empire euro-américain est aux portes (02.04.2009)

  L’hypocrisie de la tolérance (19.01.2009)




  stampa
Le armi, le guerre e il Ponte sullo Stretto di Messina

di Antonio Mazzeo
infoaut.org | 12.11.2008


  stampa
Czech MPs mull suspension of Klaus' powers over Lisbon treaty

di Andrew Rettman
EUOBSERVER | 25.06.2009


  stampa
Says the EU is not a product to sell in Iceland
membership EU: gli ultimi sondaggi in Islanda confermano l'opposizione della maggioranza degli Islandesi

Source:
Fá núll í almannatengslum (Jónas.is 12/04/09)
Posted by Hjörtur J. Guðmundsson at 4/13/2009

  stampa
Strasburgo, quel buco a spese dei contribuenti
Le speculazioni finanziarie colpiscono anche la previdenza integrativa degli europarlamentari 


di Ivo Caizzi
CorrierEconomia | 30.03.2009


  stampa
UE: cambiale islandese per eludere i “no” referendari


di Maurizio De Santis

Tratto da Giustizia Giusta
2 marzo 2009



  stampa
Crac Madoff, perde 1,4 MLD e si toglie
la vita


Link: Libero News 

 Tra le vittime della truffa organizzata da Bernard Madoff c'é anche Liliane Bettencourt, l'erede dell'Oreal considerata la donna più ricca del mondo. Lo afferma Bloomberg citando fonti vicine al dossier, secondo le quali la Bettencourt avrebbe investito parte della sua fortuna da 22,9 miliardi di dollari con Madoff attraverso Thierry Magon de La Villehuchet, il finanziere trovato morto, probabilmente suicida, ieri a New York.
continua


  NOTIZIE


Presidente Repubblica Ceca: nell'Europa sempre meno democrazia
e libertà


Link: Czech President: Democracy and Freedom Are Losing Ground in Europe

 Il presidente della Repubblica Ceca Vaclas Klaus, uno dei pochissimi uomini politici decenti d'Europa, è stato attaccato rabbiosamente da vari leader europeisti, capeggiati dall'ex sessantottino Cohn-Bendit "il rosso", in un recente incontro di vertice. La Repubblica Ceca è attualmente alla presidenza della Commissione europea, e Klaus aveva detto che i cittadini europei sono preoccupati per il carattere illiberale della UE.

  STAMPA


Vi spiego quant'è inutile essere deputato


 
di Paolo Guzzanti
Il Giornale  |  02-12-2008

 Io sono un parlamentarista fanatico e controcorrente. Sono cresciuto nel culto del Parlamento inglese, quello sulla cui porta la regina deve bussare tre volte prima di essere ammessa. E sono depresso e arrabbiato per lo sfacelo dell’immagine del Parlamento italiano. La verità? Oggi questa istituzione non serve quasi a niente. Gli italiani si concentrano sul preteso scandalo dei pianisti e allora confesso: quando vado al bagno a fare pipì dopo quattro ore inchiodato sulla panca, il mio vicino se occorre vota per me e io per lui quando gli rendo la cortesia. Suonano il piano quelli della maggioranza e quelli dell’opposizione. Io credo che sia una sorta di ultima trincea mentale di difesa. Io vorrei che il Parlamento riacquistasse la sua dignità perduta, la sua funzione smarrita (non da oggi: da quando frequento le camere è sempre la stessa solfa) e la sua dignità.
continua

  STAMPA


Crisi e moneta
di plastica


 
di Raffaele Ragni
Rinascita  |  03-12-2008

 Le crisi di borsa si somigliano tutte. L’evento speculativo segue sempre la stessa dinamica, dall’euforia al crollo, fino ad una ripresa illusoria che prepara un nuovo crollo. Gli economisti si rivelano sempre incapaci, sia di prevedere la crisi che di risolverla, offrendo falsi rimedi ed evitando accuratamente di spiegare il fenomeno in maniera comprensibile anche ai non addetti ai lavori.
continua

