Cari Italiani Liberi e
cari Italiani tutti,
i capi di Stato e di Governo,
riuniti a Bruxelles, nostra capitale, hanno preso delle durissime
misure contro il terrorismo islamico. Cancellare al più presto le
residue differenze fra gli Stati, firmando una unica Costituzione;
obbligo di impronte digitali e profili biometrici sui documenti di
tutti i cittadini con la creazione del centro dati europeo; creazione
di un Commissario (Ministro) europeo per la difesa dal terrorismo,
passo ultimo per affidare al superstato europeo il connotato
essenziale dell’indipendenza di una nazione: il diritto alla propria
difesa.
Dunque, è chiaro: i criminali siamo noi, i cittadini dei singoli
Stati, da stringere nella morsa di uno stato di polizia e privati di
qualsiasi libertà affinché il territorio europeo possa essere
consegnato alla sovranità islamica senza che questa corra alcun
pericolo. Del resto, se qualche residuo spirito patriottico volesse
reagire, è pronto il mandato di cattura europeo, con il congelamento
dei beni e la carcerazione in uno qualsiasi dei paesi dell’unione, a
reprimerne lo slancio.
Adesso, dunque, non possono esserci più dubbi: tutto il progetto
dell’unificazione europea era finalizzato all’islamizzazione; gli
attacchi terroristici servono ai governanti per affrettare l’opera,
come si vede bene dai risultati della Spagna. Dobbiamo prenderne atto,
per quanto sia duro credere ad una complicità così nefanda. Io non so
ancora cosa sia possibile fare.
Per ora – e so che si tratta già di un risultato difficilissimo -
invito tutti gli Italiani a non chiudere gli occhi di fronte alla
realtà, quella realtà che ho riassunto nelle poche righe che
precedono: nelle “misure contro il terrorismo” i musulmani non
esistono. □ |