EDITORIALE

Storia e significato
di una vittoria

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 13 Maggio 2006

 
  
  
  Molti lettori del Sito, amici, studiosi, conoscenti, sacerdoti, mi sollecitano a “dire qualcosa”, a commentare in qualche modo la situazione attuale. Eppure non mi sembra che ci sia molto da dire. In Italia il Comunismo c’è da moltissimo tempo: in pratica fin da quando è nato. Il periodo fascista e la seconda guerra mondiale ne hanno segnato soltanto una pausa. Una pausa imposta con la forza e subìta accumulando sdegno, volontà di rivincita, convinzione che sarebbe finalmente giunto il momento della giustizia, della verità.
  La interpretazione della guerra e del suo esito come storia della lotta e della vittoria dei “partigiani” ne è una testimonianza evidente. Anzi: non ne è soltanto una testimonianza, ma anche – ed è questo che non si è mai voluto studiare, ossia capire davvero – una leggenda di fondazione mitica, quindi irrazionale e sacra. Coloro che l’hanno vissuta, sanno bene che non c’era neanche l’ombra di un partigiano all’orizzonte durante i lunghissimi, terribili anni di sofferenza della guerra e che, senza l’intervento degli Stati Uniti, la Germania avrebbe vinto. Ma ne è stato fatto soltanto un motivo di dissenso politico, sottaciuto fino a quando c’è stata la tabuizzazione del Fascismo, poi malamente ridiscusso a livello di reinterpretazione storica. Nulla che servisse a capire che il Comunismo in Italia è fondato sulle strutture universali del Sacro e che non è rimettendo a posto i conti dello Stato oppure beffeggiandolo che lo si può né affrontare né cambiare.
  La storia dell’Italia dalla fine della guerra in poi, a cominciare dalla stesura della Costituzione, è storia del Comunismo. Il testo della Costituzione Italiana, cui tutti si inchinano, è quanto di più marxista, di più dittatoriale, si possa immaginare. Gli Italiani però, presi dalla voglia della ricostruzione, di riavviare la vita concreta, in pratica fino al 1968, non se ne sono preoccupati, fingendo sottili disquisizioni sulla differenza fra Socialismo forte e Socialismo moderato, Socialismo assoluto e Socialismo riformista. Pure sciocchezze (più o meno come quelle sulle quali oggi ci si ostina a discutere fra islamismo estremista e islamismo moderato). Il Sacro è di per sé assoluto, oppure non è.
  Dunque quello che sta avvenendo in questi giorni era prevedibile e oggi non c’è praticamente più nulla da fare. Quella di oggi è la vittoria che i comunisti attendevano dalla fine della guerra e nessuno può impedire che sia vissuta con la pienezza della gioia e della conquista dai milioni di Italiani che sono stati sempre comunisti e che possiedono la forza di chi crede in qualche cosa che ritiene giusto, vero, buono.
  A questo punto posso anche ripetere quanto ho tante volte detto: chi crede prima di tutto nella propria libertà, nella propria responsabilità, in quella dell’individuo come soggetto agente della propria vita e non vuole rimetterla allo Stato, ossia ai detentori del Potere, quali che essi siano: democratici, politici, sacerdoti, ha votato per Berlusconi perché era l’unico modo per difendersi dal Comunismo, ma Berlusconi questo non l’ha capito. L’ha detto, ma non ha fatto nulla in concreto in questa direzione perché (me ne sono dovuta convincere mio malgrado durante gli oltre dieci anni dai quali ha formato Forza Italia) non è in grado di capire quale sia la forza delle idee. Questo è il primo motivo. Ma ce n’è anche un altro, del quale posso arguire l'esistenza da ciò che ha fatto e che ancora ha tentato di fare in questi ultimi giorni, ma su cui c'è una spessa cortina di mistero e di silenzio. E' la questione dell'Europa, della quale nessuno parla, ma che guida la vittoria del Comunismo italiano. A Sinistra la prova sta nella presenza di Prodi, fin da quando, caduto il muro di Berlino, l'Unione europea è stata libera di muoversi. Prodi è ed era la faccia dell'Europa sovrapposta a quella dei comunisti. Su questo non ci sono dubbi e sbagliano quelli che invece pensano che a Prodi siano state tese molte trappole proprio dai "suoi". Il duo Ciampi-Prodi è stato il duo che ha portato l'Italia nell'Unione europea, che ha costruito l'euro distruggendo la sovranità dell'Italia, che ha strappato all'Italia le sue maggiori industrie a prezzo di liquidazione e che oggi, attraverso le regole dell'Europa sul libero mercato, sta portando via all'Italia quel poco che ancora possiede.
