In arrivo il
passaporto tecnologico Ue anti-falsificazione. Entro la fine dell’anno
Ia Commissione europea presenterà una proposta di regolamento che
obbligherà gli Stati membri ad inserire nei passaporti dei propri
cittadini i dati biometrici ottenuti tramite la lettura elettronica
dell’iride e delle impronte digitali.
L’iniziativa, lanciata
al Vertice di Salonicco e ribadita alla riunione dei ministri della
giustizia e degli affari interni svoltasi a Roma ii 12 settembre
scorso, risponde a due precisi obiettivi. Il primo e quello
d’intensificare la lotta all’immigrazione clandestina. Ii secondo e
quello di adeguarsi alle nuove e più severe misure di controllo anti-terrorismo
adottate dagli Stati Uniti in seguito all’ 11 settembre: dal primo
gennaio 2004 infatti, per entrare in territorio americano anche solo
come turista, chi non è in possesso di un passaporto con informazioni
biometriche dovrà richiedere un visto.
Il passaporto hi-tech
formato Ue sarà un tesserino di plastica con incorporato un
microchip, simile a quello delle carte di credito, dove saranno
contenuti i dati biometrici del titolare.
I futuri passaporti,
inoltre, non saranno più nazionali ma semplicemente europei e avranno
lo stesso formato per tutti i cittadini dei 25 Paesi che fanno parte
dell’Unione allargata a partire dal 2004. Lo stesso sistema sarà
adottato per i documenti d’ingresso e soggiorno rilasciati agli
extra-comunitari.
Le informazioni
registrate nel tesserino renderanno i passaporti (per i cittadini
europei), nonché i visti e permessi di soggiorno (per gli
extracomunitari) più sicuri e più difficilmente faisificabili.
Infine i nuovi
documenti identificativi armonizzati a livello Ue permetteranno di
censire, attraverso il “Sistema di informazione sui visti” (Vis),
tutti i permessi di questo tipo rilasciati dagli stati membri, al fine
di evitare contraffazioni e abusi da pane degli immigrati. A tal fine
i Quindici hanno autorizzato la Commissione europea a impiegare una
quota di bilancio Ue di oltre 100 milioni di euro per sviluppare la
banca dati Vis e altri progetti connessi.
Peraltro,
l’inserimento di dati biometrici nei documenti di riconoscimento verrà
inizialmente sperimentato proprio con i visti turistici dei cittadini
dei Paesi terzi e con i permessi di soggiorno. L'estensione del
sistema ai documenti dei cittadini Ue avverrà in un secondo momento,
dopo che la Commissione avrà presentato formalmente il testo del
regolamento e che i Quindici l’avranno adottato.
L’approvazione
definitiva dovrebbe arrivare entro il semestre della Presidenza
italiana dell’Unione (dicembre 2003), in modo da consentire il
rilascio dei nuovi passaporti all’inizio del 2004. □ |