Lettere 


 

 Permesso di critica antiamericana e antiebraica
02 Settembre 2007
di R.C.

Leggo su Italianiliberi uno dei comunicati del SIOE secondo cui in Ue sarebbe permessa la propaganda antiamericana e antiebraica, ma non quella antiislamica e questo non mi pare esatto. La UE "tollererà" pure la propaganda antiamericana, ma quanto a quella antiebraica ci sono leggi che se applicate prevederebbero l'arresto per "xenofobie" varie, antisemitismi, antiislamismi e via censurando. Anche la recente omologazione alla linea politica UE, attuata dal pessimo guardasigilli Mastella, prevede l'introduzione del fantasioso "reato" di "negazionismo" che non mi pare sia di provenienza wahabita...
Pertanto, a me sembra che la pervicace conservazione del privilegio di alcune "minoranze" altro non sia se non l'antipasto di ciò che verrà poi. Io non dimentico facilmente che la compianta Oriana Fallaci si struggeva sul perché fu denunciata da un'associazione antidiscriminazione ebraica (la Lycra già Lyca) prima ancora che dal suo corrispettivo islamico (MRAP). Incline come sono al "complottismo", non foss'altro perché bastian contrario, non vorrei mai che le "risorse" servissero solo ad annacquare il brodo multiculturale e creare a "qualcuno" l'habitat di casa propria...
Nemmeno il "cui prodest" è molto in auge, oggigiorno, ma direi che è ormai palese come la Ue sia una creatura ideologica prima che economica e l'affermare apoditticamente che in questa Ue gli ebrei siano discriminati mi pare un'autentica idiozia. Diciamo che forse in Europa ci sono ebrei più vicini al comune sentire degli europei, ma questi contano come noi, ovvero, meno di niente e fare di tutt'erbe un fascio mi sembra un insulto all'intelligenza di chi ancora ne fosse dotato.


 Ils sont fous, ces Romains!
28 Agosto 2007
di S.P. (Svizzera)

Napolitano non ha citato nemmeno una volta il nome dell'Italia! E parla e pensa in italiano! (O forse in napoletano?). Sembra però che parli bene anche l'inglese. Stucchevole, insopportabile la retorica sui "valori comuni". Quando chiedi quali sarebbero questi valori comuni di nuovo senti solo vacue affermazioni, per es. la sacralità della vita o la dignità umana e altre amenità del genere.
Continuo a non capire il silenzio generale non solo degli organi di stampa, dei giornalisti, ma del "popolo": possibile che nessuno si ribelli, faccia sentire il suo dissenso da questo progetto imposto fraudolentemente ai sudditi ignari? E pensare che le sentenze in tribunale sono ancora emesse "in nome del popolo italiano". Signor Presidente, non vuol far cessare questo scandalo? "In nome del popolo italiano"! Ma il popolo italiano non esiste più, non deve più esistere. Anzi, anche la parola popolo deve sparire: non esistono più i popoli italiano, francese, tedesco, inglese ecc. Siamo tutti europei, anzi esseri umani, figli di mamma. Abbasso i popoli, viva l'Unione europea!
Sì, la parola "popolo" presto sarà considerata razzista, discriminatoria. Credi che la Merkel osi ancora parlare del "deutsches Volk". Figurati, la signora parla ormai solo di "EU-Bürger".
Alcuni giorni fa ho avuto fra le mani biglietti di banca dell'UE: bruttissimi, scialbi. L'importante è che nessun ex popolo europeo possa riconoscersi nelle nuove - ripeto - bruttissime, anomime banconote. Non più Pascal e Voltaire sulle banconote francesi o Leonardo e Michelangelo su quelle italiane (per la verità le banconote italiane non sono mai state troppo belle).
E purtroppo devo dire che anche la Banca nazionale svizzera si appresta a sfornare una nuova serie di banconote degne di quelle dell'UE: semplicemente sconce, orrende. Per fortuna sono sempre franchi svizzeri, ma l'ideologia è quella dell'UE: nessuno deve più riconoscere il paese, i suoi geni, le sue bellezze, guardando i biglietti di banca.
Sulla serie corrente sono effigiati Giacometti, Ramuz ecc. E' finita, la Svizzera deve allinearsi alla nuova realtà: asettica, universale, antiestetica, scialba per definizione, senza identità.
Napolitano si lamenta che il processo d'integrazione europea rischia d'incepparsi o di ridursi a mera unione economica. Intanto l'UE sta subdolamente adottando e imponendo la Costituzione bocciata, ribatezzata trattato e che sarà ratificato dai parlamenti e non più sottoposto a referendum. Devo dire che la Merkel e Sarkozy mi deludono: sono loro i principali artefici di questo inganno. La parola costituzione non piace, suscita ancora qualche perplessità? Va bene, non diciamo più costituzione, ma la sostanza resta. E nessuno obietta, tutti tacciono. Non capisco.
Mi sento un po' Asterix in un oscuro villaggio gallico o elvetico che resiste agli invasori.
Ma Asterix resiste ("Ils sont fous, ces Romains!").
Viva l'Italia, viva Ida Magli!

11 Settembre 2007
30 Luglio 2007
di L.

Era ora che qualcosa e qualcuno si muovesse, purtroppo sono scettica come Lei. Oltretutto solo una minoranza sarà presente a Bruxelles perchè non è così semplice piantare famiglia e lavoro per correre là, per non parlare di chi potrebbe avere problemi economici per arrivarci.  Sarebbe secondo me utile integrare l'iniziativa lanciando l'idea di inviare e-mail da casa sia ai governi nazionali che a quello europeo, ovviamente in forma corretta dal punto di vista legale e lanciata sui giornali come notizia di attualità in prossimità dell'11 settembre. Se questo accadesse in tutta Europa  nello stesso giorno penso che i governanti ne dovrebbero tenere conto.


