A proposito di democrazia e referendum

 

Abbiamo ricevuto questa interessantissima email dall’Irlanda, Paese in cui, il 7 giugno, si terranno tre referendum popolari per l’approvazione del Trattato di Nizza (alla faccia della nostra Costituzione che, come noto, espressamente li impedisce proprio in tema di trattati internazionali).

Ne forniamo il testo originale e la traduzione:

 

"Yesterday the independent Referendum Commission in the Republic of Ireland officially launched the information document about the three referendums being held simultaneously in the Republic of Ireland on 7 June. This
document will be sent to the 1,200,000 households in the Republic, as well as to libraries, schools and other places over the coming fortnight. It explains the reasons why each referendum is being held. The information is both legally and factually accurate.

It is issued in accordance with the Referendum Commission's statutory brief, set out in the Irish Republic's 1998 Referendum Act, to inform citizens what the subject of each referendum is about.


The Irish Government and its supporters have up to now attempted to peddle the Nice Treaty as an EU enlargement treaty. IN THE SIX PARAGRAPHS OF INFORMATION ON NICE IN THE REFERENDUM COMMISSION DOCUMENT, THERE IS NOT ONE WORD ABOUT EU ENLARGEMENT.

Here are the things it does mention:

  • the changes to the size of the European Commission and Parliament;
  • changes in the number of votes allocated to each Member State;
  • the extension of qualified majority voting on the Council of Ministers to make EU laws;
  • the changes in the method of electing the EU Commission President and the Commission itself;
  • how some Member States states can form a group within the EU to promote closer co-operation among themselves, continuing to avail of the EU institions to do so("enhanced co-operation");
  • the takeover by the EU of the Western European Union.


The Referendum Commission is right. These are the things that the Nice Treaty is about, not about EU enlargement or preparing for enlargement. For any realistic EU enlargement that is likely to take place over the next four years is quite adequately covered by the enlargement provisions of the Treaty of Amsterdam, which Ireland ratified three years ago. These provisions allow the EU to expand from 15 to 20 Members without any further changes to the EU treaties.
The Irish Government can't keep singing the same old song. It is still not too late for them to engage in a real and honest debate on the actual content of the Treaty of Nice".

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"Ieri, la Commissione Indipendente dei Referendum della Repubblica d’Irlanda ha ufficialmente licenziato il documento informativo sui tre referendum che si terranno in Irlanda il 7 giugno. Questo documento verrà mandato alle 1.200.000 famiglie della Repubblica, oltre a scuole, librerie e altri posti entro le prossime due settimane. Esso spiega le ragioni per cui si tengono i referendum. È ben fatto sia dal punto di vista giuridico che della efficacia dell’informazione.

Viene pubblicato in base al disposto statutario della Commissione dei Referendum, inserito nella "Legge sui referendum" della Repubblica irlandese del 1998, per informare i cittadini sull’argomento di ciascun referendum.

Il governo irlandese e i suoi alleati hanno fino ad ora tentato di accreditare il Trattato di Nizza come un Trattato sull’allargamento (dell’Europa ad est – N.d.R.); nei sei paragrafi informativi su Nizza del documento della Commissione dei Referendum, non c’è una sola parola sull’allargamento della Unione Europea.

Ecco i sei punti menzionati:

  • cambiamento del numero dei membri della Commissione e del Parlamento;
  • cambiamento nel numero di voti di ciascun stato membro;
  • ampliamento dei casi in cui si vota a maggioranza qualificata (e non all’unanimità – N.d.R.) per fare le leggi in sede di Consiglio dei ministri;
  • cambiamento nelle modalità di elezione del Presidente della Commissione (ad es. Prodi – N.d.R.) e dei commissari;
  • modalità in base alle quali alcuni stati membri possono formare un gruppo all’interno della UE per promuovere una più stretta collaborazione tra di loro continuando ad avvalersi delle istituzioni europee (cooperazione rafforzata) (La cosiddetta Europa a due velocità – N.d.R.);
  • la liquidazione da parte della UE della UEO (Unione Europea occidentale.

La Commissione dei Referendum ha ragione; queste sono le cose pertinenti al Trattato di Nizza, non l’allargamento della UE o il modo di prepararsi a questo allargamento. Per ogni realistico allargamento che potrebbe realizzarsi nei prossimi quattro anni, funziona benissimo quanto previsto dal Trattato di Amsterdam che l’Irlanda ha ratificato tre anni fa; le sue previsioni permettono un allargamento da 15 a 20 stati membri senza alcuna modifica dei trattati in vigore.

Il Governo irlandese non può continuare a cantare la solita vecchia canzone; non è ancora troppo tardi per essi per impegnarsi in un realistico ed onesto dibattito sugli effettivi contenuti del Trattato di Nizza".

 

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