eDITORIALE
Il Bilderberg nomina
il Presidente
della Repubblica italiana
di Ida Magli ItalianiLiberi | 21.03.2013 In
un recente passato, che appare però lontanissimo, era stata promessa
agli Italiani l’elezione diretta del capo dello Stato. Naturalmente non
se n’è fatto nulla. In una cosa sola i nostri governi, quali che siano
le loro ideologie e i loro orientamenti politici, sono tutti
“montiani”: decisi e rapidissimi soltanto nell’aumentare le tasse. Per
tutto il resto tempi biblici in attesa che svanisca anche il ricordo
delle promesse fatte. Dunque niente elezione diretta del Presidente. Ma
c’è invece chi lo sceglie per noi e senza chiedere il permesso a
nessuno: quel Potere che in silenzio ha progettato e imposto
l’unificazione europea, che ha progettato e imposto la moneta unica e
che continua a presiedere a tutte le vicende più importanti dei singoli
Stati i quali obbediscono anch’essi nel più assoluto silenzio.
Sono uomini di cui non conosciamo altro che le facce e i nomi dei loro
messi, di quelli mandati a mettere in atto la loro volontà, ma che
possiamo riconoscere a colpo sicuro da un solo comune connotato:
l’andamento disastroso di tutte le loro imprese, il fallimento di ciò
che realizzano.
Di fronte ai nomi ventilati in questi giorni dai giornali come
possibili Presidenti: Amato, Prodi, D’Alema, ci potremmo domandare
quanti voti avrebbero preso se gli Italiani fossero stati chiamati a
votare. Sicuramente nessuno, o quasi. Sono stati già abbondantemente
bocciati in precedenza e di conseguenza i loro nomi vengono indicati da
un potere estraneo alla democrazia e che li impone esclusivamente in
funzione del progetto euro finanziario che deve fare da apripista al
governo finanziario mondiale. Non abbiamo sentito fino ad ora reazioni
di nessun genere da parte dei politici: davanti al Potere nascosto
dietro all’Europa nessuno parla. Abbiamo però già assistito a suo tempo
all’esaltazione come Capo dello Stato di Ciampi, entusiasta fautore
dell’euro in coppia con l’astutissimo Prodi con il quale ha provveduto
a svendere e a spogliare di quasi tutti i suoi beni l’Italia pur di
riuscire a farla entrare nello spazio paradisiaco dell’euro. Ne
deduciamo che il compenso stabilito sia sempre lo stesso: prima
dimostri di essere un servo fedelissimo del Potere finanziario europeo
e mondiale, adempiendo al compito che ti è stato assegnato quali che
siano le sofferenze e i danni che apporti alla tua patria e ai tuoi
concittadini, poi diventi presidente della Repubblica. Lo stesso
ragionamento, mutati i compiti e le situazioni, vale per gli altri
nomi. La presidenza della repubblica italiana è appaltata al Bilderberg.
Adesso, però, che abbiamo fatto una lunga e dura esperienza
della quasi assoluta mancanza d’intelligenza che caratterizza i soci
del Bilderberg e i loro emissari, montiani o meno, testimoniata
chiaramente dai disastri che seguono alle loro imprese, sarà bene che i
politici guardino in faccia la realtà. Anche a voler prescindere dai
fatti che abbiamo sotto gli occhi (è di questi giorni il macroscopico
pasticcio combinato a Cipro) non sono pochi gli analisti
finanziari che prevedono un possibile crac dell’euro per il
secondo trimestre e, se non un crac, delle difficoltà sempre più gravi
nella gestione dell’economia in Europa. Sarebbe davvero poco
“divertente” trovarsi fresco di nomina a capo della Repubblica e
mandare in giro per il mondo a rappresentare gli Italiani proprio uno
dei responsabili del crac.
Ida Magli 21 Marzo 2013 (In caso di riproduzione si prega di citare la fonte e di aggiungere il link a questa pagina) |
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