  STAMPA


Quei dubbi sulla morte censurati
da 40 anni


 
di Stefano Lorenzetto
Il Giornale  |   04-09-2008

 È giusto dichiarare una persona morta in base a una legge che ha lo scopo di favorire i trapianti? Un quesito spesso ignorato dalla stampa.
A me pare che il vero scandalo sia questo: c’è voluto un quotidiano straniero (L’Osservatore Romano), diretto da un docente universitario di filologia patristica prestato al giornalismo (Giovanni Maria Vian), per porre con forza l’interrogativo che da 40 anni viene censurato dagli organi d’informazione italiani: è giusto dichiarare morta una persona in base a una convenzione di legge che ha il solo scopo di favorire i trapianti d’organo? Perciò dobbiamo essere grati a Lucetta Scaraffia, componente del Comitato nazionale di bioetica, che s’è assunta questa scomoda incombenza sulla prima pagina del foglio vaticano e ora deve sopportare il peso delle critiche e degli insulti.
continua

  STAMPA


L'Ue pagherà gli stipendi all'autorità palestinese


Un aumento di 40milioni di euro per pagare gli statali, che si aggiungono ai 256 milioni di euro già elargiti quest'anno per altre vie.

di
Lucia Kubosova
Euobserver | 21-08-2008


  STAMPA

Bukovsky e la politica imperialista
di Mosca


di Alessandra Nucci
Italia Oggi | 15-08-2008


  STAMPA

INCENTIVI

La Ue rimborsa chi vuole estirparli, e la regione non dichiara le aree "off limits"


L'Emilia sceglie di non tutelare i vigneti

di Alessandro Goldoni
QN - Il Resto del Carlino | 07-08-2008


  STAMPA

Esempi di quelle barzellette sui matti prodotte in abbondanza dal parlamento europeo...

Povera Europa
ferma ai cetrioli


di Massimiliano Lussana
Il Giornale  |   26-06-2008


  STAMPA

Italian Lisbon vote builds pressure on Ireland

Euobserver.com

Il voto unanime del Senato italiano a favore del Trattato di Lisbona mercoledì 23 luglio dovrebbe aiutare a costringere l'Irlanda a ri-votare, dichiarano i politici italiani.

No vuol dire No

Euobserver.com


  STAMPA

Europa, ma quanto ci costi: un rosso da 30 miliardi di euro

di Giacomo Susca
Il Giornale  |   11-08-2008


  STAMPA

Ma l'Europa
è ancora in Europa?


di Alain Finkielkraut
Il Giornale  |   14-07-2008


  lettere

La distruzione
della scuola italiana


di Raffaello Volpe
10 Luglio 2008

  stampa

Il movimento "No Euro" inneggia alla bocciatura irlandese dell'Euro

Nuovo AbruzzoPress | 17 Giugno 2008


  stampa

Ue, il timido allarme
della Corte dei conti

L’eurobilancio bocciato da 13 anni

Tra indennità e esenzioni,
un impiegato neoassunto può guadagnare 4.000 euro netti

Gli stipendi gonfiati di Bruxelles. A partire dagli uscieri

di Ivo Caizzi
 CorrierEconomia | 24 Giugno 2008


  stampa

Dopo il referendum irlandese sul Trattato di Lisbona

di Christopher Booker
 Daily Telegraph | 15 Giugno 2008


  stampa

Filippine: i vescovi denunciano il commercio di organi. Le principali vittime sono i bambini

Zenith.org | 01.02.2008

Rendiamo noto questo comunicato che si riferisce a un articolo sul traffico di organi apparso nell’Osservatore Romano e al quale, secondo il solito, non è stato dato nessun rilievo dalla stampa italiana.

 continua...

