editoriale

La distruzione delle Nazioni

- prima parte -

di Ida Magli

ItalianiLiberi | 29/11/2008

  Colgo l’occasione della lettera inviatami da un simpatico amico del nostro sito (pubblicata qui accanto) per chiarire a tutti, e prima di tutto ovviamente ai membri del movimento del Prof. Auriti, quale sia l’effettiva situazione dell’Italia, ma prima ancora di tutta l’Europa, ridotta alla ”recessione”. Un termine, quello di recessione, che si addice perfettamente, non soltanto al sistema economico, ma a tutti gli aspetti della sua vita.
Dividerò in diverse parti questa analisi, cercando di renderla il più esaustiva possibile, e sarò costretta perciò, data la sua lunghezza, a scriverla a puntate. Dirò subito, tuttavia, per rispondere alle proposte del nostro lettore, che, mentre ritengo quanto mai utile, anzi indispensabile, riunire tutti i vari movimenti che, per un motivo o per l’altro, si oppongono alla costruzione europea, dando così un po’ più di forza alla nostra voce, considero invece quasi del tutto inutile se non addirittura negativa l’idea di organizzare un referendum contro la moneta unica. Occorrerebbero, infatti, molti soldi per far conoscere la situazione agli Italiani, tanto più che l’argomento del “signoraggio”, del valore delle monete, della struttura della banca centrale europea, ecc. è molto difficile da comprendere e non si presta a facili slogan. Dove si trovano questi soldi? Io so, in base alla lunga esperienza degli anni trascorsi dall’inizio della mia battaglia contro l’unione europea, ossia dalla firma del trattato di Maastricht, che soldi per salvare l’Italia non se ne trovano. I Radicali, cui accenna il nostro lettore, sono stati sempre riccamente sovvenzionati per organizzare referendum, anzi è ben noto che li indicono proprio per ricevere denaro, ma mai lo farebbero contro l’Europa. Emma Bonino è stata uno dei Commissari, nominata dal Governo Berlusconi, della famigerata Commissione Santer, Commissione che è stata costretta alle dimissioni dallo stesso Parlamento Europeo “a causa degli ammanchi e delle truffe di bilancio” (motivazione che si può leggere nella Gazzetta Ufficiale), e, ciò malgrado, ha continuato e continua ad attendere altri importanti incarichi in quella specie di Eldorado che è l’Impero Europeo per i fortunati che vi accedono. Bisogna rendersi conto, proprio per la facilità con la quale i delitti politici ed economici che si compiono nelle strutture di Bruxelles, vengono attutiti o del tutto accantonati dai mezzi d’informazione, che nessuno ci aiuterebbe a propagandare i motivi del referendum, ma anzi avremmo tutti contro.


