CONTRO L'EUROPA
Tutto quello che non vi hanno detto di Maastricht
di Ida Magli
Tascabili Bompiani
VIII Edizione - Gennaio 2001
L. 14.000
Swedish
/ Svenska
Svensk titel
“Tvärtemot Europa” allt vad man inte sagt om Maastricht
Översättning av
Marianne Bengtsson Agostino
La rinuncia alla sovranità nazionale, alla
libertà e alla democrazia è alla base del Progetto-Europa. In Italia non si è
mai discusso di questi problemi a causa dell'assoluta censura instaurata intorno
agli scopi reali dell'Unione Europea. Di fatto si dà per scontato che gli
Italiani, seguendo il destino della loro storia, debbano diventare succubi di un
potere straniero. Infatti l'Europa Unita si costituisce come un enorme impero,
cui 375 milioni di sudditi si piegano accettando di diventare tutti uguali
secondo le norme di quella fabbrica dell’uguaglianza che è il
Parlamento-Dittatura di Bruxelles. Nessuno risponde alla domanda: chi comanderà
davvero? Questo libro è il personalissimo tentativo di un antropologo per
indurre gli Italiani a riflettere sulle gravissime conseguenze che l'adesione
all'Unione Europea comporta, e a sottrarvici prima che sia troppo tardi. Di
queste conseguenze si vedono già evidenti sintomi: la caduta dei confini con
l'Est e la massiccia immigrazione islamica; gli scontri ideologici su tutto:
cibi transgenici, mucca pazza, bioetica, diritto famigliare, sanzioni
all'Austria. E, a riprova della non credibilità del progetto, la fuga dei
capitali, la disfatta dell'euro.
lda Magli. Antropologa e saggista, ha
dedicato i suoi studi a noi-selvaggi. In particolar modo al
cristianesimo come fattore fondamentale nella storia dell'Occidente; ai
significati culturali della sessualità maschile, e alla condizione
delle donne dipendente da questi significati. Si è occupata infine,
dato che tutti questi fenomeni vi sono strettamente legati,
del sistema di Potere democratico e della sua crisi in Italia. Fra i
suoi saggi principali: Gli uomini della penitenza, 1977; Gesù di
Nazaret, 1982; Teresa di Lisieux, 1984; La Madonna, 1987; La Sessualità
maschile, 1989; Sulla Dignità della Donna, 1994; Storia laica delle
donne religiose, 1995; Per una Rivoluzione Italiana, 1996; Sesso e
Potere, 1998.
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pagine
da
"CONTRO L'EUROPA"
Tutto quello che non vi hanno detto di Maastricht
di Ida Magli |
English
from
"AGAINST EUROPE"
What they didn't tell you about Maastricht
by Ida Magli
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recensione
di
Ida Magli
il Giornale | 13
Dicembre 2001
Cosa
si può dire del libro di Oriana Fallaci?
Tutti hanno letto l'articolo pubblicato sul
Corriere della Sera qualche giorno dopo
l'attacco alle Torri Gemelle, e non ci si
può sbagliare: è un urlo. Ma un urlo che,
pure nell'immediatezza dell'orrore, della
rabbia straziante di chi non può fare nulla
per impedire che crollino, che seppelliscano
insieme a tante vite la realtà e il
simbolo di ciò che di meglio possiede
l'America, esprime anni e anni di
sofferenza. Sì, è scritto come un fiume in
piena
continua...
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Questa europa priva di forza
di Ernesto Galli Della Loggia
Corriere della Sera|
22.10.2001
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UNA
GRANDE SPERANZA:
che
qualcuno degli intellettuali
italiani non voglia consegnarsi
alla Storia come "traditore"
di
Ida Magli
10 Ottobre 2001
Gli Italiani
Liberi sono grati ad Ernesto Galli della Loggia per l’articolo
che ha pubblicato sul "Corriere della Sera" il 9
ottobre scorso
e che riportiamo sul nostro Giornale per renderne
più facile la lettura a coloro cui fosse sfuggito. Certo. Come
nota Galli della Loggia, la Gran Bretagna è schierata a fianco
degli Americani con un legame profondissimo dato dalla cultura,
dalla lingua, dalla storia comune, e soltanto in base a questo
legame ci si può fidare nello spargere il sangue insieme.
Certo. Come nota Galli della Loggia l’Unione Europea,
costruita a tavolino, con la sola volontà dei governanti, è
pallida ed evanescente e nessuna moneta comune può far sì che
diventi quel tutt’uno politicamente forte che dà senso al
legame fra i popoli. Giustissimo. Ma perché Galli della Loggia
scrive queste cose soltanto adesso? Perché, con il prestigio
che possiede e l’ascolto che il "Corriere della
Sera" garantisce, non ha parlato in questo modo in tutti
gli anni che sono trascorsi dal grottesco battesimo dell’Unione
Europea? Perché non ha lavorato contro una costruzione così
sgangheratamente rozza, priva di qualsiasi principio di realtà?