Preoccupazioni di un italiano
31 Luglio 2007
di un italiano

Vi devo confessare che sono sempre più preoccupato, per il ns amato paese, per il futuro dei miei filgi e per l'occidente tutto.
L'islamismo sta lentamente (e neanche tanto)ma  inersorabilmente diventanto padrone a casa nostra: è ormai talmente evidente (vedi gli ultimi tentativi di attentato a Londra eseguiti da medici )da poter essere definito palese, eppure leggendo i giornali e ascoltando la tv, le preoccupazioni più grosse della nostra classe politica ( a dir poco ridicola ed  incapace) e dei media tutti, sono le pensioni, il bacio di due gay o le droghe leggere ed i film della cucinotta. Ma dove vivono? Io non posso credere che non riescano a vedere al di là  del loro naso. O fanno finta di non vedere per non compromettere i rapposrti economici con i paesi islamici? Non possono non capire che di questo passo non avremo più rapporti economici di cui preoccuparci ma dovremo pensare a portare a casa la pelle. E noi singoli cittadini cosa possiamo fare? nulla, perchè quelle poche volte che mi sono azzardato a dichiarare in pubblico, tra amici o colleghi, che a mio avviso per salvare l'italia bisognerebbe fare una politica di defiscalizzazione per incentivare gli italiani a fare più figli e poi rimandare tutti gli islamici e gli slavi ai loro paesi nativi, sono stato tacciato di razzismo. Io non ho mai detto o pensato di ammazzare nessuno. Sono arrivato al punto che quando si discute di questi argomenti  e vengo tacciato di razzismo concludo dicendo che se amare il proprio paese e cercare di salvarlo  vuol dire essere razzista allora sì, lo sono. Perdonate il mio sfogo ma sono davvero molto preoccupato. Ho iniziato un programma di accumulo di risparmio, nel quale metterò una parte dello stipendio per far sì che se sarà necessario, prima che sia tardi, me ne andrò con la mia famiglia in qualche paese dove la libertà ha ancora un valore. (sempre che ve ne sia ancora uno). Con affetto, un italiano.


 Dai lettori di ItalianiLiberi
25 Giugno 2007

Ida,
hai scritto:

"Perdonatemi se questa sera non so andare avanti. Domani, dopodomani al massimo, parlerò di tutto, esporrò un qualche piano che ci dia ancora qualche speranza".

Non farci (farmi) aspettare troppo ti prego.

Un abbraccio
S.P. (Svizzera)

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Oggetto: ai lettori di ItalianiLiberi

La leggo abbastanza spesso ed il Suo articolo del 23 giugno mi ha fatto star male.
Apprendere che una voce come la Sua non trova parole da poter comunicare ai lettori è almeno inquietante, mi creda. Già poche sono le voci che si alzano seriamente in difesa della libertà in questo povero Paese e leggere che la Sua, seppur per qualche giorno, si tace scoraggiata è davvero preoccupante.
Attendo di rileggere i Suoi articoli al più presto, per trovare quel po' di conforto che necessita per andare avanti verso il non-futuro, come Lei lo definisce, che ci aspetta.
Voglia gradire i miei cordiali saluti e la mia profonda stima,
A. M.

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Oggetto: arrendersi mai!!

Signifer, statue signum; hic manebimus optime! Coraggio ida, scriva ancora. Difenderemo cio che ci resta con tutte le nostre forze.

Con grande stima
A.N.R. (Udine)

R: La ringrazio dell'incoraggiamento. La situazione è gravissima, soprattutto perché nessuno, né politici né giornalisti, ci vuole dire nulla, non vuole farci capire nulla.Mi farò forza, però, continuerò almeno a scrivere, a tenere i legami con quei pochi che amano ancora la patria, sperando che sorga qualcuno che abbia le forze economiche e politiche per mettere in atto un movimento di ribellione e di contrasto.
La ringrazio con tutto il cuore, e la saluto con affetto
Ida Magli



Un lettore ci informa
05 Giugno 2007
di L.A.


Oggetto: La UE assolve e difende la Massoneria

Roma, 1 giugno 2007
Corte Europea: Massoneria; condanna dell´Italia, Raffi
(Goi) "di nuovo censurati comportanti discriminatori
nei confronti dei Liberi Muratori"

"Ancora una volta, dopo il caso della regione Marche,
la Magistratura europea ha condannato lo Stato
italiano per aver violato, in pregiudizio dei Massoni
la libertà di associazione, censurando comportamenti
di criminalizzazione e di discriminazione nei
confronti dei Liberi Muratori del Grande Oriente
d´Italia di Palazzo Giustiniani. Ora è un imperativo
che tutti gli Enti pubblici e le Regioni che ancora
contemplano al proprio interno dispositivi legislativi
o regolamentari contrari alla Massoneria - adottino,
con immediatezza, ogni misura necessaria a rimuovere
la violazione censurata dalla Corte Europea."

Così il Gran Maestro del Grande Oriente d´Italia di
Palazzo Giustiniani, avvocato Gustavo Raffi ha
commentato la sentenza con la quale la Corte Europea
dei Diritti dell´Uomo ha accolto il ricorso presentato
dal Grande Oriente, difeso dall´avvocato Anton Giulio
Lana, contro la legge regionale del Friuli Venezia
Giulia (15 febbraio 2001, n 1) che obbliga di
dichiarare la propria eventuale appartenenza alla
Massoneria, per accedere alle cariche regionali
indicate dall´articolo 55 della legge.

La Corte di Strasburgo, infatti, pronunciandosi
contemporaneamente sulla ricevibilità e sul merito, ha
riconosciuto, per sei voti contro uno, la violazione
dell´articolo 14 (diritto a non subire
discriminazioni) letto in combinato disposto
dell´articolo 11 della Convenzione europea dei diritti
dell´uomo (diritto alla libertà di associazione)
dichiarando, inoltre, che la condanna dello Stato
convenuto rappresenta di per sé un risarcimento a
titolo di danno morale fermo restando l´obbligo dello
Stato di rimuovere la situazione di incompatibilità
con la Convenzione europea dei diritti dell´uomo.

