I Partiti, sia nella maggioranza di
Governo, sia nell’opposizione, hanno discusso in questi giorni in
forme talmente aspre da giungere a minacciare: o di abbandonare il
governo, o di sciogliere il Parlamento e ricorrere ad elezioni
anticipate, o di raccogliere le firme per un referendum. Tutto questo,
come è noto, a causa della riforma costituzionale proposta da Bossi.
Ebbene non una parola è stata detta, da nessun Partito, da nessun
politico, da nessun commentatore sulla norma, inserita nel testo della
riforma, che gli organi regionali, provinciali, comunali, non possono
emanare leggi in contrasto con quelle emanate dall’unione europea.
Dunque, come al solito, tutto quello che i politici fanno serve
esclusivamente ad accrescere il loro potere, creando nuove
istituzioni, nuove fonti di comando sui sudditi, nuovi posti per i
politici e gli amministratori, nuovi (non quantificati e non
quantificabili) enti di spesa a carico dei contribuenti. Ma,
subordinandoli al governo europeo, condannano ad una
ancor maggiore perdita di libertà gli Italiani, ai quali spetta
soltanto obbedire e pagare.
Dicevo che nessuno ha messo in rilievo questo aspetto della
riforma di Bossi: questo significa che le grida altissime che si sono
levate in difesa dello Stato nazionale sono ciniche, false,
traditrici. In realtà i politici vogliono mantenere tutti i posti di
potere, strattonando la Nazione in direzioni opposte pur di non
perdere neanche una briciola di quello che possiedono.
Naturalmente questo porta a conseguenze inevitabili: la debolezza
dello Stato “Italia”, la debolezza del costruendo impero europeo, che
è pura finzione nella sua volontà di potenza, ma che edifica
burocrazie su burocrazie spremendo denaro a tutti, e infine la
distruzione dell’Italia nella sua storia, nella sua lingua, nella sua
arte, in tutta la sua cultura.
Su questo aspetto distruttivo dell’Italia, che Bossi persegue con
il regionalismo e i governanti con l’europeismo, tornerò in modo più
approfondito in un successivo articolo. Per ora volevo segnalare agli
Italiani Liberi e agli Italiani tutti che ci leggono, il solito
tradimento dei politici e il solito silenzio dei commentatori. Eppure
si tratta di cambiare la Costituzione! Si tratta di rimanere
Italiani!□ |