Siamo certi che non era necessario l’esempio della Gran
Bretagna in guerra per fargli apparire evidente la violenza
delle allucinazioni europeistiche.
(continua...) |
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siamo
extracostituzionali
l'ingresso
dell'unione europea
nella costituzione italiana ,
realizzatosi nel silenzio dell'informazione
con il risultato referendario del 7 ottobre,
pone di fatto fuori legge ogni critica contro l'europa.
Referendum:
le
iniziative di Italiani Liberi per il No |
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...ad assumere una posizione estremamente vigile e
attiva. Non si tratta, ormai, di dividersi fra europeisti o
antieuropeisti. E’ un diritto, ma soprattutto un dovere, da parte dei
cittadini che fanno professione di democrazia, ma che prima ancora della
democrazia, vogliono difendere la propria libertà come
"uomini", non delegare passivamente ai governanti una
trasformazione così radicale della vita personale, civile, politica,
etica, territoriale, linguistica. Siamo sicuri che la grande maggioranza
di questi popoli non conosce (perché gli è stato volutamente nascosto)
il contenuto del trattato di Maastricht. Leggerlo, tuttavia, non sarebbe
sufficiente a comprendere l'estrema gravità di quello che comporta. E'
indispensabile una riflessione analitica e al tempo stesso un sincero
riconoscimento degli affetti, delle emozioni, della dolcezza che sostiene
il vivere insieme di un popolo. La propria lingua, la propria storia, il
proprio territorio, la propria identità: senza l'implicazione affettiva
che questi connotati hanno fatto sedimentare, più o meno consapevolmente,
nella personalità di ogni individuo, nessun gruppo può essere davvero
"gruppo", può avere la spinta ad agire per il bene comune, può
godere della gioia del vivere insieme tanto da sopportarne anche
i sacrifici e le privazioni.
Il passaggio all'euro concreto è ormai alle porte.
E' indispensabile fermarlo perché, una volta rinunciato alla sovranità
del battere moneta, sarà difficilissimo tornare indietro. E' questo il
motivo per il quale i governanti hanno scelto di realizzare per prima cosa
l'unicità della moneta. Italiani Liberi proporrà, nella speranza che
altri movimenti vi si associno, delle azioni concrete per portare
all'aperto, fuori dall'oscurità di Internet, un dibattito reale sulla
rinuncia alla propria identità e alla propria patria che l'Unione Europea
richiede per essere attuata. E' indispensabile permettere ai popoli di
prenderne coscienza, e di assumerne direttamente la responsabilità di
fronte alla storia e ai propri figli. Non è una questione che possa
essere delegata ai rappresentanti.
In attesa che i vari movimenti preparino nella forma
più efficace le azioni comuni da realizzare, proponiamo alcune pagine di
analisi del Trattato di Maastricht così come sono state elaborate da Ida
Magli.
Roma, 21 Maggio 2001 |
pagine
da
"CONTRO L'EUROPA"
Tutto quello che non vi hanno detto di Maastricht
di Ida Magli |
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"AGAINST EUROPE"
What they didn't tell you about Maastricht
by Ida Magli
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Editoriali
La
guerra fra due mondi
di
Ida Magli
da "Il
Giornale", sabato 19 Maggio 2001
E' stato più volte detto che questa battaglia elettorale
si è risolta in una specie di referendum pro o contro Berlusconi. E'
indispensabile affermare invece con chiarezza che si è trattato di una
battaglia gravissima, e per questo combattuta all'ultimo sangue, fra due visioni
del mondo, le stesse che si fronteggiano in Italia da oltre un secolo e di cui
si era visto uno scontro così duro e determinato soltanto nel 1948. Da una
parte il primato del soggetto, dell'Io, unico e universale, della sua capacità
e libertà di pensiero, della sua responsabilità personale nell'agire che,
tanto più è rigorosa nel pretendere il massimo da se stesso, tanto più
contribuisce al bene comune; dall'altra il primato della collettività, nella
quale tutti debbono essere uguali, annullando qualsiasi differenza, cosa che
può essere raggiunta soltanto con l'imposizione da parte dello Stato.(continua...)
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Parole forti del
giurista Calò
Viva
"Che" Lentano e la sua predica
contro la solidarietà coatta
il Foglio | 01.05.2001
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Radio Giornale della Svizzera
Italiana
Intervista a Ida Magli
"La resistenza a donare gli
organi
è dovuta alla paura di
pensare alla morte?"