"Con tale legislazione - ha aggiunto l´avvocato Raffi
- si è perpetratata una discriminazione tra cittadini
e si sono coartati e affievoliti i diritti dei Liberi
Muratori che, per conservare la loro identità ed il
diritto di accesso a ruoli di responsabilità, sono
stati costretti a dimettersi dalla Massoneria, al fine
di non rendere dichiarazioni mendaci".

"Grande - ha aggiunto il Gran Maestro Raffi - è ora
la soddisfazione dei Liberi Muratori per questa
ennesima condanna del governo italiano per la
violazione della Convenzione europea dei diritti
dell´uomo. Si tratta ancora una volta di un messaggio
forte giunto dall´Europa che censura ogni forma di
discriminazione attuata nei confronti nei confronti di
individui o associazioni nel nostro Paese.

"Adesso - ha concluso - la Regione Friuli Venezia
Giulia dovrà modificare la legge censurata in modo da
dare piena attuazione agli obblighi assunti dall´Italia mediante la ratifica della Convenzione europea
dei diritti dell´uomo".


 Primo: evitare le figuracce
19 Maggio 2007
di A.M.

A: stefano.lorenzetto@ilgiornale.it, lettori@ilgiornale.it
Cc: p.guzzanti@mclink.it, posta@italianiliberi.it, FERRERO_P@camera.it

 

Sono un chimico, sono un proibizionista "non fanatico" e leggo spesso il vostro giornale. Trovo che il seguente articolo del Giornale (segui link)  sia davvero sgradevole. Per 2/3 l'argomento è tecnico-scientifico, neanche biomedico nota bene, e l'approccio è una statistica da bar dello sport. Si mettono insieme molecole molto diverse, con storie diverse ed interessi commerciali diversi. Si mette in discussione quello che Lancet ha faticosamente affermato e che tutta la Chimica cerca di far "passare" da anni: l'uomo è più vizioso di quello che sembri e si è costruito una scala di sostanze "nocive" a suo uso e consumo; detta scala è errata, pur essendo comunemente recepita.
La causa dell'errore è stata la stratificazione di abitudini e credenze "locali". Esempio: negli USA possono essere tolti i figli ad una madre che usi diazepammine sotto prescrizione medica, in Inghilterra ormai trovano queste molecole nell'acqua dei fiumi, in Italia una delle maestre di Rignano ne faceva uso e "va tutto bene".
Un altro? Nello stesso articolo è evidente che, per alcune sostanze, il problema è la disgregazione psichica di chi fa uso di QUALUNQUE droga fin dall'adolescenza o con cadenza quotidiana. Ed è questo il punto. Varrebbe la pena di stigmatizzarlo di più, perchè è per questo motivo che molecole diverse vengono accomunate: per l'effetto "psicotropo" momentaneo e per le modificazioni della personalità nel tempo. In questo modo sarebbe semplice vietare "tutto" ai minori, costringendo genitori e soprattutto insegnanti ad intervenire, sulla base di ragioni concrete e razionali e del dovere di tutelare la loro salute ed integrità psichica.
Per i maggiorenni, fate vobis. Tanto per fare statistica, avete notato che dove coltivano l'oppio l'uva è vietata, dove fanno il malto lo bevono in una solo varietà fermentata, eccetera? Sembrerebbe che la storia delle droghe sia tanto "social", cioè politica, e poco "medical", cioè salutistica.
I mezzi di informazione potrebbero aiutarci a chiarire, e qualunque addetto potrebbe farlo, che l'eroina è la più pericolosa perché abbina tossicodipendenza, danno fisico e overdose, ma che in realtà "le pasticche" sono più mortali e che l'alcool è più subdolo nella dipendenza e nei danni a lungo termine.
Peccato che l'articolo era ciecamente fazioso, perchè avremmo potuto accorgerci di un particolare non da poco: i danni fisici, la dipendenza, la mortalità causati dal tetraidrocannabinolo sono praticamente nulli. Per questo motivo nessun paese riesce a fare una legge che abbia una logica e che funzioni.
Se avete dei dubbi chiedetevi perchè non c'è MAI un chimico "puro" in queste commissioni di lavoro, in Italia ed all'estero. Forse proibiremmo innanzitutto tante sostanze di largo impiego... mica solo il vino. E poi come glielo spieghi alle multinazionali e alla gente comune?

 Personalità di base dei popoli... e dei governanti italiani
16 Marzo 2007
di L.D.

 

