Editoriali
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Roma, 2 Marzo 2002 |
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L'Impero d'Europa
fondato sul tradimento dei popoli |
Ida Magli
ItalianiLIberi |
Venerdì 2 Marzo 2002 |
Sembra incredibile che alcuni fra i popoli più consapevoli di se
stessi, della propria civiltà, della propria storia, salutino brindando
la fine di tutto questo. Eppure, negli ultimi due giorni, abbiamo
assistito alla rappresentazione più folle della sudditanza della ragione,
da parte di cittadini apparentemente "liberi", nei confronti dei
detentori del potere. Si sono visti alzare i calici, fare discorsi
entusiasti per la perdita della sovranità monetaria; è stato dato in
pasto alle televisioni di tutto il mondo l'esultanza di montagne di
banconote, fino a ieri simbolo concreto dell'indipendenza delle Nazioni,
mandate al macero. Qualcuno si è perfino permesso, dopo avere per tanti
armi perseguito lo scopo di ucciderla, di esprimere qualche nostalgia per
la vecchia lira finalmente andata fuori corso.
Ho visto con dolore un uomo che ammiravo, Alberto Sordi, sorridere in
televisione dando l'addio alle povere lirette, delle quali aveva detto di
voler edificare un monumento. Gli avevo chiesto di fare qualcosa, quando
si era ancora in tempo, per salvarsi dal destino della moneta unica, ossia
da quel destino di succubi che proprio lui ha tante volte rappresentato
come attore e come regista geniale. Speravo che una volta sola, questa
volta, volesse rinunciare alla filosofia del perdente davanti al Potere,
facendo per amore dell'Italia il contrario del suo personaggio:
combattere, opporsi. Come sarebbe stato bello che Lui, proprio Lui, avesse
incitato gli Italiani a non consegnare la propria libertà,
l'indipendenza, l'unità così faticosamente raggiunta ai governanti
traditori, al dominio di stranieri! Chiudere la vita con un gesto di
ribellione reale, in contraddizione la la vita rappresentata,
sarebbe stata la prova, Alberto, della tua grandezza come Attore e come
Uomo. Ci hai tradito anche tu, come tutti coloro che hanno governato gli
Italiani nei tanti secoli della nostra storia. E' questa la storia degli
Italiani: storia di tradimenti.
Se vogliamo trovare qualche briciola di consolazione in tanto sfacelo,
possiamo farlo sottolineando come questa volta non siano stati soltanto
gli Italiani, da sempre ritenuti pecoroni, ad essersi inginocchiati
davanti alle armi dei potenti, fidando nelle meravigliose fortune e
potenti destini che ci attendono. Ma il fatto che anche tanti altri popoli
dell'Europa non si siano resi conto del tremendo disegno strategico che
incombe sulla loro testa, è una prova ulteriore dell'astuzia,
dell'inganno, della disinformazione con i quali li si è piegati ai
progetti di coloro che da ieri - 28 Febbraio 2002 - possono senza mezzi
termini essere definiti "dittatori". Ieri, infatti, i politici
hanno fatto coincidere la fine della sovranità monetaria delle Nazioni
con la fine della libertà politica. Il sequestro dei beni degli inquisiti
in tutta l'Unione è appunto questo: la perdita del cardine della civiltà
giuridica romana a fondamento della cittadinanza. Adesso non esiste più
il cittadino di ogni singola nazione che risponde al proprio magistrato.
E' nata la magistratura dell'Impero.
E' talmente difficile chiarire l'intrico nel quale i popoli
d'Europa si trovano avviluppati che perfino gli addetti ai lavori, tranne
i pochissimi che si sono adoperati per la sua attuazione, non ritengono
necessario individuarne il tracciato, scoprirne la trama, nascosta eppure
evidente. Giornalisti e politici sono convinti che dell'unione Europea sia
poco interessante parlare e che, al massimo, si possa lamentarsi della
poca funzionalità delle monetine; anche queste, tuttavia, guardate
scherzosamente come un ingombro del quale faremo presto a liberarci.
L'hanno già fatto con disinvoltura i Finlandesi, concedendosi un
"arrangiamoci da noi", remissivo e masochistico che, se non si
trattasse dell'Europa, avremmo facilmente riconosciuto come un gesto alla
napoletana. Ma come? La Commissione, con tutta la sua prosopopea, e la
Banca Centrale hanno studiato per anni, utilizzando oceani dei nostri
soldi, la moneta unica e hanno fatto un clamoroso errore, dovuto senza
alcun dubbio al fatto che non si sono curati di sperimentarla in un
piccolo gruppo prima di coniarla, e nessuno protesta? Eppure è così. I
governanti sono riusciti a far credere che l'Unione Europea non sia opera dei
cittadini: vi stiamo preparando un meraviglioso, potentissimo Impero, un
Paradiso di Diritti Costituzionali quale nessuna epoca ha mai conosciuto.
Fidatevi, e basta.
Ma per gli Italiani è stato preparato un Paradiso più
inebriante di qualsiasi altro: non vi dovrete neanche disturbare a
votarlo. L'inganno è stato predisposto nell'ultimo giorno del governo
Amato, quando gli Italiani sono stati chiamati ad approvare con un
referendum la modifica dell'art.117, astutamente presentata come modifica
federalista. E' lì, invece, che, senza saperlo, gli Italiani hanno
accettato nella Costituzione tutte le decisioni prese dall'Unione Europea,
così che la sovranità dello Stato in pratica non esiste più. Per questo
le riserve sulla questione del sequestro dei beni andavano sostenute con
vigore, ossia bisognava impedire che fosse approvata a livello europeo.
Adesso, invece, mentre gli altri Paesi possiedono il salvagente della
necessaria approvazione da parte dei singoli Parlamenti, l'Italia per
poterlo fare deve cambiare di nuovo la Costituzione, il che significa che
la partita è già perduta.
La cosa più incredibile è che non si rendano conto della
assoluta antidemocraticità europea gli amici della Sinistra. E' a loro
che andrebbe spiegato il motivo delle sofferenze di Ulivi, Margherite e
così via. La costruzione della Sinistra postcomunista è partita soltanto
in funzione dell'Unione Europea - Prodi, D'Alema, Amato non servivano il
potere della Sinistra in Italia, andando al governo, ma seguivano il piano
preciso dell'Impero da edificare, mandando in prima linea Prodi, in quanto
economista, al grido: vi porto in Europa! Poi D'Alema, che ha astutamente
coperto lo spostamento di Prodi alla Commissione Europea lasciando credere
alla piccola provincia d'Italia di avergli fatto lo sgambetto. Ma non vi
rendete conto, cari amici della Sinistra, che degli Italiani non importa
nulla ai detentori del potere? Per capire quello che è avvenuto dalla
caduta del Muro in poi, ossia con il trattato di Maastricht, bisogna
mettersi dalla prospettiva dell'Impero. Si vedrà così che quelli che
contano hanno perseguito un solo scopo: distruggere i singoli Stati,
calpestando la libertà dei popoli, per costruire un Impero da raccordare
con l'Oriente musulmano.
Se in Italia sono stati soprattutto i partiti
della Sinistra a rimanere disgregati, il motivo è uno solo: l'operazione
è stata volutamente affidata alla Sinistra, come dimostra il fatto che
sono i suoi uomini ad occupare alcuni dei posti più importanti
nell'Impero: Prodi, Amato…
Giustamente adesso D'Alema, adempiuto il suo compito se ne va in
America: lui sa meglio di chiunque altro che, per salvarsi dalle
conseguenze dell'Impero, l'unico posto sicuro è l'America.
Ida Magli