  Questi sono i fatti. So bene che ci sono molti, anche a Destra, che sperano in una forte Europa per svincolarsi dall'America, ma è un inganno che rende ancora più difficile la vita di quelli che si oppongono al Comunismo.
L'Europa non è e non potrà mai essere forte perché è stata costruita per eliminare le Nazioni e la loro libertà. Qualcuno vuol essere così gentile da spiegarmi come potrebbe essere forte un insieme (non una somma) di Nazioni che debbono rinunciare alla propria lingua, ai propri territori, all'identità dei propri cittadini, alla propria religione? Coraggio! E' di questi giorni la legge che autorizza i residenti nei paesi dell'Unione a stabilirsi ovunque vogliano, a partecipare alle elezioni di qualsivoglia paese dove si siano installati, a educarvi i propri figli. Non è un Felice Comunismo questo? La Chiesa approva. I cattolici pure. Comunismo e Cattolicesimo vanno sottobraccio perché la Chiesa non parla più né di un Dio né di un qualsiasi valore che non sia la vita fisica "di qua" e l'aiuto ai poveri di tutto il mondo. Che cosa c'è di diverso dal Comunismo? L'omosessualità? Il matrimonio fra omosessuali? Ma questo è l'ultimo brandello, l'ultimo residuo della eliminazione delle differenze che è lo scopo dal quale è partito Marx. Ci si arriverà per forza; quindi è una battaglia inutile e perfino ingiusta.
  E dunque torniamo a Berlusconi e a quello che non ha fatto e che probabilmente non è in grado neanche di capire di dover fare. Quelli che hanno votato per lui volevano e vogliono combattere per le idee, e combattere significa combattere. Avere coraggio, manifestarle, con la durezza di cui parla Max Born: "Nello spazio (così come nella vita) le cose collidono duramente". Ci può spiegare Berlusconi cosa ha significato proporre candidati assolutamente inesistenti come Gianni Letta, oppure una rosa di nomi che appariva chiaramente tratta dalla "crema" degli economisti dell'Unione europea? E' convinto davvero che il denaro muova il mondo? Allora lo distribuisca per far vincere le idee, cosa che non ha fatto neanche sfruttando al meglio le case editrici e la stampa che possiede.
  Cari amici deli Italiani Liberi, io voglio continuare a sperare e a combattere per l'Italia, ma non so a chi potremmo unirci per avere un minimo di forza e di possibilità economica per agire. Berlusconi ha fatto quel Federalismo che voleva la Lega che al prossimo referendum sarà bocciato (speriamolo) così che la Sinistra lo interpreterà giustamente come un'altra propria vittoria. La sua riforma della Giustizia non ha inciso sulle uniche cose che stanno a cuore ai cittadini: la spropositata lunghezza dei processi che in pratica annulla la Giustizia; l'indiscriminata clemenza verso i delinquenti che circolano liberi dopo i più efferati delitti; la condizione dei carcerati, tutti uguali in onore al comunismo democratico, quando è evidente che c'è una enorme differenza psicologica e sociale fra i vari tipi di reato  e che non si puà esercitare la Giustizia soltanto in funzione del delinquente teorizzando il suo recupero. La realtà è diversa, come ben sanno per primi i poliziotti i quali non mancano mai di precisare se hanno a che fare con un "pregiudicato" oppure no.
  I Cattolici seguono pedissequamente la Chiesa quindi su di loro non si puà contare, nemmeno per difendersi dall'islamismo. C'è chi dice che questo succede perché non si rendono conto del pericolo in quanto ritengono che esista un "buon islamismo", non estremista. Ebbene, anche se accantoniamo la questione di chi sia buono o non buono, i musulmani rimangono comunque musulmani e, di conseguenza, è questione di numeri: quasi tutti quelli che arrivano in Italia, e adesso con i Comunisti al potere ne arriveranno molti di più, sono musulmani, hanno molti parenti e figli che non dovranno attendere di raggiungere la maggioranza per imporre i propri costumi, i propri valori, la propria fede. Insomma, l'Europa è stata costruita per far vincere l'Oriente e il comunismo è l'arma più favorevole a questa vittoria.
  Possiamo provare a ripartire dal Partito degli Italiani, ma occorrono energie di uomini, di persone, forze organizzative ed economiche. Tutto quello che fino ad ora nessuno ha offerto se non a parole. Io posso dare una sola garanzia; che non tradirò mai l'Italia come Patria e che non permetterò che nessuno lo faccia; che non ruberò mai e che non permetterò mai che nessuno lo faccia.

Roma, 13 Maggio 2006  


 


 

 

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