Ho conosciuto il suo sito surfando online e non le nascondo che da qualche settimana mi collego con una certa regolarità, trovandomi in linea con quanto lei scrive e pubblica.
Io non vivo in Italia. Vivo in Giappone, dove non le nascondo ho trovato una dimensione professionale piu' adeguata a quelle che erano le mie aspettative, ahime' in Italia deluse da ladri in giacca e cravatta. Ma non voglio tediarla con la mia storia personale.
Piuttosto riflettevo. Gli immigrati, i clandestini... io qui vivo da italiano, da occidentale, da "bianco". Ma ho un regolare contratto di lavoro con un'azienda giapponese (mi occupo di cultura italiana) e un regolare visto di lavoro.
Non è facile il Giappone. Bello da turista, ma viverci da straniero non è facile. Non tanto per il rispetto delle leggi... il minimo. Ma bisogna adeguarsi alle abitudini , ai costumi. I Giapponesi sono di una delicatezza sconcertante, ma inflessibili.
Ti prendono le impronte all'ingresso, non mi sento discriminato anzi sono contento di farlo, perché personalmente non ho niente da nascondere e perché so che questa norma tutela anche me.
Una volta aspettavo un'amica. Si avvicina un poliziotto il quale con il garbo che caratterizza questo popolo mi chiede semplicemente "tra quanto tempo arriva la persona che sta aspettando?" gli rispondo "tra quindici minuti circa", lui guarda l'orologio e ... si mette di fronte ad osservarmi con discrezione. Quando arriva la mia amica -
giapponese - lui se ne va.
Quando venni qui la prima volta da turista, dovevo mandare i soldi in Italia per pagare il fitto di casa... all'ufficio postale l'impiegato mi chiede il passaporto e poi mi dice "perche' se sei qui da turista devi mandare soldi in Italia?"... e per fortuna c'era la bella Hatsumi che gli tolse il modulo dalle mani e mi compilo' lei il tutto... poi mi fa "guarda che quello avrebbe portato il tuo modulo alla polizia...".
Stato di polizia? No... Posto in cui ci sono delle regole che vengono rispettate da tutti. E che fa in modo che tu possa dare appuntamento alla tua ragazza sulla piattaforma della metro alle undici di sera e
la trovi tranquilla a leggersi il giornale... Lei dottoressa, ci starebbe da sola nella metro di Milano a quell'ora?
Per questo io concordo con lei... c'é qualcosa che non va nel nostro sistema, perchè non è possibile che la nostra italia sia diventata un colabrodo dove tutti entrano a proprio piacimento e portano miseria... io sono stato recentemente e ho visto le città piene di persone di etnia slava... per carità lavoratori... ma poveri in canna... le nostre belle città si sono abbrutite.
Qui questa regola non è applicabile. Non puoi venire in Giappone a lavorare se il tuo compito può essere svolto da un Giapponese = non puoi togliere lavoro ai Giapponesi. Ma ci vuole tanto a farlo anche in Italia? Cioè qui non puoi venire a lavorare in fabbrica, non puoi venire a fare il cameriere, non puoi venire a fare il lavavetri o il commesso in un supermercato. Qui entri solo se hai una qualifica specifica. E' cosi' impossibile pensare una norma del genere anche per l'Italia. Forse si... se tutto quel che lei scrive è vero.

Risposta:

 La ringrazio delle notizie che mi dà sulla sua vita in Giappone. Come lei ha capito benissimo, i Giapponesi sono gentilissimi ma
inflessibili, ossia il contrario della maggioranza degli Italiani, e soprattutto il contrario dei governanti e amministratori italiani. La personalità di base dei popoli non è una invenzione degli antropologi. Per cambiare questa situazione bisognerebbe che coloro che hanno responsabilità, e per primi gli insegnanti, si comportassero e obbligassero a comportarsi in modo diverso.
Non mi soffermo sui motivi per i quali da tanti secoli gli Italiani si sono abituati a questo atteggiamento, ma mi basta ricordarle che
in Italia c'è stato il governo del Papa per circa 1.800 anni.
Aggiungo, però, che prendere le impronte delle mani - cosa che presto avverrà anche da noi - è una sopraffazione intollerabile, quali che ne siano gli scopi, perché afferma il "potere sul corpo" dei sudditi. Ida Magli



 Sacro e Potere
27 Febbraio 2007
di M.P.

 

Ho letto con interesse il Suo articolo del 18-01-2007. Mi trovo d'accordo con Lei quando afferma che il Sacro e il Potere nella storia sono sempre stati alleati. Su questo l'antropologo Renè Girard si è diffuso lungamente come Lei certo saprà. Lui è arrivato alla conclusione che la separazione tra Potere e Sacro è un processo tuttora in corso, che procede di pari passo con la diffusione del Vangelo e del suo spirito. Spirito che tra l'altro si diffonde "contagiosamente" anche nelle culture che non sono espressamente Cristiane. Da questo punto di vista la Chiesa non è che uno strumento di cui il Vangelo, per così dire, si serve per la sua diffusione (mi viene in mente a questo proposito la teoria del "gene egoista" di Richard Dawkins, mi si perdoni l'irriverente parallelo). Quindi mi sembra che la sua critica finale verso la Chiesa, che peraltro potrebbe essere in parte condivisa, sia secondaria rispetto al ruolo che essa, anche "suo malgrado", svolge.

 
R: Sono d'accordo. La teoria del "gene egoista", oltre ad essere molto divertente, funziona e può essere applicata anche a molti altri casi, soprattutto politici, italiani.
Ida Magli



La vittoria islamica
2 Febbraio 2007
di G.M.

 

La prospettiva di una vittoria della barbarie islamica all´interno della Civiltà Occidentale è tanto spaventosa quanto possibile.
Ma, permettetemi, proprio qui è il punto. In che misura tale prospettiva è realistica?
La nostra Civiltà ha avuto e ha nemici interni ed esterni. Uno dei più perfidi e temibili è stato probabilmente il comunismo sovietico: che tra l´altro agiva dall´interno, quindi in posizione ancor più favorevole (perché va osservato come il Comunismo sia una degenerazione di parte del pensiero Occidentale, che fu accolto dalla società Russa - che è parte dell´Occidente - ad esso predisposta dalla preesistente tirannia zarista, e adottato come tecnica e politica di conquista e dominio). Tuttavia esso, sebbene dotato di ideologia seducente e di armi potenti, e soprattutto animato da dirigenti politici assolutamente spregiudicati e determinati, non ha prevalso.
Ora, come potrebbe (potrà?) una religione (o ideologia, che è la stessa cosa ) gretta, violenta, arretrata di molti secoli nella visione del mondo, "sedurre" o comunque conquistare la nostra moderna società? In che cosa, per noi, sono da imitare, ammirare o invidiare i musulmani? Questo, tanto per l´aspetto "politico" o "strategico" della questione.
E per l´aspetto "pratico" o "tattico" come potrebbero giammai i musulmani imporsi a noi? Con quali forze?  Le varie fazioni musulmane sono in lotta tra loro da sempre.
E tra loro quali capi sono oggi o domani in grado di unificare, organizzare e dirigere una massa d´urto operativa (politica e militare) abbastanza potente da soggiogare la Civiltà Occidentale?
Dubito che dalle spelonche dei terroristi possa uscire un moderno Giulio Cesare che conquisti all´Islam un Impero.
P.S./ La mole dell´Islam potrebbe anche già essere irrimediabilmente minata al suo interno dalle stesse donne islamiche, quando un numero sufficiente di loro siano state "contagiate" dal germe della Libertà.