  stampa

Kristel Marcarini 19 anni in coma per ectasy - morta per espianto

LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE

COMUNICATO STAMPA | 18 Aprile 2008


  stampa

I colletti bianchi
e il secondo livello
dell'ecomafia


di Ernesto Ferrante
 Rinascita | 04 Marzo 2008

Pentiti, “colletti bianchi” della Pubblica Amministrazione, complici e fiancheggiatori, certificazioni false, migliaia di tonnellate di rifiuti provenienti dal milanese sversate in una discarica casertana, una catena alimentare avvelenata ed un futuro sempre più cupo per i campani. Questo lo scenario emerso dalle indagini della procura napoletana che, per la prima volta, hanno accertato “ufficialmente” il legame tra il clan dei Casalesi ed il business dei rifiuti sversati illegalmente. Lo smaltimento illecito dei rifiuti in Campania “è dovuto anche alla complicità” di chi è preposto al controllo, ma anche al comportamento compiacente o anche gravemente omissivo o semplicemente ‘leggero’ di altri, anche nell’ambito delle istituzioni”. E’ quanto ha scritto il gip nel provvedimento cautelare eseguito lunedì dai carabinieri nell’operazione “Ecoboss” che coinvolge il clan dei Casalesi. “Va rimarcata, in primo luogo - si legge nel provvedimento - sia la carenza di verifiche che la grande difficoltà nel ricostruire i flussi dei rifiuti da parte delle autorità preposte al controllo, ed in tale contesto non può sottacersi che proprio appartenenti alla pubblica amministrazione in alcune circostanze sono i primi conniventi di queste organizzazioni criminali continua...

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Commercio di vite

by Paolo Lambruschi
 Avvenire | 15 Febbraio 2008

VIENNA - Un buco nero i cui contorni  cominciano a delinearsi. In  apparenza il traffico d'organi  è una branca minore nella giungla globale della tratta di esseri umani  che per le Nazioni Unite vale quasi 32 miliardi di dollari all'anno. Ma è in crescita fortissima. Come quello a scopo sessuale, inganna i più poveri, persone disperate, indebitate o economicamente prive di supporti, spesso analfabete o mentalmente ritardate, che popolano le baraccopoli di fango e lamiera del mondo. E li convince a risolvere i problemi di sopravvivenza vendendo a un malato una parte di sé. Ma spesso la menomazione mette ai margini e non viene neppure retribuita  secondo le promesse. years in the European Parliament, nothing could shock me any more. continua...


 trapianti

 La storia «Affari»
in Nepal: 2.000 euro
per un rene

di Stefano Vecchia
Avvenire | 15 Febbraio 2008

continua...

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Il dualismo
tra Unione europea
e Wto (organizzazione mondiale del commercio) rallenta il mercato globale


Wto/Omc: Organizzazione mondiale del commercio


di Dario Ciccarelli
Il Sole 24Ore | 29.01.2008

 In una società per azioni, i diritti e i doveri appartengono agli azionisti. In un'assemblea di condominio ai condomini. Nelle organizzazioni internazionali e nel diritto inter-nazionale alle Nazioni. Finora tutto chiaro. Se aggiungiamo però che oggi esiste un mercato globale, il cui funzionamento è assicurato dal diritto internazionale, emerge inevitabile un dubbio: cos'è l'Unione europea?  continua...

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Despostism
in the European Parliament


by Daniel Hannana
 | 25.01.2008

 I thought that, after eight years in the European Parliament, nothing could shock me any more. continua...

  stampa


Flash di Televideo RAI
| 15.12.2007

 Stanno arrivando, al ritmo di 15'000 al minuto le domande di assunzione dei lavoratori extra-comunitari non stagionali, pervenute online al ministero dell'Interno.
Da oggi possono essere inviate le domande dei cittadini dei paesi con cuil'Italia ha sottoscritto accordi bilaterali: Albania, Algeria, Bangladesh, Egitto, Filippine, Ghana, Marocco, Moldavia, Nigeria, Pakistan, Senegal, Somalia, Sry Lanka e Tunisia.
Tutti gli altri dovranno attendere le altre due date stabilite: 18 e 21 dicembre. Indicazioni sul sito del Viminale. Il decreto flussi fissa in 170'000 gli ingressi dei lavoratori extra-comunitari non stagionali per l'anno in corso.

 

