CHI ERA IDA MAGLI?
RICORDI E PENSIERI DI
CHI L'HA CONOSCIUTA
Ida Magli: vedere la verità
oltre le apparenze
di Marina Mascetti, archeologa
Oggi
ci sentiamo tutti orfani di una donna straordinaria che ha illuminato
le nostre vite con la potenza del suo pensiero e delle sue intuizioni
fuori dal coro. Non sono stata un’allieva di Ida, ma mi onoro d’aver
partecipato alla primissima riunione di Italiani Liberi alla Sapienza
nel 2003; da tempo traduco in inglese i suoi articoli sul sito, in modo
che abbiano più ampia diffusione.
Nel 2000 fui folgorata dalla lettura di Contro l’Europa.
Già allora vedevo magnificare le ‘altre culture’ mentre la nostra
veniva vilipesa e ridotta a simpatico folklore, e mi chiedevo dove
saremmo andati a finire. Quel libro dava tutte le risposte. Mi iscrissi
subito a Italiani Liberi perché speravo si potesse fare qualcosa per salvare i Beni culturali italiani, dei quali già allora nessuno si curava.
Studiando l’antichità greca e romana e il Rinascimento è così evidente
che noi (greci, romani e italiani) abbiamo inventato tutto.
Dall’alfabeto latino alle note del pentagramma, a tutto quel che è arte
e bellezza, musica e poesia, ma anche architettura, ingegneria,
idraulica, logistica, diritto. Fino alla forma ed organizzazione delle
città e del territorio con piazze, strade e porti e tutto il resto.
«Per questo – diceva Ida – vogliono distruggerci e per questo
hanno cominciato proprio dalla Grecia e dall’Italia, che sono le culle
della nostra civiltà».
Quando nel 2011 iniziarono gli sbarchi in massa a Lampedusa mi disse:
«Oggi è iniziata la distruzione dell’Italia» e non si sbagliava. Oggi
siamo arrivati all’ultima fase, alla quasi completa dissoluzione dei
tre pilastri su cui si fonda(va) la civiltà occidentale: Dio, Patria e
Famiglia. Ad opera di quegli stessi che in linea di principio
dovrebbero tutelarli.
Durante le lunghe telefonate con Ida ci siamo chieste spesso, senza mai trovare una risposta, il perché di questa insensata cupio dissolvi.
Quando tutto sarà distrutto - ci chiedevamo - quando gli italiani
diverranno i miserabili mandolinisti di cui parlava Togliatti,
camerieri al servizio di un turismo predatorio e barbarico, quando
l’arte e la bellezza dell’Italia saranno cancellate, cosa rimarrà?
Quando il Laboratorio della Distruzione avrà completato la sua opera,
cosa avrà ottenuto?
Oltre a 1984 di Orwell, il mondo di oggi ricorda moltissimo il romanzo di ‘fantascienza’ Farenheit 451
di Ray Bradbury (1951, film del 1966). Riassumo la trama per farmi
capire: Farenheit 451 è la temperatura a cui brucia la carta: in quel
mondo futuro libri sono proibiti e vengono bruciati sulla pubblica
piazza da un apposito corpo di polizia; chi li possiede viene
severamente punito. I cittadini – specie le casalinghe – vivono davanti
a un televisore gigantesco, il fulcro della loro vita e dei loro
interessi, un Grande Fratello che dice loro tutto quel che devono fare.
Uno dei poliziotti anti-libri scopre però che sua moglie li tiene
in casa di nascosto; comincia a leggerli, e invece di bruciarli li
raccoglie fino a riempire la casa. Verrà scoperto e la Tv mostrerà a
tutti come venga braccato, inseguito, catturato e giustamente punito.
Tutto falso ad uso televisivo: in realtà lui riuscirà a fuggire dalla
città, unendosi ad altri che hanno imparato ognuno un libro a memoria,
e si sono trasformati in uomini-libro. In tal modo – con la memoria
personale – resisteranno alla cancellazione della memoria collettiva.
Questo è il futuro che ci aspetta e in cui già viviamo. Telefonino e
computer hanno preso il posto del televisore; Facebook e Twitter
sono il Grande Fratello che distrae la gente dai veri problemi con
chiacchiere da cortile. Ignoranza e bruttezza sono diventate virtù.
Le ‘cassandre’ come Ida e Oriana Fallaci non vengono credute perché
predicono eventi negativi (mai qualcosa di bello), ed è umano sperare
che si sbaglino: proprio come è avvenuto a coloro che si illudevano che
l’Europa unita non diventasse il mostro che è e che lei con tanta
lucidità aveva visto.
In questo ambiente ostile, che vuole cancellare la nostra cultura e la nostra identità come popolo, noi di Italiani Liberi
dobbiamo diventare come gli uomini-libro di Bradbury, tenendo vive e
diffondendo le idee di Ida, anche e soprattutto tramite internet. È il
solo modo che abbiamo per opporci alla dittatura europea: con la
potenza del suo pensiero 'alternativo' che poi, semplicemente, è la
nuda verità.
Per questo è importante che il Sito resti attivo - come Ida desiderava
- e diventi un punto di incontro per chi come noi la pensa in
altro modo. Io sono a disposizione per continuare a tradurre.
Marina Mascetti
P.S.: riallacciandoci al Gesù di Nazareth
di Ida, confidiamo che la potenza della verità trionfi sull'oscurità
della menzogna, poiché Gesù disse: “Conoscerete la verità, e la verità
vi farà liberi” (Vangelo secondo Giovanni, 8, 31-47).
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