Kyoto e l'UE
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I politici europei hanno martellato il presidente americano Bush sul
"tradimento" degli Stati Uniti, quando ha deciso di non abbracciare il
Protocollo di Kyoto - il trattato sul cosiddetto "effetto serra" al
cui negoziato aveva presieduto Al Gore. Il Protocollo di Kyoto - che non era mai
stato sottoposto al Senato per la ratifica perché la stragrande maggioranza dei
senatori americani l'avrebbe bocciato - costringerebbe gli Stati Uniti a ridurre
la sua produzione di anidride carbonica ad un livello inferiore del 7 percento a
quello del 1990, entro il 2010. Ciò avrebbe comportato stanziamenti massicci di
denaro. Ecco alcuni altri dati interessanti sull'impatto del Protocollo di
Kyoto. Un rapporto della Commissione Europea del 28 novembre rivela che
nel 2010 le emissioni dei paesi membri dell'Unione saranno del 15 per cento al
di sopra della meta da loro ipotizzata a Kyoto (che doveva essere dell'8
percento al di sotto dei livelli del 1990) Questa situazione nel 2020 sarà
peggiore, arriverà cioè al 20 per cento.
Il Programma congiunto MIT su "Scienza e la politica del cambiamento
globale" in febbraio ha trovato che nel 2010 le emissioni di anidride
carbonica saliranno del 14 percento al di sopra dei livelli del 1990, piuttosto
che diminuire dell'8 percento, come richiesto dal Protocollo di Kyoto. Un
analisi dell'Agenzia Usa per le informazioni sull'energia il mese scorso ha
previsto che nel 2010 le emissioni nell'Europa occidentale saranno più alte di
quanto fossero nel l990 di quasi il 25 percento, molto lontano quindi della meta
da loro fissata a Kyoto.
I leaders dell'Unione Europea, che hanno tanto criticato il presidente Bush per
la sua decisione di abbandonare questo trattato dalle basi scientificamente
dubbie, non hanno ancora ammesso che neanche i loro paesi riusciranno a
raggiungere le mete di Kyoto.
Washington Times . 7 aprile, 2001
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