  stampa

E sulla vigilanza l'Europa si disfa

di Giuseppe Sarcina
Corriere Economia
 | 10.12.2007

 Sui controlli finanziari l'Europa ci lascia da soli. Nel giro di pochi giorni è apparso con chiarezza come l'Unione Europea sia troppo divisa al suo interno per poter assumere una linea comune sul difficile terreno della vigilanza. All'inizio della settimana la proposta di un "manuale anti-crisi" portata a Bruxelles dal ministro dell'economia Tommaso Padoa-Schioppa ha ottenuto il consenso della commissione, della banca centrale europea, di governi importanti come quello della Francia. Ma non ha superato le resistenze della Gran Bretagna e lo scetticismo della Germania. Risultato: il dibattito su come rafforzare le reti di protezione, in modo da avvistare per tempo altri casi "sub-prime", è stato rinviato ad aprile. Nel linguaggio comunitario è un modo per dire: l'accordo non c'è, per ora lasciamo perdere. Più o meno la stessa cosa è
successa sul versante dei "fondi sovrani", veicoli carichi di liquidità (si calcola almeno due trilioni di dollari, una cifra incredibile) e che rispondono ai governi di Cina, Paesi del Golfo, Russia. Anche in questo caso la frattura interna alla Ue ha vanificato il tentativo di imporre regole di trasparenza. E, ancora una volta, sono gli inglesi a guidare il fronte "aperturista" che ha avuto facilmente la meglio sulle preoccupazioni della cancelliera tedesca Angela Merkel. Bruxelles, dunque, si fa da parte. E i governi restano in campo da soli, con le loro strategie. L'Italia rischia di rimanere spiazzata. Urge un piano di riserva.

 

  stampa

Immigrazione: protesta la polizia tedesca

di Maurizio Blondet
 | 21.11.2007

 GERMANIA - Il sindacato che rappresenta le 40 mila guardie di confine germaniche terrà una manifestazione a Frankfurt am den-Oder, cittadina al confine con la Polonia. Motivo: protestare contro l'ampliamento della zona di libera circolazione di Schengen (1).
Da dicembre infatti ben nove Paesi nuovi entreranno nella zona, e i suoi cittadini potranno circolare in Europa con la sola carta d'identità.
Si tratta di Slovacchia, Slovenia, Estonia, Ungheria, Lituania e Lettonia, Polonia, repubblica ceka e Malta.
Poiché molti di questi Stati confinano con la Russia, la Bielorussia e l'Ucraina, i poliziotti tedeschi temono una «ondata di criminalità».
continua...

  stampa

La nuova Schengen e la lezione rumena

di Giuseppe Sarcina
Corriere economia | 12.11.2007

 Parlando della «crisi romena» il premier Romano Prodi ha commentato: chi poteva immaginare che da quel Paese sarebbero arrivati così tanti immigrati? In modo implicito ha risposto l'ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in un'intervista pubblicata dalla «Stampa»: «Sull'allargamento europeo siamo stati precipitosi».  continua...

  stampa

Tutta colpa
del liberismo


di Geminello Alvi
il Giornale | 03.11.2007

 Ed eccoci a vagare nelle strade che erano le nostre, tra stranieri sempre più a loro agio, mentre noi siamo ridotti a felicitarci di ritrovare almeno ogni tanto un viso consueto. Così il vicino a cui non avevamo mai badato diventa prezioso, rassicurante. Perché almeno lui è italiano, come l'altro passante che a sua volta ci riconosce e pure lui si riconforta: i nostri visi per fortuna sono restati quelli di una volta, di prima dell'euro, della Ue larga, e della globalizzazione. continua...

  stampa

L'orgoglio di essere (solo) italiani

di Paolo Granzotto
il Giornale | 21.10.2007

  LETTERE

Disegno di Legge Prodi-Levi contro internet
20 Ottobre 2007
di F.S.


Vorrebbe per favore farci sapere la sua posizione e opinione su un fatto in fieri a mio giudizio gravissimo come il disegno di legge, praticamente contro internet, cosi rapidamente già abbozzato e di cui ci dà allarme Beppe Grillo dal suo blog?

