Articoli 2002   


ARCHIVIO
 

  LETTERE  | ARCHIVIO | ANNI 2001 e 2000  |  INFORMAZIONI  | |  BIOETICA  |  SACRO e POTERE 

 ARTICOLI 2002 


Italiani Liberi invita tutti i popoli coinvolti nello smisurato progetto dell’Unione Europea...

Prima la liberta',
poi l'unione


di  Giordano Bruno Guerri
il Giornale | lunedì 10 Dicembre 2001
I PATRIOTI DI CUI LA PATRIA
AVREBBE BISOGNO


di  Ida Magli
8 Dicembre 2001
L'influsso musulmano nelle culture d'Europa
IL VELO DAVANTI
AGLI OCCHI


di  Ida Magli
2  Dicembre 2001

 

NEWS

Un altro passo verso il governo mondiale... delle banche

The Economist | 3.01.2002

Sei stati del Golfo, il Bahrain, il Qatar, il Kuwait, Oman, l'Arabia saudita e gli Emirati arabi uniti, si sono dichiarati d'accordo di allestire un'unione doganale entro il 2003 per accelerare un accordo commerciale con l'UE. Forse notando l'esempio dell'Europa, hanno anche annunciato che intendono adottare una moneta unica entro il 2010.

 

Disegno di Legge
proposto dal Sindacato Antiusura (SAUS)
Segretario generale Prof. Avv. G. Auriti

E-mail: monetaalpopolo@supereva.it 
 Link: www.abruzzopress.it

Lettere

Sull'immigrazione, sull'integralismo islamico e sull'ingresso della Turchia nella U.E.
lettere di C.B.
del 5 e 14 agosto 2002

Risposta di Ida Magli

Sono molto grata a C.B. della sua lettera, sia perché ha raccolto il mio grido d'aiuto a non essere lasciata sola nella battaglia, sia, e ancor di più, perché ha esposto con grande chiarezza un aspetto del problema che ci assilla, il rapporto coi paesi musulmani che viene trattato poco, anzi per nulla: quello demografico.
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Editoriale

La crisi della Fiat:
giusta Nemesi per chi
ha voluto l'Unione Europea


di Ida Magli
Italiani Liberi | 25 Gennaio 2002

Nel coro di lodi che si levano in questi giorni sulla figura e l'opera di Gianni Agnelli, non si sente ricorrere la più piccola critica; e il tono dei giornalisti e dei politici è così sacralmente impostato all'esaltazione da farci temere, da parte di un Papa in preda alla frenesia delle canonizzazioni, la possibilità di una prossima causa di beatificazione.
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Editoriale

Università di Padova: l'Antropologia scomparirà
 


di Ida Magli
Il Giornale| 12 Gennaio 2002

Parlare in Italia di una disciplina come l'Antropologia significa parlare di uno degli argomenti più scottanti che esistano. Può sembrare un’affermazione assurda agli occhi della maggioranza dei lettori, abituati semmai a sempre più precise discussioni di carattere medico, la cui importanza appare logica ed evidente a tutti. Eppure c’è qualcosa nell’ambito dell'antropologia che è stata volutamente tenuta nascosta all'opinione pubblica proprio perché la sua valenza sociale, culturale, politica, religiosa, è immensamente più grande di quella medica, ed anzi la ingloba.
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Editoriale

L'inizio della fine


di Ida Magli
Il Giornale| 28.12.2002

Ci sono riusciti? Non ci sono riusciti? E' una domanda inutile. Se anche non ci fossero riusciti oggi, e non fossero i raeliani ad aver coronato il sogno del loro capo, quello di riuscire a dimostrare la realtà della propria essenza creatrice, ci riuscirà certamente qualcun altro nel prossimo domani. Ci lavorano in tanti, con la speranza di arrivare per primi, e, anche se non lo dicono negli stessi termini dei realianí, la meta vera è sempre quella di apparire onnipotenti. Non mettiamoci dunque a gridare allo scandalo; oppure a fingere che ci sono dei limiti che le persone perbene rispettano sempre anche quando operano al confine della vita e della morte.
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L'opinione
di Ida Magli
Metro| 23.12.2002

"Il direttore del giornale Metro, che viene distribuito gratuitamente fra gli utenti della metropolitana, mi ha chiesto di scrivere un pezzo per il suo giornale nello spazio dedicato all'Opinione. E' l'articolo che segue. Naturalmente mi sono trovata per la prima volta di fronte a un'impresa difficilissima e bellissima: dire la verità sull'Unione Europea a persone che forse, anzi certamente, non l'hanno mai sentita criticare. Persone cui né politici né giornalisti hanno permesso neanche di affacciarsi sull'abisso che si è aperto davanti a loro, impedendone la vista con un sistema radicale: l'accecamento di una luce abbagliante. Mi sono resa conto, così, che la "libertà" che mi era stata lasciata includeva l'enorme vuoto di informazione e di conoscenza in cui si trovano i "cittadini-lettori". Ho deciso di parlare in maniera diretta, guardandoli in faccia lungo le novanta righe che mi erano assegnate."