Risposta: vedi "La vittoria islamica"


 Perché accanirsi contro l'Ue?
24 Gennaio 2007
di M.T. (
Reykjavik- Islanda)
 

Apprezzo molto il vostro lavoro di critica. Sempre stimolante. Ma perché questo accanimento contro l´Unione Europea? Magari da una visione italo-centrica (ma esiste questa visione? Forse dovremmo parlare di visione toscano-centrica? Ma non essendo più in vita la Toscana come stato nazionale con apparato culturale ufficiale 
connesso, non esiste neppure il un vero punto di vista toscano-centrico... ), insomma magari da una visione X può aver senso
sottolineare i mali e i pericoli dell´UE. Io faccio un ragionamento da ungherese nato in toscana e attualmente residente a Reykjavik, in Islanda: ma che ci aspettiamo di meglio da un´Europa che tra 1914 e 1945 ha speso tutte le sue migliori energie per sterminarsi?
Le nazioni hanno dimostrato giá i propri limiti, occorre un bilanciamento sovranazionale. Ma il processo non deve fionire qui. Occorre che le nazioni diano spazio a forme intermedie a livello
regionale, interregionale e inter-areale tra nazioni. Credo che dovremmo lavorare perché si creino forme di collaborazione
all´interno dell´UE tra gruppi di nazioni (Mediterraneo, Europa danubiana, Europa Baltica, Europa Atlantica, ...). Perché gli
interessi di Riga non son quelli di Cagliari.
Così a livello intra-nazionale: gli interessi di Milano non sono sempre quelli di Palermo.
Voi che ne dite?

R: Caro Signor MT, sono esausta! Ho passato anni e anni a spiegare i motivi di potere che hanno ispirato i governanti a preparare l'unione europea, ho scritto un libro e centinaia di articoli e non posso riassumerli in due righe. Comunque, le sarà forse sufficiente riflettere a quanto lei stesso propone pensando alla storia che abbiamo alle spalle prima della formazione delle lingue nazionali e delle patrie. I Comuni si facevano la guerra fra loro, i Ducati pure, le Repubbliche pure, i Granducati pure, e l'Italia è stata sempre il terreno di queste guerre e battaglie. Qui arrivava Carlo Magno, qui arrivava Arrigo VII,qui spadroneggiava il Papa con le sue liste di streghe e di disobbedienti alla comunione pasquale (obbligatoria ), qui spadroneggiavano i pirati e i musulmani. Dunque perché pensa che adesso non succederà più? Cosa pensa che sia l'Unione europea? La Germania che comanda, per ora attraverso le banche e attraverso il mandato di arresto europeo se ti azzardi a criticare una religione o a non fare ogni giorno penitenza in memoria dello sterminio degli Ebrei. Poi con la polizia europea. Se pensa che siano meglio i poliziotti tedeschi o francesi o islandesi invece che quelli italiani, contento lei contenti tutti. Comunque, non farà in tempo a vederlo: ci saranno i musulmani ad impedirlo. Ida Magli


Gli Italiani e l'Italia che cambia
19 Gennaio 2007
di L.

 

Sono italiana e sono fiera di esserlo. Amo il mio Paese, ma odio il suo popolo inerme, apatico davanti a ciò che sta succedendo.
Mi piange il cuore, perché io non so che fare.
Lavoro in un locale per la ristorazione autostradale e ogni giorno sono a contatto con rumeni e marocchini che mi prendono in giro (non solo a me ma anche i miei colleghi). Si divertono alle nostre spalle, ordinano le loro consumazioni nella loro lingua e si arrabbiano se non li capisci.
Mi piange il cuore nel vedere il mio paese di 15.000 anime invaso da extra mantenuti dal comune perchè disagiati e nullatenenti. Con il rischio a sera, uscendo dal ristorante, di essere picchiati per una sigaretta negata.
Che devo fare, come posso aiutare la mia Italia?

R.: Grazie della sua lettera, grazie del suo amore per l'Italia. A tutti noi "piange il cuore" e non sappiamo come fare perché non abbiamo una organizzazione in grado di manifestare con forza i nostri sentimenti e la nostra ribellione al tradimento dei politici, dei governanti, dei sacerdoti, i quali, per maggior sfregio, adoperano i nostri soldi per tradirci. Comunque, cara L., qualcosa faremo; non so ancora bene quale sarà la strada, ma ci conti. Ida Magli


La Svizzera verso la Ue: un altro
passo dell'Occidente verso il suicidio
22 Novembre 2006
di S.P. (Svizzera)

 

