CHI ERA IDA MAGLI?
RICORDI E PENSIERI DI
CHI L'HA CONOSCIUTA
Grazie Ida Magli!
di Federica Zanoni
Il 21 febbraio ci ha lasciati Ida Magli. È morta nella sua casa a Roma.
Antropologa, filosofa, saggista e diplomata in pianoforte al
Conservatorio di Santa Cecilia. Fu lei a portare l’antropologia
culturale nelle nostre università, la divulgò attraverso i suoi saggi,
in particolare: “Alla scoperta di noi selvaggi” e “Viaggio intorno all’uomo bianco”.
Ida Magli è stata la prima ad adoperare il metodo antropologico per
analizzare la società europea e quella italiana, dall'antichità al
medioevo fino a quella attuale, con gli stessi strumenti adoperati
dall'antropologia per le società “primitive".
Fu lei la prima ideologa del femminismo italiano, finché rinnegò il
movimento giudicando le donne incapaci di affermare se stesse.
Ha collaborato con l'Espresso e Repubblica ma le abbandonò, per protesta, contro la mancata pubblicazione di alcuni articoli, poi arrivò al Giornale e chiaramente subì l’etichetta di persona di “destra”.
I suoi saggi trattano il rapporto fra il Potere e il Sacro, il ruolo
della donna ed il potere maschile, ciò che l’ha resa celebre al
pubblico è stata la sua opposizione al processo di integrazione
europea. Battaglia tenuta dalle colonne dei giornali fin dal 1994
ed espressa in libri di grande diffusione quali: “Contro l'Europa” del 1997, La dittatura europea del 2010, Dopo l'Occidente del 2012 e Difendere l'Italia del 2013 e con la fondazione dell'Associazione Italiani Liberi.
Ho avuto l’onore di
conoscere la Professoressa Ida Magli prima come studentessa
universitaria, grazie ai suoi saggi, poi personalmente e precisamente
nel 1997, quando la invitai alla presentazione-dibattito del suo saggio
“Contro l’Europa”.
Devo questo indimenticabile incontro al Prof. Giordano Bruno Guerri,
storico, saggista e ora Presidente del Vittoriale, che non finirò mai
di ringraziare.
Ho trascorso con lei due giorni intensi e indimenticabili.
Ida Magli è stata un’antropologa, combattente, mai faziosa, una donna coraggiosa e delicatissima.
La scienziata Ida Magli era dura e controcorrente, sempre lucida e con
una straordinaria dialettica, ma anche una donna sensibile, gentile e
delicata nei modi e nei gesti.
Negli anni ho vissuto uno stupendo legame, grazie ad un rapporto epistolare che nel tempo è divenuto anche on-line.
Superfluo affermare l'affetto e la stima che avevo ed ho per Ida Magli.
L'immensa gratitudine per avermi aiutata a crescere e a pensare.
Sul mio comodino c’è il suo dono di Natale, arrivato per posta prima della vacanze, il suo ultimo saggio: “Figli dell’uomo”,
avrà il suo posto nella mia libreria accanto ad altri suoi testi con le
sue note a matita e stupende dediche che certamente non merito.
Grazie a lei ho imparato a farmi domande, a cercare di capire e conoscere.
Grazie a lei sono andata “oltre” l’ovvio e la demagogia.
Il paese Italia non la ricorderà come dovrebbe, ma anche questo Ida Magli, già lo sapeva.
Buon viaggio Ida, grazie di tutto.
Federica Zanoni
(Il Giornale di Brescia del 25.02.2016, lettere al direttore)
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