eDITORIALE
Ma la sinistra sta con i "poteri forti"
di Ida Magli Italiani Liberi | 10/01/2010
Berlusconi
ha annunciato l’intenzione di abbassare le tasse. Un annuncio del quale
sembrerebbe logico che tutti gioissero. Invece, no; Bersani, no. La
riforma non gli va bene perché: “Favorisce i ricchi”. Favorisce i
ricchi, signor Bersani? Ma cosa ha fatto la Sinistra, dalla fine del
vecchio PC ad oggi, se non favorire i ricchi? Aver chiamato Prodi a
guidare il partito è stato il segnale. Qualcuno si è meravigliato
allora che i comunisti si affidassero a un consumato rappresentante
della vecchia Democrazia Cristiana per il loro nuovo corso, ma il
motivo lo si è capito in seguito, in base alla politica cui
l’Italia da allora è stata piegata e della quale i protagonisti
assoluti, da Prodi a Ciampi, sono stati gli uomini della Sinistra:
sottrarre a poco a poco la sovranità, l’indipendenza dello Stato ai
cittadini per consegnarla ai manipolatori della finanza mondiale
attraverso la Banca Centrale Europea; eliminare la moneta nazionale
privando lo Stato dell’unico potere che ne garantisce l’esistenza,
quello di battere moneta; svendere le più importanti proprietà dei
cittadini (dello Stato) affermando che soltanto i privati hanno diritto
a possedere i beni indispensabili alla vita di una società. La
Sinistra, quindi, è schierata dalla parte dei cosiddetti “poteri
forti”, ossia dalla parte di coloro che, attraverso il primato dei
mercati e delle banche, si apprestano a giungere al governo mondiale,
all’omogeneizzazione delle leggi, dei costumi, degli eserciti, dei
popoli. Per questo (la solidarietà non c’entra per nulla) sta sempre
dalla parte degli immigrati. E’ contro gli Italiani perché
globalizzazione significa eliminazione degli Stati, delle Nazioni,
delle identità dei Popoli. Che perda voti è naturale, perciò, anche se
quelli che sarebbero i suoi elettori non capiscono cosa stia
succedendo, così come non riesce a spiegarsi quello che sta succedendo
una gran parte dei cattolici, disorientati di fronte al comportamento
della gerarchia ecclesiastica, il più delle volte analogo a quello
della Sinistra. Anche ai seguaci di Fini non rimane altra possibilità
per comprendere le piroette del loro capo che mettersi dal punto di
vista della mondializzazione. Quelli che si sono convinti, in buona o
in cattiva fede, che tutti vivranno felici e contenti quando si sarà
inaugurato il mondo dell’uguaglianza totale, in cui non ci saranno più
differenze né di popoli, né di nazioni, né di governi, né di monete, né
di costumi, conducono una battaglia durissima, spietata, contro
le “vecchie” idee di patria, di italianità, di sovranità, con
l’aggravante dell’implicita segretezza, ossia senza avere il coraggio
di dirlo apertamente. Il risultato è quello che vediamo: l’opposizione
politica quasi non esiste; non fa proposte perché in pratica non ha un
vero bersaglio. Se la situazione non fosse quella che abbiamo
descritto, toccherebbe alla Sinistra cogliere la palla al balzo della
riduzione delle tasse per indicare l’unico modo possibile: non piccoli
taglietti qua e là, ma riappropriarsi della sovranità monetaria;
ricominciare a battere moneta in proprio, eliminando così il debito
pubblico e gli interessi alla Banca Centrale Europea. La “modernità”
del fisco, di cui parla Berlusconi, non può essere altro che questa.
Sono stati Ciampi e Prodi a sottrarre la sovranità monetaria agli
Italiani, tradendo la Costituzione laddove afferma che “la sovranità
appartiene al popolo” (né si dica, prendendoci per imbecilli, che il
denaro che usiamo fa parte della politica estera). La Banca Centrale
Europea, come tutte le Banche Centrali dei vari Stati, appartiene ad
azionisti privati che fanno pagare ai cittadini la moneta che
“prestano” agli Stati creandola dal nulla e addebitando anche
l’”interesse” sul prestito. Si tratta di un argomento che è diventato
oggetto di appassionati dibattiti in innumerevoli pubblicazioni e in
centinaia di siti internet a causa della sua fondamentale importanza
per la vita dei popoli. E’ inutile e ingiusto, quindi, continuare a
mantenere il silenzio da parte dei politici e dei mezzi d’informazione.
Ci rendiamo conto che a Bersani non piaccia aiutare Tremonti, al quale
la BCE ha perfino impedito, a suo tempo, di stampare i biglietti da uno
e due euro. Ma Tremonti questa volta può esserne sicuro: è una
battaglia nella quale gli Italiani saranno tutti con lui.
Ida Magli 10 gennaio 2010
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