Editoriali
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Roma, 6 Febbraio 2002 |
IL CASTELLO DEGLI INGANNI
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Intelligenze
cercasi |
Ida Magli
il Giornale |
Sabato 23 Febbraio 2002 |
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Stanno succedendo in questi giorni delle cose molto
importanti per i cittadini italiani. Per tutti gli Italiani, non soltanto
per quelli di sinistra. Il castello che i leaders della sinistra hanno
costruito, dalla caduta del Muro fino a ieri, sia stando al governo, sia
standone fuori, è un castello degli inganni e del quale finalmente un
uomo che conosce bene la differenza fra "rappresentazione" e
realtà, ha strappato il velo. L'accusa di Nanni Moretti: "Con questi
dirigenti non vinceremo mai" colpisce però soltanto uno dei problemi
fondamentali, mentre non sembra che arrivi a comprendere l'altro: non la
"sinistra" che perde, ma, insieme a lei, la democrazia e la
libertà.
Sulla mancanza d'intelligenza dei leaders
della sinistra c'è poco da dire e ancor meno da fare, caro Moretti:
l'intelligenza è come il coraggio di Don Abbondio. Chi non ce l'ha, non
se la può dare. E' colpa della sinistra se esiste ormai un tabù a
proposito dell'intelligenza; visto che neanche con le leggi sindacali si
può farla aumentare, è un fattore che è stato cancellato. Ma è di
questo che oggi la sinistra ha un bisogno assoluto: qualcuno che
"crei" una visione del mondo, e una teoria Politica relativa del
tutto nuova. Ma per far questo ci vuole un genio, tanto più necessario
perché sono stati soprattutto gli uomini della sinistra a portarci nel
baratro in cui ci troviamo tutti, il baratro di macroscopiche
contraddizioni, di una pseudoastuzia. E' stata la scelta della sinistra di
farsi guidare dagli adoratori del mercato e del capitale, da economisti e
finanzieri per andare al potere. E' stata la famosa vittoria di Pirro: la
sinistra è andata al potere ma ha perso quel pezzetto d'anima che ancora
possedeva. Privi di qualsiasi base ideale "di sinistra" i suoi
leaders si sono dati alla costruzione di quella famosa Europa fatta di
mercato, di capitali, di monete che ci ha prostituito tutti e dalla quale
adesso è così difficile tornare indietro. Un bel successo, poveri uomini
di sinistra! Comunichiamo, parliamoci, amiamoci, andavate gridando; ed
ecco che la moneta ha preso il posto della "parola". Quindici
lingue diverse in Europa? E che importa? La classe dirigente parlerà il
latino-inglese di cui il povero Renzo non capiva nulla, e tutti gli altri
vedranno la propria lingua ridotta al rango di dialetto. Andranno
ugualmente in Paradiso? Ma non avete visto qual'è la nuova Madonna?
Perfino la Musica... sì, la Musica, si è chinata in adorazione, nel
concerto di Capodanno, davanti all'altare dell'Euro circondato di stelle
lucenti.
Ed eccola qui, caro Moretti, la vera Sinistra:
quella che gridando: "democrazia,democrazia!", ha edificato la
più forte struttura dittatoriale di tutti i tempi perché turlupina i
popoli falsificando linguaggio, istituzioni, patria, libertà. Si era mai
visto un Parlamento che non ha il potere di fare leggi? E' il Parlamento
Europeo. Si era mai vista una Banca Centrale che non risponde a nessuno
Stato e che batte una moneta di cui non possiede la sovranità? E' la
Banca Centrale Europea. C'è qualcuno che osa ancora meravigliarsi che
l'Euro, nato per fare concorrenza al dollaro, si sia svalutato del 35% !
(la previsione, non di un antropologo, ma dell'economista Allen Sinai è
che scenderà allo 0,70 per la fine dell'anno). I motivi erano evidenti
fin dall'inizio: dietro all'Unione Europea ci sono le poltrone, il potere,
il prestigio, la volontà di potenza dei governanti e insieme il
depauperamento di tutto ciò che forma la forza dei popoli: il loro nome,
la loro lingua, la loro cultura, la loro patria, la loro storia, il loro
territorio, i loro costumi, i prodotti della loro terra, la loro libertà.
Le condizioni economiche della Germania, partita come la più forte in
Europa e adesso la più debole, stanno lì a dimostrarlo. I Tedeschi
avevano il marco, e il marco aveva la fiducia di tutto il mondo nelle
capacità dei Tedeschi. Immersi nell'indefinito mare di una europeità che
non esiste, i Tedeschi sono affondati. Ora che faranno gli ottusi
costruttori di Maastricht? Li cacceranno via dall'Unione a norma di
Trattato? E' questo l'euro: il "non-marco". E' questa l'Unione
Europea: la somma di"perdite".
Adesso, dunque, cara sinistra, smettila di
invocare l'Europa appena qualcuno, fornito di un po' di buon senso cerca
di raddrizzare la barca che affonda. E se non avete cambiato il
significato alla parola "democrazia", smettetela anche di
litigare su chi è andato o non è andato alla Convenzione perché questa
Convenzione non si deve fare; con i governanti che si eleggono fra loro,
una Costituzione senza Stato, una Cittadinanza senza Patria. Di questo
vogliamo e dobbiamo parlare.
Ida Magli