Gli Italiani Liberi per una Lega antiMaastricht
L’Unione Europea, con le strutture di un enorme potere sovranazionale, che ha il compito di svuotare a poco a poco quelli nazionali, costituisce non solo la fine della libertà e dell’autonomia dei popoli, ma anche quella della loro identità nazionale, territoriale, linguistica, giuridica e parlamentare. Per la costruzione di questo Superstato senza controllo democratico, i Governanti si sono serviti, soprattutto in Italia ma non solo, della “politica estera”, la quale ha rappresentato da sempre il vero, massimo campo di dominio dei potenti. Sotto le sue vesti, Re, Imperatori, Duchi e Papi hanno comprato, venduto, scambiato, perduto e riconquistato pezzi di territorio inclusi, ovviamente, i loro abitanti. Maastricht, Amsterdam, Schengen e Nizza sono la forma moderna in cui si è realizzato questo antico disegno di potere. I Governanti di Francia, Germania, Austria, Gran Bretagna, Olanda, Spagna, Lussemburgo, Svezia, Danimarca, Belgio e Italia si sono accordati, con trattati di politica estera, per la dismissione degli Stati Nazionali creando un unico Stato con un unico popolo in cui dovrebbero annullarsi quelli preesistenti. La rinuncia a battere moneta è il segnale più chiaro di questo progetto; la fretta con cui i Governanti si apprestano a metterlo in atto come punto di non ritorno, lo prova inconfutabilmente. I movimenti antiMaastricht che si sono formati da molti anni in tutti i paesi dell’Unione, vengono totalmente ignorati dai Governi, con la complicità dei mezzi di informazione, il cui silenzio è una delle prove più evidenti dell’inganno democratico dell’Unione. Gli “Italiani Liberi” ritengono che questi movimenti, alla vigilia della circolazione effettiva della moneta unica europea, debbano compiere atti politicamente forti e visibili. A questo scopo, nell’associarsi alla richiesta di Referendum promossa dal TEAM (pur ricordando che in Italia esso non è previsto nella forma consultiva), propongono la creazione di una Lega Internazionale antiMaastricht, in cui si dovrebbero federare i movimenti nazionali, con il compito di aiutare questi ultimi durante le competizioni elettorali nei rispettivi paesi, mettendo a disposizione tutti gli strumenti informativi, economici e politici possibili. Questa Lega dovrebbe presentare, come primo punto del programma , attraverso i movimenti nazionali impegnati nelle rispettive competizioni elettorali, imminenti in alcuni paesi, il rinvio di almeno 5-10 anni della circolazione effettiva dell’EURO.
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