eDITORIALE
L'Italia nelle mani
degli adepti servilissimi
del mondialismo e dell’Ue
di Ida Magli Italianiliberi | 20.02.2014
Sembra
incredibile che perfino un uomo come Berlusconi, esperto di ogni tipo
di comunicazione e da sempre nemico del comunismo, non si sia reso
conto di ciò che è avvenuto in Italia nel giorno dell’avvento di Matteo
Renzi. Anzi, ha affermato che Renzi gli è simpatico perché, oltre ad
essere un uomo del fare, non è un comunista. Errore gravissimo da parte
di Berlusconi. La scena più pubblica, più “democratica” possibile del
lupo che afferra e divora un appartenente alla propria specie, è tipica
dell’avvento del dittatore comunista. È stato così che Lenin ha preso
il potere. Dopo essersi assicurato il consenso di tutti, Lenin ha
baldamente comandato: si voti. E tutti hanno obbedito. Soltanto un
piccolo episodio ha indicato quale sarebbe stato il successivo
svolgersi degli avvenimenti. Una guardia si è avvicinata a Lenin e gli
ha chiesto: “Cosa ne faccio di questo poeta che non vuole votare?” e
Lenin sbuffando ha risposto: “Cosa ne vuoi fare, cretino? Fucilalo”. Il
poeta è stato fucilato.
Non sono metafore, questa è la realtà. L’Italia vive già da anni
fuori da ogni regola democratica e dal dettato della Costituzione
perché i suoi governi non ne hanno bisogno. È il Centro del potere
mondialista, quale che sia il nome dietro il quale opera: Rockfeller,
Rothschild, Obama, Bilderberg, Trilateral Commission, Aspen Institut,
Council of Foreign Relation, Consiglio d’Europa, le monarchie di Gran
Bretagna, del Belgio, d’Olanda, che sono a capo della Massoneria
mondiale e proprietarie di tutte le banche centrali, Bce inclusa, a
nominarli. È da lì che sono spuntati e spuntano i nomi degli entusiasti
distruttori degli Stati europei attraverso la costruzione dell’Ue e,
per la zona Italia, i nomi di Ciampi, Amato, Prodi,
Napolitano, Draghi, Monti, Bonino, Letta, Renzi. È per questo stesso
motivo che gli attuali parlamentari si sono addirittura dimenticati,
così come se n’ è dimenticato il Presidente della Repubblica, di essere
illegittimi. “Completeremo la legislatura”, affermano tutti con
orgoglio. Già: la delibera della Consulta sull’incostituzionalità della
legge elettorale vale quanto la carta straccia, il che significa che
anche il potere della magistratura, in Italia e in Europa, è in
funzione del potere mondialista.
Il Laboratorio per la Distruzione degli Stati (questo il vero
nome del Centro mondialista), ha devastato soprattutto l’Italia, la
cultura, la società, la sovranità dell’Italia (l’azzeramento
dell’economia ne è soltanto una conseguenza) perché i politici italiani
sono degli adepti servilissimi del mondialismo e dell’Ue, tanto che la
sua bandiera sventola ovunque e accanto a loro sebbene il Trattato di
Lisbona l’abbia in pratica abolita. La fedeltà assoluta ai voleri
dell’Europa è data così per scontata che nei programmi politici di
questi giorni non se n’è neanche discusso. L’accenno fatto da
Berlusconi alla necessità di ridurne il rigore non è soltanto debole ma
inutile visto che nessuno parla di denunciare i parametri di
Maastricht, che sono il vero cappio al collo dell’economia europea. I
nomi dei possibili ministri del governo Renzi, infatti, sono tutti
rigorosamente bilderberghiano-bruxelliani, il che significa che
lavoreranno, come in precedenza hanno fatto i ministri dei governi
Monti e Letta, per ammazzare gli italiani, per distruggerne l’identità,
la creatività, la libertà e subordinarli ai voleri mondialisti. Si
sente perfino dire che sarà confermata Emma Bonino come ministro degli
esteri.
Nessuna scelta più stupida di questa: non tener conto del fatto che
soltanto nell’Occidente europeo (e anche qui da pochissimo tempo), è
riconosciuta la parità del sesso femminile. Nel resto del mondo, ossia
nel 90% degli Stati esistenti, le donne sono considerate
inferiori, impure, adatte alla casa e alla prole, e mandare
quindi una donna a trattare con le autorità di questi Stati significa
essere considerati deboli, ridicoli, sconfitti in partenza.
Ida Magli Roma, 20 febbraio 2014
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