Molti lettori del Sito,
amici, studiosi, conoscenti, sacerdoti, mi sollecitano a “dire
qualcosa”, a commentare in qualche modo la situazione attuale.
Eppure non mi sembra che ci sia molto da dire. In Italia il Comunismo
c’è da moltissimo tempo: in pratica fin da quando è
nato. Il periodo fascista e la seconda guerra mondiale ne hanno segnato
soltanto una pausa. Una pausa imposta con la forza e subìta
accumulando sdegno, volontà di rivincita, convinzione che
sarebbe finalmente giunto il momento della giustizia, della verità.
La interpretazione della guerra e del suo esito come storia
della lotta e della vittoria dei “partigiani” ne è
una testimonianza evidente. Anzi: non ne è soltanto una
testimonianza, ma anche – ed è questo che non si è
mai voluto studiare, ossia
capire davvero – una leggenda di fondazione mitica, quindi
irrazionale e sacra. Coloro che l’hanno vissuta, sanno bene che
non c’era neanche l’ombra di un partigiano
all’orizzonte durante i lunghissimi, terribili anni di sofferenza
della guerra e che, senza l’intervento degli Stati Uniti, la
Germania avrebbe vinto. Ma ne è stato fatto soltanto un motivo
di dissenso politico, sottaciuto fino a quando c’è stata
la tabuizzazione del Fascismo, poi malamente ridiscusso a livello di
reinterpretazione storica. Nulla che servisse a capire che il Comunismo
in Italia è fondato sulle strutture universali del Sacro e che
non è rimettendo a posto i conti dello Stato oppure
beffeggiandolo che lo si può né affrontare né
cambiare.
La storia dell’Italia dalla fine della guerra in poi, a
cominciare dalla stesura della Costituzione, è storia del
Comunismo. Il testo della Costituzione Italiana, cui tutti si
inchinano, è quanto di più marxista, di più
dittatoriale, si possa immaginare. Gli Italiani però, presi
dalla voglia della ricostruzione, di riavviare la vita concreta, in
pratica fino al 1968, non se ne sono preoccupati, fingendo sottili
disquisizioni sulla differenza fra Socialismo forte e Socialismo
moderato, Socialismo assoluto e Socialismo riformista. Pure sciocchezze
(più o meno come quelle sulle quali oggi ci si ostina a
discutere fra islamismo estremista e islamismo moderato). Il Sacro
è di per sé assoluto, oppure non è.
Dunque quello che sta avvenendo in questi giorni era prevedibile
e oggi non c’è praticamente più nulla da fare.
Quella di oggi è la vittoria che i comunisti attendevano dalla
fine della guerra e nessuno può impedire che sia vissuta con la
pienezza della gioia e della conquista dai milioni di Italiani che sono
stati sempre comunisti e che possiedono la forza di chi crede in
qualche cosa che ritiene giusto, vero, buono.
A questo punto posso anche ripetere quanto ho tante volte detto:
chi crede prima di tutto nella propria libertà, nella propria
responsabilità, in quella dell’individuo come soggetto
agente della propria vita e non vuole rimetterla allo Stato, ossia ai
detentori del Potere, quali che essi siano: democratici, politici,
sacerdoti, ha votato per Berlusconi perché era l’unico
modo per difendersi dal Comunismo, ma Berlusconi questo non l’ha
capito. L’ha detto, ma non ha fatto nulla in concreto in questa
direzione perché (me ne sono dovuta convincere mio malgrado
durante gli oltre dieci anni dai quali ha formato Forza Italia) non
è in grado di capire quale sia la forza delle idee. Questo
è il primo motivo. Ma ce n’è anche un altro, del
quale posso arguire l'esistenza da ciò che ha fatto e che ancora
ha tentato di fare in questi ultimi giorni, ma su cui c'è una
spessa cortina di mistero e di silenzio. E' la questione dell'Europa,
della quale nessuno parla, ma che guida la vittoria del Comunismo
italiano. A Sinistra la prova sta nella presenza di Prodi, fin da
quando, caduto il muro di Berlino, l'Unione europea è stata
libera di muoversi. Prodi è ed era la faccia dell'Europa
sovrapposta a quella dei comunisti. Su questo non ci sono dubbi e
sbagliano quelli che invece pensano che a Prodi siano state tese molte
trappole proprio dai "suoi". Il duo Ciampi-Prodi è stato il duo
che ha portato l'Italia nell'Unione europea, che ha costruito l'euro
distruggendo la sovranità dell'Italia, che ha strappato
all'Italia le sue maggiori industrie a prezzo di liquidazione e che
oggi, attraverso le regole dell'Europa sul libero mercato, sta portando
via all'Italia quel poco che ancora possiede.