Mercoledì 2 Maggio 2001
Si dice spesso che la resistenza a donare gli organi sia
dovuta al timore di pensare alla morte. Questa supposizione viene gettata in
faccia alla gente per ridicolizzarla e convincerla così a vergognarsene. Ma in
realtà questo tipo di ragionamento fa parte dello stesso orizzonte psicologico
e culturale in cui è nata l'idea di utilizzare il corpo dei morti. E'
l'orizzonte atrocemente materialistico del medico-chirurgo, la cui opera e il
cui potere diventa inutile non appena il paziente muore. In questo orizzonte non
esiste la morte come fenomeno che trascende la concretezza della materia, ossia
non esiste il pensiero, la sua attività simbolizzatrice, che è nata invece
proprio dalla riflessione sulla morte. E' stata la morte che ha posto alla
specie umana, fin dalle origini, l'interrogativo sul significato del suo
esistere nel mondo, diverso da quello degli animali, che ha delineato il confine
fra ciò che è sacro e ciò che non lo è proprio attraverso il culto dei
defunti, attraverso il rispetto e la cura delle tombe, insomma attraverso ciò
che fa dell'uomo l'Uomo.
La banalizzazione della morte è l'aspetto più sconvolgente della nostra
società. Società di mercato e di consumo che capitalizza, dichiarando che non
possono andare sprecati, perfino i cadaveri: oggetti fra gli oggetti.
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SACRO
E POTERE
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I malumori
della Curia romana
per la scelta dei "mea culpa"
Fiducia
contro diffidenza,
grande pericolo
di Vittorio
Messori
dal Corriere della Sera, lunedì 7 Maggio 2001
La misura è ormai colma: questo Papa sta
esagerando. E il viaggio di questi giorni lo conferma. Giovanni Paolo II travisa
il passato della Chiesa, rischia di esporla ad umiliazioni, ossequia i suoi
persecutori, intende l'ecumenismo come un sincretismo, dove una religione sembra
valere l'altra.(continua...)
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Il cristianesimo
ucciso dalla pace
di
Ida Magli
da "Il
Giornale", giovedì 3 Maggio 2001
Finalmente un grido di allarme sulla fine del
cristianesimo in Italia! L'ha lanciato il vescovo di Como, Monsignor Alessandro
Maggiolini, in una
intervista al Corriere della Sera che anticipa i contenuti di
un libro di prossima uscita dal titolo appunto "Fine della nostra
cristianità". Un'affermazione che non può in nessun modo essere smentita
dato che già da molto tempo il cristianesimo è entrato a far parte del bel
paesaggio italiano, oggetto di conservazione fra i tanti del Ministero dei Beni
culturali, privo di vita propria. Ci si potrebbe meravigliare, semmai, che una
preoccupazione così grave non sia sentita dai 250 Vescovi e dai circa 54.000
sacerdoti italiani, e neanche dal Papa, che pure è il Vescovo di Roma e il
Primate d'Italia e che, quando lancia i suoi messaggi d'esortazione alla
cristianità non sembra particolarmente allarmato per la situazione italiana. (continua...)
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Editoriali
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INGANNI
Così l'Europa
ci ruba la Patria
di
Ida Magli
da "Il
Giornale", mercoledì 11 Aprile 2001
Barbara Spinelli ha pubblicato su
La
Stampa
dell’8
aprile scorso un appassionato editoriale in cui invoca la rapida
realizzazione dell’Europa come Patria, una patria della quale sente l’urgenza
di fronte ai localismi regionali, alla loro pretesa di porsi come piccole
nazioni, in realtà egoiste e chiuse ai problemi che oggi appaiono sempre più
come problemi mondiali. Prendendo lo spunto dal discorso pronunciato dal tedesco
Rau davanti al Parlamento di Strasburgo (un discorso ampiamente commentato e
fatto proprio da Carlo Azeglio Ciampi) Barbara Spinelli mette fine al gioco
delle parti in tema di Europa cui fino ad oggi si sono attenuti governanti,
politici e giornalisti davanti agli occhi dei cittadini. Un gioco delle parti
ipocrita e indegno della sbandierata democrazia che, a sentir loro, vige nei
Paesi dell’Unione e teso esclusivamente a non far capire ai popoli quale
enorme progetto politico si stia realizzando e quale ne sia la meta: la fine
delle patrie-nazioni e l’adozione "a freddo" (come dice la Spinelli)
dell’Europa come Patria. (continua...)
