ItalianiLiberi,
2 Novembre 2000
Informazioni
sulla Unione Europea
(Fonte: "Al
servizio dell'Unione Europea"-Ufficio delle pubblicazioni
ufficiali delle comunità
europee)
I tre pilastri
istituzionali dell'Unione Europea sono:
- Il Parlamento
Europeo
- Il Consiglio
dell'Unione Europea
- La Commissione
Europea
Il Parlamento
Europeo è eletto a suffragio universale e
diretto non su base europea ma su base nazionale; ad ogni
stato membro è stato assegnato un numero di
parlamentari in rapporto alla sua popolazione.
Viene rinnovato ogni 5 anni (l'ultima nel 1999) ed è
composto da 626 membri. Attualmente tutti i nostri leader
politici nazionali sono anche parlamentari europei
(sarà nostra cura pubblicare i dati di quanto
costano).
I suoi principali poteri sono:
- legislativi
- in materia di
bilancio
- controllo
dell'esecutivo
Potere
legislativo. Si esercita attraverso tre
procedure: consultazione (il Parlamento formula un
parere prima dell'adozione, da parte del Consiglio
dell'Unione Europea, di una proposta legislativa presentata
dalla Commissione Europea); cooperazione (consente al
Parlamento di modificare, con propri emendamenti, le
proposte di atti legislativi); codecisione (pone su
un piede di parità, nel processo legislativo, il
Parlamento e il Consiglio; in caso di contrasti si ricorre a
un Comitato di conciliazione).
Nota: in uno solo dei tre casi il
Parlamento europeo è in posizione paritaria rispetto
a Consiglio e Commissione.
Potere in materia di
bilancio. Il Parlamento europeo approva ogni anno
il bilancio dell'Unione europea; la procedura consente al
Parlamento di proporre modifiche ed emendamenti alle
proposte iniziali della Commissione e al progetto del
Consiglio. Il Consiglio ha l'ultima parola sulle spese per
la politica agricola e su quelle derivanti da accordi
internazionali (in questo ambito comandano i
governi!).
Potere di controllo
dell'esecutivo. Il Parlamento, ogni cinque anni,
interviene direttamente nella nomina del presidente della
Commissione e dei suoi membri.
In situazioni estreme, il Parlamento può approvare
una mozione di censura sull'operato della Commissione,
obbligandola a dimettersi (è avvenuto nel 1999 nei
confronti della Commissione presieduta da Santer -
pubblicheremo ampi stralci della relazione dei
saggi).
Commento: a
tutta prima sembra che il Parlamento europeo abbia i poteri
di un qualsiasi Parlamento, ma è una illusione; al
suo interno manca completamente una qualsiasi dialettica di
proposte politico programmatiche.
Il motivo è che la sua composizione su base nazionale
riflette logiche interne ai singoli stati con la conseguenza
che i gruppi parlamentari sono contenitori spesso
disomogenei (il caso emblematico è il PPE, Partito
Popolare Europeo, al cui interno stanno i nostri Popolari
alleati della sinistra, Forza Italia e altri Popolari
europei antagonisti della sinistra nei loro paesi).
Ciò rende il Parlamento europeo un soggetto debole
nei confronti del cosiddetto Potere esecutivo.
Abbiamo già citato l'azione che il Parlamento europeo
ha svolto nel 1999 portando alle dimissioni della
Commissione Santer, ma non è casuale che ciò
sia avvenuto a pochi mesi dalle elezioni del nuovo
Parlamento con la conseguente cessazione naturale della
stessa.
Il Consiglio
dell'Unione europea, più noto come
Consiglio dei ministri, "è una istituzione che non ha
equivalenti al mondo" (citazione testuale); attraverso di
esso "gli stati membri legiferano a nome dell'Unione
europea, definiscono i suoi obiettivi politici, coordinano
le politiche nazionali e compongono le divergenze che
esistono tra di loro e con altre istituzioni"(citazione
testuale).
"Il Consiglio presenta al tempo stesso caratteristiche
proprie sia di un'organizzazione sovranazionale che di
un'organizzazione intergovernativa" (citazione testuale)
Commento: le parole non lasciano dubbi;
il Parlamento europeo può consigliare, cooperare e
codecidere, ma in Europa sono i governi, tramite i loro
ministri, a fare le leggi.
Queste norme si dividono in:
- regolamenti
direttamente applicabili senza necessità di
provvedimenti nazionali di attuazione
- direttive
che vincolano gli Stati membri per quanto riguarda il
risultato da raggiungere
- decisioni
obbligatorie in tutti i loro elementi per i destinatari
da esse designati
- raccomandazioni
e pareri non vincolanti
È talmente
paradossale la cosa che l'opuscolo da cui abbiamo tratto le
informazioni precisa: "Nessun dubbio è possibile
sul suo carattere democratico".
La Commissione
europea. "Per il suo ruolo e le sue
responsabilità, la Commissione europea si colloca al
centro del processo di decisione politica dell'Unione
europea" (testuale).
Si compone di 20 membri nominati dai governi degli stati
membri secondo una ripartizione prestabilita; prima di
entrare in carica la Commissione deve ricevere il voto di
investitura del Parlamento europeo.
Alle sue dipendenze lavorano 15.000 persone (di cui 3.000
per lavori di traduzione). L'opuscolo dice che sono
poche.
Il suo ruolo si distingue in tre funzioni:
- potere di iniziativa
legislativa
- custode dei
trattati
- gestione ed
esecuzione delle politiche dell'Unione
europea
La Commissione amministra
il bilancio annuale dell'Unione che, nel 1996 (stiamo
procurandoci i dati aggiornati) era di 175.000 miliardi
circa.
Commento: sotto le apparenze di un organo sottoposto al
controllo democratico del Parlamento europeo, ci troviamo in
realtà di fronte a un centro di potere enorme ed
autonomo; essendo un organo ristretto che comprende
componenti di ciascuno stato, è la stanza di
compensazione naturale degli eventuali conflitti fra stati;
è un altro tassello del predominio del potere dei
governi in Europa.
La
diffusione di questo articolo è libera e gratuita, gentilmente citando
la fonte.
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