editoriale

L'Europa
vuole l'invasione

di Ida Magli 
il Giornale | 18 Gennaio 2007


Tutto quello che ha scritto Renzo Martinelli nell'articolo intitolato La porta spalancata naturalmente è vero. Quello che non è vero è che i governanti di Europa non lo sappiano e che si prestino alla conquista musulmana «con ottusa indifferenza». Lo vogliono, invece; lo vogliono con tutte le loro forze. Le prove sono abbacinanti. Mi sia permesso portare fra le prove il fatto che dal 1997, quando ho pubblicato il libro Contro l'Europa, nel quale affermavo appunto che i Musulmani avrebbero vinto senza sparare neanche un colpo e che l'Unione europea era stata progettata appositamente per portare l'Oriente musulmano nel «centro» geografico e culturale del mondo, fino ad oggi, accumulando innumerevoli articoli su questo argomento, nessuno li ha raccolti. Nessuno ha mai voluto discutere di questo problema, neanche per negare quanto dicevo.
Si fanno le statistiche sui dibattiti politici tenuti nelle trasmissioni televisive: qualcuno vuol essere così gentile da pubblicare il numero dei dibattiti dedicati all'Unione europea e ai problemi, incluso quello islamico, che vi sono connessi? Contro l'Europa era stato mandato a Ratzinger quando era ancora a capo del vecchio Santo Uffizio insieme ad una lettera in cui lo pregavo di non adottare l'euro per lo Stato del Vaticano così da segnalare in qualche modo una forma di distanza dall'Unione Europea. Ne ebbi una cortesissima lettera di risposta, in cui mi si assicurava che le mie preoccupazioni sarebbero state tenute presenti ma che la questione della moneta non era di sua competenza, insieme a un suo interessante scritto tradotto in italiano, ma null'altro. Non faccio il nome di tutti i politici, i giornalisti, i monsignori, vescovi e cardinali con i quali sono andata a parlare perché l'elenco sarebbe troppo lungo; e comunque il risultato è stato sempre lo stesso: zero.
Dunque facciamo il punto sulla situazione. I politici, di qualsiasi partito e di qualsiasi tendenza, sarebbero tutti indifferenti, stupidi e incapaci? Strano modo di essere stupidi visto che sanno fare molto bene i loro personali interessi sia di potere che di denaro. E la Chiesa? Il Papa ha ripetuto per l'ennesima volta in questi giorni che bisogna accogliere gli immigrati, aiutarli a congiungersi con le loro famiglie, eppure sa bene che in grande maggioranza sono musulmani. Ancora ieri spingeva ad accogliere in Europa la Turchia con i suoi settanta milioni di musulmani e possiamo facilmente prevedere che alla fine la Turchia entrerà perché questa è la prima cosa di cui noi, sudditi della tanto osannata democrazia, dobbiamo convincerci: nelle democrazie, come nelle dittature, si fa sempre e soltanto quello che vogliono i governanti.
Veniamo alla questione di Gheddafi cui si riferisce Martinelli. Che sia Gheddafi il punto di riferimento dell'Africa non ha bisogno di essere spiegato. Lui sta a guardare somali o etiopi che stabiliscono governi musulmani laddove c'è qualche disordine così come tace mentre a poco a poco altri musulmani si impadroniscono degli impianti petroliferi perché in Africa nulla si fa senza il suo impulso, il suo aiuto e il suo consenso. Lo stesso succede con le masse che per sua volontà e con la sua organizzazione traghettano in Europa. Qui è perfino più facile: ci sono i governanti europei che lavorano per lui. Quando l'Europa (è questione di giorni) avrà fatto il pieno, sarà lui il capo di tutto il mondo islamico e della felice congiunzione euro-africana.
Di nuovo ci si potrebbe domandare: possibile che la Chiesa non capisca che è il tipo di organizzazione musulmana a tenere nella sua tragica povertà sia l'Africa che il Medio Oriente? Possibile che non capisca che è questo il vero delitto: non denunciare il musulmanesimo? La risposta è sempre la stessa: tutti sanno, anche la Chiesa, anzi soprattutto la Chiesa. Ma le religioni sono state appositamente messe al sicuro in precedenza da qualsiasi giudizio, e il Corano, pur fondato su comportamenti dettati da Abramo nel periodo medio del bronzo, ossia nel 1800 circa avanti Cristo, nella sua qualità di libro religioso non può essere criticato. Ah, cari concittadini, non cullatevi nell'idea che i politici siano poco intelligenti e che perciò si possa loro suggerire qualche cambiamento! Il Potere ha bisogno del Sacro, così come il Sacro ha bisogno del Potere: stanno sempre insieme. La legge europea che spedisce in carcere chiunque si arrischi a criticare le religioni non è stata fatta da ignavi o da stupidi, ma da chi sa bene come usare il Potere. Sono soltanto i musulmani, i vari Gheddafi piccoli e grandi sparsi per il mondo, che hanno ragione di giudicare stupidi i governanti europei. Per loro è davvero impossibile immaginare un tale tradimento dei propri popoli, della propria religione.
Infine il ricordo, evocato da Martinelli, delle battaglie organizzate in passato dalla Chiesa e dagli Stati europei contro i musulmani. Tralasciamo la questione del «pacifismo» che ovviamente si opporrebbe a qualsiasi idea di guerra, ma che è troppo complessa per poter essere affrontata in questo contesto; accenniamo invece a quello che viene sempre contestato all'Occidente contemporaneo: la scarsa fede religiosa. Pare che la Chiesa conti sull'America Latina per avere vocazioni sacerdotali e devoti fedeli. Non si tratterebbe però che di una pseudo soluzione perché, volendo conservare il proprio centro d'azione a Roma e in Europa, avrebbe comunque da combattere contro i musulmani. Una battaglia già persa. Ma è con lo spirito critico dell'Occidente, invece, che la Chiesa non si è misurata ed è proprio esaminandosi su questo punto che la Chiesa potrebbe salvare il Vangelo in Occidente. Non c'è nessun'altra religione, infatti, che può sussistere, purché la Chiesa ammetta finalmente che Gesù di Nazaret non si riconoscerebbe in lei; nei suoi rituali, nei suoi paramenti dorati, nelle sue parole eternamente ripetute. Gesù ha combattuto contro il Potere perché ha combattuto contro il Sacro. Ebbene è proprio del Sacro e del Potere che lo spirito critico dell'Occidente non ne può più.

Il Giornale - 2007-01-18 pagina 1

 
  
 
 
  

 

 
 
www.italianiliberi.it         posta@italianiliberi.it