LA sfiducia (normale, vibrante
in tutti) che l’euro nascente

di GUIDO CERONETTI

da La Stampa / PRIMA PAGINA Domenica 8 Luglio 2001


La sfiducia (normale, vibrante in tutti) che l’euro nascente sia per essere una famosa moneta bacata (o bucata, con destino Titanic) è umbratilmente compensata da un certo compiacimento linguistico: questa moneta-esperanto torcerà e impasticcerà bilanci ed economie pubbliche e private ma raddrizzerà, razionalizzerà in lingua italiana qualche modo di dire - dunque, di pensare. Mi fa piacere che il miliardario torni ad essere un milionario e l’arcimiliardario un arcimilionario.
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  Corrompe l’ethos collettivo essere, tutti quanti, con guadagni più o meno onesti, talvolta onestissimi (se un guadagno può esserlo) milionari, arcimilionari. Ma con l’euro si torna al pensiero e alla preoccupazione rinfrescante delle migliaia difficili, al posto dei milioni disprezzati. Se qualche medium evocherà il dimenticato Epicarmo Corbino, impiccato in effigie su tutte le piazze d’Italia per aver tentato, ministro intelligente e inviso del Tesoro, di risanare drasticamente, nel dopoguerra, la lira (la cosa che bisognava assolutamente fare), ne sarà percepita una tremolante soddisfazione tardiva. Si cambia, monetariamente, Nave dei Folli, dove la guida è a timonieri farneticanti.

 

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