17 Giugno ‘08 - Anno XXIX n. 179 – http://www.abruzzopress.info email: abruzzopress@yahoo.it
Con
un comunicato diramato con il titolo “Grazie Irlanda”, il Movimento
“No-Euro” inneggia alla bocciatura dell’Euro da parte del popolo
irlandese. Ecco il testo integrale del comunicato: "5° Referendum su Euro ed Europa nei paesi dell’Unione Europea e 4ª sconfitta dell’Europa dei grandi potentati. Dopo
la bocciatura dell’Euro di Svezia e Danimarca che oggi, pur restando a
pieno titolo nell’Unione Europea ma senza Euro e con le loro monete
deboli, hanno tutti i parametri economici positivi a differenza di
tutti gli altri paesi dell’area Euro. Alcune settimane or sono
usciti i dati relativi al valore degli stipendi in tutti i pese della
UE e, nel silenzio mediatico, i cittadini di tutti gli stati dell’area
Euro hanno visto il valore degli stipendi calare vertiginosamente a
differenza di quelli che l’Euro o lo hanno bocciato con referendum
democratico o devono ancora adottarlo. Dopo la “porcata” dell’Euro
finalizzata esclusivamente a regalare alle banche la moneta a scapito
dei cittadini, si è passati alla “porcata 2”: la Costituzione Europea
che, a differenza delle aspettative dei cittadini europei, pensa
esclusivamente a burocratizzare e a dare al sistema finanziario europeo
pieni poteri. I sondaggi danno per perdente ovunque un referendum sulla Costituzione Europea in particolare nei paesi dell’area Euro. Il
Trattato di Lisbona, nato dopo la prima bocciatura dei francesi al
referendum di due anni fa, prevedeva l’adozione della Costituzione
senza passare da referendum popolari ma soprattutto senza spiegare ai
cittadini europei che cosa si stava facendo. Peccato che l’Irlanda,
e solo l’Irlanda, ha deciso di consultare i propri cittadini e come
previsto la bocciatura è stata inevitabile. Scudi levati non tanto
contro coloro che stanno avallando un’Europa che penalizzerà
pesantemente i propri cittadini, ma contro i governanti irlandesi che
si sono permessi di tenere in considerazione gli irlandesi. Che
vergogna!... Il Movimento No Euro chiede ora che anche in Italia si
vada a Referendum e che questa classe politica, sicuramente non così
rappresentativa degli italiani, per una volta non avvalli quello che i
grandi potentati hanno già deciso. Ma soprattutto chiede a tutti gli
italiani che hanno a cuore il proprio futuro e quello dei propri figli
una mobilitazione particolare per combattere questo sistema che
inevitabilmente senza una concreta contrapposizione schiaccerà tutto e
tutti."
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