IDA MAGLI   SALVARE L'ITALIA PRIMA CHE SCOMPAIA

 
 

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Parte prima

 

 

 

 

 

Introduzione

 


 

 

Di fronte alla situazione gravissima in cui ci troviamo, sul punto di essere sopraffatti dal predominio islamico, ritengo sia indispensabile elaborare una specie di progetto-programma che chiarisca agli Italiani quali sarebbero le azioni da compiere per ridelineare un “volto” della nostra società, oggi quasi del tutto inesistente, senza il quale nessun popolo può sussistere. Ed avere diritto a sussistere.
Sono costretta a ribadire per prima cosa (anche se nessun politico voglia prenderne atto) che ogni “sistema” è tale perché tutti i fattori vi interagiscono, ripercuotendosi l’uno sull’altro, e che, di

conseguenza, per ogni azione che si compie è indispensabile prevedere a quale assestamento finale condurrà. Naturalmente, laddove sono in gioco fattori umani, ai dati concreti bisogna sempre aggiungere i loro “significati”, in termini di sentimenti, di affetti, di ideali, sia immediati che futuri, e non dimenticare mai che questi significati sono anch’essi “concreti”, tanto e più concreti delle azioni.

Capitolo I
 

1. Invasione e perdita del territorio


 
Partiamo dal problema ultimo e che, viceversa, è il primo se vogliamo ridelineare il “volto” della società italiana. Senza un suo territorio circoscritto non esiste “società”. Il territorio dell’Italia, preda di tutti quelli che se ne appropriano in quanto è volutamente abbandonato, non permette più agli Italiani di considerarsi una “società”, un popolo organizzato, con una propria identità, un proprio volto. Agli Italiani, ai più giovani, soprattutto, è venuto meno il fattore di base per “appartenere”, per voler appartenere e per voler formare, conservare, far emergere i tratti costitutivi della propria società. L’ostinazione con la quale i governanti, ormai da molti anni, fanno tutto il possibile per togliere agli Italiani il proprio territorio, lasciandolo indifeso alla mercé di migliaia e migliaia di stranieri, è il primo fattore della nostra disgregazione morale e sociale. Sia ben chiaro: i governanti si comportano così perché lo