violenza
E Catastrofismo in Tv
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Spegniamo la televisione
e ripensiamola |
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di Marina Mascetti
10 Settembre 2002 |
Sottoscrivo in pieno la proposta fatta sul Giornale di proibire
violenza e pornografia in televisione. Ma mi sembra troppo poco! Invoco la censura sui telegiornali perché sono stufa di sentir parlare
solo di disgrazie, rapimenti e stupri, e soprattutto non voglio dover
spiegare alla mia nipotina di sette anni che cosa sia il "sesso orale"
di cui con tanta disinvoltura si parla.
Ogni tanto in Tv fanno rivedere Farenheit 451, e mai vi fu film più profetico. Non per la storia dei libri imparati a memoria, ma per il ruolo
da Grande Fratello della televisione, un totem sacro attorno al quale le
donne passavano il tempo a farsi lavare il cervello. Non siamo in una
situazione molto diversa.
Propongo quindi censura ed abolizione di programmi infami come Veline (i
liguri l'hanno ribattezzato beline che in genovese vuol dire
grosso modo cretine). E' un bell'esempio dei modelli che vengono
proposti alla nostra gioventù. Tette e culo per le ragazze, calciatore
per i ragazzi, queste sono le professioni del futuro! (sottinteso: a cosa
serve studiare?)
Nulla di ciò che esiste è vero se non è visto in televisione. Sono i media che hanno creato e ingigantito i no-global, che hanno moltiplicato i
lanciatori di sassi sulle autostrade. (Chissenefrega delle ragazze russe
che si baciano: è solo un'abile manovra pubblicitaria, altrimenti chi mai
avrebbe parlato di loro? )
Sono i giornalisti che esaltano le imprese di quell'onesto coglione dell'Unabomber veneto, e gli fanno pubblicità. Se nessuno ne parlasse, se
nessuno sapesse che esiste, smetterebbe per disperazione nel giro di un
giorno. La cronista che il giorno dopo intervistava le mamme davanti ai
supermercati veneti chiedendo "ma non ha paura a fare la spesa?"
è un bell'esempio di giornalismo spazzatura. Censurateli tutti quanti!
Si dovrebbero stimolare migliori programmi non solo per i bambini, ma
anche per gli adulti! La propaganda politica a senso unico in tv è di per
sé intollerabile, e sembra che al governo ci sia ancora l'Ulivo. Ma ancor
peggiore è lo stillicidio di violenza e catastrofismo nella cronaca di
tutti i giorni, che dà un'immagine nera e negativa di un mondo visto
sempre con la lente del pessimismo.
Non è censura, semplicemente autoconservazione, tutela della nostra
libertà anche di ignorare le brutture del mondo.
Marina Mascetti
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lo stillicidio di
violenza e catastrofismo nella cronaca di tutti i giorni dà un'immagine
nera e negativa di un mondo visto sempre con la lente del pessimismo.
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