Approfitto
dell’occasione che mi ha dato la lettera del signor G.M. per
chiarire in modo che spero esaustivo un problema che mi viene
posto spesso. Il fatto è che i Lettori, malgrado io abbia
più volte tentato di mettere in luce i termini esatti della
questione, non riescono a credervi.
Parto dalla prima obiezione: visto che non è riuscito a
prevalere il Comunismo sovietico, che agiva dall’interno e in una
società come quella russa, comunque parte dell’Occidente e
predisposta dalla tirannia zarista, come potrebbe una religione gretta,
arretrata di molti secoli, “sedurre” …conquistare la
nostra moderna società? Ebbene non è affatto vero che il
Comunismo non ha prevalso. Quello che non ha prevalso è la sfida
tecnologica e bellica nei confronti dell’America, alla quale
sfida è stata sacrificata quasi tutta l’economia
sovietica; e, al tempo stesso, quello che non ha prevalso è la
formazione di un Impero imposto con le armi. Ma il Comunismo è
vivo e vegeto e i Governanti d’Europa hanno imparato dagli errori
dell’Unione Sovietica a realizzarlo con “la pace“
invece che con le armi. L’Unione Europea (prego i miei lettori di
notare che si chiama esattamente come l’Unione Sovietica)
è questa replica. Con l’uguaglianza comunista, con un
grande impero comunista al quale aderiscono tutte le Nazioni in base ad
un accordo dei governanti, con l’imposizione della convivenza ai
popoli attraverso la moneta “ comune “, la
cittadinanza “comune“, l’abbattimento volontario
dei confini, la perdita delle Patrie, delle identità nazionali,
la dittatura della Germania (il parlamento europeo non è che
pura finzione per ingannare i popoli dato che non si è mai visto
al mondo e non può chiamarsi “parlamento“ un
organismo che, per statuto, non emana leggi) attraverso la Banca di
Francoforte e l’emissione della moneta che non poggia su nessuno
Stato. Del resto l’Italia in qual senso non è governata in
base alla ideologia comunista? La Costituzione annuncia che si tratta
di una repubblica “ fondata sul lavoro “. Il nostro Dio
è il Dio di Marx. I cittadini sono controllati in tutte le loro
azioni attraverso la tassazione, attraverso i fondamentali bisogni del
pensiero e del corpo con la Scuola che è statale e con il
sistema sanitario che è statale. Tutti i quotidiani sono
sovvenzionati dallo Stato; tutte le confessioni religiose pure.
In che cosa non siamo comunisti? L’unica cosa apparentemente
libera è quella che fa comodo ai governanti per far accettare
l’impero comune: il voto dei cittadini, che però non
incide sull’unica, vera “classe“, quella dei politici
di professione, sempre uguali a se stessi anche nelle dinastie.
L’altra cosa apparentemente libera sono i mercati. Ma anche
questo è un presupposto fondamentale di Marx: sono le strutture
economiche che reggono una società; tutto il resto è
sovrastruttura che ne discende.
Vengo
al secondo punto: in che cosa potremmo ammirare o invidiare i
musulmani? Ma questa è una domanda che dipende dall’idea
che siamo noi a scegliere. Non è affatto così: sono i
nostri governanti che hanno deciso che ci dobbiamo mescolare e
unificare con il mondo musulmano, nello stesso modo con il quale
hanno deciso l’unione europea. Chi può davvero ritenere
che non ci fosse nessun sistema per fermare l’immigrazione, di
fronte al fatto che ci si è messi d’accordo con Gheddafi
per non fare nulla? Che, addirittura, non si è voluto fare
neanche la cosa primaria, l’unica giusta nei confronti degli
Italiani, i quali sono i proprietari della terra italiana: dichiarare
reato l’ingresso clandestino così come è reato per
qualsiasi italiano entrare di nascosto nella casa di un altro? Dunque
non siamo noi a dover scegliere, né ci viene permesso dire che
l’islamismo non ci piace, perché questo sì che
è un reato, perseguito dall’apposita legge europea (che
Mastella ne emani una anche in Italia servirà, forse, a
risparmiare a un cittadino italiano di essere chiamato a risponderne a
Bruxelles ).
Comunque,
non è per questi motivi che i musulmani si impadroniranno
dell’Europa. Se ne impadroniranno diventando numericamente la
maggioranza. E’ chiaro che faranno il loro partito ad ogni
elezione, sia nei singoli paesi (in Francia sono già
maggioranza), sia al parlamento di Bruxelles. Chi potrebbe
impedirglielo? Noi non abbiamo avuto per tanti anni un partito
“cristiano“? Poi con la procreazione, con i
ricongiungimenti, con la poligamia (per ora le seconde e terze mogli
non vengono dichiarate, ma i vari governi di sinistra stanno mettendo a
punto una soluzione “che garantisca a queste poverette pari
diritti…”). Le culture vivono fino a quando vivono i loro
portatori. Gli europei, abituati a farsi fare una iniezione di
anestetico pure per farsi una iniezione, subiranno zitti e buoni,
così come già adesso subiscono tante cose che in teoria
sarebbero proibite. Per esempio la sofferenza degli animali nella
uccisione rituale per emorragia da sgozzamento. Non ci sarà
bisogno di nessun Giulio Cesare. I governanti europei vogliono la
vittoria dei musulmani, la Chiesa pure. Il Papa ripete tutti i giorni
che è “vitale“ il dialogo con i musulmani, ma lo
dice per noi, non per loro. Sa benissimo che non c’è
proprio nulla che possa essere discusso: il Corano è una legge
sacra e come tale va rispettata dai suoi fedeli. Maometto ha
appositamente impostato la “rivelazione“ del Corano in
forma legislativa: voleva essere sicuro che i seguaci obbedissero.
L’esortazione alla “pace“, cui da anni i nostri
governanti si sono dedicati, è rivolta a noi, soltanto a noi.
Questo non significa che alla fine qualche conflitto non
scoppierà, anzi. Sicuramente finirà con dei terribili
conflitti, e, come sempre nella storia che abbiamo alle spalle da
duemila anni, sarà l’Italia il terreno della battaglia. Ma
la sconfitta è già nell’aria perché questa
volta non ci sarà l’America. E comunque la finzione della
democrazia darà ragione alla maggioranza.
ItalianiLiberi - Roma, 03 Febbraio 2007
|