 Inoltre, ammesso che si riesca ad organizzarlo, si può essere quasi certi che, o mancherebbe il quorum, oppure darebbe esito negativo. In tutti i casi, il parlamento e le forze politiche se ne servirebbero per confermare l’idea che gli Italiani sono entusiasti dell’Europa e non terrebbero conto, come hanno fatto in molte altre occasioni, neanche di un risultato positivo perché avrebbe di sicuro una maggioranza scarsissima. Dobbiamo guardare in faccia la realtà: gli Italiani non hanno protestato neanche al momento dell’adozione dell’euro, malgrado l’improvviso impoverimento che ha comportato insieme alla difficoltà di adattamento mentale ai nuovi valori numerici. I governanti, spalleggiati dalla complicità dei mezzi d’informazione, hanno truffato i cittadini facendo brillare ai loro lo splendore delle nuove monete come se si trattasse di quel famoso “tesoro” che è nascosto da  secoli nell’inconscio mitico di ogni essere umano.
Né c’è da sperare nell’aiuto della Lega, cosa alla quale nei primi anni mi sono aggrappata anch’io
(andai a parlare con Bossi supplicandolo di tenere l’Italia fuori dalla moneta unica). Bossi è un politico astuto e si barcamena, ingannando di volta in volta o i propri elettori che sperano nella secessione dall’Italia per non pagare più le tasse per il Sud, oppure gli Italiani che vedono con favore la limitazione della presenza musulmana e la interpretano come un segnale di “italianità”. Di fatto a Bossi l’Unione Europea conviene, come del resto a tutti gli altri movimenti autonomisti, perché non avrà bisogno di fare la secessione: le Nazioni e gli Stati vengono eliminati di fatto con il Trattato di Lisbona e sarà perciò facilissimo per il Lombardo-Veneto diventare semplicemente una “regione” d’Europa. Bisogna ammettere che Bossi l’ha capito in ritardo che non gli conveniva combattere, come faceva i primi tempi, contro Bruxelles, ma l’ha capito. Per questo si è unito a Berlusconi, così come sta facendo Fini con la sua Alleanza Nazionale: si stanno preparando tutti, armi e bagagli, a trasferirsi nell’Impero Europeo e “cara Italia, addio!” (scrivevo questo già nel 1997, nel libro “Contro l’Europa”, ma allora, così come adesso, nessuno mi ha creduto).
E’ urgente, però, per tutti i piccoli gruppi ostili all’Unione Europea, decidere qualche cosa prima delle prossime votazioni per il Parlamento Europeo: una possibilità sarebbe quella di formare una sola lista per le elezioni con l’unico scopo di combattere contro il processo di unificazione europea e di eliminazione dello Stato Italiano ben chiaro nel nome. Sarebbe la prima volta che succede in Italia (gli altri Paesi hanno sempre avuto nel parlamento uno o più piccoli partiti contrari all’Europa) e riuscirebbe così, ad ottenere l’attenzione dei giornalisti, se non altro per la sua novità, anche prescindendo dagli obblighi di legge.
La domanda, però, è sempre la stessa: dove si trovano le forze e i soldi per organizzarsi?

(continua)

Ida Magli

Roma, 29 Novembre 2008

 
 
 
Seconda parte

ItalianiLiberi | 09.12.2008






Email del 22/11/2008
VERITA' NEGATE


Ho scoperto da poco, su suggerimento di una persona che la stima moltissimo, questo sito. Ma lei, cavolo, è una persona incredibile! Dice poroprio ciò che pensa, non ha peli sulla lingua! Scusi, ha mai conosciuto il grande prof. GIACINTO AURITI?   Beh, lei mi sembra esattamente lui, ma in gonnella. Fantastico. Sono di Verona. Noi qui ci battiamo,  ma siamo ancora in pochi, contro la schiavitù delle banche centrali e nazionali.  Lei conosce il tema scottante, sconvolgente, di cui nessuno vuole parlare, e  i giornali e giornalisti fanno di tutto per nascondere, ossia il SIGNORAGGIO monetario?  E la SOVRANITA' MONETARIA rubataci da questi politici capaci solo di favorire il padrone banchiere?  Diceva bene EZRA POUND: i politici sono i camerieri dei banchieri.   fatto sta, cara signora, che in tutta Italia noi gruppetti di gente aggregata facciamo conferenze sul tema "signoraggio più sovranità monetaria": la gente DEVE essere informata! Purtroppo la gente ha un grande difetto... sono tutti pecoroni, o muli, che ubbidiscono sempre al padrone, mai che si oppongano! Guardi un pò come venerano l'uomo di Arcore! Comunque andiamo avanti lo stesso. LEI ha mai parlato di questi temi scottanti? C'è un certo signore tal DIODATO (veda su internet) ha un sito, e monta parecchi video, e la sta cercando per parlarle, che vorrebbe unissimo tutte le nostre forze per combattere il sistema. Da una parte obbligare i nostri politici venduti a farci fare dei referendum su: Schengen, Lisbona, Maaastricht. Cosi' votiamo contro e nel contempo usciamo da questa UE di banditi, banchieri usurai, e ci riprendiamo finalmente la sovranità monetaria.  E per concludere adottiamo le fantastiche teorie (ma le ha messe in pratica in Abruzzo) del prof. Giacinto Auriti, che sono le uniche che ci potranno salvare da questa catastrofe che sta arrivando.  Leggi:  scenario argentino.
 
 
 

 

 
 
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