R: Non conosco maggiori particolari di quelli che ho letto sui giornali, ma ritengo che non sia possibile sbagliarsi sugli scopi di governanti per definizione traditori e tirannici come quelli che l'Italia subisce quasi senza reazione. La legge che obbliga la registrazione di un sito presso il Tribunale esiste da sempre come può vedere anche sotto il nome del nostro. E' una legge normale dell'editoria che fino ad oggi tutti abbiamo ritenuto giusta e sufficiente a garantire gli interessi sia dei redattori che dei lettori. Passare ad altre norme, che per giunta saranno sotto il controllo di un "garante", istituzione grottesca in uno stato di diritto e che è stata inventata appositamente per far guadagnare enormi stipendi al titolare e a fare garantire soltanto quello che si vuole "garantire", significa ciò che tutti abbiamo intuito: la rete comincia a fare paura ai politici e va imbavagliata. E sicuramente il caso Grillo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Cosa si può fare? Io sinceramente sono convinta che ormai la legittimità di governo e di democrazia in Italia non esista più. Se nessuno ha protestato su un fatto così illegittimo come quello di cambiare i partiti che reggono il Governo senza che prima fosse dimesso il Governo stesso,significa appunto che non esistono più neanche le apparenze formali della legittimità e che le Istituzioni sono tutte affidate all'improvvisazione di ciò che sembra utile sul momento per sopraffare i cittadini in una eventuale, e forse prossima, ribellione.
Io non credo più neanche alle proteste a parole, dette o scritte, alle manifestazioni di piazza che non abbiano ben chiaro lo scopo concreto che sono decise ad ottenere. Il fenomeno Grillo è utile, ma assolutamente insufficiente a riportare alla legittimità la vita sociale e politica in Italia. Dunque, protestiamo sì; ma ben sapendo che ai nostri governanti le proteste giungono soltanto come il ronzio di qualche mosca: sanno bene di possedere tutto il potere per metterlo a tacere.
Non voglio dilungarmi di più, anche perché è mia intenzione spiegare meglio ai lettori degli Italiani Liberi il mio pensiero sulla illegittimità del governo e della democrazia in Italia.
Ida Magli


  stampa

Segnale di resa

di Giordano Bruno Guerri
il Giornale | 12.09.2007

  Nella nostra civilissima Europa si può, per fortuna, manifestare pro o contro tutto. Contro e per le Chiese, le leggi, i governanti. Si può scendere in piazza contro l'Europa, e spazi di manovra pubblica vengono concessi persino a gruppi di neonazisti e di pedfili. Ieri, però, nell'Unione Europea è stato ufficializzato un nuovo tabù: quello di dimostrare contro l'islamizzazione del nostro continente. Beninteso, nel corteo proibito dal sindaco di Bruxelles Freddy Thielemans, per l'anniversario dell'11 settembre, ci sarebbero stati anche elementi di deprecabile xenofobia, razzisti e estremisti di destra con i quali è meglio non avere a che fare. La Sioe (Stop the islamization in Europe), però, aveva lo scopo più che condivisibile di presentare al Parlamento comunitario una petizione contro le leggi possibiliste sulla sharia, che hanno già avuto applicazioni ambigue in Danimarca, in Germania, e anche in Italia, sulla poligamia e sul «diritto» di picchiare moglie e figli. Non si trattava, dunque, delle vecchie diatribe - peraltro importanti - sulla liceità del velo o sui simboli religiosi negli edifici pubblici, ma di una questione che entra nel cuore del nostro diritto e della nostra civiltà. continua...

  economia

Eurolandia cresce meno
Un nuovo rialzo dei tassi
diventa più difficile
(.pdf)

di Rodolfo Parietti
il Giornale | 05.09.2007


A Est la moneta unica
è già fuori moda
(.pdf)


Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca temono che le pesanti condizioni per l’adesione frenino lo sviluppo

di Marcello Foa
il Giornale | 05.09.2007

  stampa

Ida Magli: "Islam, stupida ingenuità Ue"

«E' la stessa Unione Europea a voler islamizzare il nostro continente. Le autorità dimostrano vigliaccheria, inutile cercare di sensibilizzarle»

di Mirko Molteni
la Padania | 31.08.2007

  11 Settembre a bruxelles

Divieto di critica all'islamizzazione, permesso di critica antiamericana e antiebraica

dal sito SIOE | 18.08.2007

"(...) the mayor Freddy Thielemans had just given permission to a demonstration / march on sunday Sept. the 9th. in Brussels. The demonstration will proclame that it wasn´t Islamists but Americans and Jews who stood behind the act of terrorisms against World Trade Center on Sep. the 11th 2001."

  LEttere

Allarme genocidio

di R.M.
Lettere a ItalianiLiberi | 13.08.2007

"(...) una situazione come quella attuale, preordinata in ogni particolare, che favorisce sotto tutti gli aspetti la consegna del territorio e di tutte le istituzioni (incluso il servizio sanitario di Stato pagato con le tasse dei cittadini anche per quelli che arrivano proditoriamente, di nascosto e che non hanno mai pagato e mai pagheranno neanche un soldo per i servizi che ricevono), non si è mai verificata nella storia. Insomma: il genocidio ha sempre riguardato il comportamento di governanti contro stranieri, oppure verso gruppi di popolazioni stanziate col tempo in seguito a guerre in una parte del territorio e che se ne contendono la proprietà, ma mai, ripeto: mai, in funzione della rapida estinzione del proprio popolo da parte dei suoi governanti, cancellandolo dalla storia"
continua...