Segnalo un articolo di oggi della Neue Zürcher Zeitung che mi dà da pensare. Mutatis mutandis la questione si pone in termini analoghi anche da noi.
I giapponesi finora avevano per così dire eretto le barricate intorno al loro paese: adesso qualcosa si muove e sono disposti a "importare" manodopera. Per il momento sembrano preferire il "modello coreano" (permessi di lavoro temporanei - più o meno il sistema degli stagionali qui da noi). Ma probabilmente dovranno aprirsi di più all'elemento straniero. La differenza tra i giapponesi e noi sta, almeno per il momento, nel fatto che loro sembrano ancora in grado di decidere se e chi far entrare, di
regolare il flusso, mentre da noi in Italia e in Europa sono già saltati o stanno saltando tutti i controlli e le difese.
E' un fatto però che anche la "grande muraglia" che gli Stati Uniti stanno
erigendo a sud per bloccare i messicani non so se terrà. Certo frenerà il flusso, ma bloccarlo proprio non credo.
Fra quattro anni saremo 7 miliardi. Nel 1972 - primo rapporto del Club di Roma - eravamo "appena" tre miliardi (in realtà eravamo già tanti o troppi all'epoca). Come faremo ad arginare le migrazioni di massa proprio non lo so. Temo il peggio.
E' singolare che il problema demografico e la sovrappopolazione siano diventati un assoluto tabù. Che la Chiesa e l'islam non vogliano sentir parlare di controllo delle nascite posso capirlo, e che anche i comunisti si
rifiutino di considerare il problema, pure.
Ma che le tante altre persone ragionevoli di questa terra non si sentano è singolare. Sartori ne aveva parlato per un certo tempo sulla prima pagina del Corriere alcuni fa ed aveva poi raccolto gli articoli in volume ("La
terra scoppia"). Anche A. Ronchey si preoccupava (una volta). Oggi l'unica questione che interessi è la crescita economica che - dicono - può essere favorita dall'incremento demografico. In effetti l'incremento di manodopera straniera in Svizzera ha fatto della Svizzera uno dei paesi più ricchi del mondo.
Resta il fatto che la Terra è finita e la crescita demografica ed economica
non possono continuare all'infinito.
Questo silenzio sulla demografia non so spiegarmelo. Si parla di accesso
all'acqua potabile per tutti gli esseri umani - un diritto umano - ma di acqua ce n'è poca già oggi. Guerra alla fame e dimezzamento del numero dei sottonutriti entro il 2015 (e l'altra metà?), ma nel frattempo un altro
miliardo di persone si aggiungerà agli attuali 6,5 miliardi...

Domenica prossima, 26 novembre, gli svizzeri faranno un altro passo verso
l'Unione Europea accordandole un miliardo di franchi per il "fondo di coesione". La Svizzera comincerà così a pagare senza essere ancora membra dell'Unione! C'è una strana rassegnazione o incomprensione di ciò che è
l'Unione Europea, anche in questo paese che finora si è rifiutato di aderirvi. Un po' alla volta si ritroverà nell'UE senza nemmeno accorgersene, come vogliono del resto i politici (anche quelli che non lo dicono
apertamente). Strano che la gente non si renda conto che con l'abolizione dei confini e la libera circolazione delle persone scompaiono anche gli stati nazionali:
cancellati, con la loro lingua, cultura e tradizione. Il consigliere federale Blocher ricordava poco tempo fa che la Svizzera, con la libera circolazione delle persone, apriva il suo mercato del lavoro in teoria a 450
milioni di cittadini dell'Unione. Una cosa semplicemente spaventosa. E nessuno fiata, a parte il partito di Blocher (l'UDC - Unione democratica di centro) che si oppone all'adesione all'UE e passa per partito di estrema destra. E' comunque il maggior partito elvetico con un 26% di elettori.

29 Novembre 2006
di S.P. (Svizzera)

Comunico dunque che la Svizzera ha votato ieri a favore di un versamento nel fondo di coesione dell'UE: un miliardo di franchi, che
saranno utilizzati per progetti di sviluppo nei nuovi dieci paesi dell'Unione europea (la parte del leone la farà la Polonia, con circa la
metà dell'importo). La somma di per sé non è immensa. Se la Svizzera facesse già formalmente parte dell'UE di miliardi di franchi dovrebbe versarne 4 o 5 l'anno.
Tuttavia è un ulteriore passettino della Svizzera verso l'UE, anzi ormai è già quasi membro: ha aderito allo spazio di Schengen (non ha dunque più frontiere), ha accettato la libera circolazione di tutti i cittadini
dell'Unione (450 milioni), che potranno dunque cercarsi un lavoro e stabilirsi in Svizzera, e ora si è dichiarata persino disposta a fare dei versamenti di spontanea iniziativa (più o meno: è stata in realtà messa sotto pressione). Cosa ci resta? La moneta e un minimo di libertà, ma non so
per quanto tempo ancora.
A favore dei versamenti ha votato il 53,2 % cento dei votanti, contro il 46,8. Era sembrato che il no potesse farcela, invece.
L'argomento vincente è stato che con gli aiuti all'ex blocco comunista si aprirà un mercato immenso di cui anche noi svizzeri approfitteremo. E' giusto dunque, anzi è nel nostro interesse, partecipare attivamente allo
sviluppo di quelle economie. Un argomento non proprio campato in aria: c'è del vero. Se l'economia è tutto, l'espansione economica che la UE perseguita con diabolica
perseveranza contribuirà alla crescita e al benessere di tutti.
La cosa strana è che appena alcuni anni fa - tre o quattro anni fa - ben il 72% degli Svizzeri votanti si erano espressi contro l'immediata apertura di trattative per l'adesione all'UE come chiedevano i socialisti, i verdi e il movimento per l'adesione.
E poco dopo hanno detto sì a Schengen, hanno cancellato le proprie frontiere, e proclamato la dissoluzione del paese con la libera circolazione! Vacci a capire.



Le donne e l'impurità
14 Ottobre 2006
di L. M.

 

Volevo segnalare che sul Corriere della Sera del 10 ottobre 2006 (edizione internet) è comparso un articolo in cui si riferiva che un cittadino marocchino ha rifiutato l'avvocato d'ufficio al processo in quanto si trattava di una donna. I motivi erano 3. il fatto che fosse
donna, il fatto che fosse occidentale, il fatto che fosse "cristiana".
L'argomento è stato ripreso anche nella rubrica di Magdi Allam "Noi e gli altri" (sempre via internet) che è a tutt'oggi visibile mentre l'articolo non riesco più a vederlo.
Il medesimo articolo sempre in data 11 ottobre è comparso su Repubblica Online.
Vi risparmio i miei commenti sul caso ma vorrei sapere se è possibile pubblicare  un articolo su questo argomento.
Siamo "alla frutta" in questo nostro addormentato Paese che permette agli islamici di avere tanti diritti, pochissimi
doveri e nessun rispetto soprattutto verso le donne che ahimè...in Italia hanno ancora la possibilità di studiare e magari laurearsi!