Ida Magli

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Tra relatività culturale e critica "di parte"
L'insegnamento della Storia:
la parola agli Autori 

di Ida Magli
Italiani Liberi| 13.12.2002

Il problema di quale sia il tipo di storia che gli studenti apprendono a scuola, è un problema vero. Ma è un problema talmente importante e complesso che nessuna Commissione, anche prescindendo dalle obiezioni di opportunità politica avanzate in proposito, potrebbe mai essere in grado di risolvere.
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Un sondaggio Ipsos: cittadini scontenti, in calo la fiducia nella situazione economica. Primato negativo dell'Italia
L'amaro compleanno dell'euro
così ha tradito consumi
e risparmi
 

Due mesi dopo il debutto si parlava di successo ma ora gli inconvenienti sembrano aver superato i vantaggi

di Elena Polidori
La Repubblica| 14.12.2002

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commento di Ida Magli
ItalianiLiberi | 14.12.2002

Governanti, banchieri, economisti, industriali, hanno dimostrato in maniera macroscopica, sia la loro incapacità a gestire la vita dei popoli e delle nazioni perfino nell'unico campo, quello economico-finanziario, nel quale dovrebbero essere esperti, ma anche l'intollerabile arroganza del non aver voluto ascoltare la voce di nessuno prima di imporre la loro esclusiva volontà a 300 milioni di cittadini. Per quanto riguarda l'Italia, non dovremmo meravigliarci del fallimento dell'euro come motore del mercato visto che uno dei massimi fautori è stato quell'Agnelli che ha condotto al fallimento la più grande indistria italiana, un'industria che pure avrebbe dovuto stargli a cuore essendo di sua proprietà. "La Repubblica" e "La Stampa", massimi esaltatori dell'operazione: Unione Europea e moneta unica, dovranno pur spiegare in qualche modo agli Italiani le cause di simili catastrofici errori. Né si dica che, comunque, si è ridotta un'inflazione che prima era a due zeri: i due zeri sono scomparsi perché è scomparsa la moneta a due zeri. In altri termini l'inflazione è pesante tanto quanto è pesante la moneta con la quale avvengono gli scambi. Inoltre, è proprio il mercato unico europeo che ha dato il colpo di grazia alla Fiat, così come sta avvenendo a molte altre aziende, e non solo in Italia: la Germania insegna... I governanti, però, vanno avanti: l'Europa si allarga ad altri undici paesi, ma nessuno dice chi sarà a governarla. Tranquilli, Italiani, tranquilli: vi abbiamo salvato le "quote latte"!


Cristo s'è fermato
alle soglie d'Europa

Chiese in vendita, preti in estinzione, messe dimezzate. Il continente perde la sua fede storica Intanto l'etica esce dalla sfera religiosa. E diversi studiosi lamentano: "Siamo alla deriva"

di Marco Politi
FERMARE L'ALLARGAMENTO?
Sfida turca al futuro dell'Europa
 
di Lorenzo Bini Smaghi e Daniel Gros
La Stampa| 19.11.2002

INCIDENTI NAVALI
meglio l'america (i ritardi dell'ue)
di Geminello Alvi
Corriere della Sera| 20.11.2002


 Alluvioni

“Calamità naturale” è purtroppo un’espressione di grande attualità, ormai così frequente che non ci si sofferma neppure a considerarne il senso. Significa una disgrazia prodotta dalla natura. Per gli uomini primitivi era una calamità naturale la pioggia, che impediva loro di uscire a caccia; per altre popolazioni poco meno primitive era una calamità naturale la neve, che distruggeva i raccolti e le costringeva a lunghe migrazioni. Per millenni si è avuto talmente paura delle “calamità naturali” che le religioni erano fatte quasi soltanto di dei che rappresentavano le forze della natura, da quietare con sacrifici.
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di Giordano Bruno Guerri
Il Giornale | 28 Novembre 2002


Ida Magli: Bossi ha mille ragioni, ma
i tecnocrati di Bruxelles non torneranno indietro
 «Aboliamo Schengen
o sarà un’invasione»

di Mauro Bottarelli
la Padania | 27 Ottobre 2002


  Notizie

Il Presidente della Convenzione, Valéry Giscard d'Estaing, ha detto al magazine tedesco Der Spiegel che sta preparando il diritto di recedere dall'Unione da parte di un qualsiasi Stato membro quando non lo ritenga opportuno. E pare che molti dei 105 membri della Convenzione siano d'accordo.
Finalmente qualche spiraglio di buon senso comincia ad apparire nella costruzione mostruosa dell'Unione Europea, anche se naturalmente questo "buon senso" viene interpretato come un ennesimo sintomo di fragilità. La proposta di Giscard D'Estaing è stata riportata anche dal Financial Times del 23 Ottobre 2002.

FT news

Giscard proposes exit route from EU  Requires subscription
FT.com site, Oct 23, 2002
By George Parker in Brussels and Daniel Dombey in Strasbourg
The former French president will next week propose creating a formal way out of the EU, when he publishes his draft outline...

Stampa italiana

UNIONE
così muore l'europa che avevamo sognato
di Nicola Matteucci
il Giornale| Lunedì 30.09.2002


analisi e ipotesi per l'evoluzione
del modello culturale

Testo trascritto da una conferenza
tenutasi presso l'associazione ALEXIS di Bologna
Il fascino della poesia
e della libertà
nell'uomo Gesù

di Ida Magli
pubblicato su Babilonia | Ottobre 2002

Gesù di Nazareth è stato senza dubbio l'uomo più libero che io conosca. E' la libertà di quest'uomo che mi ha affascinato e ho tentato di capire dove si collocasse questa sua libertà. Oggi si sente bisogno di libertà e le strade che ha seguito Gesù sono così innovative che risultano uniche anche oggi, dopo duemila anni. Ma quali sono i concetti di rottura che Gesù predicava? La contestazione verso la famiglia, verso la madre, verso i rituali, i costumi e il Potere della sua epoca, e infine la contestazione verso l'istituzione gerarchica della religione. Gesù è stato visto spesso come un uomo femmineo, e così spesso viene raffigurato in certe opere d'arte oleografica: so che molti gay lo amano perché pensano che anche lui forse era omosessuale, per lo meno psicologicamente. Certo, io pure ammetto che fosse anche dolcissimo (e lo dimostra nei suoi rapporti con le donne); tuttavia è lui ad abolire l'immagine femminilizzata degli Ebrei quali "sposa di Dio" e a ripristinare, nella sua aspirazione, quella virilità, quella mascolinità che è la dignità dell'essere umano - maschio o femmina che sia (...)
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http://www.rtsi.ch/11settembre/


Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Mercoledì
11 Settembre 2002

ReteUnoLive

la trasmissione registrata è disponibile in Internet seguendo questo link

11.15 Tipi
Islam e occidente. Dialogo impossibile?

interverranno
Ida Magli e Paolo Branca
Editoriale

il vero modo per essere
"Credibili" nell'Ue:

Dire di no in Europa
quando è giusto e utile

di Ida Magli
9 Settembre 2002

Il Prof. Tommaso Padoa Schioppa, importante membro italiano dell’Olimpo Bancario Europeo, ha affermato che l’Italia “è poco credibile” in Europa. E Mr. Blair, caro Professore? L’Inghilterra di Blair, che se ne sta fuori dall’euro e che si fa tutte le guerre che vuole senza chiedere il permesso a nessuna divinità bruxellese, è “credibile in Europa"? Certo, lo sappiamo bene: il Professore si riferisce ai parametri finanziari, alla politica economica. Ma, siccome soltanto i ciechi ormai non vedono che proprio la politica strettamente economica inventata a Maastricht ha portato al depauperamento perfino della Germania, il discorso vero è rivolto a chi comincia a resistere a questo nuovo tipo di tirannia.
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Commento

La legge del Corano
che condannò a morte
anche Gesù

di Ida Magli
Il Giornale | Martedì 27 Agosto 2002

Succede sempre più spesso che ci troviamo a piangere sulla sorte di qualche donna musulmana condannata a morte; ma, tanto più forte il nostro sconcerto e il nostro dolore, tanto più questo significa che non ci rendiamo conto di quale sia la realtà del mondo quando è diverso dal nostro. E il più diverso è proprio quello musulmano. Proviamo a fare lo sforzo di accantonare per un momento i sentimenti, le emozioni, e soprattutto l’illusione, purtroppo alimentata negli ultimi anni dalla gerarchia cattolica, che il monoteismo ci accomuni e ci renda simili. Non è così per un motivo evidentissimo: Gesù di Nazaret è stato condannato a morte per aver rotto proprio quelle leggi dell’Antico Testamento sulle quali si regge il Corano. L’episodio dell’adultera che veniva condotta al luogo della lapidazione e che tutti conosciamo attraverso
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Editorale

L'Europa non è un dogma

di Ida Magli
Il Giornale | Mercoledì 14 Agosto 2002

Le borse europee scendono da oltre due anni una china che non tocca mai il fondo; l’economia della Germania, motore d’Europa, quella che doveva guidare tutta l’Europa ai fasti del rigore teutonico e conferire all’euro la potenza radiosa del marco, è adesso la più devastata dell’Impero; i cittadini spendono con riluttanza la maledetta moneta che ha fatto raddoppiare i prezzi privando l’Istat di qualsiasi credibilità... ma è colpa di Tremonti.
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Editoriale

Salviamo
l'Uomo che pensa

di Ida Magli
Italiani Liberi | 14 Luglio 2002

Chiedo scusa ai soci e ai lettori del nostro sito se non rispondo personalmente ad ognuno di loro. Io non ho la forza, l'energia, il tempo per farlo, e non usufruisco di nessun aiuto, neanche per trascrivere i nomi e gli indirizzi di tutti coloro che mi scrivono, non soltanto presso ItalianiLiberi, ma anche presso la Redazione de "Il Giornale" a Milano, presso i miei vari Editori, ecc. Voglio però che sappiano che ogni loro parola, di consenso o di critica, mi è di grandissimo aiuto e conforto, e che io li prego di continuare a farlo, per generosità nei miei confronti, per darmi il coraggio di continuare a combattere. Niente di quello che mi arriva, va perduto, ve lo assicuro. E soprattutto mi è caro conoscere il vostro nome, il paese dove vivete: nessuno è più solo, più fragile, più insicuro di se stesso, di chi pensa e scrive (anche quando, invece, sembra fortissimo). Le vostre lettere giungono come una risposta a quello smarrito e pur fidente pezzetto di carta affidato ad una bottiglia che un povero Robinson Crusoe, arrampicato su uno scoglio battuto dai flutti dell'intero universo, manda a coloro che sa essere, malgrado tutto, soli come lui, incerti e pur fortissimi come lui.
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 Editoriale

I digiuni di Pannella

di Ida Magli
Martedì 9 Luglio 2002

  I digiuni di Pannella sono una forma di ricatto verso la società che non ha nulla a che fare con una protesta politica. I radicali hanno sempre esibito la loro aggressiva distruttività come una “non violenza”. Si tratta, viceversa, della più perversa delle violenze dato che uccidere se stessi richiede la più forte, l'estrema volontà di distruzione. Naturalmente Pannella sa bene che l'Italia non è un paese dove lo si lascerà morire. Se non fosse così, dato che è riuscito a vivere bene per tanti anni, sopravvivendo a innumerevoli digiuni, sarebbe molto utile che andasse ad insegnare agli Africani la propria tecnica.
  Il motivo, poi, per il quale protesta, imponendo scene da ospedale psichiatrico come l'alimentarsi con gli escrementi, è davvero grottesco. La Costituzione è ferita perché ci sono alcuni posti vacanti? E quando mai Pannella si è accorto che nella Costituzione italiana non è previsto né un Parlamento, né un governo sovranazionale? Che l'unica bandiera citata è il tricolore? Che la parola "Europa" nel testo costituzionale non esiste? La perdita della sovranità evidentemente per Pannella non ha alcuna rilevanza.

