IDA MAGLI SALVARE L'ITALIA PRIMA CHE SCOMPAIA |
|||
perché non difendiamo nulla di quello che possediamo, sanno anche di poter presto dominarci, imponendo i propri costumi, la propria religione che racchiude e determina tutta la cultura. D’altra parte il segnale del loro prossimo predominio giunge anche dall’esterno: la maggiore potenza del mondo è sta beffata e messa in ginocchio, con l’attacco alle Torri Gemelle, con l’astuzia e la semplicità del cavallo di Troia. La mentalità è la stessa; Ulisse è prototipo di quell’abilità ingannatrice medioorientale che vince su chiunque gli si ponga davanti perché falsifica la “parola”, perché gioca il nemico sapendo mentire perfino non mentendo, in quanto ha preparato la truffa in precedenza, come nel caso di Polifemo. I nostri governanti appaiono giustamente perciò (e lo sono) altrettanto ciechi ed imbecilli quanto Polifemo nel credere ( ma sono convinta che viceversa vogliono essere dominati e vinti) a chi mente, come Ulisse, perfino dicendo il proprio nome inventato ad hoc. Nessun Romano avrebbe mai mentito dicendo il proprio nome: il valore di un Romano, riconosciuto come conquista di civiltà in tutto il mondo, consisteva proprio nella certezza inderogabile della sua parola. Muzio Scevola che mantiene la propria parola di ritornare a farsi prigioniero presso i nemici, è l’opposto di Ulisse. Naturalmente Ulisse è considerato un eroe che vince nelle situazioni più disperate proprio per la sua abilità nell’ingannare. Ma era (ed è) una virtù orientale. |
Gli storici, esaltando Ulisse, hanno
fatto in modo che prevalesse il valore della grecità su quello Romano, nel
trasmetterci il passato, proprio perché, nel momento della
cristianizzazione dell’Occidente, i Greci rappresentavano l’Oriente mentre
i Romani erano il nemico da abbattere. E il cristianesimo veniva
dall’Oriente.
Rendiamoci conto, infatti di quali
conseguenze questa differenza fondamentale: il valore della parola, che
per i Romani, e per l’Occidente che ne è l’erede, regge ogni nostra
istituzione (forse dobbiamo dire “reggeva”), e che per gli Arabi e per
tutti i popoli arabizzati non ha altro valore che l’inganno, ha già
portato con sé. La degradazione di tutti noi di fronte al potere: la
nostra parola quando
|