Cari Italiani Liberi e
Cari Italiani tutti,
gli organismi sovranazionali erano
nati con l’implicito, ma indispensabile presupposto, che fossero efficaci
per la presenza di una potenza, gli Stati Uniti d’America, che garantiva,
con la sua forza, l’obbedienza “pacifica” alle sue risoluzioni. I caschi
blu, per esempio, potevano girare senza armi perché nessuno era più forte
della coalizione di Nazioni che li inviava.
Questo è il dato “naturale” della
convivenza tra uomini: la vittoria del più forte; tutto il resto è
ipocrisia, retorica, oppure volontà di sottomissione. Oggi la Nato, che
avrebbe dovuto servire, dopo il crollo dell’Unione Sovietica come
superpotenza nemica dell’Occidente, a difenderlo dal nuovo nemico
dell’Occidente – il mondo islamico – si è invece, in odio all’America e
per una volontà di potenza autonoma da parte della Germania e della
Francia, frantumata, schierandosi, di fatto, con il mondo islamico contro
l’Occidente. La Russia fa,
come è logico, il proprio interesse, riprendendo il posto di potenza in
Europa, contro l’America e mediatrice con l’Oriente; il Belgio, che di per
sé non esiste, si è affiancato a Francia e Germania perché il suo unico
interesse è conservare l’insperata fortuna della grassissima vacca
rappresentata da Bruxelles come centro dell’Unione Europea.
L’Unione Europea, come ben
sappiamo (e basta rileggere alcune pagine di “Contro l’Europa” che
risalgono al 1997 per trovarvi tutte le cause e le previsioni di quello
che sta accadendo oggi) è una costruzione immaginaria, che i politici
hanno edificato per se stessi, con un immenso giro imperiale di potere, di
poltrone, di denaro, di normative vessatorie sui propri sudditi, ma
politicamente inesistente perché priva di principio di realtà. E’ riuscita
quindi a imporre soltanto all’interno, ai sudditi: le conseguenze concrete
dell’inesistente Impero teorico: la moneta unica, il prelievo fiscale
abnorme di cui non rende conto a nessuno, l’abolizione delle frontiere
lasciate alla mercé di clandestini, mafiosi, criminali di tutto il mondo,
burocrazia grottesca spillatrice di denaro e di energia. Non essendo una
istituzione reale se non per i poveri popoli che ne sopportano il peso, si
è frantumata prima ancora che ne fossero poste le fondamenta (con l’euro,
infatti, si era messo il tetto nell’intento di forzare la posa delle
fondamenta). Francia e Germania che, fin dall’inizio, avevano in mano la
direzione del potere (un Italiano a capo della Commissione significava che
il potere stava da un’altra parte), hanno adesso mostrato le carte. L’odio
per l’America, un odio suscitato dal fatto che ha umiliato la Germania
impedendole di vincere nella II guerra mondiale, ed ha umiliato la
Francia, salvandola dalla sconfitta, è balzato in primo piano insieme al
sempre presente orientalismo islamico. Questo orientalismo è la componente
essenziale del tradimento che tutti i governanti dell’Occidente europeo
hanno operato ed operano nei confronti dei propri popoli sotto le vesti
dell’Unione Europea, salvo i governanti più “nuovi” sulla scena della
politica italiana, Berlusconi e Bossi, e quelli più amanti della Patria in
Inghilterra, in Olanda, in Austria, la volontà di consegnare il predominio
all’Oriente arabo-islamico anima da monti anni i governanti e, dato che
non l’hanno mai rivelato apertamente, si è costretti a supporre le cause
più infamanti per un tale comportamento. Per quanto riguarda l’Italia, è
sufficiente ricordarsi che è stato Andreotti a volere a tutti i costi che
la più grande moschea d’Europa fosse edificata a Roma, proprio di faccia a
S.Pietro, addirittura donando (non ha fatto fatica dato che apparteneva ai
cittadini) ai ricchissimi signori del petrolio l’enorme comprensorio in
cui sorge, in una delle zone di maggior pregio della città, il verde dei
Parioli.
I comunisti, a loro volta, sempre
dalla parte delle dittature, comunque esse si chiamino, Stalin o Fidel
Castro, non esitano mai a favorire i paesi musulmani, le cui popolazioni
soffrono non perché sono povere (chi più ricco di chi possiede petrolio e
diamanti?), ma perché amano dipendere da un grande Padre Assoluto che non
chiede loro né di lavorare, né di pagare le tasse. Del resto è questo il
motivo principale per il quale i comunisti italiani, ma anche francesi e
tedeschi, odiano l’America: ha dimostrato che il liberalismo è più forte
del comunismo; ma soprattutto che non tutti gli uomini desiderano
dipendere dallo Stato collettivo, che si chiami o no formalmente
dittatura.
Adesso, però, nessuno può fingere
di non vedere quale situazione si sia creata. Il “concerto europeo”, come
lo chiamava poeticamente Delors (un Francese, naturalmente, che contava di
mettere la Francia a capo dell’Impero) è andata in frantumi da quel bel
castello di carte che era, e bisogna a tutti i costi fermare l’iter
predisposto dato che per l’Italia la situazione è pericolosissima. Per la
sua posizione geografica, par la scarsa attrezzatura militare di difesa
che possiede, per le operazioni di favore al mondo islamico che compie
Karol Wojtyla, incitando in questa direzione le numerosissime istituzioni
di carità che operano in territorio italiano, l’Italia ha assoluto bisogno
di appoggiarsi alla difesa americana e, se possibile, di far sì che la
Nato non si disgreghi.
Al tempo stesso deve sospendere il
trattato di Shengen, chiudendo le frontiere fino a quando la situazione di
manterrà così fluida; e, soprattutto, deve affermare la sua sovranità e
indipendenza davanti a chiunque – Francia, Germania, Belgio (!) – pensi di
poterla subordinare.
Purtroppo Francesi e Tedeschi
sapevano bene quello che facevano mettendo un italiano come Prodi a capo
della Commissione, ossia del governo europeo. Un cattolico di sinistra,
nemico di Forza Italia e di Berlusconi, che sicuramente non rinuncerà per
amore della Patria al magnifico trono sul quale siede.
Dunque tocca a noi, gli Italiani
che amano l’Italia, la propria libertà e la propria indipendenza,
sostenere il governo Berlusconi in un momento di scelte decisive. La
civiltà occidentale, l’umanesimo, l’arte, la musica, il pensiero, da
Galileo a Leonardo, da Giotto a Michelangelo, da Monteverdi a Puccini: è
in gioco tutto ciò che possediamo. Quello che possediamo è l’Italia.