EDITORIALI
Non mandate al Colle l'ennesimo
servo di Bruxelles
di Ida Magli
il Giornale | 28.12.2014
Nessun
popolo è stato tradito durante tutta la sua storia dai suoi governanti
in maniera così determinata, cinica, perversa quanto gli Italiani.
Governanti che, a partire dal predominio del cristianesimo, hanno
odiato, disprezzato, calpestato i loro sudditi in modo tale che la
storia degli italiani potrebbe configurarsi come una “storia per
tradimenti”. Se si esclude la breve parentesi del periodo del
Risorgimento non si vede altro che i detentori del Potere intenti al
disprezzo, ossia a poggiare i piedi sugli Italiani come “corpo”, come
pedana dalla quale slanciarsi per raggiungere i propri scopi, offrendo
ai magnati di turno, di volta in volta Papi, Re, Imperatori, Dittatori,
Banchieri, Commissari europei, il territorio, l’indipendenza, la
civiltà italiana. L’Italia è il loro “mezzo”, il loro ricchissimo
patrimonio-strumento.
Così ha fatto Prodi da quando si è presentato sulla scena politica
offrendo l’Italia alla Super Loggia di Bruxelles: senza lo Stato
italiano, senza il territorio italiano, senza la civiltà italiana,
nessuna Europa unita è possibile. Altrettanto ha fatto e sta facendo
Renzi: le sue famose “riforme” non sono altro (come ripete con
vigliacca soddisfazione il ministro Padoan) che l’esaudimento delle
pretese dei Commissari europei. Bruxelles, del resto, è talmente sicura
che il nostro Capo del governo sia al proprio servizio che Renzi può
permettersi d’ingannare gli italiani lanciando ogni tanto con la sua
abituale villania qualche finta sbruffonata contro l’Europa senza
turbare nessuno. Renzi del resto è un politico che aspira alle cariche
più alte: l’impero europeo è stato costruito appositamente per questo
tipo di politici, calpestando ogni diritto del popolo italiano. Ed è
proprio partendo da questo punto di vista che ci si accorge con estrema
facilità come Forza Italia sia attualmente priva di qualsiasi idea
politica concreta e realistica. “Meno tasse, meno tasse, meno tasse”,
grida Berlusconi. Ma il problema delle tasse è nato con gli obblighi
dell’unione europea, con il fiscal compact, con i limiti di
bilancio imposti da Bruxelles, con la montagna del debito pubblico, con
la rinuncia alla sovranità monetaria, non per un capriccio di Renzi.
Berlusconi non accenna mai al problema vero dell’Italia, ossia
alla sua appartenenza all’Ue e alla moneta unica. In una democrazia il
compito delle opposizioni è quello di opporsi, altrimenti si suicida,
ma uccide anche la democrazia. La Consulta ha forse dichiarato che non
è valida la sentenza con la quale ha affermato l’illegittimità della
legge elettorale? Un’opposizione degna di questo nome non
dovrebbe mai aver paura delle elezioni e avrebbe dovuto obbligare le
forze politiche a rientrare con il voto nell’ambito della legittimità.
L’attuale degrado anche morale in cui vive l’Italia, con gli scandali
che scoppiano ogni giorno nell’ambito dei politici e degli
amministratori, deriva anche da questa atmosfera di abbandono di ogni
norma scaturito dall’illegittimità generale. Quale validità possono
riconoscere i cittadini a un governo non eletto da nessuno, che cambia
la Costituzione con un parlamento illegittimo e che si appresta a
nominare il presidente della Repubblica con elettori illegittimi?
Sarebbero sufficienti i primi nomi venuti alla ribalta come quelli di
possibili presidenti della Repubblica (Prodi, Amato, Severino),
lasciando allibiti gli Italiani che credevano di essersi liberati per
sempre di simili personaggi, a ricordarci invece che proprio da queste
persone siamo stati venduti all’Ue e che è ancora dall’Ue che siamo
governati.
Ida Magli
27 dicembre 2014
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