 Editoriale

IMPRONTE DIGITALI
Il corpo e la democrazia

di Ida Magli
Il Giornale | Lunedì 3 Giugno 2002

Il Ministro Scajola è apparso in televisione, con stampato sulla faccia l'irridente, soddisfatto sorriso della volpe che si è mangiato l’agnello, per rassicurarci: non ci saranno discriminazioni nel paradiso europeo dei diritti umani. Le impronte digitali saranno prese a tutti. E’ questa, infatti, la libertà di movimento che era stata prospettata come una delle maggiori conquiste in cambio della perdita dei confini fra gli Stati dell’Unione: niente più passaporto. Se qualcuno conservava ancora qualche illusione sui motivi veri della costruzione dell’Impero: ampliare lo spazio dei detentori del potere esercitandolo, col massimo della coercizione, sul maggior numero dei sudditi, adesso non può più ingannarsi.
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N.B.
I ministri italiani aggiungono alla decisione di prendere le impronte a tutti i cittadini che "così si fa negli Stati Uniti" - Da duemila anni coloro che hanno governato in Italia, sono soliti chiamare gli stranieri a propria difesa. Dunque nulla cambia nella loro miserevole vigliaccheria.

Ida Magli

  Corsivo 

OLANDA
L'uccisione di pim fortuyn
e i risultati elettorali

di Ida Magli
6 Maggio - 16 Maggio 2002
XENOFOBIA
QUELL'INSULTO USATO
PER NEGARE LA DEMOCRAZIA

di Ida Magli
i
l Giornale| 11.05.2002

Da "Statecraft", il libro di memorie
di Margaret Thatcher:

ANCHE HITLER
A MODO SUO ERA EUROPEISTA


La Repubblica
| 12 marzo 2002
L'ULTIMO TABU
DENTI E POTERE
Ida Magli
"chi detiene il potere, in qualsiasi tipo di società, non ha interesse ad aumentare la forza di coloro che gli sono sottoposti. I denti sono stati e sono ovunque lo strumento principale, concreto e simbolico, per potenziare e per depotenziare i sudditi"


  Stampa italiana  



Martedì 23 Aprile 2002
"Perché i francesi
hanno tradito Jospin"

di Ruggiero Capone

La classifica di Forbes sui Paperoni in politica
Il caso di Lord Sainsbury e di Bloomberg
Il ministro è il re dei supermercati
ma gli inglesi non si scandalizzano

di Andrea Tornielli
i
l Giornale| 01.03.2002
Grafico: euro contro US$
Chi sono gli intellettuali, i filosofi e gli economisti contrari all'Unione delle burocrazie? Ecco la mappa ragionata dei "nemici del Leviatano"
L'Europa degli euroscettici
di Carlo Lottieri
i
l Giornale| 13.03.2002
Cultura

Quando ulisse approdò a marettimo
di Giordano Bruno Guerri
i
l Giornale|
Giovedì 08.08.2002

Corsivo

Feste nazionali...

di Ida Magli
Mercoledì 31 Luglio 2002

La proposta di promuovere a festa nazionale quella di San Giuseppe è troppo ridicola per poter essere presa in considerazione. Siamo pieni di Santi, e già questo basterebbe. Ma questo personaggio non è Italiano e la sua figura è talmente "sfumata" che non si capisce in che cosa potrebbe né ispirare i cittadini, né rappresentare l'Italia come Nazione.
Se c'è proprio bisogno (?) di una festa nazionale si abbia il coraggio e l'orgoglio di riconoscersi in un Italiano, Leonardo da Vinci, uno dei più grandi geni universali, oppure in Giuseppe Verdi, la cui musica ha ispirato e sostenuto la liberazione e l'indipendenza della Nazione. Sono questi gli Uomini dei quali ci vantiamo e che vogliamo onorare.

Ida Magli
 

Corsivo

Primo incontro
tra Italiani Liberi

di Ida Magli
Domenica 7 Luglio 2002

Il giorno 29 Giugno 2002 si è riunita a Roma la maggioranza dei soci di "Italiani Liberi". E stata davvero una occasione felice conoscersi di persona, scambiare le proprie speranze, le proprie perplessità, il proprio desiderio di lavorare, comunque, per l'Italia. A un anno di distanza dal nuovo governo, possiamo ormai essere certi che gli interessi che ci stanno a cuore: l'identità, la sovranità, l'unità, la libertà politica, intellettuale, etica degli Italiani sono in pericolo quanto lo erano con i governi precedenti. Per quanto riguarda, per esempio, l'Unione Europea e l'immigrazione (clandestina o meno) i piccoli segnali che ogni tanto vengono lanciati dalla Lega, si rivelano come inganni verbali, ancora più odiosi proprio perché tendono ad illudere coloro che si sono affidati a Bossi. La situazione è gravissima, ma i politici, sia a destra che a sinistra, continuano a spendere mari di parole (e di denaro) in convegni, dibattiti, articoli di riviste sulle possibili "integrazioni" con tutto e con tutti: islamici buoni, islamici cattivi, ingenue fanciulle rese schiave da orchi nei boschi come Cappuccetti rossi, palestinesi al tritolo da ricoverare in sicuri rifugi italiani, summit mondiali sulla Pace, sulla Fame, sulla Democrazia che, svolgendosi nella dolce Terra d'Italia, metteranno fine per sempre a tutti i Mali del mondo.
  Gli Italiani Liberi, dunque, concordano sul fatto che è necessaria una forte azione culturale e politica. La proposta di strutturarsi in un partito è stata accettata quasi da tutti. Nessuno però si nasconde la durissima realtà. Senza un finanziamento iniziale che permetta di creare un sia pure modesto foglio a stampa (non si può farsi propaganda attraverso Internet) e delle piccole cellule regionali dove muovere i primi passi degli iscritti, non è pensabile riuscire nell'impresa. Tuttavia nessuno si è scoraggiato. Si sta approntando qualche bozza di Statuto cui tutti i Soci potranno fornire suggerimenti e consigli. L'Associazione culturale rimarrà come tale in tutti i casi, sia che si riesca a far decollare il Partito, sia che questa operazione non giunga in porto. In altri termini: si può essere Soci di Italiani Liberi senza aderire all'eventuale partito.
  Marco Bozzetto, un giovane socio di Caorle (Venezia) ha ricevuto il compito di attivare una "sezione sperimentale", senza altro scopo che quello di rendersi conto dei problemi, dei bisogni, delle possibilità. E' dunque una "Sezione Zero" di un Partito che ancora non esiste ma che, nel caso l'esperimento desse buoni risultati, sarà domani la Sezione N°1.