  EDITORIALE 

Il sogno oltre
la morte

di Ida Magli
il Giornale | 31.07.2007


Oggi è morto Ingmar Bergman e noi, rimasti adesso, senza di lui, tanto più soli in questi terribili anni Duemila, riconosciamo di non sapere quasi nulla di lui così come non sappiamo quasi nulla di noi stessi. Non sappiamo nulla tranne quello che Bergman ha tentato di dirci in ogni modo, in tutta la sua opera: la Vita è un tragico gioco con la Morte. continua...


 STAMPA

Il Partito
degli immigrati

Il presidente ad Affari: con la Amato-Ferrero 3 milioni di nuovi elettori. Né destra né sinistra, anche se...

Affari Italiani | Giovedí 17.05.2007

 STAMPA

Bukovskij denuncia l'EURSS, il copione sovietico per l'Ue

In una novità editoriale la lucida analisi della dinamica politica eurasiatica

vedi anche:
Presentato “EURSS”, lo scandaloso saggio del dissidente russo

 STAMPA

Il partito dei Romeni

di theriddle
Liberoblog/politica | 13.4.2007

 STAMPA

Diventiamo cinesi per farci rispettare

di Maurizio Blondet
Effedieffe.com | 12.4.2007

 iniziative

La rabbia, l'orgoglio, la ragione: l'incontro del 29 Aprile a Firenze




 stampa

L'Eurabia è in marcia

di Fjordman
| 10.2.2007



 stampa

"Guastafeste" in agguato oggi a Berlino. L'Olanda si aggiunge a polacchi e cechi

di Giuseppe Sarcina
Corriere della Sera
| 24.3.2007



 LIBRI

Gesù di Nazaret

Marzo 2007

E'disponibile in libreria la ristampa del "Gesù di Nazaret" di Ida Magli. Data la sua attualità, ne proponiamo la prefazione 

prefazione Gesù di Nazaret

 stampa

Cara Destra, quante occasioni ti sei fatta sfuggire

di Geminello Alvi
il Giornale
| 15.2.2007

versione PDF


 stampa

Terrorismo e chiacchiere

di Piero Ostellino
Corriere della Sera
| 11.1.2007

La condanna del raid americano in Somalia contro Al Qaeda da parte dell’Onu, dell'Unione europea e di alcuni governi nazionali compreso il nostro — il ministro degli Esteri ha manifestato «la contrarietà dell'Italia a iniziative unilaterali che potrebbero innescare nuove tensioni» — fa tutta la differenza fra chi combatte il terrorismo e chi dice di voler combattere il terrorismo. continua...


 stampa

CIRCONCISIONE RITUALE
Notizie
dalla Asl Torino


Articoli del Corriere della Sera e della Stampa | Ottobre 2006


 stampa

Bush ora può vincere

di Paolo Guzzanti
il Giornale
| 11.11.2006

Lo spettacolo italiano di scomposta allegria per «la sconfitta di Bush» è piuttosto un ritratto della sinistra mediocrità della sinistra italiana: tutto ciò che viene propinato e ammannito in genere da giornali e telegiornali politicamente corretti in questi giorni, è falso. E la sinistra italiana se ne accorgerà proprio a proposito della politica estera americana. continua...


 STAMPA

I senatori copiano i deputati: stipendi più alti

di Gianni Pennacchi
il Giornale
| 04.10.2006

I parlamentari si aumentano le indennità del 4% annuo fino al 2008. La spesa passa da 80 a 83,7 milioni di euro per poi arrivare a 86,7  continua...


 STAMPA

In morte di Oriana Fallaci. L'ateismo cristiano

di Turi Vasile
Agenzia Radicale/suppl. telem.
| 18.9.2006



STAMPA

La carità sbagliata

di Gianni Baget Bozzo
il Giornale
| 22.8.2006


 STAMPA

The Peacekeeping Forces in Lebanon?
To Further EU Grandeur


Brussels is using terrorism

to further its federal ambitions

by Daniel Hannan
The Daily Telegraph

STAMPA

Geminello Alvi - una certa idea dell'economia


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