eDITORIALE
No! Questo No!
di Ida Magli Italiani Liberi | 10.11.2011
No,
Signor Napolitano, non sopporteremo una simile nauseante “furbata”.
Creare all’improvviso un senatore a vita per far credere che si tratti
di un politico e fingere così che l’Italia non si sia consegnata nelle
mani dei banchieri, è un sotterfugio intollerabile. Quale disprezzo per
i poveri Italiani! Quale disprezzo per la Repubblica e per la politica!
Abbiamo, dunque, così la misura della spaventosa miseria civile e
morale dei nostri “rappresentanti”. La Bibbia afferma che “Dio vomita
gli ipocriti”. Sono certa che non ha mai vomitato tanto.
Senatore a vita il signor Mario Monti? Un cittadino benemerito della
Repubblica e di specchiati costumi? Forse non tutti i cittadini lo
sanno o se lo ricordano (e su questa ignoranza ha contato, oltre che
sul complice silenzio dei politici e dei giornalisti, Giorgio
Napolitano nel nominarlo) che Mario Monti è stato costretto, nella sua
qualità di Commissario europeo sotto la presidenza Santer, a dare le
dimissioni “per l’accertata responsabilità collegiale dei Commissari
nei casi di frode, cattiva gestione e nepotismo” messi in luce dal
Collegio di periti nominato appositamente dal Parlamento Europeo. La
Relazione fatta da questi Saggi al Parlamento, nonostante la prudenza
del linguaggio ufficiale, fa paura. Si parla infatti dell’assoluta
mancanza di controllo nella “rete di favoritismi nell’amministrazione”,
di “ausiliari esterni” e di “agenti temporanei”, di “minibilanci
espressamente vietati dalle procedure amministrative”, di
“numerosissimi esterni fuori bilancio, ben noti all’interno della
Commissione con il soprannome di sottomarini”, che operano con
“contratti fittizi”, dietro “raccomandazioni e favoritismi”; di abusi
che hanno comportato, con il sistema dei “sottomarini” l’erogazione non
controllata di oltre 7.000 miliardi nell’ambito dell’Ufficio Europeo
per gli Aiuti umanitari d’Emergenza (miliardi usciti dalle nostre
tasche, naturalmente, e che dovevano andare, ma non ci sono arrivati se
non in minima parte, ai bambini della Bosnia, del Ruanda morenti di
fame). Evidentemente Mario Monti è inamovibile, o meglio può perdere un
posto soltanto per guadagnarne uno migliore. Nel 1999, al momento di
una caduta così ignominiosa, ha provveduto la successiva Commissione,
con presidente Romano Prodi, a riconsegnargli il posto di Commissario.
Cose che succedono soltanto nell’onestissimo ambito delle nostre
istituzioni politiche. I semplici cittadini vanno sotto processo per
gli ammanchi, o come minimo perdono l’incarico.
Perché mai, dunque, dunque, dovremmo affidare a questo signore i nostri
ultimi beni? In omaggio, forse, al truffaldino sotterfugio inaugurato
dalla Presidenza della Repubblica? I politici che lo voteranno come
capo del governo sappiano che, visto che non possediamo nessun altro
potere, annoteremo ogni loro “Sì” per cancellare per sempre il loro
nome da qualsiasi futura elezione.
Ida Magli
10 novembre 2011
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