CHI ERA IDA MAGLI?
    I RICORDI E I PENSIERI DI CHI L'HA CONOSCIUTA



Marianne Bengtsson, allieva



Carissimi tutti,

vi ringrazio per i tanti bei ricordi che ho letto con amore e con tristezza. La nostra grande Ida non c’è più. Sono, Marianne Bengtsson, ho conosciuto Ida Magli alla facoltà di Medicina della Sapienza all’inizio degli anni ottanta: una lunga, intensa e per me fondamentale conoscenza. Ero in Italia da pochi anni, l’antropologia magliana mi è stata di grande arricchimento. Mi ha sempre stupito la mancanza di un riconoscimento diverso, più forte, più vero, dei suoi libri, dei suoi articoli. Il suo Gesù straordinario fu per me un incontro folgorante, e successivamente un lavoro per anni. Avevo deciso, d’accordo con Ida, di provare a tradurlo in svedese, un’impresa quasi impossibile, non essendo io traduttore, ma fortemente convinta che i libri di Ida Magli vanno portati oltralpe.

Stasera ho letto la lunga e interessante intervista su Fogli Mariani click qui per collegamento al sito, e mi è venuta in mente la prefazione del Gesù per la pubblicazione in svedese fatta da Åke Daun, Professore emerito dell’Università di Stoccolma, che vi propongo tradotta in italiano:

"Questo è un libro assolutamente affascinante. Attraverso la lettura antropologica dei Vangeli della professoressa Magli appare un Gesù enormemente più radicale rispetto a ciò che abbiamo imparato. Gesù si sarebbe fortemente scagliato contro quella chiesa che si dice costruita sul suo insegnamento - con i suoi spazi sacri, i suoi rituali, le sue vittime, il suo sacerdozio e le sue istituzioni gerarchiche.
Il punto di partenza di Ida Magli è la cultura ebraica e i racconti degli apostoli sono interpretati con questo retroterra. Magli si chiede che cosa ha realmente fatto e pensato Gesù, probabilmente in forte contrasto con ciò che gli apostoli si immaginarono, desiderarono e riuscirono a comprendere.
Non sono in grado di fare una valutazione scientifica, perché la mia formazione come antropologo è molto diversa. Ma posso senz’altro assicurare il lettore che farà la conoscenza con un rimarchevole, intellettualmente profondissimo e sorprendente contributo di ricerca".

La grandezza del pensiero di Ida, la sua originale genialità e il suo rigore scientifico rimarranno sempre nel mio cuore. Spero che avremo la forza e la capacità di proporre e diffondere il suo contributo unico.

Marianne Bengtsson


 
 
 
 
 

 

 
 
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