IDA MAGLI   SALVARE L'ITALIA PRIMA CHE SCOMPAIA

 
 

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 lotta perduta in partenza. Comunque, se si pensa che i cristiani erano angustiati perfino dal problema che fossero un peccato le “polluzioni” notturne, ricercandone la causa nel comportamento seguito durante il giorno, ci possiamo rendere conto di quanto fosse difficile ottenere la “pace” dello spirito. (Per chi volesse approfondire questi argomenti, si può leggere utilmente il saggio di Peter Brown: Il corpo e la società, Einaudi, 1992)

d) Inventarsi i rapporti privati

C’erano, però, due luoghi dei Vangeli ai quali bisognava trovare una soluzione nel comportamento quotidiano e che erano di difficilissima soluzione. Uno era quello dell’offrire l’altra guancia a chi ti ha percosso; il secondo quello in cui Gesù obbliga Pietro a rinfoderare la spada quando vengono ad arrestarlo nel giardino del Getsemani. Si tratta, come è evidente, di due situazioni molto diverse fra loro, ma che viceversa sono state accomunate fin dai primi secoli nel concetto di pace come opposta alla guerra.
Tutti e due i precetti è probabile che appartengano realmente a Gesù in quanto comportano la rottura del modello ebraico (e in generale di tutto il mondo antico). Gesù mette per la prima volta in campo il “privato”, il rapporto fra singole persone scindendolo da quello stabilito

dalla società. “Salta”, senza nemmeno dirlo, l’esistenza delle norme del gruppo coercitive sull’individuo nei comportamenti “privati”. Il fatto è che il concetto di “privato” nell’antichità non esisteva. Anche in una società così giuridicamente ordinata come quella romana, che non aveva confronti con nessun’altra, il “privato” non c’era: dove non vigeva lo Stato, vigevano le norme lasciate al potere del pater familias su tutti coloro che dipendevano da lui: moglie, figli, servi, schiavi. Dunque nessuno nel mondo antico, prima di Gesù, poteva “inventarsi” un comportamento nel rapporto con gli altri. Di fatto Gesù pone la libertà dell’individuo di fronte al Potere della società, mettendo in atto così la distinzione, “laica” per eccellenza, fra pubblico e privato, fra persona
singola, con la propria responsabilità e libertà d’azione, e norma collettiva, la legge dei detentori del Potere.
A loro volta, per Gesù, i detentori del Potere non hanno il diritto di imporre un comportamento nell’ambito del privato, e debbono attenersi alla regolazione e amministrazione della vita del gruppo, alla concretezza dei bisogni quotidiani collettivi, al di fuori di qualsiasi riferimento religioso, come è evidente nell’esempio fatto da Gesù sull’obbligo di pagare il tributo non al tempio e per i bisogni del tempio, ma a “Cesare”, ossia al potere laico - politico precipuo dei Romani. Questo aspetto della cultura romana era ben conosciuto dagli Ebrei dato che la Giudea era diventata Provincia Imperiale nel 6