A tutti il grazie più sincero ed affettuoso

Ida Magli

  Editoriali  

La festa della faziosità

di Giordano Bruno Guerri
il Giornale | Venerdì 26 Aprile 2002

In un anno nato all’insegna del triplice e borrelliano “resistere”, e a pochi giorni dalla stonata (anche politicamente) “Bella Ciao” di Santoro, era inevitabile che si tornasse a enfatizzare il 25 aprile. Da decenni, ormai, in quella data non si celebra più - davvero - la vittoria sui fascismi. In base al nemico di turno più inviso alle sinistre, la nobile data è stata usata per diffondere panico su un fantomatico “pericolo fascista” costituito di volta in volta dalla Dc, dal Movimento Sociale, dal Psi, della Lega, da Alleanza Nazionale, da Berlusconi. Anche l’anno scorso, nell’imminenza delle elezioni di maggio che avrebbero portato al governo la Casa delle Libertà, la festa della Liberazione e della Resistenza non fu nient’altro che una lotta a Berlusconi e ai suoi alleati.
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L'investitura "divina"
del Tribunale internazionale

di Ida Magli
il Giornale | Venerdì 12 Aprile 2002

Nasce con solennità la Corte Penale Internazionale, con giurisdizione sui crimini di guerra, genocidio e crimini contro l’umanità. L’annuncio ci è stato dato, in maniera trionfalistica, senza aver per nulla coinvolto i cittadini, come è prassi ormai consolidata per tutte le decisioni importanti che vengono prese a livello internazionale. Una delle tante prove, questa, della via di fuga dalla democraticità che i politici hanno trovato creando sempre nuove istituzioni internazionali. I governanti si ritengono dotati, nei consessi internazionali, della particolare assistenza divina, messi al sicuro da qualsiasi errore, come se le teste che funzionano all’interno delle singole nazioni diventassero all’improvviso trascendenti ed infallibili nella sfera superuranica dell’internazionalità.
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  Editoriali  

Quando a Bruxelles
sfidano l'assurdità

di Alberto Ronchey
Corriere della Sera | Mercoledì 13 Marzo 2002

Non si possono assolvere, d'accordo, le requisitorie paradossali e le invettive iperboliche di Umberto Bossi contro l'"eurocrazia" di Bruxelles. Ma neanche si può pretendere che la Commissione di Bruxelles, con le sue manie precettistiche su ogni materia, sia superiore a ogni critica, specialmente quando complica la vita dei cittadini europei. Ormai le direttive del "super-Stato" risultano inflazionate al punto che la loro raccolta, secondo chi ha voluto contarle, avrebbe raggiunto circa 80 mila pagine.
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L'Impero d'Europa
fondato
sul tradimento
dei popoli

di Ida Magli
Venerdì 1 Marzo 2002

Sembra incredibile che alcuni fra i popoli più consapevoli di se stessi, della propria civiltà, della propria storia, salutino brindando la fine di tutto questo. Eppure, negli ultimi due giorni, abbiamo assistito alla rappresentazione più folle della sudditanza della ragione, da parte di cittadini apparentemente "liberi", nei confronti dei detentori del potere. Si sono visti alzare i calici, fare discorsi entusiasti per la perdita della sovranità monetaria; è stato dato in pasto alle televisioni di tutto il mondo l'esultanza di montagne di banconote, fino a ieri simbolo concreto dell'indipendenza delle Nazioni, mandate al macero. Qualcuno si è perfino permesso, dopo avere per tanti armi perseguito lo scopo di ucciderla, di esprimere qualche nostalgia per la vecchia lira finalmente andata fuori corso.
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Lettera aperta agli Italiani Liberi

di  Ida Magli
Roma, 2 Gennaio 2002

Cari Italiani Liberi,
vi scrivo in prima persona perché le mie riflessioni di questi giorni sono troppo tristi per poter, sia pure in senso generico, attribuirne la condivisione a nessun altro. Il passaggio all'euro concreto ha significato la fine di qualsiasi speranza di un rinvio, di un ripensamento, di un soprassalto di dignità, di coraggio, di ribellione da parte di chi avrebbe avuto il potere di opporsi all'era degli adoratori della moneta. Tutto, invece, si è svolto come gli Imperatori di una Europa-Mercato non avevano, forse, neanche sperato.
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10-11 Dicembre 2002
Copenhagen - Alternative summit:
L'intervento

di Ida Magli 


Italiani Liberi| 4.12.2002

English

Ringrazio gli organizzatori dell’Alternative Summit di avermi invitato, e in particolare il prof. Niels Mayer e tutti quegli antieuropeisti danesi che non mancano mai di ricordarsi di me fin da quando, negli anni 1997-98, rimasero piacevolmente sorpresi che esistesse nell’Italia degli euroentusiasti un'antropologa di professione che si batteva con tutte le sue forze contro l’Unione Europea pubblicando un libro in titolato senza equivoci “Contro l'Europa".
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Convegno a Copenhagen
I movimenti antimaastricht
e la strategia necessaria

