CHI ERA IDA MAGLI?
I RICORDI E I PENSIERI DI
CHI L'HA CONOSCIUTA
Alessandra Fagioli, scrittrice
Ci sono tanti
modi per ricordare Ida Magli, almeno quante sono le sue personalità. Si
potrebbe restituire il suo ritratto di studiosa, di docente, di
saggista, di pensatrice, di attivista attraverso i libri che ha
scritto, le lezioni che ha svolto, le battaglie che ha condotto, le
idee che ha sostenuto, e già molti dei suoi allievi lo hanno fatto
anche meglio di quanto potrei farlo io. Per cui quello che desidero
restituire in questa breve nota è una dimensione di Ida quanto mai
significativa e non meno importante: quella delle sue relazioni con gli
altri. Insomma la Ida interlocutrice, complice, alleata, antagonista,
non solo una “maestra”, ma soprattutto un soggetto dialettico, con cui
confrontarsi, dibattere, scambiare idee, maturare esperienze. A me
questa fortuna è capitata fin dall’inizio della nostra conoscenza e
l’ho sempre alimentata trovando in lei una sponda inesauribilmente
stimolante che nessun altro “tutore” ha saputo darmi. Ida sapeva
instaurare rapporti molto personalizzati con i suoi allievi, non erano
studenti per lei ma personalità, con le loro difficoltà, esigenze,
aspirazioni, unicità. Così in tutti questi anni in cui ci siamo sempre
intellettualmente frequentate ho visto Ida da maestra diventare amica,
mettersi sullo stesso piano di confronto, scambiare idee sui nostri
reciproci scritti e studi, far fronte alla mia dialettica con capacità
di ascolto e apprezzamento, ma soprattutto dimostrare tutta la sua
intelligenza nel saper accogliere anche la critica e il dissenso. A lei
devo tantissimo proprio perché mi ha dato tutti gli strumenti per
interpretare la realtà e al contempo per maturare un’autonomia di
pensiero. Forse è questa l’eredità più grande che a livello
interpersonale Ida mi ha lasciato. Il fatto che un “maestro” non lo si
deve solo emulare ma anche mettere in discussione, e che questi possa
diventare, nel tuo percorso professionale, un’inestimabile
interlocutore, al tuo pari, al tuo fianco, come guida imperitura in un
viaggio esistenziale che sopravvive anche alla sua morte.
Alessandra Fagioli
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