Editoriali   26 Aprile 2002

IL VOTO FRANCESE
Quando è in pericolo
l'identità nazionale 

 
di Giordano Bruno Guerri

Si dice che ora Chirac stravincerà, si fanno previsioni per lui dal 70 al 78 per cento. Credo, invece, che Chirac non supererà il 65 - o meno - per cento. Infatti Le Pen ha posto ai francesi quello che oggi è il vero problema di una Destra-Destra (non Centro-Destra): l’Unione Europea. Folleggia nel passato chi pensa che il problema di una Destra-Destra (non soltanto Destra, ma neanche fascismo) sia oggi l’extracomunitario. Quella Destra sente sempre di più come “extracomunitaria” l’Ue; le sembra che l’invasione più pericolosa venga da Bruxelles e da Maachstricht, da Strasburgo e da Nizza; da un’Europa che non è più una ragionevole unione ma una precipitosa fusione; che somiglia troppo al trionfo di un sinora sconosciuto marxismo liberale: il dominio dell’economia, l’uguaglianza non più tra individui ma tra popoli; un’Europa che - come le religioni - comincia a impossessarsi dei corpi, prima che degli spiriti, e ti dice cosa mangiare e come; un’Europa che, nell’assurdo allargamento programmato, rende ogni Paese che ne faccia parte sempre più piccolo e insignificante.

 In Italia questi problemi non sono ancora sentiti. Pasciuti come siamo da decenni di incontrastato “L’Europa-è-bella-lareriù-lariundella.” In Francia sì.
 I francesi fecero sputare sangue all’Europa prima di essere domati a colpi di referendum sempre meno referendari. In Francia hanno un senso dell’identità nazionale, della difesa della loro cultura, della loro lingua, delle loro tradizioni, dieci volte più forte che da noi. In Francia hanno meno problemi di eleganza ideale a dire con semplicità che, dopo tutti i popoli del loro impero disfatto, di altri mussulmani ne farebbero a meno. E Chirac ha fatto il più grosso errore della sua vita politica dicendo che “la Francia” si sente ferita dall’esito del voto: la Francia si è sentita ferita da quei partiti che non ha più voluto votare. Infine, i francesi hanno - perché i popoli possiedono un carattere, come gli individui - un doloroso senso di inadeguatezza, verso gli inglesi che hanno avuto la saggezza antica di resistere al precipitoso nascere dell’Euro.

 Per questi motivi, se Le Pen giocherà bene la carta della discussione dell’Europa, avrà una quantità di voti molto superiore al previsto. A quel punto il vero problema si porrà non più alle sinistre sconfitte, non ancora a un Unione Europea in apparenza non più negoziabile. Si porrà alle Destre nazionali, neanche più alla mitica Destra europea.

Giordano Bruno Guerri

 
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