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 26 Novembre 2002

Cari Italiani Liberi,
ho ricevuto l’invito a partecipare ad un convegno che si terrà a Copenhagen il 10 e 11 dicembre prossimi sul futuro dell’Europa. Potrete vedere il testo dell’invito e gli argomenti dei quali si tratterà nella lettera che pubblichiamo qui di seguito. Io scriverò il testo da loro richiesto e lo manderò, pur non andando a Copenhagen. Il motivo per il quale questi convegni non sono utili è facilmente comprensibile. Se ne sono fatti già molti, organizzati di volta in volta da movimenti antieuropeisti, con i quali io sono in contatto fin da quando ho preso posizione contro l’Unione Europea con la pubblicazione del libro Contro l'Europa. Un libro che ha avuto molta risonanza sia perché all’estero tutti erano (e sono) convinti che gli Italiani fossero i più entusiasti europeisti, sia perché, pur essendoci in tanti paesi dell’Unione movimenti, pubblicazioni, o addirittura piccoli partiti ostili al progetto di Maastricht, in nessuno però è stato pubblicato un libro decisamente e chiaramente contro, e per giunta da parte di un antropologo e saggista famoso in Italia e all’estero.
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Editoriale

 
L'azione di Wojtyla
e i fallimenti del Cristianesimo

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 17 Novembre 2002

Il totale, servile consenso che è stato dimostrato dai politici verso Wojtyla, in occasione della sua “visita” al Parlamento, è stata una ulteriore conferma che noi, poveri Italiani, siamo inermi strumenti del mostruoso progetto di “armonizzazione” (la delicatezza dei termini ne fa parte) di tutti i Poteri nel dominarci, impedendo qualsiasi possibilità di critica. Di Wojtyla si è fatta l’esaltazione, enumerando i suoi “primati” numerici, come si fa con l’Auditel per le trasmissioni televisive. Quanti chilometri ha percorso, quanti milioni di persone ha incontrato, quanti Santi ha canonizzato... Nessuno, però ha tratto la conclusione dell'enormità del suo fallimento, in termini di cristianesimo, in rapporto a un tale mastodontico battage pubblicitario. Una conclusione inevitabile, che la Chiesa stessa non si accorge di trarre quando afferma che l'Italia e l’Europa sono ormai "terre di missione", in quanto scristianizzate.
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Editoriale

Il punto sull'Europa all'indomani del referendum irlandese
Lettera aperta
agli Italiani Liberi

di Ida Magli
Martedì 22 Ottobre 2002

Carissimi Italiani Liberi

Il risultato del referendum irlandese, per quanto potessimo aspettarcelo, ha comunque dato un colpo durissimo alle ultime speranze che qualcosa sarebbe intervenuto a fermare il processo catastrofico dell’unificazione europea. Il modo con il quale i detentori del potere, governanti nazionali, partiti politici, governanti dell'Unione, hanno premuto sui cittadini irlandesi affinché votassero per il “sì”, ha dimostrato a chi ancora avesse qualche dubbio che nel progetto dell’Unione non c'è posto per nessun tipo di democrazia, né diretta né indiretta. Romano Prodi ha spudoratamente dichiarato, lui, capo del governo dell’Unione, prima che avvenisse il referendum, che un risultato negativo sarebbe stata una tragedia senza che nessuno gli contestasse l’illegittimità dell’interferenza. Il governo irlandese ha mandato, cosa mai avvenuta in nessun altro referendum se non forse quello organizzato da Saddam in Irak, i propri ministri a casa dei cittadini, “porta a porta”, come ha dichiarato vantandosene, per convincerli a votare a favore.
continua...

Editoriale

La fragilità del sesso forte

di Ida Magli
il Giornale | Mercoledì 16 Ottobre 2002

Gli omicidi all’interno delle famiglie sono diventati una notizia quasi quotidiana. I giornalisti che interrogano i vicini, i compagni di lavoro, i parenti, si sentono ripetere tutti la stessa cosa: era una persona normale, non sembrava affatto violenta, forse era un po' depresso perché si era separato dalla moglie, lontano dai figli... Questo, però, è un primo punto sul quale è indispensabile fermare l’attenzione: chi uccide è nella maggior parte dei casi il maschio, marito, padre, che non riesce a trovare «giusta» la legge della separazione dalla moglie e dai figli, anche quando è sanzionata dai Tribunali. Vorrei che fosse ben chiaro che le riflessioni (...)
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Editoriale

La battaglia contro gli Italiani

di Ida Magli
20 Settembre 2002

Gli Italiani escono sconvolti da quello cui hanno assistito nella battaglia politica dell’ultima settimana. Una battaglia all’ultimo sangue combattuta dai parlamentari contro il proprio popolo, contro gli Italiani. Eletti, per difendere gli interessi degli Italiani, si sono rivelati accesissimi rappresentanti degli stranieri, difensori dell’islamismo, contro il cristianesimo, nemici dell’italianità e della sua cultura, odiatori del territorio nel quale sono nati e che dovrebbe essere la loro patria al punto, da volerla consegnare a tutti i costi a quelli che lo invadono proditoriamente, perfino accusando gli Italiani delle disgrazie e della morte di chi sa bene di correre dei rischi in quanto paga grandi somme per farlo.
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ESTENSIONE A EST 
polonia, la patata bollente
di Raffaele Oriani
© "Io donna" del Corriere della Sera
07.09.2002
CATASTROFISMO E VIOLENZA IN TV
Spegniamo la televisione
e ripensiamola

di
Marina Mascetti
10.09
.2002
 
Editoriale

11 Settembre 2002

di Giordano Bruno Guerri
il Giornale | Giovedì 12 Settembre 2002

L’11 settembre è anche il compleanno di mia madre però (scusami mamma), ormai la prima cosa che mi viene in mente a sentire quella data sono le due torri. Ieri guardando alla televisione le rievocazioni, il dolore di quel giorno, l’angoscia, i perché senza risposta si sono riaperti nella mia mente come un anno fa. Fra tutti il più rabbioso è: come si fa a continuare a compiacersi di essere antiamericano - anzi a esserlo di più - proprio vedendo quelle immagini? Me lo chiedo da un anno, quando dalla mezzanotte alle 6 dei 12 settembre condussi una diretta radiofonica per commentare gli avvenimenti: fu incredibile la quantità di ascoltatori che telefonò per dire che “Gli sta bene agli americani, così imparano a voler fare i padroni del mondo.”
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analisi e ipotesi per l'evoluzione del modello culturale

