EDITORIALE

Gesù
non ha dialogato
con Pilato

 

di Ida Magli
ItalianiLiberi |  18 Novembre 2005

 
 
E’ l’umanità che ha abbandonato la Chiesa o è la Chiesa che ha abbandonato l’umanità?”.  Parole del poeta Thomas Eliot fatte proprie da Luigi Giussani, e riportate in un articolo di Antonio Socci su “il Giornale” del 18 Novembre.
Non le conoscevo, così come non conoscevo la spiegazione data da Giussani a questa terribile domanda: “La Chiesa ha cominciato ad abbandonare l’umanità perché ha dimenticato chi era Cristo... ha avuto vergogna di Cristo…”. Io non so se si sia ancora in tempo,  ma queste parole debbono essere gridate ovunque, con forza, da coloro che si ritengono cristiani, perché nessun altro lo può fare, come la storia della Chiesa ha dimostrato attraverso i lunghi secoli che ne sostanziano il passato. Ciò che l’ha salvata, nelle crisi più gravi, è stato sempre qualcuno al di fuori della gerarchia, ma armato soltanto della fede in Gesù e attraverso di quella capace di vedere e denunziare gli errori, le debolezze, i tradimenti della Chiesa-Istituzione.

I movimenti penitenziali dal XII secolo in poi,  la predicazione popolare,  culminata con S. Francesco ma che non avrebbe potuto trionfare se non avesse dato voce a tutti coloro che soffrivano in silenzio la mancanza del  Gesù vero, del Gesù che aveva parlato alla mente, all’anima degli uomini e delle donne né di povertà né del potere ma di ciò che li definisce come uomini e donne: la sete di una bellezza in-finita.
La crisi delle strutture organizzative della Chiesa – suore, preti, ordini monastici – è drammatica nelle sue cifre concrete (anche se ci si ostina a non discuterne pubblicamente). Dal Concilio Vaticano II in poi il declino è stato inarrestabile. Il numero complessivo dei Sacerdoti si è ridotto di due terzi, senza prendere in considerazione l’età media che supera i sessanta anni. Le Religiose, che hanno rappresentato fin dall’inizio la presenza più diffusa e più fattiva della Chiesa Cattolica in tutte le parti del mondo e il cui rapporto con i consacrati di sesso maschile è stato sempre di tre a uno, oggi in Europa non esistono quasi più (le si cerca in India, in Africa, nelle Filippine). Se guardiamo la situazione negli Stati Uniti ci possiamo rendere conto ancor meglio del fatto che è indispensabile un'invenzione  geniale, una volontà che non abbia timore di nulla se si vuole che il Cristianesimo sussista in Europa non nella prassi turistica, ma nella sua forza di fondazione della civiltà romano-occidentale.
     In America il numero delle Religiose durante gli ultimi quarant’anni è passato da 180.000 a 68.000, con una età media di 70 anni  e soltanto il 7% al di sotto dei 50, il che significa che si stanno estinguendo. I Religiosi Sacerdoti sono passati da 23.000 a 14.000 con una età media di 80 anni e soltanto il 21% al di sotto dei 60. Il tutto a fronte di una popolazione cattolica (battezzata) che è passata, parallelamente all’incremento della popolazione, da 45 milioni a 65 milioni.
     Dunque, è vero: la Chiesa-Istituzione “si vergogna di Gesù”;  si vergogna della bellezza, della trascendenza, della verità del suo messaggio.  Su questo però non si può venire a patti, non si possono instaurare “dialoghi”. E’ il sistema logico dell’uomo che lo impedisce perché non ammette contraddizioni, perché riconosce nella “forma” ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Se Gesù non si è difeso, durante il suo processo, se non ha “dialogato” con Pilato sebbene questi lo esortasse a farlo, è perché la logica del diritto romano era fondata su di un piano diverso dalla logica del diritto ebraico e pertanto il dialogo non era possibile. Nessuno sapeva meglio di Gesù, che aveva fondato la sua rivoluzione sulla inutilità dei tabù, dei sacrifici, della ripetizione rituale, quanto ambedue le logiche fossero incompatibili con la sua…
     Si dice  che il dialogo è necessario per conservare la pace,  perché le religioni non fanno guerre. Cerchiamo, possibilmente, di non dire sciocchezze: sono i Governanti, i Capi, i Re, gli Imperatori, i Faraoni, i Dittatori, i Papi che hanno sempre fatto le guerre per aumentare o il proprio potere, o il proprio territorio, o le proprie ricchezze, o tutto questo insieme mandando i sudditi a combattere in nome delle religioni. Adesso i governanti hanno deciso di aumentare il proprio potere, il proprio dominio territoriale, le proprie ricchezze in nome della Pace convincendo i cristiani a rinunciare alla difesa della verità, della bellezza, della “forma” evangelica.  La religione è stata strumento in passato così come è strumento oggi.  
     Qualcuno, però, alla fine si scuoterà dall’inerzia del conformismo, dalla vigliaccheria: ne siamo sicuri. Non occorrono né decine, né centinaia di preti o di religiosi che ammiccano dal video esperti di tutto:  dal calcio alla prostituzione, ai drogati. E’ sufficiente che uno, uno solo gridi ad alta voce di non voler tradire Gesù.  Saranno i laici ad unirsi a lui. 

                                                                             
Roma, 18 Novembre 2005

 

 

 

 

 

 

www.italianiliberi.it               posta@italianiliberiassociazione.it
SOMMARIO