Questi sono i fatti. So bene che ci sono molti, anche a Destra,
che sperano in una forte Europa per svincolarsi dall'America, ma
è un inganno che rende ancora più difficile la vita di
quelli che si oppongono al Comunismo.
L'Europa non è e non potrà mai essere forte perché
è stata costruita per eliminare le Nazioni e la loro
libertà. Qualcuno vuol essere così gentile da spiegarmi
come potrebbe essere forte un insieme
(non una somma) di Nazioni che debbono rinunciare alla propria lingua,
ai propri territori, all'identità dei propri cittadini, alla
propria religione? Coraggio! E' di questi giorni la legge che autorizza
i residenti nei paesi dell'Unione a stabilirsi ovunque vogliano, a
partecipare alle elezioni di qualsivoglia paese dove si siano
installati, a educarvi i propri figli. Non è un Felice Comunismo
questo? La Chiesa approva. I cattolici pure. Comunismo e Cattolicesimo
vanno sottobraccio perché la Chiesa non parla più
né di un Dio né di un qualsiasi valore che non sia la
vita fisica "di qua" e l'aiuto ai poveri di tutto il mondo. Che cosa
c'è di diverso dal Comunismo? L'omosessualità? Il
matrimonio fra omosessuali? Ma questo è l'ultimo brandello,
l'ultimo residuo della eliminazione
delle differenze che è lo scopo dal quale è
partito Marx. Ci si arriverà per forza; quindi è una
battaglia inutile e perfino ingiusta.
E dunque torniamo a Berlusconi e a quello che non ha fatto e che
probabilmente non è in grado neanche di capire di dover fare.
Quelli che hanno votato per lui volevano e vogliono combattere per le
idee, e combattere significa combattere.
Avere coraggio, manifestarle, con la durezza di cui parla Max Born:
"Nello spazio (così come nella vita) le cose collidono
duramente". Ci può spiegare Berlusconi cosa ha significato
proporre candidati assolutamente inesistenti come Gianni Letta, oppure
una rosa di nomi che appariva chiaramente tratta dalla "crema" degli
economisti dell'Unione europea? E' convinto davvero che il denaro muova
il mondo? Allora lo distribuisca per far vincere le idee, cosa che non
ha fatto neanche sfruttando al meglio le case editrici e la stampa che
possiede.
Cari amici deli Italiani Liberi, io voglio continuare a sperare
e a combattere per l'Italia, ma non so a chi potremmo unirci per avere
un minimo di forza e di possibilità economica per agire.
Berlusconi ha fatto quel Federalismo che voleva la Lega che al prossimo
referendum sarà bocciato (speriamolo) così che la
Sinistra lo interpreterà giustamente come un'altra propria
vittoria. La sua riforma della Giustizia non ha inciso sulle uniche
cose che stanno a cuore ai cittadini: la spropositata lunghezza dei
processi che in pratica annulla la Giustizia; l'indiscriminata clemenza
verso i delinquenti che circolano liberi dopo i più efferati
delitti; la condizione dei carcerati, tutti uguali in onore al
comunismo democratico, quando è evidente che c'è una
enorme differenza psicologica e sociale fra i vari tipi di reato
e che non si puà esercitare la Giustizia soltanto in
funzione del delinquente teorizzando il suo recupero. La realtà
è diversa, come ben sanno per primi i poliziotti i quali non
mancano mai di precisare se hanno a che fare con un "pregiudicato"
oppure no.
I Cattolici seguono pedissequamente la Chiesa quindi su di loro
non si puà contare, nemmeno per difendersi dall'islamismo.
C'è chi dice che questo succede perché non si rendono
conto del pericolo in quanto ritengono che esista un "buon islamismo",
non estremista. Ebbene, anche se accantoniamo la questione di chi sia
buono o non buono, i musulmani rimangono comunque musulmani e, di
conseguenza, è questione di numeri: quasi tutti quelli che
arrivano in Italia, e adesso con i Comunisti al potere ne arriveranno
molti di più, sono musulmani, hanno molti parenti e figli che
non dovranno attendere di raggiungere la maggioranza per imporre i
propri costumi, i propri valori, la propria fede. Insomma, l'Europa
è stata costruita per far vincere l'Oriente e il comunismo
è l'arma più favorevole a questa vittoria.
Possiamo provare a ripartire dal Partito degli Italiani, ma
occorrono energie di uomini, di persone, forze organizzative ed
economiche. Tutto quello che fino ad ora nessuno ha offerto se non a
parole. Io posso dare una sola garanzia; che non tradirò mai
l'Italia come Patria e che non permetterò che nessuno lo faccia;
che non ruberò mai e che non permetterò mai che nessuno
lo faccia.
Roma,
13 Maggio 2006
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