La
prima volta che ho letto la descrizione che fa Bat Ye'or delle reti
euarabe, mi è sembrato difficile da credere che una cosa così enorme
potesse essere in corso nonostante il fatto che non ne avevo mai saputo
nulla. Ma poi ho cominciato a controllare da solo i documenti
disponibili e ho scoperto che era tutto vero. Forse si tratta del più
grande tradimento nella storia moderna dell'Occidente, eppure è quasi
del tutto ignorato dai media occidentali. La Commissione europea e i
più alti funzionari europei, spesso collocati in varie organizzazioni
semi-ufficiali dal nome innocente, creano accordi con gli arabi e poi,
senza dare nell'occhio, li fanno applicare come politica federale
dell'Unione europea. Questo avviene perché decine di miliardi di
euro versati dai contribuenti europei girano fluttuando nel sistema UE
con pochissimi controlli. Così accade che gli europei stanno
finanziando la fusione del loro continente con il mondo arabo e
islamico, il che si concretizza in una colonizzazione, senza saperlo e
senza che vi abbiano consentito. Se l'europeo medio capisse cosa
comporta quello che sta avvenendo, ci sarebbero esplosioni di rabbia di
decine di milioni di persone in tutta Europa e l'intera Unione europea
si disintegrerebbe e crollerebbe immediatamente. Ma la maggior parte
della gente non capisce ancora la portata di queste cose, perché i
nostri giornalisti cosiddetti critici e indipendenti rimangono
stranamente zitti al riguardo.
Eccovi un esempio dall'Italia.
Romano Prodi, Primo Ministro e capo della coalizione di sinistra
attualmente al governo in Italia, è stato Presidente della Commissione
europea, ovvero del governo dell'Unione, ed è stato identificato da Bat
Ye'or come un euarabo particolarmente convinto. Quando ha assunto la
carica l'anno scorso, uno dei suoi primi annunci è stato che avrebbe
accelerato la... concretizzazione dell'Eurabia. Beh, pare sia un uomo
di parola, dato che la sua Ministra della Salute sta annunciando un
trasferimento massiccio di conoscenze e tecnologie verso i paesi arabi. Giovedì
il Ministro della Salute Livia Turco ha lanciato un'accordo di
collaborazione fra i paesi del Mediterraneo e del Medio Orientali, che
comprende la condivisione di strutture di ricerca e di banche dati
informatiche e l'identificazione delle migliori pratiche ed eccellenze
nel fornire i servizi. "Il piano è la diplomazia nelle cure
sanitarie attraverso le quali l'Italia vuole contribuire alla pace e
allo sviluppo nell'area mediterranea," ha detto la Turco, parlando a
una conferenza internazionale a Roma per mettere in atto il progetto.
Il progetto comprenderà anche la creazione di una "stanza di comando"
che nell'area coordinerà le iniziative fra i governi nazionale e
regionale, insieme a università e altre istituzioni di ricerca ed
educative e al settore privato, ha detto la Turco. Il
Super-Eurocrate Romano P rodi vuole maggiore collaborazione con i paesi
arabi. Parla di una zona franca di commercio con il mondo arabo, ma
questo significa che i paesi arabi avrebbero accesso alle quattro
libertà del mercato interno dell'UE, che comprende la libera
circolazione delle persone attraverso le frontiere nazionali. Nei media
europei questo fatto, con le implicazioni potenzialmente massicce
del voler stabilire un "mercato interno" con un mondo arabo in pieno
boom demografico, non viene praticamente MAI dibattuto, e neppure
minimamente menzionato. Eppure potrebbe significare la fine dell'Europa
quale la conoscevamo. Nel giugno 2006, l'appena eletto Primo
Ministro Romano P rodi ha detto che "E' ora di guardare al sud e di
rilanciare una nuova politica di cooperazione per il Mediterraneo." P
rodi stava illustrando un'iniziativa congiunta italo-spagnola che
mirava a fornire i paesi che si affacciano sul Mediterraneo con delle
soluzioni politiche "differenti" da quelle offerte nel partenariato
Euro-Mediterraneo. Il Premier allora ha spiegato che il Processo di
Barcelllona - il cui aspetto più noto è la creazione di una zona di
libero scambio entro il 2010 - non è più sufficiente e occorre un nuovo
e diverso approccio. "I paesi della sponda sud del Mediterraneo se lo
aspettano," aggiunse. Da notare come Prodi, che Bat Ye' or ha
identificato come un Euarabo particolarmente appassionato, si è
riferito a quello che gli arabi si aspettano dai leader europei. Non ha
detto se c'era grande entusiasmo fra gli europei all'ìdea di avere un
flusso di immigrati ancora più libero dai paesi arabi e dalla Turchia.
