Editoriali


 

Agli Italiani

 

di Ida Magli
ItalianiLiberi | 13 Dicembre 2003

 

     Si decide di imporre a centinaia di milioni di persone, diverse per struttura fisica,  per lingua,  per storia, per religione, per carattere, una convivenza assoluta, sulla base di una firma che i loro governanti  pongono sotto un testo cui si è dato il nome di Costituzione. Questo testo che, nell’edizione in lingua italiana curata dagli Uffici  di Bruxelles, occupa 333 pagine, nessun cittadino l’ha letto, nessun giornalista ha ritenuto fosse necessario darne la minima informazione. In Italia si dà per scontato che gli Italiani siano d’accordo; talmente d’accordo che vengono additati come reprobi  - ed è questa l’unica cosa che trapela - i governi  della Spagna e della Polonia che creano qualche difficoltà.
     Dunque succede esattamente quello che succedeva  nei primi secoli di diffusione del cristianesimo:  il capo decideva che gli conveniva per ragioni politiche battezzarsi e il suo popolo si trovava “convertito e battezzato”.
    Ma qui si tratta di perdere l’indipendenza, la libertà, la propria identità, la propria patria, la propria terra. Si tratta di sottomettersi, nelle apparenze di una pseudo-democrazia formale, alla dominazione Franco-Tedesca cui, per secoli e secoli i governanti italiani,  Papi, Duchi, Principi, hanno retto lo strascico, chiamando ora l’uno ora l’altro a calpestarci. Abbiamo combattuto per tutto l’Ottocento per liberarcene. Abbiamo l’immensa, tragica collina di  Redipuglia a ricordarci i morti della prima guerra mondiale; della seconda neanche i cimiteri appositi per quanto vaste sono state le distruzioni e le morti. Ancora una volta i governanti vogliono costringere gli Italiani a perdere la libertà; ancora una volta affermano che senza gli stranieri non possiamo vivere. Dunque, Hitler ha vinto. Con la “pace” invece che con la “guerra”, ma ha vinto.
     Questo significa, infatti, l’unione europea. La vittoria finale di Hitler.

 

 

 

 

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