 "Tutti gli uomini nascono uguali", primo punto della Costituzione francese del 1789, è naturalmente un'affermazione falsa. Come dimostra il DNA: "Tutti gli uomini nascono diversi".

di Ida Magli
Il Giornale | Domenica 8 Settembre 2002
"Le catene dell'uguaglianza imprigionano l'Occidente"

Si può tentare di fare il punto sulla situazione, non soltanto dell'Italia, ma dell'Europa e di tutto l'Occidente, senza essere accusati di catastrofismo? Si tratta, infatti, di guardare alla realtà come unico modo per costruire, o almeno per invitare coloro che sono in grado di "pensare", a costruire un sistema di significati e di strutture sui quali fondare la vita dell'individuo e la convivenza dei gruppi. Un compito immane, dunque, e che tuttavia è indispensabile dato che ciò che tutti vedono pur rifiutandosi di vederle, è che il mondo uscito dalla rivoluzione francese, cui si è sommato quello socialcomunista, non ha più nessuna strada davanti a sé.
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Editoriale

Intellettuali di destra

di Giordano Bruno Guerri
Giovedì 20 Giugno 2002

Se dovessi definire con una sola parola l’intellettuale di destra, quella parola sarebbe snob. Non soltanto perché conosce De Maistre e ama Nietzsche, cita a memoria Pound e libri che nessun altro ha letto. La cultura di destra oggi è snob perché ha dovuto vivere per anni nelle “fogne” cui l’aveva costretta un antifascismo feroce, e soprattutto perché a riportarla alla luce non è stata la “sua” cultura bensì la destra liberale e liberista che si riconosce in Berlusconi e nel berlusconismo, nella destra liberale, liberista, filoamericana, popolare e un po’ libertaria.
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Editoriale

L'inno e la Nazionale

di Ida Magli
Sabato 8 Giugno 2002

Bisogna riconoscere ancora una volta che gli Italiani, come è sempre successo nella loro lunghissima e tragica storia, intuiscono senza la minima incertezza quale sia il confine della dignità, il senso reale della dignità di un popolo, al contrario dei loro governanti che non l’hanno mai saputa né cercare né conservare. E' il caso, oggi, del comportamento, del volto dei nostri calciatori, così seri, così concentrati, eppure imperterriti nel non cantare l’inno di Mameli all’inizio dei mondiali. Le appassionate, quasi furenti incitazioni di politici e di giornalisti a compiere questo “dovere”, non sono riuscite a raggiungere lo scopo.
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Stampa italiana

LETTERA DI COSSIGA
L'
onnipotenza di Ciampi
e signora Franca

di Francesco Cossiga
Libero | Sabato 1 Giugno 2002

L'ex capo dello Stato affida a Libero una lettera aperta indirizzata all'attuale inquilino del Quirinale

Francesco Cossiga rivela: "Nell'inchiesta di Potenza c'è anche il nome del presidente"

  Editoriali  

DOMANI IL VOTO
La Francia ha smascherato
chi bara con le parole

di Ida Magli
il Giornale
| Sabato 4 Maggio 2002

Quanto invidio i Francesi! Li invidio perché soltanto loro possono invocare, nella lotta per la libertà e per l’indipendenza della Patria, una donna! Una donna vera, non un simbolo, non la Madonna; una donna che ha combattuto ed è morta per liberare la Francia dagli stranieri. Giovanna ha osato affermare che questo era un diritto del popolo anche quando è stata messa di fronte ai maggiori rappresentanti del potere politico e del potere religioso, in quel Tribunale di Rouen che rimane forse la testimonianza più esemplare del fatto che un "processo" può essere strumento perfetto di tradimento.
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  Cultura  

Prezzolini euroscettico

di Gennaro Sangiuliano
Mercoledì 13 Marzo 2002

"Concludo che se io dovessi o volessi e potessi votare pro o contro l'Europa unita, io, che pure ho più di un diritto di chiamarmi "europeo", voterei contro un'Europa fatta così artificialmente e superficialmente come è stata concepita da coloro che l'hanno ideata con la testa riempita di nuvolosi teorici". Lo scriveva, alla fine degli anni '70, Giuseppe Prezzolini, domandansi alla sua maniera, sempre problematica, se "l'Europa unita sarà un paradiso o un inferno".
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  Editoriali  