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Il vecchio (e nuovo) continente
L'impero
economico
degli euroburocrati
Trovano
seguito nel Continente le tesi "sacrileghe" di Ida Magli contro
l'unificazione
di Giordano Bruno Guerri
da "Il Giornale" 28 Marzo
2001
Quando fu pubblicato la prima volta, quattro
anni fa, Contro l’Europa (Bompiani) di Ida Magli era né più né meno
un libro sacrilego. Gli italiani sembravano credere ciecamente nell’Unione
Europea: ma era la fiducia, appunto cieca, di chi non dispone di informazioni
contrarie. Le sette successive edizioni del volume hanno aperto uno spiraglio:
sono nate anche in Italia (nel resto dell’Unione ce ne sono a decine, con
centinaia di migliaia di iscritti) piccole organizzazioni, soprattutto di
giovani, che si pongono il problema di come fermare o frenare questa Europa
che grava sul loro futuro piena di illusioni e di minacce. La stessa Magli ne
ha fondata una con tanto di sito internet (www.italianiliberi.it)(continua...)
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Riforme
Gli Italiani non sanno
d'aver perso la sovranità
The
Italian People Don't Know
They've Lost Their Sovereignty
di
Ida Magli, da "Il
Giornale" 11 Marzo 2001
Nella legge di riforma della
Costituzione, approvata dalla maggioranza di sinistra in gran fretta poche ore
prima dello scioglimento delle Camere, c'è un passo fondamentale e che pure non
è stato portato a conoscenza dei cittadini né prima né dopo della sua
approvazione. Si tratta dell'Articolo 117 di cui trascrivo il testo: " La
potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto
della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e
dagli obblighi internazionali". In queste tre righe è codificata la
perdita della sovra- nità legislativa dell'Italia. Per questo l'articolo 117
non è stato discusso apertamente: gli italiani non debbono sapere. (continua...)
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Adolescenti: non il Diavolo
ma la
malattia mentale
di Ida Magli, da
"Il Giornale", 27 Feb 2001
E
ora l'Euro fa davvero paura
di Paolo Fior (da
Il
Nuovo)
Giuliano Amato: poteri forti e
democrazia totalitaria
Amato: all'Europa non serve
un sovrano
Italy's Prime Minister Giuliano Amato
on
Europe: the Democratic Way to
Totalitarianism
a cura di Barbara Spinelli, da "La
Stampa"
L'Ue
è la reincarnazione dell'Urss
The
EU is the Reincarnation of the USSR
Appunti da una
conferenza di Vladimir Bukovsky,
dissidente sotto il regime sovietico, autore de
"Gli archivi segreti di Mosca", ed. Spirali, 1999
L'abolizione
dell'Inghilterra
The
Abolition of Britain
L'intervista di Geoff
Metcalf a Peter Hitchens,
ex corrispondente da Washington del
London Daily Express
Immigrati
Perché dovremmo appendere
il cartello "tutto esaurito"
di Ida
Magli (da "il Giornale")
Istruzione
Occorre una rivoluzione
della scuola
di Giordano Bruno Guerri
(da "il Giornale")
Cos'è
una nazione?
What
is a Nation?
di Bernard Connolly
Un incredibile processo alla Corte europea
di
Giustizia
Chi critica l’Unione europea
è blasfemo?
Is
Criticism of the EU Blasphemy?
di Helen Szamuely
(da www.EUobserver.com)
Bruxelles
e i transgenici
Nuovo
codice di segretezza dell'UE
Political
Uproar Expected Over New EU
Secrecy Code
di Barry James
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Economia
|
La
lezione della Danimarca all'Euro
Denmark's
Lesson on the Euro
di
Phillis Schlafly
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Stampa estera
New
Italian Movement
for Sovereignty
Colourful Italy has always been seen as
an uncritical EU member. But now a critical movement has been born
Italiani Liberi (Free Italy) is a new born Italian movement for
sovereignty. The movement has asked the Italian Parliament to restore
Italian sovereignty. While working to achieve this end, Italiani Liberi
aims at obtaining a moratorium in the adoption of the euro and on the
ratification of the Treaty of Nice.
Read
on euobserver.com
Written by Luise Hemmer Pihl
Edited by Lisbeth Kirk
Swedish / Svenska
Italiensk organisation
för nationell suveränitet
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Italy Changes
Constitution
The Italian Parliament has changed article 117 in the Constitutional law so that
neither the central government nor the regions can legislate now, except in
subordination to "Community restrictions". These three lines sanction
Italy's loss of its sovereignty. That's why article 117 has not been discussed
openly - the Italian people must not be told, writes Ida Magli, the founder of
ItalianiLiberi.
Written by Lisbeth Kirk
Edited by Blake Evans-Pritchard
Debate
www.euobserver.com
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Libri
CULTURAL
ANTHROPOLOGY:
an introduction
by Ida Magli
McFarland, 2001
www.mcfarlandpub.com
PER UNA RIVOLUZIONE
ITALIANA
Ida Magli e Giordano Bruno Guerri
Baldini&Castoldi, 1996
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