R: Forse i giornalisti hanno pensato di salvarsi l'anima definendo il soggetto del processo come "marocchino", ossia con la nazionalità, la quale naturalmente non spiega nulla in quanto il problema risiede nel fatto che i marocchini sono musulmani. Non si può pretendere che un musulmano affidi la propria difesa ad una donna visto che non può avere nessuna fiducia in lei proprio in quanto donna. Così come non si può pretendere che si affidi ad un medico di sesso femminile.  Un musulmano non  dà nemmeno la mano ad una donna per salutarla perché deve conservarla pura e le donne sono impure. L'impurità copre ogni altra imperfezione, è la sintesi della imperfezione, dell'inferiorità femminile e della sua pericolosità. Il concetto di "impurità" è esistito ed esiste ovunque (su di esso si regge il sistema delle caste in India) e, per quanto riguarda il mondo ebraico, dal quale dipende quello musulmano, soltanto Gesù ha provato a scardinarlo. Sono i nostri politici che, nella loro spaventosa ignoranza, nella presunzione dettata dall'assolutezza del Potere, affermano che i musulmani   possono e debbono "rispettare i nostri valori". E al tempo stesso l'Unione Europea obbliga a non valutare, a non giudicare le religioni! Siamo governati da folli che hanno inaugurato un nuovo  sistema di vita, quello basato sul principio di contraddizione.
Ida Magli

 Impediamo lo scempio della nostra Italia
19 Settembre 2006
di F.M. (Pisa)

 

 Faccio parte dei siti www.iostoconoriana.it e www.thankyouoriana.org. Entrambi i siti sono nati un pò di tempo fa e si rifanno alle idee di Oriana Fallaci, a difendere i nostri valori, la nostra cultura, la nostra civiltà, la nostra
Italia.
Non a caso sul cuscino di 40 rose bianche che abbiamo portato sotto la clinica Santa Chiara a Firenze c'era il nastro che recitava "Grazie Oriana... la tua Italia". Non ho ancora smesso di piangerla, chissà se mai smetterò ma di una cosa sono certa che dopo la scomparsa della cara Oriana non dobbiamo assolutamente arrenderci, anzi dobbiamo andare avanti con più forza e determinazione, anche alla luce dei fatti che stanno avvenendo in questi giorni contro il Santo Padre.
Quindi abbiamo deciso di fare una manifestazione o comunque una qualche
iniziativa per impedire la costruzione della moschea a Colle Val D'Elsa, iniziative che avremmo fatto comunque al di là della scomparsa di Oriana.
Ovviamente iniziative pacifiche, rispettose ma molto forti e determinate!
Volevo sapere se potevamo avere il vostro appoggio... unirci per impedire che avvenga questo scempio!



 Italiani "fino a esaurimento scorte"?
17 Settembre 2006
di A.P.

 

 Proprio oggi ho scoperto il vostro sito Internet e sono venuto a conoscenza della vostra stessa esistenza. Ho letto alcuni articoli pubblicati nel sito e li ho trovati molto interessanti. Condivido pienamente le vostre preoccupazioni riguardo il presente e soprattutto il futuro dell'Italia. In quest'ultimo periodo ho contattato tramite posta elettronica molti deputati e senatori del nostro Parlamento per protestare vivacemente contro il disegno di legge dell'attuale governo che intende regalare la cittadinanza "a cani e porci" (e pensare che a questo governo ho persino dato il voto!). A parte il fatto che pochissimi si sono degnati di darmi una risposta (segno di quanto si preoccupino della sorte degli Italiani), ho ricevuto da parte di quelli del centrosinistra solo risposte assurde e "politicamente corrette", del tipo... "gli immigrati ci servono perchè noi Italiani siamo sempre di meno, servono alla nostra economia" oppure "anche noi Italiani siamo stati un popolo di migranti... bla bla bla". Capito? I nostri politici, compresa buona parte del centrodestra, non cercano soluzioni per risolvere il drammatico problema della nostra natalità, ma pensano soltanto a permettere l'ingresso in Italia di più extracomunitari possibili. Ecco la soluzione al problema natalità: ci sono gli extracomunitari che fanno figli! (poi se gli Italiani si estinguono in fondo chi se ne frega). Ma la risposta più aberrante che ho ricevuto è stata quella di un senatore/senatrice di Rifondazione Comunista (del/della quale naturalmente non faccio il nome), secondo cui l'identità nazionale è un concetto falso, un'invenzione di matrice reazionaria nata solo per seminare odio e inimicizie. Appena ho letto il messaggio non sapevo se dovevo mettermi a ridere o a piangere (forse a piangere, visto che si parla di un senatore/senatrice della Repubblica Italiana che ha giurato di servire il Popolo Italiano). Cose da pazzi.
Mi piacerebbe molto rimanere in contatto con voi per scambiare idee e riflessioni. Buon lavoro (e che Dio ci assista).



 L'Italia in pericolo
8 Settembre 2006
OGGETTO: IDEE
di A.P.

 

 Preferisco morire italiano piuttosto che islamizzato. Tanto si muore. E' meglio morire "al meglio". □



 Politici italiani
1 Settembre 2006
di A.V.

 

 Ho letto il suo recente articolo La nostra civiltà destinata a scomparire, condivido le premesse ma come fa ad appellarsi a Berlusconi contro l'islamizzazione dell'Italia quando lui e' uno dei più convinti sostenitori dell'entrata della Turchia nella Unione europea? Non potrebbe fare riferimento ad altri politici e partiti più europeisti anche se più piccoli?