2002: fuga da Gerusalemme

di Ida Magli
il Giornale | Venerdì 15 Marzo 2002

Il libro che Fiamma Nirenstein ha scritto sul tradimento dell'occidente nei confronti degli Ebrei, è davvero sconvolgente. Sconvolgente prima di tutto per il suo coraggio. E' stato necessario infatti un grandissimo coraggio per affrontare, mettendola nell'ordine che la scrittura richiede, la massa, ormai quasi del tutto inestricabile, di significati, di sentimenti, di pre-giudizi intangibili che si sono andati formando via via intorno all'unico, vero personaggio che occupa la scena dell'Occidente: l'islamismo.
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IL "VOTO SEGRETO"
Euro-referendum

di Ida Magli
Martedì 19 Febbraio 2002

Il Presidente della Repubblica ha espresso nei giorni scorsi l'opinione che nessun referendum fosse necessario riguardo all'adozione della moneta unica visto il modo con il quale i cittadini ne hanno accolto l'obbligo. Sia permesso meravigliarsi di questo tipo di argomentazione. Cosa si aspettava Ciampi dagli italiani? Se in una democrazia nessun partito, nessun gruppo politico, nessun membro del governo ha mai proposto un dibattito, né fatto opposizione in Parlamento ad una decisione così grave come quella della rinuncia alla sovranità monetaria, i cittadini non possono non credere che sia loro dovere obbedire. E in quale modo, poi, avrebbero potuto non obbedire di fronte ad un'arma - la moneta - alla quale nessuno è in grado di sottrarsi? Voglio sperare che nel prossimo futuro, invece, il Presidente della Repubblica si faccia fautore del massimo di dibattito critico (come, del resto, da lui stesso auspicato per l'informazione in generale) in vista dei gravissimi problemi riguardanti l'Unione Europea di cui proprio in questi giorni stanno discutendo i governanti e dai quali i cittadini italiani non possono e non debbono essere esclusi.

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IL CASTELLO DEGLI INGANNI
Intelligenze cercasi

di Ida Magli
il Giornale | Sabato 23 Febbraio 2002

Stanno succedendo in questi giorni delle cose molto importanti per i cittadini italiani. Per tutti gli Italiani, non soltanto per quelli di sinistra. Il castello che i leaders della sinistra hanno costruito, dalla caduta del Muro fino a ieri, sia stando al governo, sia standone fuori, è un castello degli inganni e del quale finalmente un uomo che conosce bene la differenza fra "rappresentazione" e realtà, ha strappato il velo. L'accusa di Nanni Moretti: "Con questi dirigenti non vinceremo mai" colpisce però soltanto uno dei problemi fondamentali, mentre non sembra che arrivi a comprendere l'altro: non la "sinistra" che perde, ma, insieme a lei, la democrazia e la libertà.
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  Stampa italiana  

| giovedì 17 Gennaio 2002
 che fare oggi in Rete
I siti del giorno
In collaborazione con

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EURO AL VIA / Il Ministro Antonio Martino

"Ma si rischia un fallimento"

di  Andrea Cangini
Quotidiano Nazionale
(Il Giorno, La Nazione, Il Resto del Carlino)
| 2 Gennaio 2002 

"Spero di sbagliarmi, però… Però nel giorno in cui la grancassa europeista tocca toni da pensiero unico, Antonio Martino non rinuncia alle proprie idee, esce dal coro e lancia l'allarme: "Ci sono grossi rischi che, per come ci si è arrivati, l'esperienza dell'euro si concluda con un fallimento". Spera di sbagliarsi, l'economista cresciuto alla scuola europroblematica di Chicago, ma il fatto di essere ministro (della Difesa) del governo euroentusiasta di Silvio Berlusconi non lo induce a maggiore diplomazia. Anche perché, dice, "è francamente intollerabile che ogni volta che qualcuno solleva un minimo dubbio sul percorso intrapreso dall'Europa venga scomunicato con l'etichetta spregiativa di 'euroscettico'".
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Il conservatore di valore

di Giordano Bruno Guerri
il Giornale | Lunedì 28 Gennaio 2002

Dunque Gianfranco Fini sarà uno dei padri della Costituzione europea. Un bel salto per chi, fino a pochi anni fa, guidava un partito definito in Italia "fuori dall'arco costituzionale" e i cui voti non erano graditi. Quello stesso partito oggi è al governo, e Fini viceprimoministro con ministeri importanti affidati a uomini di Alleanza Nazionale. Eppure ci sono intellettuali di Destra, come Stenio Solinas - giorni fa sul Giornale - per i quali Fini ha portato il partito addirittura al Nulla: perché An non saprebbe, prima di tutto, quali "valori incarnare";
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Sulla Costituzione europea

di Giordano Bruno Guerri
Roma, 6 Gennaio 2002

Francesco Cossiga ha anticipato un tema centrale del dibattito sulla futura Costituzione europea augurandosi che, nel preambolo del testo, l'Europa riconosca, "come condizione di esistenza e di vita spirituale, le sue radici nel cristianesimo". Un suo riferimento a "laicismi di bassa lega" e a un uomo di governo francese, "dimentico del carattere cristiano della Francia", ha fatto infuriare Jospin, che nelle trattative di Nizza aveva sottolineato il carattere laico del suo Paese ed escluso ogni riferimento alla religione per non porre la Francia di fronte a un problema con la propria, laicissima, Costituzione.
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Serve un passo indietro
per amore dell'Italia

di  Piero Ostellino
| Sabato 5.01.2002

Caro Renato (ambasciatore e ministro degli Esteri Ruggiero), quando ho letto la tua intervista sul Corriere di giovedì ho pensato di telefonarti. Sarebbe stata una chiacchierata privata fra due vecchi soci del club degli ex moscoviti. Ma tu sei un uomo pubblico e anch'io, in un certo senso, lo sono. Così, ho optato per la lettera aperta. Avevo da tempo la sensazione che la tua stagione da ministro degli Esteri di questo governo fosse finita; ora ne ho la certezza. Per l'amicizia e la stima che ho per te, me ne rammarico con tutto il cuore. Come cittadino, altrettanto sinceramente, ti dico però che, nell'interesse del Paese, è meglio che, a questo punto, il nodo sia reciso. 
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Italiani Liberi invita tutti i popoli coinvolti nello smisurato progetto dell’Unione Europea...

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