Perché è questo che risulterà da questa "zona di libero scambio
Euro-Mediterranea"
Fjordman fa base in Norvegia. Scrive per vari
siti web, fra cui Brussels Journal, Gates of Vienna e Faith Freedom
International. Il suo blog personale (al momento inattivo ) è :
www.fjordman.blogspot.com
Tradotto dall'originale inglese, affiso sul sito "Islam Watch - Islam Under Scrutiny by ex-Muslims": http://www.islam-watch.org/Fjordman/Eurabia_March.htm
E
infatti sl sito del Ministero della salute il Ministro Livia Turco
parla di fare dell'Italia il "POLO DI AGGREGAZIONE PER IL PARTENARIATO
PER LA SALUTE CON IL MEDIO ORIENTE"
http://www.ministerosalute.it/dettaglio/phPrimoPiano.jsp?id=383 :
"Una
diplomazia della salute attraverso la quale l'Italia dia un contributo
alla pace e allo sviluppo del Mediterraneo, insieme agli strumenti
tradizionali di politica estera che il governo ha messo in campo".
Questo il ruolo che il ministro della Salute, Livia Turco, ha indicato
per il nostro Paese e il nostro sistema sanitario alla Conferenza per
la costituzione di un partenariato per la salute con i Paesi del
Mediterraneo e del Medio Oriente, promossa oggi a Roma dai ministeri
degli Affari Esteri e della Salute.
"Questa conferenza rappresenta il punto di partenza per la costruzione
di un "partenariato per la salute" tra l'Italia e i Paesi del Nord
Africa e del Vicino e Medio Oriente che rafforzi e renda sistematici i
rapporti di collaborazione esistenti. A questo obiettivo ambizioso, ma
del tutto coerente al ruolo che spetta all'Italia nell'area
mediterranea - ha aggiunto il Ministro - i ministeri degli Esteri e
della Salute stanno da qualche tempo lavorando assieme alle regioni''.
"Come promotori di questa iniziativa - ha detto il ministro - siamo
convinti che lavorare assieme per affermare e sostenere il diritto alla
salute di un individuo e di ogni gruppo sociale, promuova quei legami
che possano cementare e rendere durevoli la pacificazione nelle aree di
conflitto e la pace nell'intera regione".
[...] L'idea sostenuta dal ministro è quella di dar vita ad
un segretariato tra il ministero della Sanità, degli Esteri e le
Regioni. E'necessario istituire - ha detto l'assessore della Regione
Toscana, Enrico Rossi, e coordinatore degli assessori alla Salute - una
cabina di regia internazionale con un ruolo forte delle Regioni come
migliore garanzia contro lo spezzettamento degli interventi".
ministerosalute.it - 8 febbraio 2007
L'APPUNTAMENTO
La Conferenza intende proporre un polo di aggregazione italiano per il
partenariato sulla salute nella regione del Mediterraneo e del Medio
Oriente. L'evento e le iniziative
connesse costituiranno la base per una successiva Conferenza
Internazionale prevista nell'anno in corso. I due appuntamenti si
collocano nell'ambito di una strategia volta a promuovere la diplomazia
della salute per qualificare la cooperazione nel settore sanitario
quale strumento privilegiato di politica estera dell'Italia verso i
Paesi dell'area, valorizzando altresì gli interventi nazionali
all'interno di un quadro organico di presentazione e di offerta
dell'eccellenza italiana.
Cosa prevede il Progetto Prodi? Lo scriveva il Foglio un paio di anni fa:
NOI POVERI DHIMMI D'EURABIA Per Bat Ye'or un'Europa ormai asservita affonda sotto l'onda del dialogo
[...] FP - Ci può parlare del Progetto Prodi, al quale hanno collaborato Tariq Ramadan ed altre importanti personalità? BY - Il Progetto Prodi è il compimento e la realizzazione di Eurabia.
Viene chiamato il "Dialogo tra popoli e culture nell'area euromediterranea".
E'
stato richiesto da Romano Prodi, presidente della Commissione Europea,
e approvato in occasione della Sesta Conferenza Euromediterranea dei
ministri degli affari esteri, svoltasi a Napoli il 2-3 dicembre 2003.
Si tratta di una strategia per una più profonda simbiosi euroaraba, che
deve essere affidata ad una Fondazione con il compito di controllarla,
dirigerla e amministrarla.
[...]
(C) Il Foglio, ANNO IX NUMERO 279 - PAG VII
9 OTTOBRE 2004
http://www.ministerosalute.it/dettaglio/phPrimoPiano.jsp?id=383
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