 
Risposta:

  Non mi appello a Berlusconi, ma gli consiglio, dato che vuole rimanere in politica, di distinguersi dalla Sinistra operando per la salvezza dell'Italia perché non ha un altro modo per vincere. Se, come lei dice, è un frequentatore del sito, avrà visto che io mi batto da anni contro l'Unione Europea. A parte tanti altri motivi per i quali il progetto di unificazione europea non avrebbe mai dovuto essere ideato, uno è proprio la questione della Turchia in quanto si sarebbe dovuto prevedere fin dall'inizio che mettendola dentro avremmo avuto milioni di musulmani all'interno, ma che tenendola fuori li avremmo avuti come nemici. L'Italia poi, data la sua posizione geografica, facendo parte dell'UE non avrebbe potuto essere proprio lei a votare contro e tenersela come dirimpettaia.
L'unificazione europea è stata progettata fin dall'inizio come la leva per la distruzione delle nazioni e della civiltà europea e il trasferimento in Europa, e in primis in Italia, dell'Oriente musulmano. L'ho sostenuto quando dirlo sembrava un'assurdità; ho supplicato tutti i politici italiani, di qualsiasi tendenza, a tenerne fuori l'Italia, così come ho supplicato la Chiesa (può dare un'occhiata all'archivio del sito per farsene un'idea), ma inseguivano poltrone, ricchezze da spendere senza controllo, la pseudo potenza di comandare a tanti popoli; delle conseguenze distruttive di tale operazione non importava loro nulla; anzi. Ho capito in ritardo che le volevano.



Amato denuncia il razzismo degli italiani
Agosto 2006
di S.P. (Svizzera)


  Secondo il nostro ministro degli interni, che ambiva alla carica di Presidente della Repubblica, in Italia si sta creando un clima che ricorda l'Alabama dell'Ottocento.
Se questa affermazione riportata da un flash d'agenzia è vera - ormai arriva sempre a giro di posta subito una smentita - è un'affermazione semplicemente infame.
Chi ha gettato il seme perché fiorisse il razzismo nel nostro paese? Proprio gente come questo ministro, sedicente socialista.
Il "rigetto" di un corpo estraneo è una reazione assolutamente naturale dell'organismo, una sua difesa. Ma anche una famiglia, un gruppo, un ceto sociale, un popolo, uno stato sono organismi e individui che vogliono innanzi tutto sopravvivere come tali e praticano perciò l'esclusivismo (rafforzano la coesione interna e tendono a escludere gli altri).
L'esclusione totale di corpi estranei non è possibile - per fortuna. Una certa permeabilità è benvenuta e anche necessaria. Ma quando l'invasione supera certi limiti scatta automaticamente la reazione. Alcuni precisano persino questi limiti: c'è chi sostiene che a partire dal 7 % di stranieri comincia a manifestarsi insofferenza e rigetto. Non so, non credo proprio dal 7%, forse anche dal 5%. Si noti che l'insofferenza nasce indipendentemente dal tipo umano. E' noto che tanti nordici (tedeschi, svizzeri, inglesi) si sono comprati case e terreni in Toscana (un mio compagno svizzero tedesco di liceo possiede un podere di non so quanti ettari). Un affarone per chi vendeva, ma a un certo punto questi nordici venivano considerati invadenti e antipatici. Reazioni normalissime.
A nessuno verrebbe però in mente di parlare di razzismo. A un certo punto sono gli estranei diventano troppi, visibilmente troppi, e non ci si sente più bene.
E non è nemmeno vero che gli innesti culturali siano sempre un "arricchimento". E' assurdo credere che si possano assimilare e fare propri gli elementi di tutte le altre culture. Arriva anche il momento della saturazione. Io non sono molto interessato all'oriente, al suo pensiero e alla sua filosofia. Sarà forse un grave errore, ma non mi si accusi perciò di razzismo. Non m'interessano nemmeno il Corano, il Talmud, il buddismo, il confucianesimo eccetera. Sono perciò razzista?
Ma va!

Quando nel 1994 il popolo svizzero votò una legge che condannava e perseguiva razzismo e antisemitismo mi allarmai. Intuii infatti subito a cosa mirava questa legge: a reprimere il malcontento e il disagio degli autoctoni davanti all'invasione, apparentemente voluta e programmata. Era anche un pesante attacco alla libertà di pensiero ed espressione. Il 47% dei votanti (non degli elettori) votò contro questa legge, approvata dunque per un pelo. 47% di razzisti e antisemiti in Svizzera? Ma va! Gente piuttosto preoccupata.
Oggi, grazie a questa legge e alla Commisione federale per la repressione del razzismo e dell'antisemitismo, bisogna stare attenti a cosa si dice.
Manifestare apertamente dissenso e contrarietà per l'afflusso indiscriminato di stranieri può configurarsi come reato. Il presidente della commissione, un liberale!, ha sostenuto che in tutti noi, anche in lui, c'è il germe del razzismo. Bisogna dunque autocontrollarsi per non cadere in disgrazia.
Forse Giuliano Amato potrebbe copiare gli svizzeri e far varare una legge per la persecuzione di ufficio di atti e parole offensive e discriminatorie verso i clandestini, gli islamici eccetera.
Attenzione in futuro a quel che dite, razzisti d'Italia: non la passerete liscia.
 E ora reagiamo agli "Inganni e tradimenti"!
30 Maggio 2007
di R.I.



Forza Ida Magli! Mi viene da pensare innanzitutto questo, dopo la lettura dell'articolo/saggio su INGANNI E TRADIMENTI. Sì, perchè ad esso può seguire solo un commento fatto di azioni, gesti concreti, corali esultanze per scaldare gli animi a organizzarsi e muovere verso qualcosa, per cominciare comunque, a farla! Oltre, altro, non si può davvero più aggiungere. Le parole che bisognava dire sono state ampiamente dette, che qualcuno inizi a farsene carico oltre a noi! Nel frattempo ci tocca trangugiare l'umiliante e amara decisione della Corte...dei famosi Diritti europei, che ci obbliga a tenere i terroristi in casa per evitare che nei loro Paesi siano trattati a dovere... 

 Notizia Ansa
24 Marzo 2007
di M.C.



L'aveva già detto lei, fin dal principio, signora Magli; questo mi pare un buo